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𝙈𝙤𝙣𝙩𝙚 𝙊𝙧𝙩𝙤𝙗𝙚𝙣𝙚: 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙘𝙤𝙥𝙚𝙧𝙩𝙖 𝙙𝙚𝙞 𝙧𝙪𝙙𝙚𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙎𝙖𝙣𝙩𝙪 𝙏𝙤𝙢𝙚𝙪

Nel versante nord-occidentale del Monte Ortobene, nei pressi di “𝑺𝒖 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒆𝒅𝒅𝒖”, si nasconde un’antica costruzione oramai in rovina, si tratta dei pochi ruderi rimanenti della chiesa campestre di 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐮 𝐓𝐨𝐦𝐞𝐮.

Scoprì di più sulla sua storia e sull'antico villaggio adiacente!

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Articolo completo: https://www.orthobenessere.com/santu-tomeu/

𝗟𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗲𝘀𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗺𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲
Dai tempi antichi, e sino alla prima metà del secolo scorso, per i nuoresi il Monte Ortobene è stato uno scrigno colmo di fatti e personaggi leggendari. Un insieme di fantasie di origine arcana, capaci di suscitare un misto di desiderio e terrore. Ed ecco “Su contu ‘e su tesoro ‘e Mamudine”. Nascosto in una grotta impossibile da trovare!

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Articolo Web: https://www.orthobenessere.com/il-tesoro-di-mamudine/

𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗢𝗿𝘁𝗼𝗯𝗲𝗻𝗲: 𝗦𝗼𝘀 𝗰𝘂𝗯𝗶𝗹𝗲𝘀 𝗱𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗿𝗮 𝗠𝗮𝗹𝗮
Nascoste tra la rigogliosa vegetazione delle pendici settentrionali del Monte Ortobene, nella suggestiva località di Marra Mala, si celano testimonianze architettoniche agro pastorali tutte da scoprire. Le strutture sono costituite principalmente da antichi “cubiles” (ovili in pietra) e “agorros” (recinti in pietra destinati al bestiame), accuratamente costruiti utilizzando la pietra granitica locale.
Scopri di più leggendo l'articolo!

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Articolo Web: https://www.orthobenessere.com/cubiles-de-marra-mala/

𝙎𝙐 𝙋𝙄𝙉𝙐 𝘼𝘽𝘽𝘼𝙉𝘿𝙊𝙉𝘼𝘿𝙐
𝑈𝑛𝑎 𝑝𝑜𝑒𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑡𝑧𝑖𝑢 𝐽𝑢𝑏𝑎𝑛𝑛𝑒 𝑃𝑖𝑟𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜 2014, 𝑜𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 10 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑓𝑎. 𝑃𝑎𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑣𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑀𝑢𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒𝑠𝑠𝑎, 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑎𝑚𝑜𝑠𝑜 "𝑃𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎 𝐷𝑒𝑙𝑒𝑑𝑑𝑎", 𝑜𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑜, 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑠𝑠𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖.
𝐶𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑜𝑒𝑠𝑖𝑎, 𝑡𝑧𝑖𝑢 𝐽𝑢𝑏𝑎𝑛𝑛𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑜̀ 𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑒𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑑𝑎 "𝐴𝑟𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑃𝑖𝑟𝑎" 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑜.

Che sordadu chi perdidu at sa gherra.
Miticu, maestosu monumentu,
Isetas cudda sulida de bentu
Chi ti che ponet pro semper in terra?

Est custu, su chi t’apo dimandadu,
O pinu seculare. Inteneridu,
Bidended’isfrathàdu e isfozidu,
Da totus e in totu abandonadu.

Epùru ses de Nùgoro s’istoria:
Carrulantes, cadderis e pedones,
De sett’o otto generatziones,
T’an amiradu e tenen’in memoria.

In cussu zassu bellu, beneittu,
T’at semper bisitadu sa Deledda.
In cue, at sa divina Grassiedda,
Memorabiles paginas iscrittu.

In cue, l’as che premurosa mama,
Chin s’umbra tua magica protetta,
De Nùgoro sa fiza prediletta
Chi in totu su mundu at tentu fama.

E cantas bortas, nar’antigu pinu,
L’as bida pianghende, isconsolada
Cando Cosima fid’innamorada,
Non corrisposta, dai Antoninu?

Ah, si esseres che ateras bias
Forte, birde, da chim’a raighinas,
De bandidos, “Zigantes” e “Reinas”
E bardanas, contadu nos aìas!

De prendas de coraddu, prata e oro,
Zipones de brocadu, isciallos, brusas.
Sattas, Siottos, Chironis e Ciusas,
Sos c’an fattu s’istori’e Nuòro.

Ma oe? Eo m’invoco, Pinu sardu
A sos chi faghen operas de bene,
Chi cantu prima s’amenten de tene
Isperende non siat tropu tardu.

- 𝐽𝑢𝑏𝑎𝑛𝑛𝑒 𝑃𝑖𝑟𝑎, 2014

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𝙄𝙡 𝙋𝙞𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙂𝙧𝙖𝙯𝙞𝙖 𝘿𝙚𝙡𝙚𝙙𝙙𝙖: 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗩𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶
Il Pino di Grazia Deledda, conosciuto come “Su Pinu”, era un maestoso pino secolare sotto il quale la scrittrice premio Nobel si rifugiava per contemplare e scrivere. Il famoso albero e la località sono stati narrati in tantissime lettere, romanzi e novelle. Insomma, un luogo davvero suggestivo.
Purtroppo, la località è stata abbandonata a sé stessa, lasciando gli elementi descritti dalla scrittrice in balia del degrado e dell’incuria. Il Pino, ultimo superstite di questo abbandono, è morto ed è stato abbattuto.
Il giorno del suo abbattimento ci siamo promessi di rivalorizzare il luogo, dando il via ad un nuovo progetto:
“𝑰𝒍 𝑷𝒊𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝑮𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 𝑫𝒆𝒍𝒆𝒅𝒅𝒂”, un parco realizzato interamente da 𝐯𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢.

L’obiettivo è chiaro: ripristinare la bellezza originale, ricostruire ciò che è stato perduto e aggiungere nuovi elementi. Il sito, riqualificato, potrà essere inserito permanentemente all’interno degli itinerari Deleddiani.

𝐂𝐡𝐢 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨?
𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢! Cittadini, associazioni, professionisti, enti, aziende… chiunque può contribuire al progetto!
Partecipare è semplice, è sufficiente iscriversi tra i volontari.
Comprendiamo che ciascuno di noi ha una serie di impegni quotidiani e lavorativi. Ecco perché il nostro volontariato è flessibile e adatto a tutti.
Iscrivendoti ti verranno semplicemente comunicati eventuali iniziative, giornate di lavoro o eventi, ai quali potrai partecipare come vuoi tu e quando vuoi tu, senza alcun obbligo o vincolo di presenza.
Per iscriverti clicca sul link e compila il modulo, ti aspettiamo con entusiasmo!

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Parco: Il Pino di Grazia Deledda
Proseguono i lavori per la relazione del parco.
Grazie al lavoro e alla passione dei volontari, in questi giorni ci siamo cimentati nella costruzione del tetto della casetta seguendo le antiche tecniche tradizionali🌲🏠

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Parco Eolico "Orgosolo-Oliena"
È stata avviata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto di realizzazione di un parco eolico che interesserà i comuni di Oliena, Orgosolo e Nuoro denominato "Parco Eolico Orgosolo-Oliena".
Un progetto che si estende nelle valli dinanzi al maestoso scenario del Corrasi e del Supramonte, visibile da Nuoro e dalla cima dell'Ortobene.

Lo Staff dell’organizzazione OrthobenEssere ha immediatamente intrapreso le azioni per formulare le osservazioni e opposizioni che sono state inviate agli organi competenti.
In merito, vorremmo porre l'attenzione su alcune questioni:

La società proponente, la SCIROCCO PRIME S.R.L., ha un capitale sociale di € 10.000,00 ed è interamente di proprietà della GE.CO.D’OR S.R.L.
Emergono con chiarezza le limitazioni di una società di responsabilità limitata appena costituita, con un capitale sociale di soli € 10.000,00 e, inoltre, inattiva, nel garantire la realizzazione di un’infrastruttura il cui costo è valutato in milioni di euro.

Un impatto paesaggistico devastante, basti pensare che l'altezza dei singoli aerogeneratori è di 175 metri, circa quattro volte l'altezza dell'Ospedale di Nuoro, la costruzione più alta della zona.
Si pensi che nella mappatura fornita sulla visibilità del parco eolico, quest’ultimo sarebbe perfettamente visibile da ogni zona di Nuoro, dai paesi limitrofi e da quasi tutto il centro Sardegna.

La proposta di realizzare il parco eolico in una delle zone più suggestive della Sardegna solleva preoccupazioni riguardo la sua compatibilità con le normative ambientali e la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico. La documentazione del progetto pare non conforme alle normative europee e nazionali sulle aree protette, come la Rete Natura 2000.

Il progetto inoltre minaccia il patrimonio culturale e letterario della regione. L’area si trova infatti in una delle zone celebrate dalla scrittrice premio Nobel Grazia Deledda e da numerosi poeti e artisti, e nei pressi di significativi siti archeologici e beni culturali.

Il parco eolico “Orgosolo-Oliena” va respinto con fermezza in quanto incompatibile con l'ambiente, la cultura, il paesaggio e l’identità delle nostre comunità locali.

Le osservazioni/opposizioni sono consultabili sul sito dell'organizzazione:
https://www.orthobenessere.com/nuoro-parco-eolico-orgosolo-oliena/

𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗚𝗡𝗔 𝗗𝗜 𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗘𝗗𝗗𝗔
Con la realizzazione del parco tematico-museale “Il Pino di Grazia Deledda”, sarà reimpiantata anche la vigna storica, descritta e frequentata dalla scrittrice, nello stesso antico luogo: “La vigna di Grazia Deledda”.

Grazia Deledda ha trascorso gran parte della sua giovinezza in questa località, che ha magistralmente narrato in numerose novelle, lettere e romanzi. Ha vissuto le esperienze più tipiche della viticoltura e della vinificazione, comprese le feste nella vigna durante la vendemmia.

Ha assaporato quel vino arcaico, risalente alla fine del 1800, impregnato di tradizione e genuinità. Attraverso la vendita di questo vino, leggero ma ricco di sapore, Grazia è riuscita a procurarsi i francobolli necessari per spedire le sue prime novelle e manoscritti alle principali testate giornalistiche d’Italia. È dunque grazie anche alla vendita di questo vino che Grazia ha potuto farsi conoscere al di fuori dell’isola, ottenendo visibilità a livello nazionale e successivamente internazionale.

Il un nuovo impianto viticolo ad uso sperimentale sarà impiantato con le varietà: Cannonau, Nera del Ponte, Bovale (Bovaleddu) Alvarega, Guarnaccia (Granatza) e Pansale.

A seguire l’aspetto tecnico del progetto, saranno esperti enologi e agronomi in collaborazione con le agenzie regionali AGRIS e LAORE. L’iniziativa è volta al recupero dell’antica viticoltura nuorese e sarà un vigneto giardino, perfettamente integrato con l’ambiente circostante.
Il progetto, come detto, vuole avere anche una valenza didattico-culturale, la futura vigna sarà perciò visitabile.

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Articolo Web:
https://www.orthobenessere.com/la-vigna-deledda/

𝙇𝘼 𝙑𝙄𝙂𝙉𝘼 𝘿𝙄 𝙂𝙍𝘼𝙕𝙄𝘼 𝘿𝙀𝙇𝙀𝘿𝘿𝘼
“𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑔𝑛𝑎 𝑟𝑎𝑙𝑙𝑒𝑔𝑟𝑎𝑣𝑎 𝑐𝑜𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑑𝑖 𝑒 𝑔𝑖𝑎𝑙𝑙𝑖, 𝑐𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑖𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑐ℎ𝑖 𝑏𝑎𝑠𝑠𝑖, 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑢𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑢𝑜𝑔𝑜: 𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑙𝑧𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑢𝑟𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑎𝑧𝑧𝑢𝑟𝑟𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑖𝑧𝑧𝑜𝑛𝑡𝑒. 𝐸 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑙’𝑢𝑣𝑎, 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑣𝑖𝑛𝑜, 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑜 𝑚𝑎 𝑠𝑎𝑝𝑜𝑟𝑜𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑡𝑜 𝐶𝑜𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑎𝑟 𝑓𝑟𝑎𝑛𝑐𝑜𝑏𝑜𝑙𝑙𝑖 𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑑𝑖𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖.” - Grazia Deledda

Sabato 16 Marzo, a partire dalle ore 10, si terrà la messa a dimora della Vigna di Grazia Deledda.
L’iniziativa, organizzata dai Volontari di OrthobenEssere, avverrà in località “Su Pinu” presso Viale Murichessa e la vigna verrà realizzata nello stesso antico luogo.
Un evento di grande importanza per tutta la comunità e al quale tutti possono partecipare.
Vi aspettiamo, Bene meda!🌱🍇

Oggi un articolo su La Nuova Sardegna

𝗟𝗮 𝗩𝗶𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮 𝗗𝗲𝗹𝗲𝗱𝗱𝗮: 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮
Ieri, in una mattinata ricca di entusiasmo e partecipazione, la Vigna di Grazia Deledda è stata reimpiantata nello stesso antico luogo, concesso dal Comune di Nuoro. L'evento, reso possibile grazie all'impegno dei volontari, segna un importante traguardo nella valorizzazione di una località intrisa di storia e cultura.

Muniti degli attrezzi necessari, i volontari hanno lavorato alacremente per mettere a dimora le mille barbatelle donate dal vivaio Oliplant di San Sperate, che ha fornito anche i supporti in bambù. Un'importante iniziativa che è stata resa possibile dalla collaborazione con Agris e Laore, dalla fondazione di Sardegna che ci ha aiutato nelle spese vive, e dal supporto tecnico dell'agronomo Francesco Deledda.

Numerose cittadine e cittadini, non solo di Nuoro ma di tutto il territorio limitrofo, hanno partecipato all'evento, alcuni dei quali hanno deciso di mettersi in gioco e supportare attivamente i volontari nel lavoro, rendendo la giornata ancora più memorabile. Si è trattato di un momento storico per tutta la comunità, che ha aggiunto un altro tassello importante alla realizzazione del parco "Il Pino di Grazia Deledda".

Grazie di cuore a tutte e tutti i partecipanti, alle aziende che stanno contribuendo, ma soprattutto ai Volontari, instancabili, agguerriti e appassionati, che sono il vero cuore pulsante del progetto!
Bene meda!🌱🍇


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Il progetto della Vigna: https://www.orthobenessere.com/la-vigna-deledda/

𝙋𝙖𝙧𝙘𝙤: 𝙄𝙇 𝙋𝙄𝙉𝙊 𝘿𝙄 𝙂𝙍𝘼𝙕𝙄𝘼 𝘿𝙀𝙇𝙀𝘿𝘿𝘼 - 𝙄𝙡 𝙋𝙧𝙤𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤

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𝐒𝐀 𝐃𝐈𝐄 𝐃𝐄 𝐒𝐀 𝐒𝐀𝐑𝐃𝐈𝐆𝐍𝐀, 𝟐𝟖 𝐀𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 𝟏𝟕𝟗𝟒 - 𝟐𝟎𝟐𝟒
Oggi si ricorda il movimento di insurrezione del 28 aprile 1794, durante il quale la popolazione Sarda decise di allontanare il viceré Balbiano e tutti i Piemontesi dall'isola.
Quest'ultimi vennero imbarcati con la forza e rispediti nella loro regione.

230 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑖 𝑚𝑜𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑟𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑑𝑖

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𝗦𝗔 𝗝𝗔𝗖𝗔
"𝐒𝐚 𝐣𝐚𝐜𝐚" è l'antico e tipico robusto cancello in legno della Sardegna. Più che semplici cancelli, le "jacas" costituiscono un vero e proprio simbolo identitario della realtà agropastorale isolana, vere opere di artigianato tramandate da generazioni. Era infatti comune vederle alle soglie delle vigne o delle "𝑡𝑎̀𝑛𝑐𝑎𝑠", i vasti appezzamenti; ma non di rado anche nei centri abitati, all'interno di qualche cortile, in questi casi con una fattura più rifinita. L'uso più classico era però proprio all'ingresso della vigna: "𝐬𝐚 𝐣𝐚𝐜𝐚 '𝐞 𝐬𝐚 𝐛𝐢𝐧𝐳𝐚". Il loro utilizzo era così diffuso da aver dato origine a diversi toponimi locali.

Sa jaca era generalmente costruita in legno di ginepro, quercia, castagno o noce, legni celebri per la loro durezza e longevità; e poteva presentarsi a una o due porte in base alle esigenze della tenuta.
Due erano le tipologie principali di jaca: quella "𝐚 𝐭𝐚𝐮𝐥𝐞𝐝𝐝𝐚𝐬" e quella "𝐚 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨̀𝐧𝐞𝐬".
La prima era composta da assi di legno sapientemente assemblate in file orizzontali sovrapposte, il cui numero poteva variare a seconda delle dimensioni desiderate e della grandezza degli assi. La seconda variante, invece, presentava una struttura formata dall'assemblaggio di travicelli di forma conica, "a listrònes" appunto.

Ad oggi, "sas jacas", sono ormai 𝗿𝗮𝗿𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗲, sostituite col passare del tempo dai 𝗰𝗮𝗻𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗶𝗻 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗹𝗹𝗼 più moderni.

Con la realizzazione del parco “𝐈𝐥 𝐏𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐃𝐞𝐥𝐞𝐝𝐝𝐚”, e in modo particolare con il reimpianto della vigna appartenuta alla famiglia della scrittrice, non poteva di certo mancare 𝐬𝐚 𝐣𝐚𝐜𝐚 ‘𝐞 𝐬𝐚 𝐛𝐢𝐧𝐳𝐚!

La ditta 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐏𝐞𝐝𝐝𝐢𝐨 di Desulo ha donato "𝐬𝐚𝐬 𝐭𝐚𝐮𝐥𝐚𝐬", le tavole in legno di castagno Sardo, che sono state trasportate a Nuoro presso la 𝗙𝗮𝗹𝗲𝗴𝗻𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗠𝘂𝗿𝗮. Qui, dopo una serie di ricerche, l'analisi di alcune fotografie storiche e l'osservazione delle ultime jacas ancora esistenti, le tavole sono state lavorate e assemblate con maestria dall'artigiano falegname 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐌𝐮𝐫𝐚, socio storico dell'organizzazione OrthobenEssere, il quale ha potuto sapientemente realizzare 𝑠𝑎 𝑗𝑎𝑐𝑎 nella versione più appropriata "𝐚 𝐭𝐚𝐮𝐥𝐞𝐝𝐝𝐚𝐬".

Nei giorni scorsi sa Jaca è stata installata all'ingresso della storica vigna, grazie al lavoro congiunto di Antonio Mura, del fabbro 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐏𝐚𝐝𝐝𝐞𝐮 di Mamoiada e di un gruppo di 𝐯𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Grazie a questa importante donazione e al lavoro dei volontari, si aggiunge così un altro importante tassello alla realizzazione del parco.

Ringraziamo calorosamente tutte e tutti coloro che stanno partecipando e sostenendo l’iniziativa!

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L'articolo su "sa Jaca", domani (5/6/2024) anche su cartaceo

https://www.unionesarda.it/news-sardegna/nuoro-provincia/nuoro-al-parco-il-pino-di-grazia-deledda-arriva-sa-jaca-t7ygfd80

𝗘𝗼𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗦𝗮𝗿𝗱𝗲𝗴𝗻𝗮, 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲
Il tema dell'energia eolica, e in generale della speculazione energetica in Sardegna, è un argomento di grande rilevanza e in continuo fermento. L'organizzazione OrthobenEssere da anni si impegna nella redazione di osservazioni e opposizioni alle proposte di impianti in luoghi di indiscutibile pregio ambientale, culturale e paesaggistico.
Questo tema è ampiamente analizzato in un articolo disponibile sul sito dell'organizzazione.

Se da una parte ci siamo concentrati nella divulgazione ed opposizione, dall'altra non abbiamo mai fatto mancare proposte che potessero contribuire a gestire una situazione ormai fuori controllo.

Siamo a favore di una transizione energetica giusta e rispettosa della Sardegna. Non si può infatti cercare di risolvere un problema creandone uno nuovo.
Nell'articolo che vi proponiamo ci siamo concentrati sulle 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 di produzione energetica da fonte eolica.
Impianti e tecnologie che, ovviamente, devono essere realizzati nei luoghi opportuni, lontani dalle bellezze paesaggistiche naturali e culturali e dalle aree ricche di biodiversità.

Crediamo infatti che sia giusto prendere in considerazione 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 le tecnologie di produzione rinnovabile, in particolar modo, le più moderne, efficienti e meno impattanti. Tecnologie delle quali si parla poco.
Spesso accade infatti che le grandi aziende abbiano la necessità di commercializzare i prodotti realizzati su vasta scala, per i quali tante volte rimangono grosse giacenze che non aspettano altro che essere vendute. Tali prodotti, sebbene talvolta più economici, risultano spesso obsoleti o inadeguati alle caratteristiche di determinati territori.

La scelta di 𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐜𝐮𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐫𝐝𝐞𝐠𝐧𝐚 è doverosa e necessaria. Perché il paesaggio, i beni ambientali e culturali e la biodiversità 𝐍𝐎𝐍 𝐇𝐀𝐍𝐍𝐎 𝐏𝐑𝐄𝐙𝐙𝐎 e rappresentano un patrimonio inestimabile la cui preservazione deve essere una priorità imprescindibile.

https://www.orthobenessere.com/eolico-in-sardegna-alternative/

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, dedicate al tema “Patrimonio in cammino”, L'Archivio di Stato di Nuoro propone: Carte in cammino – Storie di luoghi, persone ed incontri.

Tra gli interventi in programma, si parlerà anche di "Su Pinu”: un cammino fra le memorie del luogo in compagnia dei personaggi dell’Atene Sarda.

Appuntamento sabato 28 settembre, ore 17, presso l'Archivio di Stato di Nuoro

https://www.orthobenessere.com/carte-in-cammino-storie-di-luoghi-persone-ed-incontri/