#bombardamentiucraini #Donetsk #DPR
Ancora del materiale video del bombardamento del distretto Voroshilovsky di Donetsk.
I filmati e foto mostrano una donna uccisa da schegge mentre passava davanti la scuola n. 22 con sua figlia. La figlia è stata ricoverata in ospedale con un polmone trafitto.
L'ultimo video è mostrato dal padrone della macchina, rimasta miracolosamente intatta dopo che una cassetta di un razzo Smerch ha trafitto la sua ruota di scorta, attaccata sul retro.
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#bombardamentiucraini #Donetsk #DPR
Donetsk, distretto Kuibyshevsky, villaggio di Gornyak. Le conseguenze dei bombardamenti ucraini dell'impresa "Donetskelectrooptorg".
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#bombardamentiucraini #Donetsk #DPR
E questo è il liceo di Donetsk numero 5 nel distretto Voroshilovsky. Anche qui un proiettile delle forze armate ucraine ha colpito ieri. È stata uccisa una donna.
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#bombardamentiucraini #Makeevka #DPR
❗️Anche Makiivka è stata bombardata ieri dall'artiglieria pesante ucraina.
Lo riferisce il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento della cessazione del fuoco e la stabilizzazione della situazione nell'Ucraina sudorientale (JCCC).
L'esercito ucraino ha sparato 4 proiettili con un calibro di 122 mm.
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#bombardamentiucraini #Stakhanovo #LPR
Ieri l'artiglieria ucraina ha bombardato Stakhanov, una città nelle rettrovie della LPR: sotto attacco sono state le aree della scuola n. 9 e dell'ospizio.
Secondo l'ufficio di rappresentanza dell'LPR nel JCCC, tre proiettili sono stati sparati dalla direzione di Artemovsk (Bakhmut) a Stakhanov utilizzando l'Uragan MLRS.
Secondo l'ufficio del procuratore generale locale, 3 persone sono rimaste uccise a causa dei bombardamenti. Una donna incinta che stava passando davanti alla scuola è morta sul colpo. Un uomo e un'altra donna incinta sono morti in terapia intensiva. 24 persone sono rimaste ferite, di cui 8 bambini.
Nel video dal luogo della morte di due donne incinte (di soli 22 e 24 anni) a Stakhanov una residente locale racconta come la gente si è nascosta dentro l'ospizio quando hanno sentito l'arrivo del razzo.
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Ieri l'artiglieria ucraina ha bombardato Stakhanov, una città nelle rettrovie della LPR: sotto attacco sono state le aree della scuola n. 9 e dell'ospizio.
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Secondo l'ufficio del procuratore generale locale, 3 persone sono rimaste uccise a causa dei bombardamenti. Una donna incinta che stava passando davanti alla scuola è morta sul colpo. Un uomo e un'altra donna incinta sono morti in terapia intensiva. 24 persone sono rimaste ferite, di cui 8 bambini.
Nel video dal luogo della morte di due donne incinte (di soli 22 e 24 anni) a Stakhanov una residente locale racconta come la gente si è nascosta dentro l'ospizio quando hanno sentito l'arrivo del razzo.
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#bombardamentiucraini #corrispondentipubblicano
Il corrispondente t.me/Sladkov_plus scrive:
"PRIGIONIERI UCRAINI CHE HO VISTO A MIGLIAIA - SONO ASSASSINI DEI CIVILI, E QUESTO È IL PROBLEMA.
Quando escono con le mani alzate, si comportano in modo silenzioso, modesto, rispondendo a malapena alle domande.
Negano la guerra e non amano dire che sono nel Donbass per la terza volta, e nemmeno per la quinta...
Ma stanno sparando ai civili. Non ci sono altri la' che non si arrendono. Ci dispiace per loro, crediamo addirittura che siano qui per caso, anche se per la quinta volta. E invece sono assassini comuni.
Dopotutto, questo è il loro tema: "Moskalyaku na Gilyaku" ["ammazziamo i moscoviti"] È solo che diventano diversi quando alzano le mani. Ma verrà il momento in cui saranno liberi, non li uccideremo. Verranno fuori e saranno gli stessi. E qui sta il problema.
Dobbiamo creare un sistema che riduca in farina queste persone anche quando sono libere, se osano pensare solo al passato. Devono essere gettati dal passato nel sudore. Forse lo stesso dei piloti americani catturati in Serbia nel 1999.
Crudele? Sì. E qui sta il problema."
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Quando escono con le mani alzate, si comportano in modo silenzioso, modesto, rispondendo a malapena alle domande.
Negano la guerra e non amano dire che sono nel Donbass per la terza volta, e nemmeno per la quinta...
Ma stanno sparando ai civili. Non ci sono altri la' che non si arrendono. Ci dispiace per loro, crediamo addirittura che siano qui per caso, anche se per la quinta volta. E invece sono assassini comuni.
Dopotutto, questo è il loro tema: "Moskalyaku na Gilyaku" ["ammazziamo i moscoviti"] È solo che diventano diversi quando alzano le mani. Ma verrà il momento in cui saranno liberi, non li uccideremo. Verranno fuori e saranno gli stessi. E qui sta il problema.
Dobbiamo creare un sistema che riduca in farina queste persone anche quando sono libere, se osano pensare solo al passato. Devono essere gettati dal passato nel sudore. Forse lo stesso dei piloti americani catturati in Serbia nel 1999.
Crudele? Sì. E qui sta il problema."
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#primalinea #Nicolayev #Zaporozhye #Kherson
https://t.me/yurasumy/3730
Negli ultimi due giorni sono stati effettuati 2 tentativi da parte delle FAU in direzione di Kherson.
Il 28 maggio, in serata, c'è stato un tentativo di attaccare le postazioni russe nell'area di Davydov Brod, finito con una sconfitta completa del gruppo tattico ucraino. Apparentemente, l '"attacco" del 28 maggio, in cui un intero battaglione è entrato nel sacco di fuoco ed è stato distrutto, è stata una sorta di "ricognizione in combattimento" con un triste risultato per le forze armate ucraine. E nonostante ciò, la leadership politica ucraina (non il comando militare) aveva e ha ancora un disperato bisogno di vittorie e quindi non ha annullato i piani per la controffensiva, tra l'altro, da tempo annunciata, attesa e preparata. Secondo l'esperto militare Yuri Podolyak, in generale, in prima linea sulla riva destra del Dnepr, le FAU sono riuscite a concentrare una superiorità numerica in termini di manodopera, quasi il doppio di tutte le truppe russe in questo territorio, mentre in equipaggiamento militare c'era approssimativamente la parità.
Quindi Il 29 maggio, alle 22.30, dopo il lavoro dell'artiglieria ucraina, che ha cercato senza successo di sopprimere le posizioni russe, diversi battaglioni delle forze armate ucraine contemporaneamente dalle aree di Apostolovo (a nord) e di Davydov Brod (a ovest) hanno provato a lanciare un altro attacco notturno simultaneo in direzione di Berislav. Ma è molto probabile che l'impressione della sconfitta del 28 sui guerrieri fosse talmente opprimente, che in realtà non volevano andare all'attacco, e quindi, non appena entrambe le colonne furono attaccate dall'artiglieria russa, immediatamente e, ovviamente con sollievo, tornarono indietro. Ecco perché è persino difficile definire un’offensiva tutto ciò che è accaduto quella notte. In effetti, è stato un attacco dei condannati, che è terminato prima ancora che iniziasse.
Quali conclusioni si possono trarre dal fallimento della cosiddetta controffensiva delle forze armate ucraine vicino a Kherson? È semplice: le forze armate ucraine hanno perso la capacità di condurre le operazioni offensive su scala più o meno ampia. Il massimo che possono fare è, affidandosi a qualche città (Kharkov, per esempio), spostare il fronte a dieci chilometri di distanza.
P.S. Secondo i dati non confermati ieri nel pomeriggio è stato un ulteriore tentativo da parte delle truppe ucraine. Rimaniamo in attesa degli aggiornamenti.
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Il 28 maggio, in serata, c'è stato un tentativo di attaccare le postazioni russe nell'area di Davydov Brod, finito con una sconfitta completa del gruppo tattico ucraino. Apparentemente, l '"attacco" del 28 maggio, in cui un intero battaglione è entrato nel sacco di fuoco ed è stato distrutto, è stata una sorta di "ricognizione in combattimento" con un triste risultato per le forze armate ucraine. E nonostante ciò, la leadership politica ucraina (non il comando militare) aveva e ha ancora un disperato bisogno di vittorie e quindi non ha annullato i piani per la controffensiva, tra l'altro, da tempo annunciata, attesa e preparata. Secondo l'esperto militare Yuri Podolyak, in generale, in prima linea sulla riva destra del Dnepr, le FAU sono riuscite a concentrare una superiorità numerica in termini di manodopera, quasi il doppio di tutte le truppe russe in questo territorio, mentre in equipaggiamento militare c'era approssimativamente la parità.
Quindi Il 29 maggio, alle 22.30, dopo il lavoro dell'artiglieria ucraina, che ha cercato senza successo di sopprimere le posizioni russe, diversi battaglioni delle forze armate ucraine contemporaneamente dalle aree di Apostolovo (a nord) e di Davydov Brod (a ovest) hanno provato a lanciare un altro attacco notturno simultaneo in direzione di Berislav. Ma è molto probabile che l'impressione della sconfitta del 28 sui guerrieri fosse talmente opprimente, che in realtà non volevano andare all'attacco, e quindi, non appena entrambe le colonne furono attaccate dall'artiglieria russa, immediatamente e, ovviamente con sollievo, tornarono indietro. Ecco perché è persino difficile definire un’offensiva tutto ciò che è accaduto quella notte. In effetti, è stato un attacco dei condannati, che è terminato prima ancora che iniziasse.
Quali conclusioni si possono trarre dal fallimento della cosiddetta controffensiva delle forze armate ucraine vicino a Kherson? È semplice: le forze armate ucraine hanno perso la capacità di condurre le operazioni offensive su scala più o meno ampia. Il massimo che possono fare è, affidandosi a qualche città (Kharkov, per esempio), spostare il fronte a dieci chilometri di distanza.
P.S. Secondo i dati non confermati ieri nel pomeriggio è stato un ulteriore tentativo da parte delle truppe ucraine. Rimaniamo in attesa degli aggiornamenti.
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Мир сегодня с "Юрий Подоляка"
"Контрнаступление" ВСУ на Херсонском направлении: или "атака обреченных"
Итак, подробности. 29 мая в 22.30 ВСУ решило предпринять новую атаку на Бериславском направлении. Судя по всему, "атака" 28 мая, где в огневой мешок попал и был уничтожен целый батальон…
Итак, подробности. 29 мая в 22.30 ВСУ решило предпринять новую атаку на Бериславском направлении. Судя по всему, "атака" 28 мая, где в огневой мешок попал и был уничтожен целый батальон…