Forwarded from Algoritmi e altre storie (Luisa Fornasiero)
Quest'anno ho scritto più versioni di auguri di Natale, con toni diversi, ma non riuscendo a decidere quale pubblicare, li metterò tutti e farò scegliere a voi quello che vi piace di più. 🥰
Auguri classici
In questa antivigilia magica, ho deciso di mettere sotto l'albero un regalo speciale: la Luce.
Desidero che essa risvegli in ognuno di noi l'Amore Incondizionato, la solidarietà e l'aiuto reciproco.
Oltre alla speranza, voglio porre l'accento sull'importanza di non abbandonarsi mai alla disperazione, ma di lottare con tutte le proprie forze nei momenti difficili.
Ricordo a tutti la bellezza dell'accoglienza e, in particolare, di essere vicini a coloro che si sentono soli, facendogli sentire il calore e l'affetto che ancora ci legano.
Quest'anno per molti è stato difficile, ma il Natale ci offre ancora l'opportunità di concedere baci e abbracci a tutti i nostri cari.
Non può mancare un pacco pieno di sogni, poiché i bambini di oggi sono i protagonisti del domani.
Desidero, inoltre, che non manchi mai l'abbondanza sulla nostra tavola.
E con la salute, voglio inviare un pensiero speciale a chi sta combattendo contro la malattia, affinché possa essere circondato da amore e positività.
In questo periodo di festa, voglio ricordare quanto sia preziosa la generosità di chi offre il proprio tempo, le proprie mani e la propria voce per aiutare chi ha bisogno.
Infine, metto sotto l'albero quel Bambino speciale, che dona amore e sostegno infinito a tutti noi. Che il suo messaggio di pace e di amore risuoni sempre nei nostri cuori.
In queste ore di attesa, sento già la fiducia che tutto ciò che ho messo sotto l'albero verrà certamente esaudito.
Auguro a tutti un sereno Natale, pieno di tutto ciò che fa battere il cuore forte e che ci dà la forza di andare avanti.
Buone feste! 🌟❤️✨
Auguri classici
In questa antivigilia magica, ho deciso di mettere sotto l'albero un regalo speciale: la Luce.
Desidero che essa risvegli in ognuno di noi l'Amore Incondizionato, la solidarietà e l'aiuto reciproco.
Oltre alla speranza, voglio porre l'accento sull'importanza di non abbandonarsi mai alla disperazione, ma di lottare con tutte le proprie forze nei momenti difficili.
Ricordo a tutti la bellezza dell'accoglienza e, in particolare, di essere vicini a coloro che si sentono soli, facendogli sentire il calore e l'affetto che ancora ci legano.
Quest'anno per molti è stato difficile, ma il Natale ci offre ancora l'opportunità di concedere baci e abbracci a tutti i nostri cari.
Non può mancare un pacco pieno di sogni, poiché i bambini di oggi sono i protagonisti del domani.
Desidero, inoltre, che non manchi mai l'abbondanza sulla nostra tavola.
E con la salute, voglio inviare un pensiero speciale a chi sta combattendo contro la malattia, affinché possa essere circondato da amore e positività.
In questo periodo di festa, voglio ricordare quanto sia preziosa la generosità di chi offre il proprio tempo, le proprie mani e la propria voce per aiutare chi ha bisogno.
Infine, metto sotto l'albero quel Bambino speciale, che dona amore e sostegno infinito a tutti noi. Che il suo messaggio di pace e di amore risuoni sempre nei nostri cuori.
In queste ore di attesa, sento già la fiducia che tutto ciò che ho messo sotto l'albero verrà certamente esaudito.
Auguro a tutti un sereno Natale, pieno di tutto ciò che fa battere il cuore forte e che ci dà la forza di andare avanti.
Buone feste! 🌟❤️✨
Forwarded from Algoritmi e altre storie (Luisa Fornasiero)
Auguri con finale a sorpresa
Era la Vigilia di Natale e io correvo come una matta per preparare l'albero e tutti i doni da mettere sotto.
Ma quest'anno avevo una missione speciale: mettere sotto l'albero il dono della Luce.
Non una luce qualsiasi, ma quella che sarebbe bastata a risvegliare tutti all'Amore Incondizionato, alla solidarietà e all'aiuto reciproco. Una missione importante insomma.
Ma poi mi sono resa conto di una cosa: e se ci fossero quelli come me, che hanno passato tutto l'anno a fare il paracarro?
Come risvegliare quelli che ogni volta che chiedono un aiuto vengono ignorati come fossimo tutti ciechi?
Ho deciso di mettere la speranza sotto l'albero, perché nessuno si abbandoni alla disperazione nei momenti difficili.
E l'accoglienza? È importantissima, non solo per quelli che sono soli in casa, ma anche per quelli che si sentono soli, anche se soli non sono.
E allora ho pensato di invitare tutti a casa mia per la cena di Natale. 😅
Ma quanto alla Luce, beh… è valsa la spesa.
Ho comprato un neon gigante e l'ho attaccato all'albero, ma quando ho acceso la spina ho visto che non funzionava. 🤔
Non posso far altro che pensare a quanto sia ironico che il dono della Luce abbia portato solo oscurità.
Ma almeno ci sono io, sempre pronta a ridere di me stessa.
Auguri di Buon Natale a tutti, anche a quelli che hanno perso la speranza! ❤️
Era la Vigilia di Natale e io correvo come una matta per preparare l'albero e tutti i doni da mettere sotto.
Ma quest'anno avevo una missione speciale: mettere sotto l'albero il dono della Luce.
Non una luce qualsiasi, ma quella che sarebbe bastata a risvegliare tutti all'Amore Incondizionato, alla solidarietà e all'aiuto reciproco. Una missione importante insomma.
Ma poi mi sono resa conto di una cosa: e se ci fossero quelli come me, che hanno passato tutto l'anno a fare il paracarro?
Come risvegliare quelli che ogni volta che chiedono un aiuto vengono ignorati come fossimo tutti ciechi?
Ho deciso di mettere la speranza sotto l'albero, perché nessuno si abbandoni alla disperazione nei momenti difficili.
E l'accoglienza? È importantissima, non solo per quelli che sono soli in casa, ma anche per quelli che si sentono soli, anche se soli non sono.
E allora ho pensato di invitare tutti a casa mia per la cena di Natale. 😅
Ma quanto alla Luce, beh… è valsa la spesa.
Ho comprato un neon gigante e l'ho attaccato all'albero, ma quando ho acceso la spina ho visto che non funzionava. 🤔
Non posso far altro che pensare a quanto sia ironico che il dono della Luce abbia portato solo oscurità.
Ma almeno ci sono io, sempre pronta a ridere di me stessa.
Auguri di Buon Natale a tutti, anche a quelli che hanno perso la speranza! ❤️
Forwarded from Algoritmi e altre storie (Luisa Fornasiero)
Ed ora l'ultima versione 😉
Auguri con metafora
C'era una volta in cui il Babbo Natale, stanco dei soliti giocattoli e dolcetti che gli venivano sempre chiesti dai bambini, decise di prendere un po' di sana ispirazione da chi, al contrario, ogni anno gli regalava qualcosa di nuovo e di cui nessuno avrebbe mai potuto stufarsi: la Natura stessa.
E già che c'era, pensò che sarebbe stato bello portare sotto gli alberi anche un po' di Amore Incondizionato, solidarietà e aiuto reciproco, che non guastava mai.
Ma poi si accorse che, insieme alla speranza, se non c'è un minimo di sforzo da parte nostra, rischia di non servire a niente, così iniziò a mettere anche l'accoglienza per tutti quelli che si sentono soli, baci e abbracci per quelli che ne hanno bisogno e...chissà, magari qualcosa da mangiare per i più golosi.
E la lista andava avanti, collezionando pacchi di sogni - che gli venivano sempre regalati da quei bimbi pieni di fantasia - abbondanza, salute, generosità, pazienza e chi più ne ha più ne metta.
Ma, prima di scappare via, Babbo Natale non poteva rinunciare al regalo più bello di tutti: quel Bambino nato tanto tempo fa, che continua a darci speranza e a ricordarci che, anche quando pensiamo di non farcela, non siamo mai soli.
E così, con un sorriso soddisfatto sulle labbra, Babbo Natale si arrampicò sul suo slittino e volò via nella notte.
Ma ci sono alcune leggende che dicono che, da quel momento in poi, sotto ogni albero cominciò a nascere qualcosa di strano: frutti più colorati e maturi, fiori in grado di sbocciare anche nella neve, acqua che sapeva di cioccolato...
E anche se molti non ci credevano, a vedere i sorrisi accesi sui volti di tutti coloro che fino a quel momento avevano solo il gelo e la neve come compagnia, iniziò a circolare una sola frase: "Ehi, Babbo Natale, ma che cavolo hai messo sotto l'albero quest'anno?"
Gli auguri per tutti voi ❤️
Auguri con metafora
C'era una volta in cui il Babbo Natale, stanco dei soliti giocattoli e dolcetti che gli venivano sempre chiesti dai bambini, decise di prendere un po' di sana ispirazione da chi, al contrario, ogni anno gli regalava qualcosa di nuovo e di cui nessuno avrebbe mai potuto stufarsi: la Natura stessa.
E già che c'era, pensò che sarebbe stato bello portare sotto gli alberi anche un po' di Amore Incondizionato, solidarietà e aiuto reciproco, che non guastava mai.
Ma poi si accorse che, insieme alla speranza, se non c'è un minimo di sforzo da parte nostra, rischia di non servire a niente, così iniziò a mettere anche l'accoglienza per tutti quelli che si sentono soli, baci e abbracci per quelli che ne hanno bisogno e...chissà, magari qualcosa da mangiare per i più golosi.
E la lista andava avanti, collezionando pacchi di sogni - che gli venivano sempre regalati da quei bimbi pieni di fantasia - abbondanza, salute, generosità, pazienza e chi più ne ha più ne metta.
Ma, prima di scappare via, Babbo Natale non poteva rinunciare al regalo più bello di tutti: quel Bambino nato tanto tempo fa, che continua a darci speranza e a ricordarci che, anche quando pensiamo di non farcela, non siamo mai soli.
E così, con un sorriso soddisfatto sulle labbra, Babbo Natale si arrampicò sul suo slittino e volò via nella notte.
Ma ci sono alcune leggende che dicono che, da quel momento in poi, sotto ogni albero cominciò a nascere qualcosa di strano: frutti più colorati e maturi, fiori in grado di sbocciare anche nella neve, acqua che sapeva di cioccolato...
E anche se molti non ci credevano, a vedere i sorrisi accesi sui volti di tutti coloro che fino a quel momento avevano solo il gelo e la neve come compagnia, iniziò a circolare una sola frase: "Ehi, Babbo Natale, ma che cavolo hai messo sotto l'albero quest'anno?"
Gli auguri per tutti voi ❤️
Gli anni volano via come il vento sulla spiaggia e ogni passo che facciamo lascia un'impronta indelebile nel nostro cammino.
Ma ecco l'anno nuovo, con nuovi stimoli per continuare il nostro viaggio.
🌟 Che questo nuovo anno porti tanta felicità e successo.
🎉 🎉 Auguri di buon anno a tutti, che sia un anno pieno di sorprese e di emozioni da condividere insieme.
👋 Lasciate un'impronta indelebile nel vostro cammino, come le orme sulla sabbia, e non smettete mai di sognare e di lottare per realizzare i vostri obiettivi.
Ma ecco l'anno nuovo, con nuovi stimoli per continuare il nostro viaggio.
🌟 Che questo nuovo anno porti tanta felicità e successo.
🎉 🎉 Auguri di buon anno a tutti, che sia un anno pieno di sorprese e di emozioni da condividere insieme.
👋 Lasciate un'impronta indelebile nel vostro cammino, come le orme sulla sabbia, e non smettete mai di sognare e di lottare per realizzare i vostri obiettivi.
IL NERO STA BENE A TUTTE?
Sfatiamo il mito che il nero stia bene a tutte e che ringiovanisca le over 50.
Il colore è molto importante non solo perché valorizza l'incarnato, ma soprattutto perché influisce emotivamente sul cervello.
Ogni colore, infatti, porta con sé un mondo fatto di simboli ed archetipi.
Il nero, ad esempio, è un colore di transizione, assorbe la luce che lo circonda, quindi evoca cali di energia (come il lutto), dolore e sofferenza emotiva. Inoltre, con il suo rigore tende a creare distacco.
Il nero è la negazione del colore. Rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c'è più nulla. E' il "no", in opposizione al "sì" del bianco.
Il bianco è la pagina vergine sulla quale si può ancora scrivere la storia, il nero è la conclusione definitiva.
Il nero ed il bianco sono i due estremi, l'alfa e l'omega, l'inizio e la fine. Il nero, la negazione, rappresenta la rinuncia, la capitolazione completa o l'abbandono, ed influenza fortemente la scelta degli altri colori, rifondandone il carattere.
Chi sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta energicamente contro una situazione che non è come egli vorrebbe che fosse. Si ribella alla sorte, rischiando di agire in un modo precipitoso ed irrazionale.
Una donna che ha superato i 50 è serena e consapevole di ciò che ha costruito (non sarà così per tutte, ma mi auguro che lo sia) e il nero non dovrebbe proprio essere il suo colore!
Casomai, dovrebbe indossare l'opposto: ovvero il bianco o l'avorio, che simboleggiano la luce, quindi il massimo della consapevolezza ed energia interiore.
La pagina bianca su cui scrivere una nuova storia.
Detto ciò, devo dire che in 30 anni di consulenza d'immagine non mi sono mai soffermata sulla sola colorimetria per vestire una donna, quindi, se questa si sente sicura vestendo solo di nero, va bene.
Perché il colore va' sentito, vissuto e indossato. Non è certo un'imposizione.
Però devo avvertire che il nero, vicino a un viso non più giovane, non è affatto valorizzante. Soprattutto se indossate un maglione a collo alto!
Il contrasto del chiaro-scuro, purtroppo, metterà in risalto l'ovale del viso e ogni sua imperfezione, come il doppio mento o i cedimenti strutturali, che di conseguenza, si noteranno di più.
Ma se siete spregiudicate e anticonformiste, probabilmente farete spallucce e lo indosserete lo stesso dicendo: chissenefrega?
Brave ragazze!
Quindi, ricapitolando, per le over 50 amanti del total black, consiglio di indossare capi scollati, che diano "respiro" al décolleté e al volto.
E se le scollature vi mettono a disagio, colmatele con collane vivaci che diano un tocco di colore e grinta al vostro outfit, oppure spezzate il nero con il bianco di una camicia.
Che per le "fredde" sarà bianco pure e per le "calde" sarà panna o burro.
Sfatiamo il mito che il nero stia bene a tutte e che ringiovanisca le over 50.
Il colore è molto importante non solo perché valorizza l'incarnato, ma soprattutto perché influisce emotivamente sul cervello.
Ogni colore, infatti, porta con sé un mondo fatto di simboli ed archetipi.
Il nero, ad esempio, è un colore di transizione, assorbe la luce che lo circonda, quindi evoca cali di energia (come il lutto), dolore e sofferenza emotiva. Inoltre, con il suo rigore tende a creare distacco.
Il nero è la negazione del colore. Rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c'è più nulla. E' il "no", in opposizione al "sì" del bianco.
Il bianco è la pagina vergine sulla quale si può ancora scrivere la storia, il nero è la conclusione definitiva.
Il nero ed il bianco sono i due estremi, l'alfa e l'omega, l'inizio e la fine. Il nero, la negazione, rappresenta la rinuncia, la capitolazione completa o l'abbandono, ed influenza fortemente la scelta degli altri colori, rifondandone il carattere.
Chi sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta energicamente contro una situazione che non è come egli vorrebbe che fosse. Si ribella alla sorte, rischiando di agire in un modo precipitoso ed irrazionale.
Una donna che ha superato i 50 è serena e consapevole di ciò che ha costruito (non sarà così per tutte, ma mi auguro che lo sia) e il nero non dovrebbe proprio essere il suo colore!
Casomai, dovrebbe indossare l'opposto: ovvero il bianco o l'avorio, che simboleggiano la luce, quindi il massimo della consapevolezza ed energia interiore.
La pagina bianca su cui scrivere una nuova storia.
Detto ciò, devo dire che in 30 anni di consulenza d'immagine non mi sono mai soffermata sulla sola colorimetria per vestire una donna, quindi, se questa si sente sicura vestendo solo di nero, va bene.
Perché il colore va' sentito, vissuto e indossato. Non è certo un'imposizione.
Però devo avvertire che il nero, vicino a un viso non più giovane, non è affatto valorizzante. Soprattutto se indossate un maglione a collo alto!
Il contrasto del chiaro-scuro, purtroppo, metterà in risalto l'ovale del viso e ogni sua imperfezione, come il doppio mento o i cedimenti strutturali, che di conseguenza, si noteranno di più.
Ma se siete spregiudicate e anticonformiste, probabilmente farete spallucce e lo indosserete lo stesso dicendo: chissenefrega?
Brave ragazze!
Quindi, ricapitolando, per le over 50 amanti del total black, consiglio di indossare capi scollati, che diano "respiro" al décolleté e al volto.
E se le scollature vi mettono a disagio, colmatele con collane vivaci che diano un tocco di colore e grinta al vostro outfit, oppure spezzate il nero con il bianco di una camicia.
Che per le "fredde" sarà bianco pure e per le "calde" sarà panna o burro.
Le donne corrono da mattina a sera.
Sono sempre di fretta, ma dove vanno?
Dietro ai figli, al marito, al lavoro. A ricoprire i ruoli che la vita offre: quello di figlia, fidanzata, moglie, madre e poi ancora un'altra volta di figlia, per accudire genitori anziani.
E per riuscire a far tutto bene - si sa che il perfezionismo è una mania tipicamente femminile - lottano disperatamente contro il tempo, trascurandosi e mettendo sé stesse in secondo piano.
Ogni giorno nel mio studio incontro donne insoddisfatte, che si lamentano con la faccia cupa: "quand'ero più giovane... avevo una linea invidiabile", oppure "dopo il parto ho messo su chili e non sono più riuscita a buttarli giù", e ancora "sono così stanca che non ho nemmeno il coraggio di guardarmi allo specchio".
E quando chiedo loro cosa fanno per porvi rimedio, per rimanere in forma e scaricare le naturali tensioni quotidiane, mi guardano con aria stupita e tagliano corto: "E dove lo trovo il tempo?"
Il tempo... Già.
Il tempo è per tutti fuorché per loro stesse.
Perché per la propria dignità di donna è necessario massacrarsi ogni giorno, rinunciando ai propri spazi, perdendo di vista la propria vita; altrimenti che mogli e madri sarebbero?
La donna è da sempre considerata l'angelo del focolare, un esempio da imitare...
E quel sano egoismo che aiuta a sopravvivere, che rivendica l'amor proprio e di soddisfare i propri bisogni, dov'è finito? Perso fra i calzini e le mutande del prossimo bucato?
No, signore mie. Non si accettano scuse. E' giunto il tempo di guardare in faccia la realtà e rendersi conto di cosa rischiate di diventare: donne insoddisfatte, arrabbiate con il mondo, perennemente in ansia.
Con il fisico trascurato e spesso con una vita sessuale insoddisfacente con il proprio compagno.
Donne che nessuno vuole più.
E del resto, come potrebbe essere altrimenti? Se non c'è tempo per amare sé stesse, com'è possibile trovare il tempo per amare gli altri?
Fermatevi un attimo, prendete fiato e guardatevi allo specchio: vi riconoscete?
Siete diventate ciò che volevate essere?
Vivete da protagoniste della vostra vita oppure solo da comparsa?
Perché la vita è una e correndo così, c'è solo un posto sicuro dove potrete arrivare, e lì di tempo... ne avrete per l'eternità!
Sono sempre di fretta, ma dove vanno?
Dietro ai figli, al marito, al lavoro. A ricoprire i ruoli che la vita offre: quello di figlia, fidanzata, moglie, madre e poi ancora un'altra volta di figlia, per accudire genitori anziani.
E per riuscire a far tutto bene - si sa che il perfezionismo è una mania tipicamente femminile - lottano disperatamente contro il tempo, trascurandosi e mettendo sé stesse in secondo piano.
Ogni giorno nel mio studio incontro donne insoddisfatte, che si lamentano con la faccia cupa: "quand'ero più giovane... avevo una linea invidiabile", oppure "dopo il parto ho messo su chili e non sono più riuscita a buttarli giù", e ancora "sono così stanca che non ho nemmeno il coraggio di guardarmi allo specchio".
E quando chiedo loro cosa fanno per porvi rimedio, per rimanere in forma e scaricare le naturali tensioni quotidiane, mi guardano con aria stupita e tagliano corto: "E dove lo trovo il tempo?"
Il tempo... Già.
Il tempo è per tutti fuorché per loro stesse.
Perché per la propria dignità di donna è necessario massacrarsi ogni giorno, rinunciando ai propri spazi, perdendo di vista la propria vita; altrimenti che mogli e madri sarebbero?
La donna è da sempre considerata l'angelo del focolare, un esempio da imitare...
E quel sano egoismo che aiuta a sopravvivere, che rivendica l'amor proprio e di soddisfare i propri bisogni, dov'è finito? Perso fra i calzini e le mutande del prossimo bucato?
No, signore mie. Non si accettano scuse. E' giunto il tempo di guardare in faccia la realtà e rendersi conto di cosa rischiate di diventare: donne insoddisfatte, arrabbiate con il mondo, perennemente in ansia.
Con il fisico trascurato e spesso con una vita sessuale insoddisfacente con il proprio compagno.
Donne che nessuno vuole più.
E del resto, come potrebbe essere altrimenti? Se non c'è tempo per amare sé stesse, com'è possibile trovare il tempo per amare gli altri?
Fermatevi un attimo, prendete fiato e guardatevi allo specchio: vi riconoscete?
Siete diventate ciò che volevate essere?
Vivete da protagoniste della vostra vita oppure solo da comparsa?
Perché la vita è una e correndo così, c'è solo un posto sicuro dove potrete arrivare, e lì di tempo... ne avrete per l'eternità!
Dal 2004 al 2021 ho tenuto un corso molto popolare che si chiamava "Il MakeUp di Luisa Fornasiero".
In questo corso teorico/pratico, che negli anni è evoluto seguendo i gusti e le richieste delle partecipanti, insegnavo alle donne tutto il necessario per prendersi cura della propria pelle.
Ovvero, “le basi” prima di iniziare il make up vero e proprio: la pelle, struttura, funzioni e problematiche; i trattamenti e le cure di bellezza da fare a casa o in istituto; la cosmetologia e i prodotti indispensabili per una routine di bellezza.
Ho istruito un numero impressionante di donne, di tutte le età, e le più entusiaste erano le over 50!
Perché vi dico questo?
Perché mi sta frullando in testa un'idea. 😊
Di trasformare quel corso in presenza in un corso online; lezioni in diretta Zoom, ma che siano anche registrate, così che tutte le donne possano accedervi comodamente quando vogliono, imparando a prendersi cura seriamente di se stesse.
Che ne dite?
Vi potrebbe interessare?
Avete suggerimenti?
In questo corso teorico/pratico, che negli anni è evoluto seguendo i gusti e le richieste delle partecipanti, insegnavo alle donne tutto il necessario per prendersi cura della propria pelle.
Ovvero, “le basi” prima di iniziare il make up vero e proprio: la pelle, struttura, funzioni e problematiche; i trattamenti e le cure di bellezza da fare a casa o in istituto; la cosmetologia e i prodotti indispensabili per una routine di bellezza.
Ho istruito un numero impressionante di donne, di tutte le età, e le più entusiaste erano le over 50!
Perché vi dico questo?
Perché mi sta frullando in testa un'idea. 😊
Di trasformare quel corso in presenza in un corso online; lezioni in diretta Zoom, ma che siano anche registrate, così che tutte le donne possano accedervi comodamente quando vogliono, imparando a prendersi cura seriamente di se stesse.
Che ne dite?
Vi potrebbe interessare?
Avete suggerimenti?
Mi avete chiesto: come abbinare correttamente le scarpe e le sneaker colorate così da evitare errori?
C'è una regola di buon senso, ed eleganza, che suggerisce di portare i colori vivaci con i colori neutri.
Quindi, se prendiamo come riferimento la sneaker Twiggy di Stonefly della foto, l'abbinamento perfetto sarà con i bianchi, i beige, i marroni, varie tonalità di grigio e, ovviamente, anche con uno dei colori della scarpa: rosso e arancio (o cuoio).
Stessa cosa per la décolleté gialla, che come vedete in foto, abbinata alla calza nera è un pugno nell'occhio!
L'abbinamento vincente sarà con colori neutri e chiari: beige, bianco e grigio perla.
In questo caso la calza (se presente) va scelta rigorosamente neutra o nude.
In un outfit equilibrato che si rispetti non si indossano mai più di 3 colori.
Se la scarpa è particolarmente vivace e protagonista, porterà l'attenzione sui piedi a discapito di tutto il resto. Quindi, siatene consapevoli.
Se la scarpa è in colore scuro e profondo, tipo bordeaux, borgogna, viola, ecc. sarà abbinata ad altrettanti colori scuri come marrone, blu, grigio scuro.
Se vestite di nero e desiderate ravvivare il look, consiglio di puntare su questi accessori colorati: una bella collana che valorizzi décolleté e viso; una cintura che sottolinei il punto vita; una borsetta che racconti la vostra personalità.
C'è una regola di buon senso, ed eleganza, che suggerisce di portare i colori vivaci con i colori neutri.
Quindi, se prendiamo come riferimento la sneaker Twiggy di Stonefly della foto, l'abbinamento perfetto sarà con i bianchi, i beige, i marroni, varie tonalità di grigio e, ovviamente, anche con uno dei colori della scarpa: rosso e arancio (o cuoio).
Stessa cosa per la décolleté gialla, che come vedete in foto, abbinata alla calza nera è un pugno nell'occhio!
L'abbinamento vincente sarà con colori neutri e chiari: beige, bianco e grigio perla.
In questo caso la calza (se presente) va scelta rigorosamente neutra o nude.
In un outfit equilibrato che si rispetti non si indossano mai più di 3 colori.
Se la scarpa è particolarmente vivace e protagonista, porterà l'attenzione sui piedi a discapito di tutto il resto. Quindi, siatene consapevoli.
Se la scarpa è in colore scuro e profondo, tipo bordeaux, borgogna, viola, ecc. sarà abbinata ad altrettanti colori scuri come marrone, blu, grigio scuro.
Se vestite di nero e desiderate ravvivare il look, consiglio di puntare su questi accessori colorati: una bella collana che valorizzi décolleté e viso; una cintura che sottolinei il punto vita; una borsetta che racconti la vostra personalità.