La discesa della mente nel cuore

Patanjali descrive nello Yoga Sutra alcuni metodi che possono favorire la stabilità della mente; uno di questi consiste nella concentrazione sul loto del cuore, in conformità all'insegnamento della Chāndogya Upaniṣad (8,1.1-3): "Dentro (nel cuore) c'é uno spazio vuoto. Ciò che in esso si trova, questo bisogna cercare…Quanto è grande lo spazio (esteriore), altrettanto è lo spazio entro il cuore… Tutto è in esso compreso.”
Il praticante deve concentrare, dunque, l’attenzione sul chakra del cuore, situato tra la gola e l’ombelico e mantenerla a lungo; col tempo, questa condizione determinerà la predominanza del guna sattva nella sua mente, conferendo a quest'organo una natura luminosa, cioè una propensione all’interiorizzazione e alla consapevolezza di sé. Si tratta della luce di cui parla il Sūtra (I,36): “Oppure (si ottiene la stabilità mentale) attraverso la (percezione della) luce priva di sofferenza.”
Quanto alla caratteristica di essere ‘priva di sofferenza’, Vijñāna Bhikṣu ricorda che essa deriva dalla diretta percezione dell’atman, secondo quanto afferma la stessa Chāndogya Upaniṣad: ‘Un conoscitore dell’atman va al di là della sofferenza (7,1.3).
Ma per compiere la discesa della mente (manas) nel cuore, sede tradizionalmente dell’intelletto (buddhi), o, in altre parole, per compiere il passaggio dall’intelligenza lunare a quella solare, la sola tecnica di concentrazione non basta perché manas è un organo individuale, mentre buddhi è sovra individuale. In altre parole, non si può avere accesso alla buddhi senza aver prima rinunciato ai limiti della propria individualità.
In questo contesto bisogna capire che, più che all’organo fisico o a un punto ideale dove concentrare l’attenzione, per cuore s’intende il centro dell’uomo, la sua intimità più profonda, la sua dimensione interiore, raggiungibile solo seguendo la via della rinuncia; yama e niyama, i due anga dell’Ashtanga Yoga di cui nessuno sembra occuparsi, ci insegnano appunto a rinunciare a primeggiare, a competere con gli altri, a imporci, a possedere, a desiderare, ecc.
Quando questa parte di noi sarà bonificata da ogni desiderio, allora la tecnica ci verrà in aiuto, permettendoci di trovare il sentiero che conduce al cuore, il centro di noi stessi, il nostro vero sé.
( Massimo Vinti)

AUTO-INDAGINE - NATURA E SCOPO

🌿 Karshni: Qual è la natura dell'auto-indagine? Qual è il suo scopo? Esiste un bene più grande ottenibile con altri mezzi?

🌿 Bhagavan: Si dice che il pensiero "Io" sia la somma totale di tutti i pensieri. La fonte del pensiero "Io" deve essere indagata.

🌿 Questa è l'indagine sul Sé, e non lo studio delle scritture [solamente]. Quando si cerca la fonte, l'ego si fonde in essa.

🌿 Quando l'ego, che è mero riflesso del Sé, scompare completamente, ciò che rimane è solo il vero Sé in tutta la sua pienezza e perfezione.

🌿 Il risultato dell'Auto-indagine è la libertà da ogni sofferenza. Questo è il più alto di tutti i frutti. Non c'è nulla di più elevato di questo.

🌿 Si possono ottenere poteri occulti meravigliosi attraverso altri mezzi. Ma alla fine la Libertà può giungere solo attraverso l'Auto-indagine.

(Sri Ramana Gita)

Purificare il sangue, migliorare il metabolismo

Acqua fredda - 1 bicchiere.
Iodio - 5 gocce.
Miele - 1 cucchiaio.
Aceto di mele - 1 cucchiaio (può essere sostituito con aceto d'uva).

Mescolare tutti gli ingredienti e bere 1 cucchiaio di prodotto al giorno per un mese.

Beviamo un bicchiere alle 22 e dopo non mangiamo più.

Con il suo aiuto, purificherai il sistema linfatico, il sangue, migliorerai il metabolismo, ti proteggerai anche dal raffreddore e ti libererai del mal di testa.

Quando nutri sentimenti di gratitudine e di apprezzamento, permetti alla crescita e all'aiuto spirituali di entrare nella tua coscienza. Lo Spirito si manifesta tangibilmente non appena apri un canale attraverso il quale possa fluire. Devi essere grato per ogni cosa, in ogni momento. Sappi che la facoltà di pensare, di parlare, di agire è un dono di Dio, e che Egli è con te ora, ti guida e ti ispira.

(Paramahansa Yogananda)

"Quindi, quando arrivano queste sfide, come fanno sempre, prendi l'abitudine di entrare subito dentro di te e concentrarti il più possibile sul campo energetico interiore del tuo corpo.
Non è necessario che ciò richieda molto tempo, solo pochi secondi.
Ma bisogna farlo nel momento in cui si presenta la sfida.
Qualsiasi ritardo consentirà ad una reazione mentale-emotiva condizionata di sorgere e di prendere il sopravvento su di te.
Quando ti concentri all'interno e senti il corpo interiormente, diventi immediatamente fermo e presente mentre ritiri la coscienza dalla mente.
Se in quella situazione è necessaria una risposta, essa emergerà da questo livello più profondo.
Proprio come il Sole è infinitamente più luminoso della fiamma di una candela, c’è infinitamente più intelligenza nell’Essere che nella tua mente.”

(Eckhart Tolle)

"Gloria alla Tua più alta, incommensurabile, indivisibile, imperitura Dimora di Kali, e alla Luce e al Potere che fluiscono da Essa, in cui la differenza tra essere e non essere scompare!

Gloria a te, o Madre, salvatrice del mondo!"

(Kalika Stotra)

Tutti gli aspetti beati e belli dell'Assoluto sono presenti in ogni persona ed entità vivente, ma rimangono dormienti perché nascosti sotto la maschera di maya.

In altre parole, siamo tutti accecati da questa beatitudine e bellezza interiore a causa del nostro senso limitato di chi siamo e a causa della nostra abitudine di dirigere gran parte della nostra attenzione al mondo.

Tutti possono sperimentare un barlume di felicità interiore quando sperimentano qualcosa di estremamente piacevole per i sensi e la mente. Ma di solito queste situazioni sono fugaci e lasciano semplicemente la persona insoddisfatta e affamata di più.

Quindi perseguono un oggetto esterno, cercando di riscoprire lo stato di beatitudine, senza rendersi conto che la fonte della beatitudine è interiore e non ha affatto bisogno di essere collegata a uno stimolo esterno.

Questa bellezza interiore può essere scoperta e contattata a piacimento semplicemente rivolgendo la nostra attenzione verso l'interno e attraverso le varie pratiche delineate in questo yoga.

(B.N Pandit)

IME


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