Il massacro di Babi Yar

Tra il 29 ed il 30 settembre 1941 si consumò la strage di Babi Yar.

Nella periferia di Kiev vennero ammassati decine di migliaia di ebrei e più di 30.000 persone furono uccise. Due giorni di massacri ai danni della popolazione ebraica di Kiev e dei villaggi limitrofi in cui morirono uomini, anziani, donne e bambini.

David Ayzenberg, sopravvissuto al massacro, ha raccontato all'USC Shoah Foundation di Los Angeles, l'istituto che si occupa della memoria storica della Shoah della University of Southern California, la sua esperienza.

Quando arrivò a Babi Yar, come era stato ordinato dai tedeschi, non trovò subito i soldati tedeschi ad aspettare gli ebrei, ma i nazionalisti ucraini.

Quei nazionalisti agli ordini di Stepan Bandera e della sua cricca che già dal 1939 collaboravano con i tedeschi e che si erano già resi protagonisti di diversi Pogrom antisemiti negli anni precedenti in Polonia e Ucraina.

Stepan Bandera, proprio colui a cui sono dedicati enormi memoriali, musei, fondazioni in tutta l'Ucraina occidentale. La figura che si celebra il 1 gennaio di ogni anno in moltissime città ucraine con la partecipazione di autorità civili e militari.

Moltissime autorità ucraine, come il capo di stato maggiore delle forze armate, si sono scattati fieramente selfie o sono stati immortalati vicino alla sua immagine. Anche nelle televisioni italiane abbiamo sentito più volte nel corso di questi 12 mesi moltissime persone dichiarare pubblicamente e senza nessuna vergogna che "Bandera non era fascista, combatteva solo per una Ucraina indipendente". E' stato anche definito un "eroe" nei Talk Show italiani.

La testimonianza completa di David Ayzenberg può essere ascoltata sul canale YouTube dello Yad Vashem, l'ente israeliano per la memoria della Shoah, cliccando qui.

Questa non è propaganda. Questa è storia.

Canale di Andrea Lucidi
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