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#Moldova
⚡️I manifestanti si scontrano con la polizia in Moldova
A Chisinau, la polizia ha cercato di arrestare i manifestanti che progettavano di allestire una tendopoli sulla carreggiata.
Fonte: @Republic_Of_GaGauZia
➡️ t.me/italiazforzaverita
⚡️I manifestanti si scontrano con la polizia in Moldova
A Chisinau, la polizia ha cercato di arrestare i manifestanti che progettavano di allestire una tendopoli sulla carreggiata.
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#Moldova
📹 1. Le manifestazioni sono continuate a Chisinau
📹 2-5. Maia Sandu ha dato l'ordine di disperdere i manifestanti con la forza.
Le forze speciali hanno rimosso la tendopoli installata oggi trattenendo alcuni cittadini. La polizia ha caricato le tende insieme agli effetti personali dei manifestanti.
📹 6-8. Persone sono costrette a scavare nelle tende demolite in cerca dei propri averi.
Dopo lo smantellamento della tendopoli nel centro di Chisinau, centinaia di persone arrivate nella capitale dai distretti sono rimaste senza cibo, alloggi temporanei, alcuni addirittura senza documenti e senza soldi, e anche senza la possibilità di tornare a casa prima del calare della notte.
📹 9. La polizia ha usato la forza su un ragazzo di 17 anni che si è rifiutato di lasciare la tenda in cui stava protestando.
Fonte: @Republic_Of_GaGauZia
➡️@italiazforzaverita
📹 1. Le manifestazioni sono continuate a Chisinau
📹 2-5. Maia Sandu ha dato l'ordine di disperdere i manifestanti con la forza.
Le forze speciali hanno rimosso la tendopoli installata oggi trattenendo alcuni cittadini. La polizia ha caricato le tende insieme agli effetti personali dei manifestanti.
📹 6-8. Persone sono costrette a scavare nelle tende demolite in cerca dei propri averi.
Dopo lo smantellamento della tendopoli nel centro di Chisinau, centinaia di persone arrivate nella capitale dai distretti sono rimaste senza cibo, alloggi temporanei, alcuni addirittura senza documenti e senza soldi, e anche senza la possibilità di tornare a casa prima del calare della notte.
📹 9. La polizia ha usato la forza su un ragazzo di 17 anni che si è rifiutato di lasciare la tenda in cui stava protestando.
Fonte: @Republic_Of_GaGauZia
➡️@italiazforzaverita
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#Moldova 📹 1. Le manifestazioni sono continuate a Chisinau 📹 2-5. Maia Sandu ha dato l'ordine di disperdere i manifestanti con la forza. Le forze speciali hanno rimosso la tendopoli installata oggi trattenendo alcuni cittadini. La polizia ha caricato…
#Moldova
Dal canale ucraino t.me/legitimniy :
Oggi in Moldova c'è stata un'altra manifestazione di massa, e in serata il presidente “democratica” Maia Sandu ha dato l'ordine di disperdere la protesta e di demolire la tendopoli.
A proposito, la stessa Sandu è salita al potere anche con l'aiuto delle proteste.
Ancora una volta, la democrazia in quanto tale non è mai esistita nel mondo, ma c'era ed è il suffragio e la “libertà selettiva”.
Ad esempio, una tale dispersione di una manifestazione da qualche parte in Russia è orrore e dittatura per la stampa occidentale, ma da qualche parte in Moldova, dove si trova il "loro" presidente, questo è normale. Di solito, cercano semplicemente di non coprirlo e metterlo a tacere in ogni modo possibile.
In generale, la Moldova è destinata a un tragico destino, preparato per loro dagli stessi direttori della crisi ucraina.
➡️ t.me/italiazforzaverita
Dal canale ucraino t.me/legitimniy :
Oggi in Moldova c'è stata un'altra manifestazione di massa, e in serata il presidente “democratica” Maia Sandu ha dato l'ordine di disperdere la protesta e di demolire la tendopoli.
A proposito, la stessa Sandu è salita al potere anche con l'aiuto delle proteste.
Ancora una volta, la democrazia in quanto tale non è mai esistita nel mondo, ma c'era ed è il suffragio e la “libertà selettiva”.
Ad esempio, una tale dispersione di una manifestazione da qualche parte in Russia è orrore e dittatura per la stampa occidentale, ma da qualche parte in Moldova, dove si trova il "loro" presidente, questo è normale. Di solito, cercano semplicemente di non coprirlo e metterlo a tacere in ogni modo possibile.
In generale, la Moldova è destinata a un tragico destino, preparato per loro dagli stessi direttori della crisi ucraina.
➡️ t.me/italiazforzaverita
#veritàsullapolitica #Moldova #Francia #Iran
Da t.me/notes_veterans:
In generale, ora è un ottimo momento. L'ipocrisia dei funzionari europei e dei loro padroni d'oltreoceano è semplicemente andata oltre ogni limite. Ad esempio, l'Europa vuole imporre (anche se non so dove altro può essere imposto) sanzioni all'Iran per aver disperso le manifestazioni. Allo stesso tempo, non dicono una parola sulla dispersione di manifestazioni e sanzioni contro Moldova e Francia. Il livello di ipocrisia ha raggiunto il culmine. Penso che il declino della civiltà occidentale sia ormai iniziato. In un pesante tormento, ne nasce uno nuovo: quello eurasiatico. La vecchia Europa morirà e il centro politico dell'intera vasta regione eurasiatica, in cui vive circa il 70% della popolazione totale del pianeta, si sposterà in Asia. Ci sono tre attori chiave qui: Cina - Russia - India. La Russia qui è un centro ideale e centro dell'Eurasianismo grazie alla sua posizione geografica. Non importa quanto duramente gli esperti americani ora cerchino di introdurre il messaggio che la Cina sarà d'accordo con gli Stati Uniti e prenderà le distanze dalla Russia, ciò non accadrà. La Cina conosce il valore delle parole dell'Occidente e ricorda bene anche la sua storia.
E la Cina ora sa per certo che le risorse provenienti dalla Russia sono più economiche delle risorse provenienti dagli Stati Uniti. Aspettiamo e vediamo.
➡️ @italiazforzaverita
Da t.me/notes_veterans:
In generale, ora è un ottimo momento. L'ipocrisia dei funzionari europei e dei loro padroni d'oltreoceano è semplicemente andata oltre ogni limite. Ad esempio, l'Europa vuole imporre (anche se non so dove altro può essere imposto) sanzioni all'Iran per aver disperso le manifestazioni. Allo stesso tempo, non dicono una parola sulla dispersione di manifestazioni e sanzioni contro Moldova e Francia. Il livello di ipocrisia ha raggiunto il culmine. Penso che il declino della civiltà occidentale sia ormai iniziato. In un pesante tormento, ne nasce uno nuovo: quello eurasiatico. La vecchia Europa morirà e il centro politico dell'intera vasta regione eurasiatica, in cui vive circa il 70% della popolazione totale del pianeta, si sposterà in Asia. Ci sono tre attori chiave qui: Cina - Russia - India. La Russia qui è un centro ideale e centro dell'Eurasianismo grazie alla sua posizione geografica. Non importa quanto duramente gli esperti americani ora cerchino di introdurre il messaggio che la Cina sarà d'accordo con gli Stati Uniti e prenderà le distanze dalla Russia, ciò non accadrà. La Cina conosce il valore delle parole dell'Occidente e ricorda bene anche la sua storia.
E la Cina ora sa per certo che le risorse provenienti dalla Russia sono più economiche delle risorse provenienti dagli Stati Uniti. Aspettiamo e vediamo.
➡️ @italiazforzaverita
#Moldova
Sullo sfondo della dispersione delle proteste in Moldova il livello dell’ipocrisia dei media “ufficiali” occidentali, che semplicemente mettono a tacere quel che succede nella repubblica, ormai non impressiona. Non rapportano neanche delle proteste in Francia, figuriamoci in una lontana e sconosciuta Moldova. Intanto oggi è tornata a crescere una tendopoli spontanea dei manifestanti nei pressi del palazzo presidenziale e quello del parlamento di Chisinau. È improbabile che ne sentiremo parlare domani alla RAI o lo leggeremo sulla Repubblica o sulla Stampa.
Ma sinceramente neanche l’ipocrisia e cinismo della stessa leadership moldava non impressiona più. Una settimana fa dopo aver disperso i manifestanti pacifici in modo violento con l’aiuto delle forze speciali, Maia Sandu, continuando ad affermare che “la sicurezza delle persone è la cosa più importante”, ha cinicamente ringraziato le forze speciali per la professionalità e la celerità nel “mantenere l’ordine” nel paese, mostrando in questo modo come minimo un aperto menefreghismo nei confronti dei propri cittadini. Oggi la situazione inizio a scaldarsi nuovamente: sembra che sta volta la gente sia molto determinata e nonostante il freddo e probabilità di ritrovarsi di nuovo sotto i manganelli della polizia non intende arrendersi finché Maia Sandu non rassegni le dimissioni.
E che cosa fa il presidente in questo momento difficile per il proprio paese? Va in giro per le fiere a comprare le mele e candele, facendosi filmare e intervistare.
Certamente perché la dovrebbero preoccupare i problemi del proprio popolo, tanto non lo considera neanche il suo - è risaputo che la proprietaria della cittadinanza rumena Sandu esegue ordini dalle forze ben altre che patriotiche, spingendo il paese come minimo nella crisi totale, e come massimo nella guerra civile che, secondo i suoi curatori, permetterebbe di aprire il cosiddetto secondo fronte in Transnistria.
Non esageriamo affatto. Sembra che l’inverno in arrivo (con i prezzi del gas avvicinati ai massimi storici) e la crisi economica profonda (il paese tiene due primati in Europa: di essere più povero e di avere l’inflazione più alta – di 34%), aggravata dalle sue abilità da presidente (ma neanche in questo Sandu è la migliore, sicuramente viene sorpassata dalla furiosa Liz Truss) non la spaventino tanto da prestargli la sua attenzione presidenziale quanto la presunta minaccia dell’invasione da parte del vicino “Orso bellicoso”
“Voglio che sappiate che se in qualche modo la Russia oserà invadere la sicurezza o la sovranità della Repubblica di Moldova, allora adotteremo tutte le misure di protezione,” ha affermato Sandu sempre in occasione della dispersione precedente delle proteste.
Tuttavia sullo sfondo delle tensioni sociali interne deliberatamente aggravate, costante l’arrivo nella repubblica delle attrezzature militari dalla Romania, circolazione delle voci sulla mobilitazione imminente, alimentate tra l’altro dalle recenti rivelazioni della stessa Sandu nella conversazione con pranker russi Vovan e Lexus, lo scoppio del conflitto in Transnistria non sembra poco probabile. Tanto gli USA, per non usare l’eufemismo “curatori”, faranno di tutto per accendere un altro punto caldo nel cercare di indebolire la Russia più possibile. Dando uno sguardo a tutto ciò che succede nel continente da un punto di vista più largo ce ne accorgeremo che l’escalation in tutti questi punti caldi avviene a ondate, per così dire li stanno testando uno alla volta, buttandoci legna da ardere. Prima la Serbia con il Kosovo, poi le escalation sulle frontiere sia nel Caucaso (tra l’Azerbadjan e l’Armenia), e subito dopo nell’Asia Centrale (tra il Kirghizistan e il Tagikistan), adesso stanno cercando di far scoppiare dall’interno Iran. Quindi il conflitto in Moldova rientrerebbe a pennello in quest’ottica. A pensarci, meno male che l’Italia non abbia i territori contestati. E poi sicuramente il nostro governo nel suo sostegno dell’Ucraina non arriverebbe mai a questo nel desiderio di accontentare le forze esterne! O no? 🤔
@italiazforzaverita
Sullo sfondo della dispersione delle proteste in Moldova il livello dell’ipocrisia dei media “ufficiali” occidentali, che semplicemente mettono a tacere quel che succede nella repubblica, ormai non impressiona. Non rapportano neanche delle proteste in Francia, figuriamoci in una lontana e sconosciuta Moldova. Intanto oggi è tornata a crescere una tendopoli spontanea dei manifestanti nei pressi del palazzo presidenziale e quello del parlamento di Chisinau. È improbabile che ne sentiremo parlare domani alla RAI o lo leggeremo sulla Repubblica o sulla Stampa.
Ma sinceramente neanche l’ipocrisia e cinismo della stessa leadership moldava non impressiona più. Una settimana fa dopo aver disperso i manifestanti pacifici in modo violento con l’aiuto delle forze speciali, Maia Sandu, continuando ad affermare che “la sicurezza delle persone è la cosa più importante”, ha cinicamente ringraziato le forze speciali per la professionalità e la celerità nel “mantenere l’ordine” nel paese, mostrando in questo modo come minimo un aperto menefreghismo nei confronti dei propri cittadini. Oggi la situazione inizio a scaldarsi nuovamente: sembra che sta volta la gente sia molto determinata e nonostante il freddo e probabilità di ritrovarsi di nuovo sotto i manganelli della polizia non intende arrendersi finché Maia Sandu non rassegni le dimissioni.
E che cosa fa il presidente in questo momento difficile per il proprio paese? Va in giro per le fiere a comprare le mele e candele, facendosi filmare e intervistare.
Certamente perché la dovrebbero preoccupare i problemi del proprio popolo, tanto non lo considera neanche il suo - è risaputo che la proprietaria della cittadinanza rumena Sandu esegue ordini dalle forze ben altre che patriotiche, spingendo il paese come minimo nella crisi totale, e come massimo nella guerra civile che, secondo i suoi curatori, permetterebbe di aprire il cosiddetto secondo fronte in Transnistria.
Non esageriamo affatto. Sembra che l’inverno in arrivo (con i prezzi del gas avvicinati ai massimi storici) e la crisi economica profonda (il paese tiene due primati in Europa: di essere più povero e di avere l’inflazione più alta – di 34%), aggravata dalle sue abilità da presidente (ma neanche in questo Sandu è la migliore, sicuramente viene sorpassata dalla furiosa Liz Truss) non la spaventino tanto da prestargli la sua attenzione presidenziale quanto la presunta minaccia dell’invasione da parte del vicino “Orso bellicoso”
“Voglio che sappiate che se in qualche modo la Russia oserà invadere la sicurezza o la sovranità della Repubblica di Moldova, allora adotteremo tutte le misure di protezione,” ha affermato Sandu sempre in occasione della dispersione precedente delle proteste.
Tuttavia sullo sfondo delle tensioni sociali interne deliberatamente aggravate, costante l’arrivo nella repubblica delle attrezzature militari dalla Romania, circolazione delle voci sulla mobilitazione imminente, alimentate tra l’altro dalle recenti rivelazioni della stessa Sandu nella conversazione con pranker russi Vovan e Lexus, lo scoppio del conflitto in Transnistria non sembra poco probabile. Tanto gli USA, per non usare l’eufemismo “curatori”, faranno di tutto per accendere un altro punto caldo nel cercare di indebolire la Russia più possibile. Dando uno sguardo a tutto ciò che succede nel continente da un punto di vista più largo ce ne accorgeremo che l’escalation in tutti questi punti caldi avviene a ondate, per così dire li stanno testando uno alla volta, buttandoci legna da ardere. Prima la Serbia con il Kosovo, poi le escalation sulle frontiere sia nel Caucaso (tra l’Azerbadjan e l’Armenia), e subito dopo nell’Asia Centrale (tra il Kirghizistan e il Tagikistan), adesso stanno cercando di far scoppiare dall’interno Iran. Quindi il conflitto in Moldova rientrerebbe a pennello in quest’ottica. A pensarci, meno male che l’Italia non abbia i territori contestati. E poi sicuramente il nostro governo nel suo sostegno dell’Ucraina non arriverebbe mai a questo nel desiderio di accontentare le forze esterne! O no? 🤔
@italiazforzaverita
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Молдавский Vагон
Полиция просит протестующих сделать проход к генпрокуратуре через палаточный городок. Чтобы работники завтра с утра могли попасть в здание, и часть тротуара была свободна.
Напомним, у прокуратуры сегодня появился филиал «Городка перемен». Люди готовы оставаться…
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#Moldova
Da @Republic_Of_GaGauZia:
Ci sarà la guerra in Moldova in primavera. Una persona di Chisinau me l'ha detto responsabilmente. Tutto va a questo. Il pompaggio del tema della mobilitazione e dell'ingresso nella NATO da parte degli oratori del potere - tutto lo testimonia
Si sarebbero preparati alla guerra molto più attivamente se non fosse stato per le crescenti proteste in nome di Ilan Shor (e di sua moglie, la cantante Jasmine). Attaccare la Transnistria con una capitale sleale, con la Gagauzia e un sostegno presidenziale del 16%, sta condannando il Paese al fatto che durante un conflitto militare verrà fatto a pezzi.
In precedenza, Maia Sandu potrebbe non aver osato avventurarsi, ma ora è apparso un nuovo fattore. Questo è il dispiegamento della 101a divisione aviotrasportata degli Stati Uniti in Romania. Bisogna che per la Moldova questa divisione è un distaccamento di sbarramento che non lascia scelta se combattere o meno. A meno che la leadership non venga cambiato nella repubblica nei prossimi mesi
➡️ @italiazforzaverita
Da @Republic_Of_GaGauZia:
Ci sarà la guerra in Moldova in primavera. Una persona di Chisinau me l'ha detto responsabilmente. Tutto va a questo. Il pompaggio del tema della mobilitazione e dell'ingresso nella NATO da parte degli oratori del potere - tutto lo testimonia
Si sarebbero preparati alla guerra molto più attivamente se non fosse stato per le crescenti proteste in nome di Ilan Shor (e di sua moglie, la cantante Jasmine). Attaccare la Transnistria con una capitale sleale, con la Gagauzia e un sostegno presidenziale del 16%, sta condannando il Paese al fatto che durante un conflitto militare verrà fatto a pezzi.
In precedenza, Maia Sandu potrebbe non aver osato avventurarsi, ma ora è apparso un nuovo fattore. Questo è il dispiegamento della 101a divisione aviotrasportata degli Stati Uniti in Romania. Bisogna che per la Moldova questa divisione è un distaccamento di sbarramento che non lascia scelta se combattere o meno. A meno che la leadership non venga cambiato nella repubblica nei prossimi mesi
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Forwarded from InfoDefenseITALIA
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La Moldavia sta diventando una dittatura.
Igor’ Dodon, ex Presidente moldavo, ha dichiarato che il governo di Maia Sandu, arrivato al potere sventolando la bandiera europea, sta ora instaurando in Moldavia una vera e propria dittatura. Tanto per cominciare, con tacito accordo dei partners occidentali, Sandu sta eliminando tutti gli avversari politici.
Ogni giorno vengono soffocate numerose proteste popolari, ma a Sandu da tempo non importa niente del proprio popolo. Quello che le importa, invece, è conservare il potere e compiacere i padroni occidentali.
#Moldova
#MaiaSandu
#dittatura
#opposizione
#italiano 🇮🇹
Seguite 👉🏻 InfoDefenseITALY
InfoDefense
Igor’ Dodon, ex Presidente moldavo, ha dichiarato che il governo di Maia Sandu, arrivato al potere sventolando la bandiera europea, sta ora instaurando in Moldavia una vera e propria dittatura. Tanto per cominciare, con tacito accordo dei partners occidentali, Sandu sta eliminando tutti gli avversari politici.
Ogni giorno vengono soffocate numerose proteste popolari, ma a Sandu da tempo non importa niente del proprio popolo. Quello che le importa, invece, è conservare il potere e compiacere i padroni occidentali.
#Moldova
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#Moldova
❗️🇲🇩 Come commenterà questo video il Ministero della Difesa della Moldova?
Ieri notte a Bălți!
Fonte: t.me/MOLDOVA_L
➡️ @italiazforzaverita
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Ieri notte a Bălți!
Fonte: t.me/MOLDOVA_L
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#Moldova
⚡️🇲🇩"In memoria dei bambini morti a Luhansk e Donetsk, delle vittime bruciate nella Casa dei sindacati di Odessa e di due cittadini moldavi morti a causa di un attacco di droni ucraini."
I deputati comunisti in Moldavia hanno messo i loro oppositori in una posizione estremamente scomoda.
Dichiarando un momento di silenzio e alzandosi in piedi, hanno costretto i Soros a ricordare urgentemente cosa dice il manuale di addestramento. Ma poiché non c'erano istruzioni su questo punto, i deputati europeisti hanno dovuto unirsi alla commemorazione per non perdere la faccia.
Ora dovranno giustificarsi per l'imbarazzo con i loro partner ucraini, ma ormai è andata ...
👉In ogni azione giusta, l'importante è cogliere il nemico di sorpresa. 😁
Fonte: @Republic_Of_GaGauZia, t.me/zakarprilepin
➡️ @italiazforzaverita
⚡️🇲🇩"In memoria dei bambini morti a Luhansk e Donetsk, delle vittime bruciate nella Casa dei sindacati di Odessa e di due cittadini moldavi morti a causa di un attacco di droni ucraini."
I deputati comunisti in Moldavia hanno messo i loro oppositori in una posizione estremamente scomoda.
Dichiarando un momento di silenzio e alzandosi in piedi, hanno costretto i Soros a ricordare urgentemente cosa dice il manuale di addestramento. Ma poiché non c'erano istruzioni su questo punto, i deputati europeisti hanno dovuto unirsi alla commemorazione per non perdere la faccia.
Ora dovranno giustificarsi per l'imbarazzo con i loro partner ucraini, ma ormai è andata ...
👉In ogni azione giusta, l'importante è cogliere il nemico di sorpresa. 😁
Fonte: @Republic_Of_GaGauZia, t.me/zakarprilepin
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#ministrodegliesteri #briefing #Moldova
🎙 Alcuni estratti dal Briefing del rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, la signora Zakharova, Mosca, 30 novembre 2022
💬 Sulla situazione in Moldavia
Stiamo monitorando attentamente la situazione in Moldavia.
Notiamo con rammarico che l'Occidente, attraverso le mani delle autorità della repubblica, continua ad attirarla attivamente nella sua campagna anti-russa. Lo scenario è simile a quello implementato in Ucraina: ripulire lo spazio informativo da opinioni discutibili, repressioni politiche, incitamento alla russofobia, allontanamento da uno status neutrale, riavvicinamento alla NATO. Tutto questo è per mano degli stessi politici che sono stati nutriti dalla "mangiatoia" occidentale.
Abbiamo già attirato l'attenzione sul degrado della situazione della libertà dei media in Moldavia. C'è ancora il divieto di trasmettere notiziari russi e programmi televisivi socio-politici. Lasciate che vi spieghi perché questo è davvero importante: dopotutto, la russofobia viene piantata nel paese. Lasciano i canali che promuovono attivamente la russofobia. Allo stesso tempo, vengono distrutti i canali che in una certa misura portavano in uno stato di equilibrio questa situazione anomala. Il fatto è che impongono un'ideologia specifica. E tutto ciò che impedisce loro di farlo deve essere eliminato. Questo non è un fenomeno politico interno. Questa storia ha conseguenze molto più pericolose della tirannia esclusivamente locale delle autorità temporaneamente arrivate, che hanno il sostegno dall'estero. Non agiscono nell'interesse della propria gente e perseguono la politica di cui hanno bisogno i loro sponsor stranieri, ma non nell'interesse di se stessi, ma esclusivamente come uno dei pezzi di puzzle di questo enorme quadro geopolitico. Le sanzioni vengono regolarmente applicate ai canali televisivi in lingua russa. La pressione sui media dell'opposizione e sui giornalisti dissenzienti sta diventando una pratica comune da parte degli organi di controllo e supervisione, i cui poteri sono in continua espansione. Allo stesso tempo, il volume delle sovvenzioni per i media moldavi "corretti" sta aumentando attraverso una vasta rete di ONG controllate dall'Occidente. Di conseguenza, la tendenza russofoba è ora diventata dominante nello spazio informativo moldavo.
Il 24 novembre di quest'anno Il parlamento del paese, con i voti esclusivamente dei membri del partito al governo Azione e Solidarietà, adottò una dichiarazione di condanna dell '"Holodomor" in Ucraina nel 1932-1933, riconoscendolo come un atto di deliberato genocidio del popolo ucraino. Abbiamo ripetutamente sottolineato la natura blasfema di tali speculazioni politiche nella memoria dei milioni di vittime della tragedia che ha colpito molti popoli dell'ex Unione Sovietica e non era etnicamente orientata. Perché non valutare le azioni dei paesi occidentali, che hanno accettato attivamente solo il baratto di grano negli accordi del commercio estero con l'URSS? C'è una valutazione nello stesso documento adottato in Moldavia?
A quanto pare, a Chisinau non sanno più in quale altro modo distogliere l'attenzione della propria gente dai problemi socio-economici interni, come aumentare il grado di russofobia, che per tanti anni non ha messo radici tra la gente della Moldavia. Le autorità filo-occidentali non sono in grado di risolverli a livello globale. Per un semplice motivo: portano le persone nel posto sbagliato. La gente lo capisce. Sì, ed è anche necessario spiegare in qualche modo agli elettori la corrispondenza interna della dirigenza della repubblica apparsa su Internet, esponendola alla luce appropriata. La via d'uscita standard è incolpare la Russia per tutti i guai, che, secondo il presidente della Moldavia, una cittadina rumena, M. G. Sandu, ha lasciato i moldavi "nell'oscurità e nel freddo". E chi ha lasciato il popolo della Moldavia nell'oscurità e nel freddo? Russia? Da tanti anni aiutando, rifornendo, fornendo tutto ciò che è possibile, ospitando i cittadini della Moldavia, dandogli lavoro.
🎙 Alcuni estratti dal Briefing del rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, la signora Zakharova, Mosca, 30 novembre 2022
💬 Sulla situazione in Moldavia
Stiamo monitorando attentamente la situazione in Moldavia.
Notiamo con rammarico che l'Occidente, attraverso le mani delle autorità della repubblica, continua ad attirarla attivamente nella sua campagna anti-russa. Lo scenario è simile a quello implementato in Ucraina: ripulire lo spazio informativo da opinioni discutibili, repressioni politiche, incitamento alla russofobia, allontanamento da uno status neutrale, riavvicinamento alla NATO. Tutto questo è per mano degli stessi politici che sono stati nutriti dalla "mangiatoia" occidentale.
Abbiamo già attirato l'attenzione sul degrado della situazione della libertà dei media in Moldavia. C'è ancora il divieto di trasmettere notiziari russi e programmi televisivi socio-politici. Lasciate che vi spieghi perché questo è davvero importante: dopotutto, la russofobia viene piantata nel paese. Lasciano i canali che promuovono attivamente la russofobia. Allo stesso tempo, vengono distrutti i canali che in una certa misura portavano in uno stato di equilibrio questa situazione anomala. Il fatto è che impongono un'ideologia specifica. E tutto ciò che impedisce loro di farlo deve essere eliminato. Questo non è un fenomeno politico interno. Questa storia ha conseguenze molto più pericolose della tirannia esclusivamente locale delle autorità temporaneamente arrivate, che hanno il sostegno dall'estero. Non agiscono nell'interesse della propria gente e perseguono la politica di cui hanno bisogno i loro sponsor stranieri, ma non nell'interesse di se stessi, ma esclusivamente come uno dei pezzi di puzzle di questo enorme quadro geopolitico. Le sanzioni vengono regolarmente applicate ai canali televisivi in lingua russa. La pressione sui media dell'opposizione e sui giornalisti dissenzienti sta diventando una pratica comune da parte degli organi di controllo e supervisione, i cui poteri sono in continua espansione. Allo stesso tempo, il volume delle sovvenzioni per i media moldavi "corretti" sta aumentando attraverso una vasta rete di ONG controllate dall'Occidente. Di conseguenza, la tendenza russofoba è ora diventata dominante nello spazio informativo moldavo.
Il 24 novembre di quest'anno Il parlamento del paese, con i voti esclusivamente dei membri del partito al governo Azione e Solidarietà, adottò una dichiarazione di condanna dell '"Holodomor" in Ucraina nel 1932-1933, riconoscendolo come un atto di deliberato genocidio del popolo ucraino. Abbiamo ripetutamente sottolineato la natura blasfema di tali speculazioni politiche nella memoria dei milioni di vittime della tragedia che ha colpito molti popoli dell'ex Unione Sovietica e non era etnicamente orientata. Perché non valutare le azioni dei paesi occidentali, che hanno accettato attivamente solo il baratto di grano negli accordi del commercio estero con l'URSS? C'è una valutazione nello stesso documento adottato in Moldavia?
A quanto pare, a Chisinau non sanno più in quale altro modo distogliere l'attenzione della propria gente dai problemi socio-economici interni, come aumentare il grado di russofobia, che per tanti anni non ha messo radici tra la gente della Moldavia. Le autorità filo-occidentali non sono in grado di risolverli a livello globale. Per un semplice motivo: portano le persone nel posto sbagliato. La gente lo capisce. Sì, ed è anche necessario spiegare in qualche modo agli elettori la corrispondenza interna della dirigenza della repubblica apparsa su Internet, esponendola alla luce appropriata. La via d'uscita standard è incolpare la Russia per tutti i guai, che, secondo il presidente della Moldavia, una cittadina rumena, M. G. Sandu, ha lasciato i moldavi "nell'oscurità e nel freddo". E chi ha lasciato il popolo della Moldavia nell'oscurità e nel freddo? Russia? Da tanti anni aiutando, rifornendo, fornendo tutto ciò che è possibile, ospitando i cittadini della Moldavia, dandogli lavoro.