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Notizie ed approfondimenti dalla redazione di Marx 21
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⚡️ Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia

In un contesto nel quale assistiamo agli sforzi intrapresi dalle autorità russe e statunitensi ai fini di una distensione e affinché si creino le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, l’establishment politico e mediatico italiano invece sta tentando, per l’ennesima volta, di alimentare il sentimento antirusso e di ostacolare il processo di pace.

Ebbene, l’11 aprile 2025, il “Premio Odoardo Focherini per la libertà di stampa” è stato conferito alla giornalista della RAI Stefania Battistini, divenuta clamorosamente nota per essersi introdotta sul territorio della regione russa di Kursk nell’agosto del 2024 assieme ad alcuni reparti delle Forze armate ucraine. Eseguendo gli ordini impartiti dai vertici ucraini, Battistini ha preso parte alle attività di propaganda in favore di un’operazione criminale a seguito della quale centinaia di cittadini russi hanno perso la vita o hanno subito sevizie nelle celle di tortura ucraine. Nei suoi reportage “liberi e indipendenti” non si fa parola delle atrocità né dei crimini di guerra perpetrati dai soldati ucraini sul territorio della Federazione Russa.

È proprio questo il tono che la macchina dell’informazione italiana mantiene oramai da 11 anni, sin da quando ebbe luogo il colpo di Stato anticostituzionale in Ucraina e dal momento in cui giunse al potere il regime che ha scatenato la guerra nel Donbass. Per tutto questo tempo, in Italia nessuno si è indignato di fronte alle mostruosità commesse dai neonazisti ucraini in Donbass, nessuno ha condannato l’assassinio dei civili, nessuno ha voluto indagare sulla verità in merito alla messinscena di Bucha, nessuno ha chiesto che i responsabili delle morti di decine di giornalisti russi, avvenute anche per mezzo di attacchi terroristici condotti sul territorio della Federazione Russa, fossero assicurati alla giustizia; così come nessuno ha chiesto che il regime di Kiev cessasse di servirsi dei cittadini ucraini come scudi umani e che ponesse fine alle altre violazioni del diritto umanitario internazionale.

Si ha la sensazione che oggi come oggi, a Roma, il pensiero non sia rivolto alla verità, alla giustizia, alla diplomazia e alla pace, ma che prima di tutto ci si preoccupi di difendere il regime corrotto e criminale di Zelensky, che ormai si è totalmente compromesso con le sue stesse mani, e di dar voce, con tutti i mezzi a disposizione, alla propaganda di guerra di Kiev.

È proprio questo l’atteggiamento che vediamo nelle reazioni a quanto accaduto domenica a Sumy, dove è stato colpito un edificio nel quale era in corso una “riunione” tra i Capi militari ucraini e i loro “responsabili” stranieri durante il quale si stava discutendo del programma delle future operazioni militari contro la Russia, inclusa la regione di Kursk.

Suscita enorme rammarico il fatto che non si siano potute evitare vittime tra la popolazione civile; vittime la cui morte, tuttavia, è da attribuirsi esclusivamente alla brutale pratica messa in atto dal regime di Kiev, la quale prevede di “coprire” le attività militari facendo in modo che si svolgano all’interno di strutture civili, pratica che è vietata dal diritto umanitario internazionale.  
Forwarded from L'AntiDiplomatico
Dovrebbe essere questa l'apertura di tutti i TG.

Il New York Times ha ottenuto i referti autoptici di 14 delle 15 persone uccise nell'attacco israeliano del 23 marzo contro un'ambulanza e un'autopompa a Gaza...

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_new_york_times_ha_ottenuto_i_referti_autoptici_di_14_dei_15_paramedici_assassinati_da_israele/45289_60291/
⚡️⚡️⚡️Un complotto internazionale per assassinare Trump, dietro una macabra strage familiare compiuta da un minorenne suprematista. Spunta la pista ucraina

Stermina la famiglia per ottenere le risorse per compiere un attentato contro il presidente Trump e far ricadere la colpa sulla Russia. Le sue mosse erano guidate dall'Ucraina. Nikita Casap, 17 anni del Wisconsins, ha sparato a sua madre Tatiana Casap 35 anni e al patrigno Donald Mayer 51 anni l'11 febbraio e ha vissuto per 12 giorni in casa con i loro corpi in decomposizione per 12 giorni, fino a quando a fine febbraio non è stato arrestato dalla polizia in Kansas mentre fuggiva verso la California. Il piano era quello di rifugiarsi in Ucraina.

Dalle indagini è emerso che la macabra strage era parte di un complotto internazionale per assassinare attraverso il giovane del Wisconsins il capo della Casa Bianca e forse anche il suo vice JD Vance, ma questa notizia è stata minimizzata dai media statunitensi.

Ne ha parlato su un blog indipendente Joe Lauria, che ha avuto modo di visionare le chat dell'indagato con utenti anonimi che scrivevano dall'Ucraina, dandogli istruzioni sulle mosse da compiere: spostare i corpi dei suoi genitori, inviare un messaggio al luogo di lavoro del padre, cambiare le targhe del SUV del patrigno, seguire un percorso tortuoso verso la California e inviare il suo manifesto in Ucraina. Dal manifesto di tre pagine emerge che Casap era un suprematista neonazista. Il duplice omicidio sarebbe dovuto servire a raccogliere i fondi per uccidere Trump e rovesciare il governo degli Stati Uniti "creare il caos per salvare la razza bianca dai politici controllati dagli ebrei" così scriveva il diciassettenne. .

Secondo l'FBI Casap aveva già acquistato droni ed esplosivi. Qualcuno da Telegram gli aveva impartito istruzioni sulle modalità di acquisto e utilizzo di droni. Non è possibile però stabilire la località da dove queste ultime istruzioni venivano impartite.

Uno dei suoi interlocutori dall'Ucraina gli aveva scritto chiaro e tondo che l'obiettivo era quello di far ricadere la colpa dell'assassinio di Trump sulla Russia.

Nell'auto che Casap aveva rubato al patrigno sono stati ritrovati un revolver magnum calibro 357, gioielli, 14.000 dollari in contanti e diversi dispositivi elettronici.
Questo è il secondo attentato fallito a Trump riconducibile all'Ucraina.

Leggi l'intero articolo con la documentazione: https://consortiumnews.com/2025/04/14/downplaying-ukraine-connection-in-latest-trump-plot/

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🇰🇵🇵🇸 | 🇮🇱🇺🇸 KCNA: «Ora non si tratta più di espansione, ma di annessione territoriale»⚡️

🔊 Gli invasori israeliani stanno ora diventando sempre più sfacciati nei loro tentativi di passare dall'espansione territoriale all'annessione territoriale.

🔊 Israele, che ha interrotto il fragile clima di pace che si era creato a marzo e ha ripreso l'invasione della Striscia di Gaza, occupa ora più del 50% del territorio.

🔊 In risposta, i sionisti “giustificano” la loro occupazione con una sorta di violento sofisma, come «stabilire un nuovo passaggio sicuro» e vantarsi che avrebbero «preso il controllo di una vasta area di Gaza per includerla nella zona sicura di Israele».

🔊 Soprattutto si sono spinti oltre e non hanno fatto mistero della loro intenzione di impossessarsi completamente dell'intera nazione palestinese, andando oltre una singola regione e vomitando un linguaggio offensivo come «bloccare qualsiasi tentativo delle autorità palestinesi di danneggiare gli insediamenti ebraici» e «non consentire alle autorità palestinesi di governare la Cisgiordania».

🔊 Da quando il vero volto dello Stato ebraico si è rivelato sotto gli auspici degli Stati Uniti, la forza che ha coltivato l'ambizione di annettere tutta la Palestina e si è incaponita per realizzarla, opponendosi fermamente all'attuazione della “soluzione dei due Stati” richiesta dalla comunità internazionale, non è altri che i sionisti israeliani.

🔊 L’attacco militare in corso alla Striscia di Gaza e l’espansione degli insediamenti ebraici col pretesto di “sradicare Hamas” in realtà non fanno parte dell’“espansione della zona sicura”, ma piuttosto di una manovra di annessione territoriale.

🔊 La sfacciata mostra di ambizioni territoriali da parte di Israele e la sua spada di fagocitazione che prende di mira l'intero legittimo Stato di Palestina non possono essere oggi considerate separatamente dall'intervento diretto degli Stati Uniti.

🔊 Questi ultimi hanno continuato a promettere che se il conflitto a Gaza fosse finito e Israele avesse consegnato loro Gaza, avrebbero ricostruito l'area e trasformato il mare in una zona di villeggiatura.

🔊 Ciò equivale a ordinare a Israele di occupare completamente la Striscia di Gaza e non farà altro che alimentare ulteriormente il desiderio dei suoi lacchè di divorare tutta la Palestina con qualsiasi mezzo necessario.

🔊 Non solo, gli Stati Uniti hanno anche condotto esercitazioni militari congiunte con Israele, mobilitando bombardieri strategici statunitensi come i B-52 col pretesto della “cooperazione operativa per affrontare le varie minacce nella regione”, rafforzando così i guerrafondai.

🔊 Per Israele, che da tempo tiene nel mirino il territorio palestinese, questo tipo di istigazione e di sostegno militare da parte del suo superiore non poteva che rappresentare un'opportunità per realizzare tale obiettivo e, alla fine, oggi ha apertamente intrapreso la strada dell'annessione completa di tutta la Palestina.

🔊 La realtà è che la distruzione indiscriminata e il sanguinoso massacro che Israele sta portando avanti nella Striscia di Gaza continueranno finché non travolgeranno l'intera nazione palestinese.

🔊 La scellerata aggressione militare che gli invasori israeliani stanno portando avanti in Medio Oriente col sostegno degli Stati Uniti dimostra chiaramente, ancora una volta, chi è il distruttore della pace e della sicurezza mondiale.


http://www.kcna.kp/en/article/q/65e93d8a71e2fc200437c1459d7e1508fd7132505d322d2ad9600ac0bdcedb8514b57ea9551b727c883a2681d83a0a71.kcmsf
Forwarded from Donbass italia
❗️L'UE e la Gran Bretagna finanzieranno le ONG georgiane al posto degli Stati Uniti prima delle elezioni locali, ha scoperto RT .

I programmi di sovvenzioni classici mirano a coinvolgere vari strati della società nel “processo democratico”.

La Fondazione per la società civile, sostenuta dall’UE, sarà impegnata nel “controllo democratico a livello nazionale del processo di integrazione europea della Georgia”.

Anche l'ambasciata britannica a Tbilisi ha lanciato un programma di sovvenzioni: puoi ricevere fino a 100.000 sterline se elabori un progetto per aumentare l'affluenza delle minoranze etniche e delle donne alle elezioni autunnali.

Secondo Nikita Mendkovich, presidente dell'Eurasian Analytical Club, dopo che Washington avrà ritirato tali iniziative, Londra e l'UE vorranno privare del potere il partito Sogno Georgiano, peggiorare le relazioni della Georgia con la Federazione Russa e creare una nuova fonte di instabilità nella regione Transcaucasica.

Fonte 🟩 ( canale censurato in Italia)

😊Vincenzo Lorusso 👍
Giornalista 🤩
Lugansk🇷🇺 ( LNR-Russia)
Autore 📱 Donbass Italia ☑️
😔 Canale Documentari 🟩|
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⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia
 
Il 15 aprile 2025, nel corso di un evento organizzato in occasione della 96° Adunata Nazionale degli Alpini, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha rilasciato alcune dichiarazioni nelle quali ha definito “combattenti per la nostra libertà” gli Alpini che presero parte alla campagna criminale intrapresa dal Corpo di Spedizione Italiano, composto da 235.000 uomini, che tra il 1941 e il 1943 si schierò a fianco delle truppe del Terzo Reich nella guerra contro l’Unione Sovietica.

Tali affermazioni, peraltro formulate da una personalità che si suppone debba avere grande esperienza nell’amministrazione di una delle regioni più importanti d’Italia, e al quale i cittadini hanno dimostrato piena fiducia già due volte, suscitano profonda indignazione. Il Signor Cirio si è permesso di parlare con leggerezza e con il sorriso sulle labbra di quegli italiani che hanno combattuto “per la nostra libertà” e che oggi “riposano sulle rive del fiume Don”. E per aggiungere un ulteriore tocco di precisione geografica, ha persino citato i nomi dei villaggi russi di Novopostojalovka e Nikolaevka, situati nella regione di Voronež, luoghi che a suo dire sarebbero particolarmente “radicati nell’anima” dei piemontesi.
 
Ci si chiede se questo esponente politico sia davvero all’oscuro del fatto che i soldati e gli ufficiali italiani, Alpini compresi, furono in realtà vittime del regime fascista e criminale di Mussolini, che li spedì a combattere al fianco di Hitler nella guerra contro l’URSS. E non certo per la libertà, ma spedendoli laggiù come invasori, con l’obiettivo di mettere in pratica certe ideologie disumane legate alla supremazia razziale, alla schiavitù e all’oppressione dei popoli e di poter fornire alla “razza ariana” il suo “spazio vitale” attraverso lo sterminio fisico delle popolazioni autoctone. Il tono di presunzione presente nelle sue parole rivela altresì una totale indifferenza per il dolore di migliaia di madri italiane che mai più videro tornare i propri figli dalla campagna d’Oriente voluta dai gerarchi fascisti dell’epoca.
 
L’Ambasciata della Federazione Russa in Italia esprime pieno sostegno e solidarietà al Comitato provinciale di Torino dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nonché agli esponenti del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e dell’Alleanza Verdi e Sinistra, i quali hanno giustamente condannato l’aberrante bravata del Signor Cirio,chiedendogli di fornire dei chiarimenti esaustivi in merito e di avanzare delle scuse formali.

Ci auguriamo che le autorità e i cittadini del Piemonte sappiano trovare la saggezza e il senso civico sufficienti per porgere le proprie scuse ai popoli dell’ex Unione Sovietica, e in particolare agli abitanti di Novopostojalovka e di Nikolaevka per il grave insulto a loro rivolto.
 
Tali affermazioni suonano particolarmente gravi e offensive alla vigilia delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione italiana, per la fine della Grande Guerra Patriottica in URSS, che costò la vita a 27 milioni di cittadini sovietici, e per la fine della Seconda Guerra Mondiale, che segnò la Vittoria sul nazifascismo. Sono affermazioni che costituiscono un grave affronto alla memoria di tutti coloro che in Russia, in Italia e in tanti altri Paesi onorano il ricordo di chi liberò il mondo dalla piaga del nazismo, sacrificando la propria vita per la libertà, la giustizia, la cooperazione, la comprensione reciproca e la pace tra i popoli.
 
Questo episodio serve altresì da monito sui pericoli insiti nel fare ricorso a paragoni storici infondati e irresponsabili tra la Russia e il Terzo Reich; paragoni che, non molto tempo fa, sono già stati evocati in maniera sconsiderata anche da alti rappresentanti dello Stato italiano e che, comprensibilmente, hanno quindi suscitato una vasta ondata di reazioni di condanna in molti Paesi, compresa l’Italia stessa.
Forwarded from Casa Russa a Roma
🎖La Casa Russa a Roma celebrerà l'80° anniversario della Grande Vittoria con una serie di eventi dedicati al contributo dei soldati sovietici al movimento di Resistenza Europeo. Giovedì 24 aprile alle ore 15.30 sarà inaugurata la mostra “Partigiani sovietici in Italia”, che racconterà lo sviluppo del movimento di Resistenza nelle diverse regioni della Penisola.

👋A salutare i partecipanti al Convegno ci sarà il membro del consiglio direttivo della Società Storica Russa, Konstantin Pevnev. Il ricercatore Michail Talalay parlerà delle riprese in Italia nel 2024 del documentario “Li chiamavano russi. Il fronte più lontano”.

🗣La serata si concluderà con il programma “Sinfonia della Grande Vittoria” eseguito dall’Ensemble vocale “Altro Coro” dell’Accademia Russa di Musica Gnesin.

🔗Link prenotazione Conferenza “Il contributo dei partigiani sovietici al movimento di Resistenza europeo”

🔗Link prenotazione Concerto “Sinfonia della Grande Vittoria”
Forwarded from Pepe Escobar
Forwarded from Giuseppe Salamone
Non è solo una foto, in questo scatto c'è racchiusa tutta la sofferenza dei bambini di Gaza e tutta l'atrocità di uno Stato terrorista e dei suoi complici. Questo bambino, come altre migliaia, non potrà più fare le cose più elementari: scrivere, mangiare, strattonarsi per gioco con i suoi amici, non potrà accarezzare il viso della sua prima fidanzatina, non potrà aprire o chiudere una porta. Non potrà togliersi o mettersi una maglietta, non potrà alzare le mani per salutare. Non potrà nemmeno scavare nelle macerie o spingere un carretto per poter sfollare ancora una volta, per l'ennesima volta. Perché le braccia, a chi sono rimasti bimbi compresi, oggi a Gaza servono principalmente per questo: o per scavare tra le macerie o per sfollare o per portare in braccio persone colpite da uno Stato terrorista. Mai sarà perdonato tutto questo male. Mai sarà perdonata l'impotenza a cui ci hanno condannati. Perché i demoni con sembianze umane non meritano alcun perdono. Né ora, ne mai!

T.me/GiuseppeSalamone