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Notizie ed approfondimenti dalla redazione di Marx 21
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Forwarded from InsideOver
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Sabato 19 aprile, il primo ministro israeliano Netanyahu ha ribadito che Israele non ha "altra scelta" se non quella di continuare a combattere a Gaza e non porrà fine agli attacchi prima di aver distrutto Hamas, liberato gli ostaggi e garantito che il territorio non rappresenterà una minaccia per Israele.

Netanyahu ha parlato dopo che gli attacchi israeliani hanno ucciso più di 90 persone in 48 ore.

Secondo il personale ospedaliero, tra le 15 persone uccise durante la notte ci sono bambini e donne. Almeno 11 morti si sono verificati a Khan Younis, molti dei quali in una tenda nella zona di Muwasi, dove vivono centinaia di migliaia di sfollati. Israele aveva designato la zona come zona umanitaria.

Israele ha promesso di intensificare gli attacchi in tutta Gaza e di occupare "zone di sicurezza" di dimensioni indefinite all'interno della Striscia.


Da quando Israele ha posto fine al cessate il fuoco il 18 marzo, gli attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso circa 1.800 persone e ferite circa 4.700.
Forwarded from DAVIDE ROSSI
Grazie Francesco
di
Davide Rossi


M’inchino commosso.
Francesco è stato un amico, se è vero che solo un amico può guardarti negli occhi e dirti: “mandami la tua buona onda”, come lui, sommo pontefice, ha chiesto a me, modesto storico marxista.
Ha insegnato che cristiano è il pane dato a ogni essere umano e non quello negato.
Ha ricordato che l’economia è buona quando tutti mangiano, non quando pochi diventano più ricchi.
Che il sorriso e il perdono allontanano sempre ogni sentimento negativo e cattivo.
Che l’acqua è ricchezza, per tutte e per tutti, è vita, serve per bere e per lavarsi. Chi nega e fa pagare l’acqua è nemico dell’Altissimo.
Terra, tetto e lavoro. Parole ripetute sempre. Dignità nell’avere un lavoro e una casa, non nel pietirli inginocchiati davanti a un padrone. Anche di questo abbiamo parlato nel nostro incontro e ricordo il suo sorriso quando gli ho confermato che questi valori, il diritto alla terra, al tetto e al lavoro da lui sempre difesi e rivendicati in nome del Vangelo, sono gli stessi che orientano il mio lavoro di storico: la lotta per la dignità, la giustizia sociale e l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani.
Ci ha insegnato che si deve combattere contro chi vuole schiacciarci con il volto a terra, impedendoci di vedere il mondo e si deve invece trovare il coraggio di alzarsi e lottare per renderlo migliore.
È sempre stato in cuor suo un grande argentino, ha amato la stagione politica più fortunata della sua nazione, quando – lui giovane - sovranità e indipendenza sono state sancite e difese, un sincero e limpido peronista, è stato amico di Raul e di Fidel Castro, di Evo Morales e di tanti altri capi di stato marxisti, è stato avversario di quell’egemonia che genera sfruttamento e ingiustizia. Che io, non lui, chiamo ancora, instancabilmente, con  parole antiche eppure attuali: imperialismo statunitense.
Quando la sera si è fatta notte, il 13 marzo 2013, sono stato il laico più vicino a lui nel momento in cui è uscito sul balcone di San Pietro, non per qualche fortunato privilegio, ma per assoluta follia, perché tanto era forte il diluvio e sferzante il freddo che nessuno dei giornalisti accreditati è voluto rimanere oltre a me sul tetto del colonnato della piazza, quella sì gremita, affollata, colorata, così io, bagnato e con mano malferma a cercare di parare con l’ombrello l’acqua trascinata da un vento che non ammetteva difese, ricordo sotto quel cielo senza stelle e pieno di nuvole, oltre il freddo, il calore del suo sorriso che veniva dai confini del mondo.
Non ho alcun merito, solo ricordi che vanno da quel suo primo lontano giorno da vescovo di Roma a questo triste giorno, l’ultimo, almeno qui tra noi e con noi, con il rammarico che non sia potuto arrivare a Pechino, dove desiderava recarsi per ricomporre la chiesa cinese e siglare l’amicizia tra la Cina Popolare e lo stato del Vaticano.
Ringrazio Francesco per tutto quello che ha fatto per l’umanità intera, il creato e la natura, fedele a quel nome atteso da secoli e che lui - primo e coraggioso - si è dato.
La mia vita burrascosa e avventurosa di rivoluzionario, capace di incontrare presidenti e capi di governo, a partire dal fraterno amico Hugo Chavez, certamente fortunata, ha avuto – tra le tante fortune - in lui il primo papa di cui abbia assistito all’elezione e il primo che abbia incontrato.
Sorrido, scacciando qualche lacrima, pensando a tutto il buono e il bello che ha realizzato.
Sì, sorridiamo, perché sono sicuro, lui non ci vorrebbe tristi, ma sorridenti, forti, pronti al domani, che noi stessi dobbiamo costruire, magari ricordando qualcuno dei suoi insegnamenti, importanti per chiunque creda, ancora oggi, come me e come tante e tanti insieme a me, nell’uguaglianza.
Forwarded from Andrea Catone
Forwarded from Giubbe Rosse
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🇺🇸 SENATORE RON JOHNSON: "PENSO CHE CI SARANNO UDIENZE SUL 9/11"
In un altro passaggio dell'intervista, il senatore Ron Johnson ha affermato che sono in programma udienze sull'11 settembre e ha affermato che "il Building 7 è stata potenzialmente una demolizione controllata. Gli ingegneri strutturali affermano che quella cosa non è crollata in nessun altro modo se non tramite demolizione controllata. Acciaio fuso, distruzione delle prove. Vogliamo delle risposte. Che cos'è successo veramente l'11 settembre? Il nostro governo lo sta insabbiando...".

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Fronte di Kursk | IMPORTANTE

I militari del gruppo Sever hanno liberato il monastero di San Nicola Belogorsky a Gornalsky.
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Dopo la morte di Papa Francesco, lunedì 21 aprile, le ambasciate israeliane in tutto il mondo avevano postato su X un messaggio di cordoglio per la morte di Papa Francesco. Il messaggio ufficiale era il seguente: "Riposa in pace, papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione".

A poche ora dalla pubblicazione, il Ministero degli Esteri di Israele ha dato ordine a tutte le ambasciate di cancellare il post. Il ministero ha infatti emesso una direttiva che ordinava a tutte le missioni diplomatiche israeliane di cancellare qualsiasi post relativo alla morte del Papa, senza fornire alcuna spiegazione. Agli ambasciatori è stato successivamente intimato di non firmare libri di condoglianze presso le ambasciate vaticane in tutto il mondo.

https://it.insideover.com/nazionalismi/israele-silenzio-sulla-morte-del-papa-da-netanyahu-e-gli-esteri-ritirano-le-condoglianze.html

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Forwarded from Tutti i fatti
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Forwarded from Giubbe Rosse
FRANCIA, GERMANIA E UCRAINA ABBANDONANO I COLLOQUI DI LONDRA
I diplomatici di Francia, Germania e Ucraina abbandonano i colloqui di Londra, informa Sky News.
A seguito del ritiro del senatore Marco Rubio, anche i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Ucraina hanno rinviato la loro partecipazione alla riunione di Londra sulla risoluzione del conflitto ucraino. Al suo posto, si terranno negoziati tra alti funzionari.
L'assenza di Rubio e dell'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha indebolito l'importanza dei colloqui, secondo il Financial Times. Il quotidiano avverte inoltre che il riconoscimento da parte degli Stati Uniti della sovranità russa sulla Crimea potrebbe innescare una grave crisi diplomatica sia all'interno dell'UE che della NATO.

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