Matteo Gracis
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McDonald’s presi d’assalto per offerta 3 euro 🤢

Potrei anche essere il solo e unico essere umano a pensarla così e il resto dell’umanità a non vederci nulla di male, di strano, o di sbagliato. Non me ne frega niente.

Io in queste code al McDonalds per un po’ di spazzatura commestibile a 3 euro, ci vedo più che un disagio economico, un grande anzi enorme disagio sociale e culturale. Il fatto poi che succeda in Italia, il paese con la migliore cucina del mondo, la dice lunga su quanto siamo messi male… anzi, su quanto sono messi male, perché scusate, ma se questi sono homo sapiens, io sicuramente faccio parte di un’altra specie o vengo da un altro pianeta!

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Se l'avete persa in diretta e volete farvi un bel regalo, dedicate 1 ora del vostro tempo alla visione di questa intervista al dott. Giovanni Frajese. Non ve ne pentirete.

I conflitti d'interesse dell'industria farmaceutica, la follia dei lockdown e di quanto successo negli ultimi 3 anni, come reagire a una società sempre più disumana, l'importanza di un buon sistema immunitario, limitare i danni dei vaccini, i piani futuri dell'OMS, disagio psicologico diffuso e abuso di psicofarmaci... e infine come creare luce in mezzo tutto questo buio. 🕯

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E fallo girare! 📲
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In Ucraina sta vincendo la Russia: mass media ciarlatani 🤡

Avete notato come la guerra in Ucraina, che ha monopolizzato il racconto dei media per più di un anno, adesso sia quasi del tutto sparita dai loro radar? Eppure la guerra c’è ancora.
Sapete perché ne parlano sempre meno? Perché la Russia sta vincendo e non hanno il coraggio di dirlo.

Già perché è da anni invece che portano avanti una narrazione diversa, falsata, distorta.
Questa è stata la narrazione di tutti i mass media occidentali, nessuno escluso, pregna di arroganza, presunzione, superbia (sentite nel video cosa diceva l'anno scorso quel gran genio di Beppe Severgnini).

Pura e becera propaganda, per giustificare e legittimare le decisioni sciagurate e per quanto mi riguarda criminali del nostro governo, nel destinare miliardi di euro in armi e aiuti militari.

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Negli ultimi anni sui social, specie quelli frequentati dai più giovani, va sempre più di moda tra influencer e personaggi pubblici, sfoggiare orologi di lusso, vestiti costosi, voli su jet privati a noleggio o a bordo di auto che costano quanto un appartamento.
Dicono di farlo per motivare i loro follower, chi magari come loro parte da zero e si vuole fare da solo. Scopi nobili insomma.
Io invece ho l’impressione che stiano anche loro facendo un bel lavaggio del cervello alle nuove generazioni, convincendoli che i beni materiali e la ricchezza economica siano l’unica cosa che conta davvero. Che il successo sia quella roba lì e così si è felici. Nulla di più falso.

Per me un pezzente non è quello con le tasche vuote bensì colui che è vuoto dentro… e puoi avere anche tutti i soldi del mondo ma se hai solo quelli rimani un pezzente. Tanto più se hai bisogno di ostentarli per darti un tono.

Fortunatamente sta cosetta l’ho imparata già da ragazzino, penso soprattutto grazie ai miei genitori che mi hanno portato a vedere come se la passano altri in altre zone del mondo e di conseguenza a capire il valore dei soldi, del rispetto, della gratitudine.

Eccole qui le mie “ricchezze”. Si chiamano ESPERIENZE e sono ciò che di più prezioso possiedo, ciò che mi fanno sentire veramente privilegiato. Se al posto di questi viaggi (e di quelli con i quali ho visitato una settantina di paesi), avessi preso altre strade, state pur certi che oggi anch’io potrei sfoggiare qualche bel selfie con un Rolex al polso e il culo su una Lambo. Questione di scelte.

Pubblico ora queste foto perché solo quest’anno sono riuscito a concludere la “raccolta” delle 7 meraviglie del mondo moderno e mi andava di condividere questa riflessione con voi.

Le cose importanti della vita non sono cose.
Il vero viaggio è il trionfo assoluto del qui e ora.
L’uomo che viaggia lento, lontano e leggero, è l’uomo più ricco e fortunato del mondo. Ciao.
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I veri terroristi sono loro! 🇺🇸 🇮🇱

Mi dispiace ma io devo fare il mio lavoro e anche se si tratta di un argomento che pare non interessi a nessuno, sento la responsabilità di parlarvi ancora di quello che sta succedendo in Palestina, perché quello che sta succedendo in Palestina è qualcosa di mostruoso e disumano. Io non posso far finta di niente, non posso e non voglio starmene zitto. Voi, fate quello che ritenete giusto.

La scorsa settimana l’Osservatorio Euromediterraneo dei Diritti Umani ha denunciato che Israele espianta organi dai corpi dei palestinesi.
Già in passato la CNN documentò tale pratica mostrando come ci fosse un prelievo sistematico di organi dai corpi dei deceduti senza il permesso delle famiglie.

Qualche giorno fa l’Onu ha dichiarato che la campagna militare israeliana sta creando condizioni umanitarie “apocalittiche”. Hanno usato queste precise parole.
I responsabili del programma alimentare Onu Pam hanno fatto sapere che metà della popolazione di Gaza sta letteralmente morendo di fame.

In tutto questo, durante l’ultima riunione del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite, tenutasi venerdì scorso, gli Stati Uniti (ancora una volta) hanno posto il veto sulla risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. E’ stato l’unico paese su 15 a votare contro, ma essendo membro permanente del consiglio, hanno così bloccato la risoluzione.

E a proposito di Stati Uniti, notizia di oggi rivelata dal Washington Post: Israele ha usato armi al fosforo bianco (vietate dalla legge internazionale) in un attacco in Libano. Le munizioni sono state fornite dall’esercito americano.

Vengono così confermate e si aggravano ulteriormente le denunce su crimini di guerra (anche contro civili) commessi dal governo israeliano.

Alla luce di tutto questo, mi sembra lecito sostenere oggi, che i veri terroristi sono i governi di Israele e degli Stati Uniti d’America. 📌

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Una diretta scoppiettante e imperdibile con Federico Cimaroli (scrittore e ricercatore spiriturale).
L'ospite ha alzato la voce, ha urlato, si è incazzato... e di certo non si è risparmiato.

Mettetevi comodi e godetevi questa intervista ricca di spunti di riflessione e punti di vista divergenti.

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Matrix e l'effetto agente Smith 🤖

VIDEO COMPLETO 🎥
Dal pandoro della Ferragni all'arresto di Messina Denaro, dall'eco-ansia alla valanga di bufale sulla guerra in Ucraina. Quest'anno governo e mass media non ci hanno fatto mancare niente. 🤡

Abbiamo ripercorso le più grandi prese per il c**o del 2023 con l'aiuto di Pubble!

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“Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.”

Era quanto sosteneva quel gran saggio di sant’Agostino già 1600 anni fa. A riprova del fatto che la storia è ciclica, i problemi ci sono oggi come allora e oggi come allora la differenza la facciamo noi, appunto perché noi siamo i tempi.

E allora viviamoli al meglio delle nostre possibilità questi tempi e così facendo il bene - ancora un volta - prevarrà sul male.

Usando le parole di un altro grande del passato, lo scrittore Thomas More… “Auguro a voi tutti che possiate avere la forza di cambiare le cose che si possono cambiare; che possiate avere la pazienza di accettare le cose che non si possono cambiare; che possiate avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere.”

Buon Natale. 🎄

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Invito alla vera ribellione 🤍

In una società decadente come quella in cui ci troviamo a vivere, la più grande forma di ribellione che si possa mettere in atto è… essere edificanti. In un sistema che va a pezzi, andare contro corrente significa costruire.
Coltivare e promuovere la collaborazione piuttosto che la competizione, l’empatia e la solidarietà, piuttosto che l’indifferenza e l’individualismo, la gioia di vivere e la speranza, piuttosto che la rabbia e la rassegnazione.

Certo non è facile, anche perché mi sembra evidente che chi siede ai piani alti, fa tutto il possibile perché questo non accada. E d’altronde è cosa nota e risaputa che un popolo impaurito e succube è molto più facile da governare.
E allora motivo in più, per andare in direzione ostinata e contraria rispetto a dove vorrebbero mandarci o a come vorrebbero farci essere.
Nel caos e nella confusione costante che ci circondano, riscopriamo le cose semplici, il poco, il lento, il silenzio, le carezze e la gentilezza.
Nella realtà sempre più artificiale, virtuale, digitale che ci viene imposta, impegniamoci il più possibile per rimanere umani. Se necessario per dire anche NO e rifiutare senza indugio misure folli e distopiche calate dall’alto in nome di un progresso schizofrenico.

In un mondo che a volte sembra girare al contrario, in cui si fa la guerra in nome della pace, in cui i criminali comandano e chi divulga i loro crimini viene arrestato, in cui la giustizia è tutto tranne che uguale per tutti, in cui spesso l’odio sembra prevalere sull’amore e il male sul bene, per me l’unica opzione possibile e immaginabile, è andare nella direzione opposta di dove va la massa.

L’invito dunque è questo: di fronte alla paura siate impavidi, di fronte all’apatia siate appassionati, di fronte all’omologazione siate originali, di fronte alla mediocrità puntate all’eccellenza e siate ambiziosi senza limiti.

Io per esempio, nel mio piccolo, quest’anno ho deciso che cambierò il mondo.

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Israele accusata di genocidio 🩸 FINALMENTE

Doveva arrivare il Sudafrica per provare a fermare Israele denunciando il suo governo di genocidio alla Corte Internazionale di Giustizia.
Si perché nel mentre le grandi democrazie occidentali non hanno visto nulla di tutto questo o peggio hanno avallato e sostenuto la strage di innocenti portata avanti da Tel Aviv in Palestina, con la giustificazione che Israele doveva difendersi dai terroristi.

Il bilancio ad oggi dall’ottobre scorso, è di 22mila civili morti di cui oltre 5mila bambini.
A Gaza in un solo mese di attacchi, sono morti più bambini che in tutte le guerre del mondo in un anno. E stanno continuando a morire.

Se Israele verrà condannato vedrete come tutti prenderanno le distanze e anche i mass media occidentali, tra cui i nostri, cambieranno narrazione di punto in bianco. Ma dov’eravate finora?

Le immagini, i video e le testimonianze da film horror che vediamo da mesi, nel silenzio e nell’indifferenza generale, voi non le avete viste?

Di recente un giornalista di Repubblica si è dimesso, perché non più d’accordo con la linea editoriale degli editori e nel suo comunicato ha scritto: “Magari fra decenni, ma in tanti si domanderanno dove eravamo, cosa facevamo, cosa pensavamo mentre decine di migliaia di persone finivano sotto le macerie. Questo massacro ha una scorta mediatica che lo rende possibile. Questa scorta siamo noi. Non avendo alcuna possibilità di cambiare le cose, con colpevole ritardo mi chiamo fuori”.

Esatto, con colpevole ritardo, caro “collega”. E mi dispiace, ma adesso è troppo comodo chiamarsene fuori.

Chiunque di voi, tra autorità, istituzioni, giornalisti e compagnia cantante non abbia proferito parola finora o preso un minimo di posizione chiedendo il cessate il fuoco in Palestina, per quanto mi riguarda, è complice di crimini contro l’umanità, indipendentemente dalla sentenza dell’Aja, e oltre a questo dovrebbe seriamente fare i conti con la propria coscienza (se ne avete ancora una).

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Trattori e letame 🚜 La protesta infiamma l'Europa

Da alcune settimane in Europa sta succedendo qualcosa di molto interessante, che però stranamente non interessa i mass media e quindi sono in tanti a non saperne niente.
In Germania c’è una rivolta in corso, una grande rivolta, da parte degli agricoltori (bisogna fare una statua agli agricoltori), che hanno occupato autostrade e istituito blocchi in varie città del paese. Questa mattina Berlino è stata invasa da oltre 4mila trattori e centinaia di migliaia di persone. Accusano il governo di aver tradito il popolo e ai suoi esponenti di essere criminali e bugiardi.
La protesta però ha superato i confini tedeschi e adesso è giunta anche in Romania e Polonia.
Nei mesi scorsi, sempre nel silenzio mediatico, ci sono state proteste simili anche in Olanda e Belgio, nonché in Francia, dove gli agricoltori (bisogna fare una statua agli agricoltori), hanno riempito le strade di letame contro le politiche governative.
Alla rivolta, pare si stiano unendo camionisti e trasportatori di tutta Europa. Forza italiani!

Nel frattempo… proprio oggi a Davos, in Svizzera, è iniziata la nuova edizione del World Economic Forum, ovvero quel simpatico ritrovo annuale super blindato, dove capi di stato e di multinazionali si incontrano per discutere le sorti del pianeta (dopo aver raggiunto la località a bordo del loro jet privato) e pensare a soluzioni per il bene dell’umanità (magari decidendo il prossimo bombardamento o genocidio da sostenere).
Il tema di quest’anno è “ricostruire la fiducia”. Quella dei popoli che hanno tradito e che ora pensano di riconquistare limitando le fake news (di cui sono i principali autori) e con l’intelligenza artificiale.

Personalmente preferisco dare fiducia agli agricoltori e a tutti coloro che finalmente stanno alzando la testa per difendere i propri diritti. Ai capi di stato e ai leader mondiali, dovremmo riservare esclusivamente camionate di letame!

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Periodicamente mi arrivano inviti per andare in tv. E ogni volta è la stessa storia.

Innanzi tutto è curioso constatare come chi chiama, è evidentemente abituato ad avere a che fare con gente che smania per ottenere un po’ di visibilità e finire dentro la “scatola magica”. Da come si approcciano sembra quasi che ti stiano facendo un piacere.
Si stupiscono di trovare qualcuno a cui non può fregar di meno e si sorprendono sempre nel momento in cui riporto (come sempre) le mie solite 3 condizioni, ovvero:

1. Solo in diretta o controllo sul montato prima che venga trasmesso
*altrimenti col taglia, cuci, copia, incolla viene fuori quello che vogliono

2. Presenza fisica in studio (no collegamento a distanza)
*sia mai che proprio sul più bello il collegamento cada improvvisamente

3. Conoscere gli altri ospiti in studio
*per capire se sono il capro espiatorio e/o la vittima sacrificale della puntata

Non mi sembrano richieste tanto folli. Eppure chissà come mai, puntualmente, la loro risposta è “allora no”. E la mia replica è "Esatto, ALLORA NO."

La tv è spazzatura al 99%. Dovrebbero stendere i tappeti rossi per farmici andare (potrebbe essere la mia quarta condizione) e non perché sono un divo ma perché ormai lì non sanno manco più cos’è il giornalismo libero, indipendente, imparziale e onesto. È quasi tutto trash, intrattenimento e propaganda.

Continuo a fare il mio attraverso i miei canali social (a partire da questo, Telegram, che al momento è il più valido e che vi invito a condividere con i vostri contatti invitandoli a iscriversi per avere accesso ad un po’ di informazione seria).

La tv la lascio volentieri a giullari di corte e soubrette.

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World Economic Forum: tra benefattori e pu**ane 🦄

Il WEF è una fondazione senza fini di lucro nata nel 1971 con sede in Svizzera.
L’intento principale dichiarato è quello di migliorare la condizione del mondo, in modo imparziale e senza vincoli di natura politica, ideologica e nazionale.
Il principale evento organizzato dal WEF è il meeting di Davos ovvero un incontro annuale tra i potenti della terra, che si è appena concluso.

Di norma durante i meeting di Davos, ufficialmente non escono quasi mai novità importanti. I comunicati stampa e le notizie, confezionate a puntino, riportano quasi sempre le solite promesse di una maggiore attenzione per l’ambiente, l’impegno a diminuire le disuguaglianze e altre belle parole al vento di cui poi puntualmente governi e multinazionali se ne sbattono.

In realtà spesso mesi dopo, saltano fuori iniziative dei governi o addirittura dell’Europa, che sono partite da lì, in sordina e nel silenzio dei media, e che a quel punto vengono calate dall’alto e presentate come progetti voluti dalla “comunità internazionale”. Che è fuffa, non esiste.

Nell’agosto del 2020 per esempio, a distanza appunto di 7 mesi da precedente meeting, il WEF ha presentato il CommonPass ovvero il “Passaporto sanitario digitale” che di lì a poco, in occasione della pandemia, è stato sperimentato in alcuni stati occidentali. Progetto che tutt’ora stanno portando avanti, per il nostro bene chiaramente… non per controllarci di più e decidere quando, come e se farci viaggiare o meno. Ci mancherebbe altro.

In tutto questo, forse avrete sentito che le agenzie di escort negli scorsi giorni non avevano più disponibilità: i partecipanti al meeting di Davos, ovvero la classe diligente della nostra società, hanno prenotato con largo anticipo tutte le prostitute disponibili in zona. Non è uno scherzo, verificate pure se non mi credete.
Il punto è che… la cosa meno grave e pericolosa che hanno fatto questi “signori” nei giorni scorsi a Davos, è stato andare a puttane.

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Nel novembre scorso Tik Tok ha rimosso definitivamente il mio account che contava oltre 80mila iscritti.
Ho colto l’occasione così per studiare e approfondire l’argomento venendo a conoscenza di cose che… non mi sarei neanche lontanamente immaginato.
A partire dal fatto che Tik Tok non è un social network bensì un’altra cosa, ovvero un’arma cognitiva studiata a tavolino per spappolare il cervello del nuove generazioni occidentali.

Il video con cui ho raccontato tutto questo sugli altri miei canali social, ha totalizzato oltre 2 milioni di visualizzazioni e tra le persone che l’hanno visto, c’è stata anche una ragazza italiana di 30 anni, che per Tik Tok lavora, fa la moderatrice e che ha voluto raccontarmi un po’ di retroscena...

https://youtu.be/3-xjGA_otT8
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Fleximan e gli autovelox 🪚

Lo chiamano FLEXIMAN e in breve tempo è diventato un vero e proprio eroe popolare.
I social sono invasi di grafiche che ne esaltano le gesta. Sui muri delle città compaiono opere ispirate a lui. E c’è chi addirittura gli ha dedicato una canzone.

Fleximan è il nome dietro al quale si cela colui o molto più probabilmente coloro che da settimane abbattono autovelox in varie zone d’Italia.
Tutto è iniziato in Veneto, dove gli autovelox tranciati col flessibile sono stati almeno 10 e successivamente anche in Lombardia e Piemonte.
Ma si inizia a non riuscire più a mappare le sue azioni, dal momento che vengono imitate sempre più spesso e in alcune località pare che le forze dell’ordine e le autorità abbiano chiesto ai media locali di non darne notizia. Il timore è un effetto emulazione sempre più diffuso.
Hanno così paura del fenomeno che un procuratore ha perfino ipotizzato all’apologia di reato per i tifosi del “giustiziere” anonimo.
Mentre in alcuni comuni presi di mira, visto l’enorme consenso tra i cittadini, i sindaci hanno dichiarato che non sostituiranno gli autovelox divelti.

La sicurezza stradale è importante, non si corre in macchina, chi vuole farlo vada in un circuito, ma il punto qui è un altro: tra limiti di velocità sempre più assurdi, misure di controllo sempre più restrittive e apparecchi che sembrano posizionati appositamente per fregare i singoli cittadini e metter mano ancora una volta nelle loro tasche, è chiaro che in molti, vedano chi combatte questi soprusi come il nuovo Robin Hood di turno.

E dirò di più: di fronte a una classe politica completamente scollegata dalla realtà, arrogante e indegna, che tratta i cittadini come sudditi e non li rappresenta più in alcun modo, di fronte a un sistema marcio, in cui la giustizia e la verità ormai sono diventate chimere, di fronte a un popolo spesso addormentato dal lavaggio del cervello e la propaganda continua dei mass media, di fronte a tutto questo, lunga vita a FLEXIMAN.

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Il chip di Elon Musk 🤖 Benvenuti nel transumanesimo

Qualche ora fa Elon Musk ha fatto sapere al mondo che è stato impiantato il primo chip cerebrale di Neuralink su un essere umano.

Neuralink è la società, dello stesso Musk, che si occupa di sviluppare interfacce neurali impiantatili.

Il miliardario americano ha poi aggiunto un altro post scrivendo:

“Il primo prodotto di Neuralink si chiama TELEPATIA. Consentire il controllo del tuo telefono o computer e, attraverso di essi, di quasi tutti i dispositivi, semplicemente pensando.
Gli utenti iniziali saranno coloro che hanno perso l'uso degli arti.
Immaginate se Stephen Hawking potesse comunicare più velocemente di un dattilografo. Questo è l’obiettivo."

Il prossimo passo è far dialogare questi chip con l’intelligenza artificiale. Ed eccoci giunti nell’era del transumanesimo. Chi ipotizzava cose simili solo qualche anno fa era tacciato di essere un complottista.

Ma a proposito di nuove tecnologie, sentite cosa diceva proprio Stephen Hawking, il noto astrofisico citato da Musk:

L’intelligenza artificiale potrebbe sviluppare una volontà tutta sua. E sarà estremamente brava a raggiungere i suoi obiettivi. Se questi non saranno allineati ai nostri, saremo nei guai. Probabilmente non siete degli odiatori di formiche che calpestano questi insetti per cattiveria, ma se siete responsabili di un progetto idroelettrico e c'è un formicaio nella regione che dovete allagare, andrà a finire male per le formiche. Cerchiamo di non mettere l'umanità nella posizione delle formiche.
L’IA potrebbe essere la migliore cosa mai accaduta a l’umanità, oppure la peggiore.”

Mentre là fuori la massa è super gasata da questi “progressi tecnologici” e presa bene perché si sente cittadina del futuro, io invece ho l’impressione che si stia correndo un po’ troppo e andando oltre a certi limiti che invece sarebbe stato meglio rispettare.

Come in altri casi, ma in questo più che mai, non ho molto da aggiungere se non… si salvi chi può!

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Vision Pro: ne vedremo delle belle! 😎

Qualche giorno fa la Apple ha rilasciato sul mercato americano il suo ultimo prodotto ovvero Vision Pro. Visori di realtà aumentata e virtuale. Il costo è di circa 3.500 dollari e pare che stiano andando a ruba.

In poche parole sono degli occhialoni futuristici, simili a una mascherina da sci semi-trasparente e permettono di visualizzare una serie di applicazioni di fronte a chi li indossa e di interagire con esse attraverso mani, occhi e voce. Il tutto lasciando spazio alla vista anche dell’ambiente circostante. È una sorta di fusione, un mix, tra virtuale e reale.

Le prime immagini dei suoi utilizzatori stanno facendo il giro del web. Sembrano scene da Black Mirror, la nota serie televisiva che raccontava di un futuro distopico. Si vedono persone attraversare la strada gesticolando da sole con addosso questi occhialoni bianchi, altre sedute in metropolitana che muovono la testa e le mani nel vuoto, altre ancora addirittura al volante di qualche auto elettrica a guida assistita o autonoma intente a aprire o chiudere qualche finestra virtuale di fronte a loro, in mezzo al traffico. Sono sicuramente immagini curiose ma allo stesso tempo inquietanti.

Anche in questo caso mi sento di ribadire che il problema non è mai la tecnologia in sé bensì l’utilizzo che se ne fa. Il fatto è che nel corso della storia, non abbiamo mai utilizzato la tecnologia in maniera saggia, ponderata, responsabile. E più la tecnologia aumenta, più aumentano rischi, pericoli e la possibilità di farsi veramente male. Tanto più se non esiste alcuna educazione all’utilizzo né un minimo di un buon senso per evitarne abusi e utilizzi sconsiderati.
Oltre a questo mi viene da dire che… se social e cellulari hanno rincoglionito un’intera generazione, questo potrebbe essere il colpo di grazia.

Per quanto mi riguarda, il mio impegno ma anche il mio augurio per voi, è quello di riuscire in un modo o nell’altro, in tutto questo marasma tecnologico, a rimanere umani.

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