l'Universitario
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Il canale ufficiale de l'Universitario, il giornale degli studenti di Trento. Per restare informati sulle iniziative e sulle principali notizie, selezionate dall'associazione editrice.
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#Danimarca 🇩🇰 | Il parlamento danese ha approvato una controversa legge sull’immigrazione, che sposterà la presa in esame delle richieste di asilo in centri appositi al di fuori del territorio danese (in un paese terzo non specificato), i quali si faranno poi carico di accogliere i migranti o respingerli. La legge è stata proposta dal governo socialdemocratico della prima ministra Frederiksen, appoggiata poi dall’opposizione di centro destra.

#G7 🌎 | I ministri delle finanze dei sette paesi, riuniti al summit di Londra, hanno dichiarato di impegnarsi a istituire una tassa globale del 15% per cento multinazionali che operano nei loro territori nazionali e che hanno margini di profitto superiori al 10%. Tale tassazione potrebbe garantire ai governi entrate di diversi miliardi di dollari per sostenere le spese straordinarie della pandemia, evitando anche eventuali regimi fiscali favorevoli per invogliare le multinazionali ad operare in un determinato stato.

#Nigeria 🇳🇬 | Il social network Twitter è stato sospeso in Nigeria. La notizia è stata comunicata dal ministro dell’informazione Lai Mohammed, il quale ha giustificato la decisione affermando “l’uso persistente della piattaforma per attività capaci di danneggiare il paese”. Il ministro non ha aggiunto altre spiegazioni, ma probabilmente le autorità nigeriane disapprovano la funzione che Twitter ha avuto nell’organizzazione delle manifestazioni contro le violenze della polizia, avvenute l’anno scorso.

#Perù 🇵🇪 | Il 6 giugno si è tenuto il secondo turno delle elezioni presidenziali in Perù. I risultati parziali delle elezioni danno in vantaggio con il 50,1% il candidato di sinistra, Pedro Castillo che dopo una grande rimonta ha raggiunto la candidata di destra Fujimori. Fujimori si posiziona ora al 49.9%, ma per lei sarà decisivo il voto all'estero.
#Siria 🇸🇾| Un ospedale nella città di Afrin, nel nord della Siria, è stato bombardato durante un attacco militare contro la città, causando 18 morti, quasi tutti pazienti o lavoratori dell’ospedale, e 23 feriti. Il territorio è controllato attualmente dalle milizie turche, alleate con alcuni gruppi ribelli siriani, che combattono contro le truppe del regime di Assad e contro i curdi. La Turchia ha accusato i curdi dell’attacco subito, mentre secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani l’attacco sarebbe arrivato da Aleppo da parte delle milizie di Assad.

#Francia 🇫🇷| Il presidente Macron ha annunciato il termine dell’operazione militare “Barkhane” nella regione dell’africana subsahariana del Sahel, iniziata nel 2014 per contrastare il terrorismo jihadista, specialmente nel nord del Mali. Macron ha riferito di non voler più collaborare con i governi africani che negoziano con i gruppi jihadisti. Il presidente ha anche fatto pressione su altri stati occidentali affinché si condivida maggiormente il peso delle operazioni di sicurezza nel Sahel.

#Israele 🇮🇱| Dopo 12 anni finisce il dominio della politica israeliana da parte dell’ex premier Benjamin Netanyahu. Una nuova coalizione sostenuta da otto partiti e guidata dal partito di destra Yamina del leader Bennett, ha ricevuto il voto di fiducia dalla Knesset, il parlamento israeliano. Per la prima volta dopo decenni sarà parte del governo un partito arabo-israeliano, la Lista Araba Unita.

#G7 🌎| La sera del 13 giugno a Carbis Bay si è concluso il G7 a cui hanno preso parte gli Stati Uniti, Italia, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Canada. I paesi hanno condannato lo scarso rispetto dei diritti umani in Russia e Cina, principalmente per la persecuzione della minoranza etnica degli uiguri e dell’autonomia di Taiwan e Hong Kong. Dal documento finale della riunione emerge che gli impegni presi sono la riduzione delle emissioni di gas serra del 50% entro il 2030 e la distribuzione di 870 milioni di dosi di vaccino ai paesi in via di sviluppo. La decisione più importante è stata quella della tassazione comune del 15% sui guadagni delle multinazionali.