Deja è un racconto autobiografico di Martina, in arte Frenesi, e della sua esperienza in una clinica psichiatrica privata dove è stata ricoverata per diversi giorni.
Parla di una sofferenza consapevole, della necessità dell’uomo di soffrire per diventare autocosciente di sé; ma soprattutto parla di incontri, di disturbi mentali, di come 46 persone rinchiuse all’interno di una struttura psichiatrica possano iniziare a creare rapporti solidi per “sopravvivere”. 46 persone, 40 giorni, tante emozioni.
Perché la relazione umana è l'energia più forte che abbiamo, la spinta a restare vivi!
Il brano parte da un vissuto personale per parlare a tutte quelle persone che hanno vissuto, vivono e vivranno nella malattia mentale, di qualunque forma a profondità essa sia.
Tutta la comunicazione e la promozione del brano ruotano intorno all’esperienza di Martina; infatti la grafica nasce da un tatuaggio che Martina ha fatto dopo il periodo vissuto in clinica, che riporta la stanza 206/2, la stanza in cui era alloggiata.
Questa dicotomia tra se stesso e l’altro, ma anche lo specchio che gli altri fanno di noi, è stata raccontata dal team di LookUp Music Staff nel video di DEJA, che è stato girato nella stessa clinica dove Frenesi era stata ricoverata (in esterno per restrizioni dovute al Covid), e al Manicomio di Collegno (simbolo storico della cura alla salute mentale Piemontese e Nazionale).
Nel video compaiono Frenesi e la sorella, Debora Maruca, di 27 anni, che ha studiato 10 anni danza contemporanea interpretativa; rappresentano uno l'alter ego dell’altra, in un gioco di luci, ombre, specchi, fino al faccia a faccia finale, come 2 lati della stessa personalità, la Martina (impersonata dalla sorella) che ha vissuto la malattia mentale e la Martina (Frenesi) che la racconta.
Il brano è prodotto e registrato da Dinv per LookUp Music Staff, mentre Cvlto Music cura le edizioni del brano uscito per UNICAMusic Records.

https://youtu.be/ZGSZXlJ4hRU

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