𝗣𝗘𝗥𝗖𝗛𝗘’ 𝗗𝗘𝗦𝗜𝗗𝗘𝗥𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗠𝗔𝗡𝗚𝗜𝗔𝗥𝗘 𝗜 “𝗖𝗜𝗕𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗜𝗕𝗜𝗧𝗜”?
👉 Lo sai che più ti proibisci un certo cibo, 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗹𝗼 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶?

☝️ Questo fenomeno si chiama “abituazione”e consiste nella 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗶𝗽𝗲𝘁𝘂𝘁𝗮. E’ un meccanismo necessario alla sopravvivenza, che riguarda il comportamento sia l’emotività degli esseri umani.

❗ Si applica anche alla sfera alimentare e traslata in questo contesto, vuol dire che se Più ci esponiamo ad un certo cibo, più il senso di novità svanisce e meno intensa sarà il desiderio.

🔬La ricerca ha dimostrato che 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮, perciò se inseriamo con costanza nella nostra alimentazione certi cibi che desideriamo molto ma 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘁𝗶𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗱𝗲𝗿𝗰𝗶 (fetta di torta, gelato, patatine, pasta etc), con il tempo, li desidereremo meno.

⚠️ .. E’ importante una precisazione: 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗶𝗮𝘁𝗲, altrimenti l’abituazione arriverò più lentamente. Dunque quando vi concedete i vostri cibi in precedenza proibiti, concentratevi, rallentate, assaporateli e godetevi fino in fondo l'esperienza.

✅ Per alcune persone questo processo può essere più facile, per altre invece può essere complesso. In quest’ultimo caso, il consiglio è quello di rivolgervi ad un professionista esperto che vi sostenga nel percorso di familiarizzazione con i cibi che temete di più.

𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗮𝗳𝗳𝗲̀ 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼?

👉 La caffeina è una sostanza chimica che va a stimolare il sistema nervoso centrale e che si trova in natura in diverse piante, più precisamente all’interno di:
🔸 chicchi di caffè
🔹 semi di cacao
🔸 foglie del tè
🔹 bacche di guaranà
🔸 noci di cola

❗ Quando si parla di effetti del consumo di caffeina è importante considerare la 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝘂𝗻 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼𝘀𝗼. La caffeina può causare un leggero aumento della pressione sanguigna, reversibile a basse dosi, questo è un effetto fisiologico.

⚠️ Essendo uno stimolante del sistema nervoso, tra gli effetti più comuni, apprezzabili dalla maggior parte dei consumatori di caffeina, vi sono 𝗹’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗹𝘂𝗰𝗶𝗱𝗶𝘁𝗮̀ 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗻𝗻𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮.

☝🏻 Tali effetti sono sperimentalmente dimostrabili già a dosi inferiori ai 100 mg.

𝗟𝗮 𝗰𝗮𝗳𝗳𝗲𝗶𝗻𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶?
❗ L’abuso di caffeina può causare 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶, 𝗮 𝗯𝗿𝗲𝘃𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲, come tachicardia, insonnia, ansia e disturbi gastrointestinali. Nelle donne in gravidanza consumi di caffeina superiori ai livelli di sicurezza, possono causare problemi di salute alla madre e al feto.

☕ La caffeina può, nei forti consumatori, causare 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮, determinando un notevole desiderio di assumere alimenti o bevande che la contengono, in genere soprattutto caffè, scatenando i cosiddetti sintomi da astinenza: mal di testa, letargia e irritabilità, quando l’assunzione di caffeina viene bruscamente interrotta.

Alla luce di queste 3 considerazioni:
👉 La gran parte della letteratura scientifica, tuttavia, afferma che per gli adulti sani della popolazione generale, 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗼 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗳𝗳𝗲𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝟰𝟬𝟬 𝗺𝗴 𝗮𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗳𝗲𝗻𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗼𝘀𝘀𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀, effetti cardiovascolari, effetti sul metabolismo osseo o un maggior rischio di cancro.

𝗖𝗔𝗟𝗢 𝗗𝗜 𝗣𝗘𝗦𝗢 𝗘 𝗥𝗔𝗟𝗟𝗘𝗡𝗧𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗠𝗘𝗧𝗔𝗕𝗢𝗟𝗜𝗦𝗠𝗢

👉 Tra gli effetti collaterali di un dimagrimento rapido e drastico c'è la 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗯𝗼𝗹𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗯𝗮𝘀𝗮𝗹𝗲. Vuol dire che il nostro corpo si adatterà a farsi bastare un minor quantitativo di calorie per mandare avanti le sue funzioni di base.

☝️ Questa è una 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝘀𝗼, che fa sì che in seguito ad un veloce calo del peso, si modificheranno alcuni livelli di ormoni. Tra questi, caleranno la 𝗹𝗲𝗽𝘁𝗶𝗻𝗮 e 𝗹'𝗶𝗻𝘀𝘂𝗹𝗶𝗻𝗮 e ciò porterà ad un aumento della sensazione di fame, inoltre l'attività degli ormoni tiroidei si farà più ridotta.

❗ L'aumento del 𝗰𝗼𝗿𝘁𝗶𝘀𝗼𝗹𝗼, ormone dello stress, favorirà la produzione di glucosio a partire dalla massa muscolare, invece che dal grasso. E’ per questo motivo che tanto più la 𝗱𝗶𝗲𝘁𝗮 𝗶𝗽𝗼𝗰𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗲̀ 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 tanto maggiore sarà la degradazione della massa muscolare.

⚠️ Non si parla spesso degli 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝘁𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗲𝘁𝗲, eppure ci sono! Quello appena descritto ne è un esempio. Le diete vanno somministrate esattamente 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗺𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮, quindi quando ci sono le corrette indicazioni e con le giuste modalità e per il giusto tempo.

𝗣𝗥𝗜𝗩𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗔𝗟𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗔𝗥𝗘

👉 Anche tu ti privi di determinati cibi ma poi puntualmente 𝘁𝗶 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗶 𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗶𝗮𝗿𝗹𝗶, magari in modo compulsivo?

❗Il comportamento alimentare è davvero complesso e la nostra decisione di assumere cibo subisce 𝗹’𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶. Uno di questi fattori è la 𝗳𝗮𝗺𝗲. Un altro di questi fattori che è proprio quello di cui voglio parlarti in questo video è il 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗯𝗼, quindi l’anticipazione del piacere di mangiare.

☝️ Facciamo una premessa: 𝗘’ 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲

‼️ In passato, la motivazione a procurarci cibo doveva essere per forza molto forte: 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗲 𝗲‌ 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗻𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗲‌ 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 e così anche la soddisfazione e il piacere del cibo rappresentavano un ulteriore stimolo ad esporsi a pericoli o fatica per mangiare.

☝️ Il contesto occidentale nel 2022 in cui viviamo ovviamente è molto diverso, ma noi- la nostra genetica siamo sempre quelli e quindi 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗶 𝗲‌ 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲 (e non funzionale aggiingerei) resistere alla fame ed è normalissimo che desideriamo un cibo per il solo piacere di mangiarlo.

⚠️ La deprivazione di cibo, quindi nel nostro caso la nostra decisione di privarci di cibi perché ritenuti ingrassanti, 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 “𝗳𝗮𝗺𝗲”.

👉 Si è visto infatti che in condizioni di 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮‌ 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗯𝗼, siamo più portati ad alimentarci soltanto per vera e propria fame, piuttosto che per desiderio.

✅ Privarci dei cibi porta sostanzialmente a desiderarli ancora di più e quindi quasi inevitabilmente a consumarli e in maggiori quantità.

𝗭𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼, 𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘀𝘀𝗼: 𝘂𝗻 𝘁𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶𝗮𝗯𝗼𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗿𝗲𝗱𝗱𝗶𝘁𝗶𝘇𝗶𝗼?

Scopriamolo in questo video!

👉 Se inseriti in modo sbilanciato nella nostra alimentazione, zucchero, sale e grassi possono 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲, tra cui diabete, obesità, ipertensione, malattie del fegato.
Questi tre elementi creano 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮. Sapete perché? Le industrie sfruttano abilmente ed enfatizzano un aspetto che è del tutto naturale.

❗ Dal punto di vista evoluzionistico infatti 𝗲̀ 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘀𝘀𝗼. Sono infatti tre nutrienti essenziali per la sopravvivenza. Lo zucchero e il grasso rappresentano fonti di energia, una immediata e l’altra di deposito, il sodio è fondamentale per il corretto funzionamento delle cellule.

☝️ Fino a poco tempo fa non erano facili da ottenere, costava molto lavoro e fatica! L’industria alimentare d’altra parte non c’era ancora.
Capiamo quindi perché lo zucchero, il sale e il grasso r𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲 nella nostra vita alimentare e così desiderato.

⚠️ L’industria conosce bene questo aspetti e artificialmente ha creato cibi con livelli più elevati di zucchero, grasso e sodio rispetto al cibo naturale 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗶𝗽𝗲𝗿𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 le nostre papille gustative.

✅ Questo provoca un rilascio di 𝗱𝗼𝗽𝗮𝗺𝗶𝗻𝗮 e di conseguenza piacere. Un piacere però al quale ci si abitua facilmente e questo porta alla 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 la dose o la frequenza.

https://www.youtube.com/watch?v=8ildw-kJacU

𝗣𝗘𝗥𝗖𝗛𝗘’ 𝗦𝗢𝗡𝗢 𝗦𝗔𝗭𝗜* 𝗠𝗔 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗢𝗗𝗗𝗜𝗦𝗙𝗔𝗧𝗧*?
👉 Abbiamo già visto nei post passati che 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝘀𝗮𝘇𝗶𝗲𝘁𝗮̀ è importante; tuttavia, la pienezza non è l'unico segnale che spegne il nostro desiderio di mangiare.

☝️ Se si tengono in considerazione soltanto le sensazioni legate al sentirsi pieni, è molto probabile che avremo 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮̀ 𝗮 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝗰𝗶 a una comoda sazietà.

❗È qui infatti che entra in gioco la 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. Dato che la sola pienezza fisica non spegne il nostro desiderio di smettere di mangiare, è possibile sentirsi sazi senza sentirsi soddisfatti. Per esempio, pensiamo di mangiare una grande ciotola di verdure crude: 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗺𝗮𝗰𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝘀𝗶 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗼, ma probabilmente non ci sentiremmo soddisfatti.

⚠️ Quando non si è soddisfatti, si continua a mangiare sempre più cibo alla ricerca di quella sensazione di soddisfazione, ed è più probabile che 𝘀𝗶 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗶 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼.
Mentre ci accingiamo a mangiare, possiamo prima notare il nostro livello di fame e successivamente possiamo chiederci: 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙝𝙤 𝙙𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙤 𝙫𝙤𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙢𝙤𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤?

✅ Questa domanda può essere utile per guidarci a 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗯𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 in un certo momento.
Nel prossimo post vi darò due consigli utili per alzarsi da tavola sazi e soddisfatti!

Equilibrio, varietà e moderazione

👉 Quando hai fame, invece che scorrere mentalmente una lista di cibi #proibiti e #permessi , puoi fare riferimento a tre semplici ma essenziali #principi: equilibrio, varietà e moderazione.

🔸Principio uno: #equilibrio
L’equilibrio fa riferimento all’importanza di fornire al tuo corpo tutti i #nutrienti necessari e nello stesso tempo al #bilanciare “il mangiare per nutrirsi” con “il mangiare per piacere”.
Non bisogna aspirare alla perfezione: l’organismo è #flessibile e se non si è introdotto abbastanza di un cibo o di un nutriente, si può sempre farlo nei pasti successivi.

🔹Principio due: #varietà
La varietà fa riferimento a mangiare differenti tipi di cibi. La monotonia non solo è noiosa, ma è anche probabile che non permetta di raggiungere i propri #fabbisogni nutrizionali. È importante mangiare tutte le #categorie di cibi e all’interno di queste variarli spesso, dato che nessun singolo cibo contiene tutto ciò di cui l’organismo ha bisogno.

🔸Principio tre: #moderazione
La moderazione fa riferimento al #quanto e a quanto #spesso mangi certi cibi e non è da confondersi con il pesare le porzioni o il misurare le calorie. Il modo migliore per determinare se hai mangiato abbastanza è quello di #connetterti con il tuo senso di fame e sazietà.

✅ Quando mangi in maniera più #intuitiva è anche più probabile andare a consumare con #moderazione il cibo meno naturale.
✅Quando il tuo scopo è quello di sentirti #confortevole dopo aver mangiato, è più probabile mangiare con moderazione.
👉 Invece che apprendere rigide e complicate #regole #dietetiche, è molto più utile crearsi una semplice ma solida e scientifica #cultura #alimentare, così da avere poi la possibilità di compiere le migliori scelte per sè stessi.

𝗥𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼
👉 Fai attività fisica per migliorare l’estetica del corpo o per stare meglio?
Sii sincer*!

☝️Per apprezzare davvero l’attività fisica, dobbiamo concentrarci sulle 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 che provengono dal corpo in movimento.

❗ Abbracciare una visione “strumentale” del corpo permette anche a chi è prevenuto, di apprezzare il corpo, tutte le meravigliose funzioni che svolge e il movimento che ci permette di fare.

❓Ti fermi mai a ringraziare il corpo per le sue 𝗶𝗻𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗲?

𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲̀ 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶.

Quante volte siamo presenti a noi stessi mentre mangiamo?

👉 Quando non si è in contatto con le sensazioni di fame e sazietà del proprio corpo, sia seguendo diete o regole alimentari che ti dicono quanto mangiare, sia crescendo in una famiglia che ti ha incoraggiato a "pulire il piatto", può essere difficile capire come ci si sente a proprio agio nella pienezza.
La sensazione di fame e sazietà varia da persona a persona, quindi è necessario capire come ci si sente nel proprio corpo. Prova questi consigli per notare le tue sensazioni di pienezza:

🔸 1. 𝗥𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘁𝗶. Spegnere computer, televisione, telefono. L'elettronica ci distrae dal nostro cibo e rende più difficile prestare attenzione alle sensazioni collegate alla sazietà

🔹 2. 𝗠𝗮𝗻𝗴𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. Prenditi il tempo di assaporare il cibo che stai mangiando. Fai attenzione all'aspetto, agli odori, alle sensazioni e ai sapori. Mangiate con intenzione, non con il pilota automatico. Se mangi inconsciamente, è molto facile superare la pienezza confortevole. Prova l'esercizio di 5 minuti per mangiare in modo consapevole nel prossimo capitolo.

🔸 3. 𝗥𝗮𝗹𝗹𝗲𝗻𝘁𝗮. La pienezza è regolata dall'ipotalamo nel cervello. Quando il corpo ha abbastanza cibo per soddisfare le sue esigenze, i segnali vengono inviati all'ipotalamo. Ma ci vogliono circa 20 minuti perché questi segnali di pienezza vengano inviati dallo stomaco al cervello. Se mangi troppo velocemente, è facile mangiare più del necessario, quindi cerca di far durare il tuo pasto almeno 20 minuti.

“𝙇𝙖 𝙢𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤𝙧 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙙𝙞 𝙣𝙤𝙞 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙘𝙤𝙡𝙖𝙧𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙣𝙚́ 𝙖𝙡 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙤 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤 𝙣𝙚́ 𝙖𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙘𝙚𝙨𝙨𝙞 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙡𝙞.” Diceva Jon Kabat Zinn il padre della mindfulness.

✅ Il cibo occupa un posto di primo piano nella nostra vita e portare maggiore consapevolezza a come mangiamo, quando mangiamo, cosa mangiamo può fare davvero 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮.

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