Matteo Gracis
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Ci siamo. Il 25 agosto entra in vigore il Digital Service Act, ovvero un nuovo regolamento dell’Unione Europea per migliorare la vita digitale dei cittadini. Motori di ricerca e social, dovranno tutelare i diritti e la privacy degli utenti nonché contrastare la diffusione di contenuti illegali online. Le piattaforme saranno dunque costrette ad operare con maggiore trasparenza e responsabilità e il tutto garantirà ai consumatori un maggiore controllo sulla loro vita online.
Palle!

Si tratta dell’ennesima stretta sulla libertà di parola e pensiero, di nuove misure per aumentare ulteriormente il controllo dell’informazione e per imporre, ancora una volta, quel pensiero unico che l’establishment cala dall’alto grazie ai mass media e ora anche attraverso i social.

Già perché in tutto questo le varie piattaforme andranno incontro a multe salatissime se non limiteranno la diffusione della disinformazione.

E chi dovrebbe stabilire qual è la verità? No perché in Italia, ad esempio, Facebook ha delegato la cosa a Enrico Mentana e company, uno che ha mandato in onda in diretta televisiva uno spezzone di film hollywoodiano spacciandolo per vero. Sono questi che garantiranno un’informazione più trasparente e responsabile?
Verranno sanzionati anche messaggi e contenuti legati a possibili rivolte e manifestazioni non autorizzate. Certo, ma sempre per il nostro bene sia chiaro! Beato chi ci crede.

La censura non funziona, non ha mai funzionato né mai funzionerà. Per quanto mi riguarda, continuerò a dire quello che penso e a battermi per un’informazione più libera, imparziale e indipendente.

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Chi sta giocando col clima? 🌦️ La mappa della Geoingegneria

Geoingegneria. Ovvero l’insieme delle tecnologie che tentano di contrastare su scala planetaria le cause o gli effetti dei cambiamenti climatici e in particolare del riscaldamento globale.

Roba da complottisti, fino all’altro ieri. Chiunque si azzardava a proferire parola a riguardo veniva tacciato di essere un ciarlatano terrapiattista paranoico. Ma vi pare che qualcuno possa pensare di modificare il clima senza dircelo?

Ora qualcosa è cambiato e a fine giugno la Commissione Europea ha chiesto colloqui internazionali sui pericoli della geoingegneria, affermando che tali interventi per alterare il clima comportano rischi “inaccettabili”.

Peccato che gli esperimenti a riguardo siano iniziati decine di anni fa, già negli anni ’70 (se non prima) in tutto il mondo. Questa è una mappa pubblicata dal The Guardian nel 2012 che mostrava gli interventi di geoingegneria a livello globale fino a quell’anno. O per le meno, quelli ufficiali e resi noti.

Oggi è disponibile una mappa interattiva e aggiornata su cui si può sbizzarrire, con tanto di link, fonti, informazioni e dettagli di ogni singolo esperimento in atto nel mondo.

La prossima volta che qualcuno vi suggerisce di guardare sopra le vostre teste, non fate come gli struzzi, provate a dare un’occhiata e magari farvi due domandine.

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BRICS acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.
Gruppo di economie mondiali emergenti nato agli inizi degli anni duemila, con l’obiettivo di creare un sistema commerciale sganciato dal dollaro americano e alternativo al blocco occidentale.

Ieri si è concluso l’ultimo summit di questi signori e tra le novità annunciate, c’è l’ingresso nel gruppo di sei nuovi membri a partire dal primo gennaio 2024, ovvero Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.
Oltre a questi ci sono almeno altri 30 paesi desiderosi di far parte della cordata.

È possibile che prima o poi creeranno una loro moneta quello che è certo e che è già realtà, sono le sempre più strette alleanze geopolitiche degli stati membri, che al momento rappresentano 3 miliardi e mezzo di persone ma soprattutto sono le nuove potenze economiche globali.

In parole povere, questi si stanno prendendo il mondo e andando avanti di questo passo, l’Occidente - di cui noi facciamo parte - se lo mangiano a colazione.
Il tutto perché i nostri governanti - capitanati da quella gran volpe di Joe Biden - continuano a snobbare questi paesi in via di sviluppo, a trattarli con sufficienza senza rendersi conto che non c’è partita e che l’unico modo per sopravvivere è scendere dal piedistallo prima che si sgretoli, collaborare, dialogare e approcciarsi a loro con umiltà.

Il problema è che a pagarne le spese non saranno i nostri governanti bensì i comuni cittadini, noi poveri pezzenti, come sempre del resto. Quindi amici miei, o ci diamo una mossa per mandare via il branco di mentecatti dell’attuale classe politica occidentale, a partire da quella italiana o è meglio fare le valige e scappare a gambe levate!

APPROFONDIMENTO
"BRICS REVOLUTION"
Video-intervista a Gianmarco Landi, analista finanziario ed esperto di geo-politica

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Questo è olio di CBD. Ovvero cannabidiolo, un principio attivo della Cannabis completamente privo di effetti psicotropi, ovvero non sballa.

La "sacra" OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) da cui i nostri governi occidentali pendono dalle labbra, nel 2017 ha dichiarato che il CBD non va considerato sostanza stupefacente. Nel novembre 2020 inoltre anche la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha sancito che i prodotti a base di CBD non devono essere considerati come stupefacenti sottolineando che “Uno Stato membro non può vietare la commercializzazione del cannabidiolo”.

Il CBD ha numerose proprietà terapeutiche scientificamente comprovate tra cui quelle analgesiche e antinfiammatorie, ansiolitiche, anti emetiche, anti convulsivanti, anti psicotiche, antiossidanti, immunomodulanti e neuroprotettive. Giusto per citarne alcune.
È un prodotto naturale al 100% e non presenta alcun tipo di controindicazione.

Forse è proprio per questi motivi che il governo italiano è riuscito a vietarne la libera vendita.
Ebbene si, dal 22 settembre, se non verrà annullato l’ultimo sciagurato decreto in questione, gli oli a base di CBD rientreranno nella tabella dei medicinali stupefacenti e potranno essere venduti esclusivamente dalle farmacie autorizzate.

Mentre mezzo mondo va verso la legalizzazione della Cannabis (ultimo paese ad averla annunciata è la Germania) in Italia siamo messi peggio del medioevo. 🫣

APPROFONDIMENTI
Cose che non sai sulla Canapa 🎥
Canapa, una storia incredibile 📕

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"Matteo sei coraggioso!" 🦸‍♂

Ieri al mercato mi ha fermato una signora e mi ha detto: “Matteo, ti devo fare i complimenti perché tu sei veramente coraggioso”. Allora le ho chiesto “Ma… coraggioso per cosa signora?” E lei ha replicato: “Eh perché dici sempre quello che pensi, non hai paura del giudizio degli altri.”

Naturalmente l’ho ringraziata ma poi dentro di me ho pensato… caxxo ma sarà mica questo il coraggio?! Cioè ormai viviamo in una società in cui dire pubblicamente ciò che si pensa è sinonimo di audacia. La normalità quindi di conseguenza è invece indossare una maschera, far finta di essere qualcun altro rispetto a sé stessi, dire cose o esprimere concetti sempre in linea con il pensiero comune, per il timore di esser giudicati, etichettati o scherniti.

Ma il coraggio è altra cosa, è lanciarsi dentro una casa che va a fuoco per salvare le persone che ci sono dentro. Il coraggio è sacrificare la propria vita per il bene degli altri, è spogliarsi di tutto quello che si ha perché si è capito che dare è più importante di avere (Francesco d'Assisi). Il coraggio è fermare un carro armato mettendosi in piedi di fronte ad esso (rivoluzionari di piazza Tien An Men), fare 28 anni di prigione per difendere un ideale (Nelson Mandela), proseguire la propria battaglia ben sapendo che per questo si verrà uccisi (Falcone e Borsellino). Il coraggio è urlare al mondo la verità senza preoccuparsi delle ripercussioni personali (Julian Assange), è morire arsi vivi perché si è rifiutato di abiurare (Giordano Bruno), ovvero rinnegare la propria anima.

In un’epoca di ignavi, ipocriti, timorati di Dio e succubi del sistema, si fa presto a passare per temerari.

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È possibile oggi fare un giornalismo imparziale, onesto, libero da interessi politici ed economici? Come ci si può difendere dalla censura sui social, dalle fake news e dalla propaganda del mainstream? Cosa prevede il Digital Services Act? Perché nessuno parla di Julian Assange?

Ho affrontato questi e altri temi con Andrea Legni e Iris Paganessi della redazione de @lindipendente ✍️

https://www.youtube.com/live/EcphzG9BkJU?si=qhSQQPKr_syjjRLJ

Promozione Anti Digital Services Act: 50% di sconto sugli abbonamenti fino al 31 agosto 🔴
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Da ieri Milano è piena zeppa dei nostri manifesti 🎯

Abbiamo dovuto fare i salti mortali per risolvere questioni burocratiche, bastoni tra le ruote, resistenze di qualsiasi tipo... ma alla fine, come promesso, ce l'abbiamo fatta. E ora tante, tantissime persone (anche fuori dal web) verranno a conoscenza di questa importante iniziativa, ovvero dell'esposto collettivo contro Roberto Burioni, per i suoi strafalcioni detti in diretta tv.
Grazie a coloro che hanno reso possibile tutto questo sostenendo la campagna.

Raccoglieremo le firme fino al termine di settembre e poi, come stabilito, invieremo gli esposti al Prefetto di Roma e all'Ordine dei Medici. Aderite gratuitamente all'iniziativa su difendersiora.it ✍️

Contemporaneamente insieme all'avvocato Fusillo e ai nostri legali di fiducia, siamo al lavoro per preparare la difesa alla querela per diffamazione ricevuta dalla virostar sopra citata.

Non si molla di un centimetro.

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Verità su Ustica: la conferma che siamo carne da macello ✈️

27 giugno 1980. Sopra l’isola di Ustica, a nord della Sicilia, un volo di linea partito da Bologna e diretto a Palermo con a bordo 81 persone, esplode e precipita. Nessun sopravvissuto. Nessun colpevole. Uno dei tanti misteri all’italiana.

Notizia di oggi: l’ex presidente del consiglio Giuliano Amato, dichiara che la strage di Ustica fu causata da un missile francese. Tale missile avrebbe dovuto abbattere un aereo libico con a bordo Gheddafi che però avvertito da Craxi, quella notte evitò di volare. Un errore dunque, durante una finta esercitazione NATO che aveva come obiettivo il leader della Libia.

Notare bene che sui documenti relativi al caso Ustica, vige il segreto di stato che giusto qualche anno fa, nel 2020, fu prorogato per altri 8 anni con la motivazione che, riporto testuali parole di Palazzo Chigi: “la verità farebbe troppo male”.

Esattamente un anno dopo tale proroga così come ogni fine giugno compreso quello di quest’anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella puntuale come un orologio svizzero dichiara: “Su Ustica mancano tasselli, cercare la verità”.
Ehm presidente scusi, quei tasselli sono nei documenti che tenete segreti. Se volete la verità, perché avete prorogato il segreto di stato?

La verità signori, è che siamo carne da macello. Pedine sacrificabili. Danni collaterali calcolati e accettati. Questa è solo l’ennesima conferma. Bisogna prenderne atto e prima lo si fa, più possibilità si hanno di salvarsi dai macellai che ci governano.

p.s. Messaggio per i piani alti: il giorno che la gente si stuferà di subire in silenzio le vostre malefatte e inizierà a farsi giustizia da sola, non azzardatevi a parlare di violenza. Sarà solo ed esclusivamente legittima difesa. 📌

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Aggiornamento: ieri ho ricevuto notifica del procedimento penale a mio carico, riguardante querela per diffamazione presentata da Roberto Burioni (a seguito del nostro esposto collettivo).
È stato proposto un tentativo di conciliazione al quale ho replicato il giorno stesso attraverso i miei legali di fiducia con un "No, grazie".
Andiamo a processo. A testa alta.

Tengo a precisare a scanso di equivoci che il tentativo di conciliazione è promosso dal PM e non mi risulta che il querelante abbia dato corso ad una simile iniziativa, che, comunque, verrebbe - qualunque ne fosse la provenienza - rifiutata perché sarà un dibattimento a stabilire se mai diffamazione è stata commessa.
I miei legali in questa nuova battaglia sono l'Avv. Carlo Alberto Zaina e l'Avv. Consuelo Riminucci (già difensori contro Paniz).

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E così non era vero che Belluno non mi voleva! 🚫
Falso allarme. Malinteso. Incomprensione. Nel giugno scorso la data che avrei dovuto tenere nel capoluogo di provincia era stata cancellata e spostata a Feltre. L’amministrazione comunale aveva da subito precisato che non si trattava di censura bensì di una sbagliata procedura di prenotazione della location. La solita burocrazia birichina insomma. E sui giornali locali era stato detto: “Richiedano lo spazio secondo le regole e gli verrà dato senza problemi”. Detto fatto.

Il 21 settembre si va in scena al Teatro Comunale per una conclusione del tour coi fiocchi.
Il giorno prima sarò a Chiavenna (SO), poi il 22 a Este (PD), il 23 a Morgano (TV) e infine a Cesena il 24.

Ultime date di una tournée iniziata un anno e mezzo fa, nel maggio dell’anno scorso, che mi ha portato in oltre 50 città italiane. Un’avventura impegnativa ma entusiasmante, in cui ho dato tutto me stesso ma dalla quale allo stesso tempo ho ricevuto un’infinità di energie positive, attraverso gli sguardi, le parole e le strette di mano di tutti coloro che hanno partecipato agli eventi.

Una cosa più di tutte mi ha riempito il cuore: constatare che NONOSTANTE TUTTO, tanti là fuori non hanno alcuna intenzione di cedere ai diktat calati dall’alto, di accettare un futuro distopico e disumano, di allinearsi a quel pensiero unico che le élite hanno provato e provano ad imporre in tutti i modi possibili immaginabili.

In questo anno e mezzo in giro per l’Italia, ho capito che… NON CI AVRANNO MAI, COME VOGLIONO LORO.

Chi può il 21 venga a Belluno a riempire il Comunale: il modo migliore, per ribadire ancora una volta, questo piccolo grande concetto. 🎯
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Viviamo in una nazione in cui i medici distruggono la salute, gli avvocati distruggono la giustizia, le università distruggono la conoscenza, i governi distruggono la libertà, la stampa distrugge le informazioni, la religione distrugge la morale e le
nostre banche distruggono l’economia
. 📌

L’autore di questa frase è Chris Hedges, un giornalista, scrittore ed ex corrispondente di
guerra statunitense, di 67 anni. Un signore che ha insegnato giornalismo alle università di
Columbia, New York, Princeton e Toronto. Nel 2002 ha fatto parte del team di giornalisti
del New York Times insigniti del Premio Pulitzer.

La sua nazione naturalmente sono gli Stati Uniti d'America ma si potrebbe tranquillamente
estendere il contenuto a tutto l’Occidente o se non addirittura più in generale alla società
moderna
.
Se oggi in Italia qualcuno prova a dire una cosa del genere è un pazzo complottista
negazionista da censurare e zittire. E invece, dati alla mano, avrebbe solo ragione.

Ma il lavaggio del cervello che i mass media sono riusciti a fare a gran parte della popolazione, ha portato a questi risultati.

Tanti là fuori sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo. (citando il film Matrix del 1999).

A coloro che invece si sentono “errori di sistema” o semplicemente non accettano questa società distopica, non resta che costruirne una nuova, migliore, più umana. 🌱

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Si riparte dalla GRATITUDINE 🙏

Trailer del video “Mi sento alieno 👽 Elogio al pensiero critico e al beneficio del dubbio” 🎥 Presto fuori sul mio canale YouTube.

INFO EVENTI 👈
Oggi tutti lo celebrano, lo esaltano, lo descrivono come il più grande tennista della storia nonché uno dei più grandi sportivi di sempre. Ma è curioso come tutti, dai mass media all’opinione pubblica, abbiamo rimosso completamente e dimenticato il modo in cui è stato trattato fino all’altro ieri, dagli stessi mass media e dalla stessa opinione pubblica. 🤦‍♂

Vi invito ad ascoltare con attenzione questa intervista a Novak Djokovic, che ho tradotto e sottotitolato per voi. Credo sia un video prezioso aldilà di quello che dice: per molti là fuori infatti, rappresenta una grande lezione di consapevolezza e dignità. 💎

La prossima volta che qualcuno si sente ancora in diritto di insultare chi non la pensa come lui, di sentirsi superiore o peggio, che sia giusto discriminare chi ha un punto di vista diverso dalla massa (e dai diktat calati dall’alto), fategli vedere questo video. 🎯

https://youtu.be/utG4_kEwC6o?si=TJYJKdSp4fWtAgp3
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IT-Alert ⚠️ L'emergenza non va mai a dormire!

IT-Alert è il nuovo sistema di allarme pubblico che invia notifiche dirette ai telefoni cellulari di una specifica area geografica. Nasce con lo scopo di favorire misure di auto-protezione ed è finalizzato a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni su possibili situazioni di pericolo in gravi emergenze o catastrofi in atto. Attualmente, IT-Alert è in fase di test. I messaggi in questione si ricevono anche se il telefonino è in modalità aereo o senza copertura in quanto si basa sulla tecnologia broadcast che è diversa da quella sms o internet. Tale servizio si può disattivare nelle impostazioni del proprio cellulare.

Ora, il problema secondo me non è il servizio in sé, che anzi ben venga, in quanto potrebbe essere estremamente utile, il punto è sempre lo stesso… ovvero chi lo gestisce e per quali motivi.

Perché scusate ma potrebbe essere lecito pensare che si tratta dell’ennesima ingerenza delle istituzioni nei confronti della sfera privata dei cittadini nonché, dell’ennesimo strumento per alimentare una sorta di strategia della tensione continua. Lo vediamo ogni giorno sui mass media, ormai (secondo loro) si vive in un’emergenza quotidiana e perenne per qualsiasi cosa. 😱
Ci mancava solo il nostro cellulare, attraverso il quale ora ce lo potranno ricordare anche di notte, mentre dormiamo.

Ma queste sicuramente sono solo illazioni di un malpensante sospettoso che si continua a chiedere quando la finiranno di prenderci per i fondelli e inizieranno a darsi da fare per la messa in sicurezza del territorio e la vera prevenzione.

In realtà, ai piani alti pensano al nostro bene, come sempre, e anche questa splendida iniziativa è per salvaguardare le nostre vite. 🦄

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Mi fermo quando ho finito 🎯

Tempo fa ad un evento, un ragazzo giovane mi ha chiesto cosa faccio quando le cose si mettono male, quando i miei progetti non vanno come vorrei, quando i bastoni tra le ruote della vita mi fanno cadere e ci si sente troppo stanchi per andare avanti.
Dopo averci pensato un attimo ho risposto: “Io raddoppio”.

Si, è così: io quando cado mi rialzo e corro il doppio di prima. È tutta la vita che mi succede e ora più che mai. Io adoro la sfida, sono estremamente competitivo… ma non con gli altri bensì con me stesso. Continuo ad alzare l’asticella, a cercare il mio limite, per infrangerlo e andare oltre. E più ostacoli trovo più mi gaso, più difficoltà ci sono lungo il percorso più lo trovo stimolante.
Non posso? Non sono in grado? È troppo dura? Ok, giù tutto, all-in e giochiamo duro. Vediamo chi molla per primo!

Perché sia chiaro, è inevitabile cadere o inciampare o fallire o sbagliare. Solo a chi non fa un caxxo o resta immobile non succede ma quello è il più grande errore che si potrebbe fare. La differenza la facciamo in base a come decidiamo di reagire a quella caduta.

Durante l’attività fisica, quando ci sembra di non farcela più e che tutte le cellule del nostro corpo implorino al cervello di fermarsi per riprendere fiato ed energie, in realtà, in quel momento, non siamo neanche al 50% delle nostre forze, del nostro potenziale. È tutta e solo questione di determinazione e forza di volontà.

Quando stai per mollare, cancella qualsiasi pensiero dalla mente e ripeti solo questa frase: Non mi fermo quando sono stacco. Mi fermo quando ho finito. 📌

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Complotti ovunque? 🤔

Ho l’impressione che molti là fuori stiano un po’ perdendo la bussola.
Sempre più persone vedono cospirazioni e complotti ovunque e la cosa è comprensibile, vista la sfiducia totale e legittima, nei confronti di istituzioni e mass media. Sono il primo a dubitare della buona fede dei governi e dei loro zerbini autoproclamatisi “professionisti dell’informazione”.

Ma… c’è un ma grande come un casa: ciò non significa vedere del marcio ovunque.
Spesso la verità è più semplice di quanto si creda, spesso sta nel mezzo e spesso, più ci viene messa sotto al naso, meno riusciamo a riconoscerla.

Quindi ben venga il beneficio del dubbio, il porsi domande e mettere in discussione quello che ci viene raccontato, ma allo stesso tempo è importante non perdere la lucidità e rimanere coi piedi per terra.

Il pensiero critico non va confuso con la diffidenza verso tutto e tutti. Anche perché un atteggiamento simile non porta a nulla di buono e anzi rischia di farci cadere in un pessimismo cronico e un’incazzatura costante.

Gli estremismi sono sempre pericolosi, evitiamoli.

Credere che ci sia un complotto dietro ad ogni cosa, è tanto folle quanto credere che non esistano complotti.

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L’evento fantasma al teatro comunale di Belluno 😶‍🌫️

Dal momento che i giornaletti locali non hanno visto né sentito niente a riguardo (nonostante avessero dato risalto alla polemica legata all’annullamento del primo evento), abbiamo preparato per loro un piccolo comunicato stampa con tanto di foto correlata. Possono fare copia/incolla come fanno di solito per le notizie che pubblicano oppure cambiare qualche particolare per renderlo più appetibile ai quei quattro gatti che ancora gli danno retta e lisciare il pelo ai loro editori. 🤡
Un saluto affettuoso anche a coloro che hanno sperato fino all'ultimo che l'evento sarebbe stato un flop. 💋

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Un Teatro Comunale di Belluno gremito ha accolto, giovedì 21 settembre, Matteo Gracis per il suo spettacolo satirico dal titolo “Elogio al beneficio del dubbio e al pensiero critico”. Evento che aveva fatto discutere nei mesi scorsi in quanto si sarebbe dovuto svolgere a giugno alla Spes Arena, prima di essere annullato e spostato a Feltre.

Questa volta è filato tutto liscio così che 400 persone giunte da tutta la provincia e oltre hanno assistito all’intenso monologo del giornalista indipendente nato a Pieve di Cadore.

Tra i passaggi più apprezzati dal pubblico le stoccate al mainstream e alle fake news: “La vostra percezione della realtà si plasma in base alle notizie che ricevete. Se l’informazione è distorta, così come abbiamo visto a causa di conflitti di interesse, propaganda, ingerenze politiche eccetera, la vostra percezione della realtà sarà distorta e vi convincerete di vivere in un mondo che non esiste. Un mondo nel quale, per esempio, potreste uscire di casa con l’ombrello aperto anche se fuori c’è il sole, perché la tv vi ha detto che fuori piove”.

Applausi anche per i temi legati alla disobbedienza civile e al libero arbitrio in cui Gracis ha ricordato le storiche battaglie di Nelson Mandela, Ghandi, Thoreau, Malcom X per poi citare Julian Assange invitando a mobilitarsi per la sua liberazione.

Spazio inoltre alla satira vera e propria con una battuta provocatoria nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi: “Ma avete mai provato a guardarlo negli occhi? Non sta bene quella persona. Io lo chiamo Il Draghetto. Vorrei invitarlo nella mia baita, sotto l’Antelao, qui nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, per farci una passeggiata insieme nella natura incontaminata. Gli direi di venire con me, per sentire il canto degli uccellini e poi ci ascoltiamo un po’ di Bob Marley, ci fumiamo una cannetta… secondo me si mette a piangere, rinsavisce, mi dice <<Matteo scusa, che cosa ho combinato?!>>.

Finale emozionante con molti occhi lucidi in platea per una chiusura dedicata alla gratitudine, la consapevolezza e l’importanza del pensiero positivo.

Parte dei proventi della serata, ovvero 1.000 euro, è stata devoluta all’associazione Belluno Donna.

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