MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
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SALVIAMO LE MOZZARELLE DI BUFALA, ECCELLENZA, CULTURA ED ECONOMIA DEL NOSTRO TERRITORIO! Da diversi giorni le proteste degli allevatori campani di bufale: "Gli abbattimenti indiscriminati da parte della Regione Campania di 120mila bufale campane in dieci anni, delle quali solo l’1,4% è risultata affetta da brucellosi, ha provocato la chiusura di 300 aziende bufaline operanti nel Casertano con tantissimi posti di lavoro persi". Chi può, a livello locale-regionale o nazionale, faccia qualcosa e con urgenza dimostrando di governare per questo territorio e per una tradizione che nacque (nella splendida reggia di Carditello) con i Borbone e che è rimasta famosa nel mondo.
La solidarietà e il sostegno del MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD ai lavoratori del settore.
Movimento per il Nuovo Sud (Commissione Agricoltura e Commissione Economia).
LE CITTÀ PIÙ INQUINATE D'ITALIA? AL NORD!
MA NON ERANO LE PIÙ "VIVIBILI"?
Tra le prime città più inquinate d'Italia non c'è gara tra Nord e Sud. Torino, Milano, Venezia, Padova, Brescia, Reggio Emilia, con un paio di eccezioni del Centro-Sud (Avellino e Frosinone) perdono di grande misura la gara per l'aria pulita, secondo i dati di Legambiente per il 2021. Nessuno vuole negare problemi e questioni irrisolte al Sud ma qualcuno dovrebbe spiegarci come sono stilate, invece, le famose classifiche per la "vivibilità" che vedono spesso le stesse città primeggiare con numeri impressionanti di giorni in cui nebbie e smog superano i limiti previsti dalle normative.
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
Commissione Ambiente
OLTRE UN MILIONE DI GIOVANI MERIDIONALI EMIGRATI. E NESSUNO FA NIENTE. Negli ultimi 10 anni sono partiti dal Sud per andare al Nord oltre un milione di giovani e la metà circa di essi è laureata (Istat, febbraio 2022). Napoli e provincia le aree più colpite dall'emigrazione; Lombardia ed Emilia le mete preferite. Si tratta, secondo l'Istat e secondo noi, di un fenomeno che crea danni economici (sociali e culturali) enormi ad un intero territorio e alle famiglie impoverendo una parte del Paese ed arricchendo l'altra. Si tratta di un segnale drammatico di cui, ovviamente, come capita da circa 160 anni, politici e media meridionali e nazionali non si sono neanche accorti. Dovrebbe essere questa la vera emergenza da affrontare non nei prossimi anni ma nei prossimi giorni e siamo sicuri che nessuno lo farà. Servono nuove classi dirigenti meridionali. Anche per questo nasce il MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD.
L'AUTONOMIA DEL NORD AVANZA (CONTRO IL SUD E NEL SILENZIO DEL SUD).
Nord e autonomia (o "secessione dei ricchi"): i tempi "sono maturi" per Zaia (centrodestra) e Bonaccini (centrosinistra). Questo il risultato dell'incontro concluso nella serata del 18/2/22 tra i due governatori uniti trasversalmente, come capita da un secolo e mezzo quando si tratta di difendere il Nord. "Ognuno può chiedere l'autonomia che gli spetta", ha dichiarato Zaia, in attesa della risposta, a breve, del governo. Viste le "coperte corte" di questi anni e visti primi segnali sui fondi europei ("tutto Sud Sud Sud" il lamento del sindaco milanese non-leghista qualche giorno fa) e al di là delle solite chiacchiere che abbiamo già ascoltato pochi anni fa quando si parlava di federalismo fiscale ("conviene anche al Sud" e il Sud ha perso 800 miliardi in 20 anni), è chiaro che quello che conviene al Nord, per ora non potrà convenire al Sud.
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
A NAPOLI LA VITA COSTA LA METÀ RISPETTO A MILANO: VERO O FALSO? E SE È FALSO... A CHE SERVE?
Da più parti è stata rilanciata la notizia diffusa dall'ultimo dossier del Codacons: a Milano la vita costa il doppio rispetto a Napoli. Potrebbe essere una notizia poco importante ma invece è importante per diversi aspetti. Abbiamo inviato una richiesta di informazioni al Codacons per conoscere i criteri di selezione di prodotti e rivenditori perché temiamo che possano essere simili ai famosi panieri Istat con prodotti di livello alto acquistati in negozi "di lusso" nel caso di Milano e del Nord e con prodotti non di livello alto acquistati tra mercatini e negozi non di lusso per Napoli e per il Sud. La questione non è secondaria perché è anche lì che nascono certi luoghi comuni ("al Sud si vive con poco e possiamo dargli poco") ed è anche lì che nascono certe scelte politiche magari quando si parla di salari (differenziati) o di soglie di povertà (e assistenza). Non siamo esperti di statistica ma due conti possiamo fare con una premessa: in un mercato ormai globale, con il commercio online che dilaga e con grandi catene totalmente omologate in tutta l'Italia, non riusciamo a capire le differenze evidenziate nel dossier con un'unica certezza evidente nello stesso dossier: a Napoli e al Sud si pagano le tasse più care (quella sulla spazzatura a Napoli è quasi il doppio di quella di Milano) per servizi carenti che spesso dobbiamo pagare di tasca nostra.
Qualche esempio dal dossier del Codacons: patate (1.21 euro a Milano/0.83 a Napoli); pomodori (4.86/1.75), petto di pollo (13.35/6.79), filetto di bovino (19.20/13.30).
Curioso il fatto che gli stessi prodotti, nei volantini di gennaio/febbraio 2022, abbiano lo stesso prezzo a Milano e a Napoli, presso la Conad di Corso Lodi e la Coop di via Airola a Milano e presso la Conad di Corso Malta e la Coop di via Arenaccia a Napoli (rispettivamente 0.69; 1.49; 6.90; 11.30).
In attesa delle risposte, qualche domanda: si tratta di un nostro errore, di criteri non omogenei o di un obiettivo in fondo... politico?
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
Commissione Politica ed Economia
SUD, FONDI, DANNI E BEFFE (DA 160 ANNI).
Ricordate il Pnrr? Si tratta dei fondi europei destinati dall'Europa al Sud per ridurre il divario con il Nord. Al Sud sarebbe spettato il 70% di quei fondi ma il governo (con molti ostacoli) gli ha assegnato il 40%. Ora, però, viene fuori che degli 86 mililardi previsti, ben 62 per ora sono "potenziali" e già in due ministeri (Sviluppo Economico e Turismo) la quota non supera quella del 28% (dati Svimez). E, come se non bastasse, pare che stia prevalendo il vecchio metodo-Cassa per il Mezzogiorno con progetti che erano già stati finanziati dal governo e che ora saranno finanziati dal Pnrr. In pratica si tratta dell'antichissimo gioco delle 3 carte attraverso il quale al Sud per decenni costruirono scuole o strade con fondi straordinari e al Nord con fondi ordinari e ancora oggi c'è chi rinfaccia "tutti i soldi dati al Sud dalla Cassa per il Mezzogiorno". In sintesi, nel solito e famoso silenzio delle solite e famose classi dirigenti meridionali, ci avviamo verso una beffa che conosciamo da 160 anni. E poi dicono che la storia non serve...
Gennaro De Crescenzo
SANITÀ E SALUTE: NORD, SUD E LA VERGOGNA DELLE DUE ITALIE. Il governatore De Luca in queste ore sta chiedendo al governo i 200 milioni che spettano alla Campania per la Sanità e, a conti fatti, non ha torto. Quando si parla di diritti e quando si parla di Sanità e di salute la Costituzione italiana è chiara: devono essere assicurati a tutti e si deve fare di tutto per assicurarli a tutti. In Italia, però, più o meno da 160 anni non è così e chi nasce a Sud ha meno diritti degli altri. Esemplare il caso-Campania analizzato dal docente di economia Sergio Beraldo (Il Mattino 21/5/22). A ogni Campano nel 2020 lo Stato ha assegnato 1837 euro, 2023 ai Liguri, 1919 ai Piemontesi e nonostante i gap gravi di partenza. E così, anche per prestazioni urgenti e necessarie, i Campani sono costretti ad aspettare mesi o a pagare di tasca propria o ad emigrare sanitariamente al Nord (arricchendo le casse già ricche del Nord). I criteri adottati sono quelli relativi all'età e non all'unico criterio corretto e cioè quello del numero degli abitanti. Se quei criteri sono stati adottati in buona fede (qualcuno ci crede?), di certo sono rimasti gli stessi in tutti questi anni e chi ce li ha lasciati non è in buona fede creando di fatto due Italie anche su temi importanti come questi.
E intanto i dati relativi alll'età media o alla mortalità infantile al Sud sono ormai drammatici. E intanto in tanti, al Nord come al Sud, restano convinti che il Sud sprechi, rubi o truffi e da 160 anni subiamo danni e beffe.
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
ILNUOVOSUD.IT
SIAMO SU "ANSA", grazie alla consigliera Muscarà per aver citato le nostre battaglie di denuncia.

"Chi nasce al Sud ha meno diritti degli altri.
Ora De Luca ha chiesto al governo i 200 milioni che spettano alla nostra regione per la Sanità".
"Esemplare lo studio dell'economista Sergio Beraldo, che in un articolo del Mattino del 21 maggio scorso, segnala come nel 2020 per la sanità, lo Stato abbia assegnato 2023 euro per ogni abitante della Liguria, 1919 per ogni abitante del Piemonte e solo 1837 euro per ogni campano, che sommato per l'intera popolazione di ogni regione diventa un abisso - spiega -
Tutto questo giustifica anche l'emigrazione sanitaria che solo dalla Campania ci costa 300 milioni: meno fondi, meno servizi, malasanità, emigrazione sanitaria.
Criteri certamente adottati non in buona fede, come in buona fede non è la ripartizione dei fondi in base alla spesa storica
Da anni ormai, mi batto per l'equità della sanità campana con il resto d'Italia, al fianco di tante associazioni e movimenti, per questo appoggio la denuncia di questa settimana del Movimento per il Nuovo Sud, su questi argomenti. Presenterò un'interrogazione proprio sugli ultimi studi presentati", conclude. (ANSA).
POVERO SUD...
Secondo gli ultimi dati Istat le famiglie in povertà assoluta al Sud sono al 10% (in aumento), al Nord al 6,7% (in calo). Ma tutto tace e (anzi) qualcuno dice che sta risolvendo la questione meridionale...
MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD
www.ilnuovosud.it