#vostredomande #bombardamentiucraini
Domanda da un nostro iscritto:
Ma non è possibile risolvere alla base il problema? Visto che è complicato intercettare gli attacchi russi, non si potrebbe, che sò, bombardare a tappeto tutta l'area fuori Donetsk in modo da allontanare le truppe ucraine?
Il bombardamento di Donetsk viene condotto proprio da quelle aree fortificate che i russi stanno assaltando da mesi ormai. Sono Maryinka, Avdeevka, Tonenkoye e altri. Perché non li riescono a prendere? Perché in 9 anni ci sono state costruite certe strutture di rifugi interrati e trincee in cemento armato di difesa a più livelli che con i Grad non ci fai niente e il personale ucraino si nasconde in sotterranei e li devono far uscire da lì, come si suol dire "fumando fuori" lanciando le mine dai droni dentro le trincee se avvertono lì qualche movimento. Non per caso le strutture del genere nei pressi dell'aeroporto di Donetsk, che è stato ripulito finalmente un paio di mesi fa, venivano chiamate "formicai". Ricordate Azovstal di Mariupol? Una cosa del genere, solo in una scala molto ridotta. Quindi per forza non si scacciano gli ucraini da lì con bombardamenti a tappeto, ma con il lavoro metodico di gruppi d'assalto, quello che in pratica viene fatto. Però le attrezzature loro non si trovano chiaramente li in prima linea, ma nelle retrovie, oltre 40 km, dove l'artiglieria non può raggiungere. È chiaro che non sprecherai un Iskander per distruggere un camion - il rapporto "costo dell'Iskander - risultato" non è equo, perché sono costosi e il loro numero è inferiore a quello delle munizioni d'artiglieria e servono per colpire altri obbiettivi, più importanti. Rimane l'aviazione. Ma purtroppo i sistemi di difese aree ucraine all'epoca non sono state distrutti, quando c'era la possibilità all'inizio dell'OMS, almeno non tutti, o sono stati riforniti dalla NATO, o sono state addestrate nuove squadre di operatori, personalmente non sappiamo il motivo del perché questo non è stato fatto prima, ma è così. E quindi gli aeri russi non possono addentrarsi troppo nella profondità delle retrovie ucraine per colpire a tappeto o volare cercando dove si trovano, camuffati nelle piantagioni forestali, perché rischiano di essere abbattuti. Inoltre, molto spesso l'artiglieria nemica viene posizionata dentro gli insediamenti, nei quartieri residenziali, tra le case, nei cortili, perché gli ucraini continuano a usare i civili da scudo. A questo punto ci sono due problemi da risolvere con una certa urgenza. Primo - organizzare questo monitoraggio continuo lunho intera linea del fronte, per poter prevenire attacchi su Donetsk e altre città vicine. E il secondo iniziare a distruggere la difesa aerea ucraina. E se il primo obiettivo ancora è lontano, a parte alcune unità che di volontà loro fanno questo lavoro sporadicamente, ma solo sui loro settori della linea di combattimento. Con il secondo compito sembra che inizino a lavorarci sopra. Nel corso dell'ultimo attacco missilistico sono stati colpiti appositi obbiettivi falsi appunto per scoprire dove si trovavano i complessi antiaerei, dopodiché dono stati distrutti con successo. Il Ministero della Difesa ha rapportato di 4 postazioni.
➡️ @italiazforzaverita
Domanda da un nostro iscritto:
Ma non è possibile risolvere alla base il problema? Visto che è complicato intercettare gli attacchi russi, non si potrebbe, che sò, bombardare a tappeto tutta l'area fuori Donetsk in modo da allontanare le truppe ucraine?
Il bombardamento di Donetsk viene condotto proprio da quelle aree fortificate che i russi stanno assaltando da mesi ormai. Sono Maryinka, Avdeevka, Tonenkoye e altri. Perché non li riescono a prendere? Perché in 9 anni ci sono state costruite certe strutture di rifugi interrati e trincee in cemento armato di difesa a più livelli che con i Grad non ci fai niente e il personale ucraino si nasconde in sotterranei e li devono far uscire da lì, come si suol dire "fumando fuori" lanciando le mine dai droni dentro le trincee se avvertono lì qualche movimento. Non per caso le strutture del genere nei pressi dell'aeroporto di Donetsk, che è stato ripulito finalmente un paio di mesi fa, venivano chiamate "formicai". Ricordate Azovstal di Mariupol? Una cosa del genere, solo in una scala molto ridotta. Quindi per forza non si scacciano gli ucraini da lì con bombardamenti a tappeto, ma con il lavoro metodico di gruppi d'assalto, quello che in pratica viene fatto. Però le attrezzature loro non si trovano chiaramente li in prima linea, ma nelle retrovie, oltre 40 km, dove l'artiglieria non può raggiungere. È chiaro che non sprecherai un Iskander per distruggere un camion - il rapporto "costo dell'Iskander - risultato" non è equo, perché sono costosi e il loro numero è inferiore a quello delle munizioni d'artiglieria e servono per colpire altri obbiettivi, più importanti. Rimane l'aviazione. Ma purtroppo i sistemi di difese aree ucraine all'epoca non sono state distrutti, quando c'era la possibilità all'inizio dell'OMS, almeno non tutti, o sono stati riforniti dalla NATO, o sono state addestrate nuove squadre di operatori, personalmente non sappiamo il motivo del perché questo non è stato fatto prima, ma è così. E quindi gli aeri russi non possono addentrarsi troppo nella profondità delle retrovie ucraine per colpire a tappeto o volare cercando dove si trovano, camuffati nelle piantagioni forestali, perché rischiano di essere abbattuti. Inoltre, molto spesso l'artiglieria nemica viene posizionata dentro gli insediamenti, nei quartieri residenziali, tra le case, nei cortili, perché gli ucraini continuano a usare i civili da scudo. A questo punto ci sono due problemi da risolvere con una certa urgenza. Primo - organizzare questo monitoraggio continuo lunho intera linea del fronte, per poter prevenire attacchi su Donetsk e altre città vicine. E il secondo iniziare a distruggere la difesa aerea ucraina. E se il primo obiettivo ancora è lontano, a parte alcune unità che di volontà loro fanno questo lavoro sporadicamente, ma solo sui loro settori della linea di combattimento. Con il secondo compito sembra che inizino a lavorarci sopra. Nel corso dell'ultimo attacco missilistico sono stati colpiti appositi obbiettivi falsi appunto per scoprire dove si trovavano i complessi antiaerei, dopodiché dono stati distrutti con successo. Il Ministero della Difesa ha rapportato di 4 postazioni.
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#vostredomande #paese404 #esercito #Ucraina #mercenaristranieri #StatiUniti 👇👇👇 ➡️ @italiazforzaverita
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Un nostro iscritto ci ha segnalato che su ebay, vendono, ovviamente da profili con bandiere ucraine, vestiario e patch russe sia dell'esercito che della PMC "Wagner" come trofei addirittura sporchi di terra, fogliame e sangue.
Basta fare una semplice ricerca il materiale venduto come trofeo di guerra catturato agli "orchi" è infinito... manca solo che vendano la carne a libbre...
C'è da dire che, da un lato, è difficile capire se si tratta di "trofei" veri o la merce cinese semplicemente sporca, anche perché le toppe di Wagner (o simili a loro) si possono essere facilmente acquistati nei vari marketplace sulla rete.
Dall'altro lato, le perdite effettivamente ci sono da tutte due le parti, come anche gli avvoltoi, avidi di questo tipo di souvenir e coloro, che senza un minimo scrupolo sono disposti a farne oggetto del loro business.
E per quanto riguarda i resti umani, purtroppo ormai esiste anche questo.
Di recente, @rybar ha pubblicato un post su un mercenario americano che, secondo l'edizione latinoamericana di Global News, vende souvenir dalle ossa dei soldati russi.
Nei ranghi delle forze armate ucraine si trovano spesso mercenari malati di mente con inclinazioni apertamente sadiche. In questo caso parliamo di uno che non solo fa soldi con le operazioni militari, ma intende sviluppare la sua "attività" ulteriormente.
Robert Wertman, ex marine americano con radici messicane, nato nel 1995 in California, da febbraio di quest'anno ha partecipato nelle ostilità nella direzione di Kherson.
Ha acquisito notorietà per la prima volta a marzo, quando è apparsa online una foto di lui che indossava la toppa CC. Il soprannome panchito_waffen su Instagram parla anche dell'orientamento del nazista etnicamente messicano.
A settembre, Robert Wertman ha lasciato l'Ucraina ed è andato in tournée in Messico, e secondo i giornalisti di Global News, attualmente sta vendendo l'uniforme del soldato russo assassinato Ruslan per 350 dollari.
Inoltre, Wertman offre di acquistare anelli ricavati dalle ossa dei soldati russi. Secondo lui, ha 120 di questi prodotti in vendita.
L'americano vuole tornare in Ucraina con un tassidermista, uno specialista nella creazione di animali imbalsamati e ha in programma di arrivare a Cracovia alla fine di dicembre.
➡️ @italiazforzaverita
Un nostro iscritto ci ha segnalato che su ebay, vendono, ovviamente da profili con bandiere ucraine, vestiario e patch russe sia dell'esercito che della PMC "Wagner" come trofei addirittura sporchi di terra, fogliame e sangue.
Basta fare una semplice ricerca il materiale venduto come trofeo di guerra catturato agli "orchi" è infinito... manca solo che vendano la carne a libbre...
C'è da dire che, da un lato, è difficile capire se si tratta di "trofei" veri o la merce cinese semplicemente sporca, anche perché le toppe di Wagner (o simili a loro) si possono essere facilmente acquistati nei vari marketplace sulla rete.
Dall'altro lato, le perdite effettivamente ci sono da tutte due le parti, come anche gli avvoltoi, avidi di questo tipo di souvenir e coloro, che senza un minimo scrupolo sono disposti a farne oggetto del loro business.
E per quanto riguarda i resti umani, purtroppo ormai esiste anche questo.
Di recente, @rybar ha pubblicato un post su un mercenario americano che, secondo l'edizione latinoamericana di Global News, vende souvenir dalle ossa dei soldati russi.
Nei ranghi delle forze armate ucraine si trovano spesso mercenari malati di mente con inclinazioni apertamente sadiche. In questo caso parliamo di uno che non solo fa soldi con le operazioni militari, ma intende sviluppare la sua "attività" ulteriormente.
Robert Wertman, ex marine americano con radici messicane, nato nel 1995 in California, da febbraio di quest'anno ha partecipato nelle ostilità nella direzione di Kherson.
Ha acquisito notorietà per la prima volta a marzo, quando è apparsa online una foto di lui che indossava la toppa CC. Il soprannome panchito_waffen su Instagram parla anche dell'orientamento del nazista etnicamente messicano.
A settembre, Robert Wertman ha lasciato l'Ucraina ed è andato in tournée in Messico, e secondo i giornalisti di Global News, attualmente sta vendendo l'uniforme del soldato russo assassinato Ruslan per 350 dollari.
Inoltre, Wertman offre di acquistare anelli ricavati dalle ossa dei soldati russi. Secondo lui, ha 120 di questi prodotti in vendita.
L'americano vuole tornare in Ucraina con un tassidermista, uno specialista nella creazione di animali imbalsamati e ha in programma di arrivare a Cracovia alla fine di dicembre.
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#vostredomande
Da un nostro iscritto:
Un mio pensiero per smantellare la propaganda del cocainomane.
Come in tutte le guerre, quando il nemico (ucri in questo caso) è decisamente in difficoltà, si utilizzano i volantini da inondare città e villaggi , mostrando il massacro di migliaia di fratelli, figli, mariti ed incitando la gente alla ribellione in massa. Praticamente, invece di sorvolare bombardando, fare una mossa di tal genere. In molte guerre ha funzionato.
Ripeto.. È solo un' idea per far comprendere agli ucraini che si stanno sacrificando per un. Pazzo, al servizio di usa, UK ed UE.
Sì, sicuramente l'idea non è male. Solo che bisogna capire che la società ucraina è divisa. Chiaramente nessuno potrà dire in che percentuali, ma c'è una parte di quelli che capiscono tutto, chiamiamoli condizionatamente filorussi, e l'altra parte, sicuramente più numerosa, degli "apentolati", che gli puoi dire qualsiasi cosa, mostrare qualsiasi prova e rimarranno convinti. E in questo senso l'esempio di ieri con Arestovich è molto illustrativo: dopo che ha affermato che il missile russo era caduto sul palazzo, abbattuto dal razzo della difesa aerea ucraina (poi come sono andati veramente i fatti non si sa, una cosa è certa, se ci fossero frammenti del missile russo, li avrebbero mostrati già da tempo) tornando a Arestovich, la sua affermazione ha scatenato nei social un'ondata di rabbia e negatività nei suoi confronti tale, che il
sindaco di Dnepropetrovsk addirittura ha invitato i servizi speciali ucraini a punirlo per la sua dichiarazione di ieri.
Letteralmente: "Dal primo giorno ho detto che Arestovich è un bestiame narcisista e una bocca di immondizia, ma nell'ufficio del presidente qualcuno sta chiaramente scommettendo su di lui".
La reazione delle "pentole" comune è più o meno la stessa, chiedono di fare a pezzi Arestovich, "anche se è vero" quel che ha detto sul missile,
per aver distrutto un caso così bello di un "attacco mirato a un edificio residenziale". Cioè la gente non è che non crede, crede, ma non vuole accettare la verità, vogliono continuare a vivere nel loro mondo della realtà virtuale e come ha scritto uno dei blogger russi, quella parte degli ucraini "sono davvero pronti a morire in massa per far parte dell'Occidente".
Vi ricordate la notizia che negli ospedali di Kramatorsk arrivano massicciamente i corpi dei soldati ucraini dell'età da 18 a 23 anni? Questi sono (erano) la parte più carica di ideologia nazista, perché la loro infanzia è capitata sugli anni della più forte propaganda ucraina nazionalista, sono stati martellati da essa dalla loro nascita, non hanno mai conosciuto un'Ucraina non-nazista. Perciò sono proprio queste persone, disposti a morire per le loro idee malsane, sono queste persone che i wagneriti mostrano nelle loro riprese a Soledar, in un certo senso la gente persa, che difficilmente si può "riformattare" o "riprogrammare".
Ma nello stesso tempo ci sono anche quelli che capiscono benissimo ciò che sta succedendo, ed è anche una buona parte della società ucraina. Gli stessi Wagner affermano che anche a Soledar, soprattutto i mobilitati, si arrendevano in massa.
"Arrivano alle nostre posizioni a bizzeffe. Dicono che non vogliono combattere".
Ci sono anche testimonianze dei residenti di Soledar evacuati secondo quali i mobilitati trattavano bene la gente locale, condividevono il cibo con loro e "aspettavano insieme a loro l'arrivo dei russi per arrendersi". Purtroppo questa gente non ha scampo, ogni giorno la polizia con i commissari degli uffici di arruolamento fanno dei raid per le strade delle città ucraine e acchiappano in senso letterale tutti che non si sono nascosti.
Ma piano piano il processo di riformattazione del cervello si sta avviando, anche le "pentole" cominciano a ragionare, anche se la strada sarà dura e lunga. Il canale t.me/L0HMATIY afferma che la gente spesso gli scrive nel bot che molti loro conoscenti ucraini in cerca di informazioni alternative vengono sul canale e poi nella chat, cominciando a pensare lentamente e confrontare.
Da un nostro iscritto:
Un mio pensiero per smantellare la propaganda del cocainomane.
Come in tutte le guerre, quando il nemico (ucri in questo caso) è decisamente in difficoltà, si utilizzano i volantini da inondare città e villaggi , mostrando il massacro di migliaia di fratelli, figli, mariti ed incitando la gente alla ribellione in massa. Praticamente, invece di sorvolare bombardando, fare una mossa di tal genere. In molte guerre ha funzionato.
Ripeto.. È solo un' idea per far comprendere agli ucraini che si stanno sacrificando per un. Pazzo, al servizio di usa, UK ed UE.
Sì, sicuramente l'idea non è male. Solo che bisogna capire che la società ucraina è divisa. Chiaramente nessuno potrà dire in che percentuali, ma c'è una parte di quelli che capiscono tutto, chiamiamoli condizionatamente filorussi, e l'altra parte, sicuramente più numerosa, degli "apentolati", che gli puoi dire qualsiasi cosa, mostrare qualsiasi prova e rimarranno convinti. E in questo senso l'esempio di ieri con Arestovich è molto illustrativo: dopo che ha affermato che il missile russo era caduto sul palazzo, abbattuto dal razzo della difesa aerea ucraina (poi come sono andati veramente i fatti non si sa, una cosa è certa, se ci fossero frammenti del missile russo, li avrebbero mostrati già da tempo) tornando a Arestovich, la sua affermazione ha scatenato nei social un'ondata di rabbia e negatività nei suoi confronti tale, che il
sindaco di Dnepropetrovsk addirittura ha invitato i servizi speciali ucraini a punirlo per la sua dichiarazione di ieri.
Letteralmente: "Dal primo giorno ho detto che Arestovich è un bestiame narcisista e una bocca di immondizia, ma nell'ufficio del presidente qualcuno sta chiaramente scommettendo su di lui".
La reazione delle "pentole" comune è più o meno la stessa, chiedono di fare a pezzi Arestovich, "anche se è vero" quel che ha detto sul missile,
per aver distrutto un caso così bello di un "attacco mirato a un edificio residenziale". Cioè la gente non è che non crede, crede, ma non vuole accettare la verità, vogliono continuare a vivere nel loro mondo della realtà virtuale e come ha scritto uno dei blogger russi, quella parte degli ucraini "sono davvero pronti a morire in massa per far parte dell'Occidente".
Vi ricordate la notizia che negli ospedali di Kramatorsk arrivano massicciamente i corpi dei soldati ucraini dell'età da 18 a 23 anni? Questi sono (erano) la parte più carica di ideologia nazista, perché la loro infanzia è capitata sugli anni della più forte propaganda ucraina nazionalista, sono stati martellati da essa dalla loro nascita, non hanno mai conosciuto un'Ucraina non-nazista. Perciò sono proprio queste persone, disposti a morire per le loro idee malsane, sono queste persone che i wagneriti mostrano nelle loro riprese a Soledar, in un certo senso la gente persa, che difficilmente si può "riformattare" o "riprogrammare".
Ma nello stesso tempo ci sono anche quelli che capiscono benissimo ciò che sta succedendo, ed è anche una buona parte della società ucraina. Gli stessi Wagner affermano che anche a Soledar, soprattutto i mobilitati, si arrendevano in massa.
"Arrivano alle nostre posizioni a bizzeffe. Dicono che non vogliono combattere".
Ci sono anche testimonianze dei residenti di Soledar evacuati secondo quali i mobilitati trattavano bene la gente locale, condividevono il cibo con loro e "aspettavano insieme a loro l'arrivo dei russi per arrendersi". Purtroppo questa gente non ha scampo, ogni giorno la polizia con i commissari degli uffici di arruolamento fanno dei raid per le strade delle città ucraine e acchiappano in senso letterale tutti che non si sono nascosti.
Ma piano piano il processo di riformattazione del cervello si sta avviando, anche le "pentole" cominciano a ragionare, anche se la strada sarà dura e lunga. Il canale t.me/L0HMATIY afferma che la gente spesso gli scrive nel bot che molti loro conoscenti ucraini in cerca di informazioni alternative vengono sul canale e poi nella chat, cominciando a pensare lentamente e confrontare.
#vostredomande
Ci sono le domande dai nostri iscritti sul perché non vengono distrutte le comunicazioni stradali e ferroviarie, rendendole inutilizzabili per il trasporto delle armi ucraine, per esempio con la Polonia?
Facendo la premessa che non siamo né militari, né ingegneri, quindi la spiegazione che vi diamo è sempre da "esperti da divano".
Distruggere i binari non ne vale la pena, perché è già stato dimostrato che sono facilmente riparabili, addirittura nell'arco di una giornata e sprecare i missili a lungo raggio tipo Kinzhal, che sono molto costosi e comunque limitati nel numero, come capite, non è una buona idea. Piuttosto colpire i treni mentre stanno trasportando le armi o depositi di locomotive quando dentro si trovano i convogli di attrezzature. Ma qui subentra sempre il discorso di ricognizione tempestiva e magari di sabotaggio nelle retrovie profonde che non è una cosa facile. Non si sa se queste attività vengono svolte e se c'è una rete di agenti simili sul territorio ucraino. Insomma ci sono tante sfumature. Lo stesso riguarda la distruzione dei ponti - l'esempio del ponte Antonovsky di Kherson è molto illustrativo, dove le FAU hanno battuto per mesi con HIMARS e pure alla fine il ragruppamento intero russo con i mezzi corazzati ha potuto attraversarlo praticamente senza troppe difficoltà nel corso della ritirata da Kherson. Cioè non si può danneggiare con i missili anche abbastanza potenti come Himars una struttura del ponte da renderlo impraticabile. Si riesce a farlo solamente mettendoci l'esplosivo alla base della struttura che di nuovo ci ritorna al discorso di effettuare le operazioni di sabotaggio nelle retrovie profonde.
➡️ @italiazforzaverita
Ci sono le domande dai nostri iscritti sul perché non vengono distrutte le comunicazioni stradali e ferroviarie, rendendole inutilizzabili per il trasporto delle armi ucraine, per esempio con la Polonia?
Facendo la premessa che non siamo né militari, né ingegneri, quindi la spiegazione che vi diamo è sempre da "esperti da divano".
Distruggere i binari non ne vale la pena, perché è già stato dimostrato che sono facilmente riparabili, addirittura nell'arco di una giornata e sprecare i missili a lungo raggio tipo Kinzhal, che sono molto costosi e comunque limitati nel numero, come capite, non è una buona idea. Piuttosto colpire i treni mentre stanno trasportando le armi o depositi di locomotive quando dentro si trovano i convogli di attrezzature. Ma qui subentra sempre il discorso di ricognizione tempestiva e magari di sabotaggio nelle retrovie profonde che non è una cosa facile. Non si sa se queste attività vengono svolte e se c'è una rete di agenti simili sul territorio ucraino. Insomma ci sono tante sfumature. Lo stesso riguarda la distruzione dei ponti - l'esempio del ponte Antonovsky di Kherson è molto illustrativo, dove le FAU hanno battuto per mesi con HIMARS e pure alla fine il ragruppamento intero russo con i mezzi corazzati ha potuto attraversarlo praticamente senza troppe difficoltà nel corso della ritirata da Kherson. Cioè non si può danneggiare con i missili anche abbastanza potenti come Himars una struttura del ponte da renderlo impraticabile. Si riesce a farlo solamente mettendoci l'esplosivo alla base della struttura che di nuovo ci ritorna al discorso di effettuare le operazioni di sabotaggio nelle retrovie profonde.
➡️ @italiazforzaverita
#primalinea #Ugledar #DPR #vostredomande
Una domanda da un nostro iscritto:
Io comunque volevo sapere una cosa, ma si parla della distruzione dell'unità di assalto di marina dell'esercito russo a Ugledar, è vera oppure no questa notizia?
In risposta di seguito citiamo due canali, che si occupano delle apposite notizie: il primo pubblica I materiali sul raggruppamento delle unità dell'estremo Oriente e il secondo - tutto che riguarda la flotta russa, e in particolare sui marines dell'estremo Oriente della 155a brigata.
Da @voin_dv:
"Basalt" [un combattente con questo indicativo di chiamata] sulla situazione sotto Ugledar
Mentre i blogger e le blogger negligenti, insieme a pubblicazioni straniere "rispettabili", continuano a seppellire la 155a brigata probabilmente per la quarta o quinta volta, i marines continuano a battere il nemico, che sta cercando di riconquistare i cottage estivi. Ieri, un altro carro armato delle forze armate ucraine, volato insolentemente nelle dacie [cottage estivi] settentrionali, è stato colpito in sicurezza da una granata anticarro da dietro e da esso è rimasto un mucchio di rottami metallici. In generale, a giudicare da segnali di ricognizione indiretti, la scorsa settimana la 72a brigata meccanizzata si è stancata di essere frustata costantemente dopo i contrattacchi alle dacie, e al suo posto la 68a forestale ha iniziato a effettuare incursioni alle posizioni dei Marines, con più o meno lo stesso successo - un elenco di morti e dispersi è in costante crescita.
Ma, in generale, la situazione sul settore della 155a brigata è stabilmente difficile. Separatamente, vorrei esprimere rispetto e gratitudine ai ragazzi del 7° OBTF [forze speciali "Kaskad"], che, insieme ai Marines, battono l'ucraino nelle dacie e mandano regolarmente attrezzature nemiche in discarica.
Da t.me/BattleSailor_13:
Parla il comandante della 155a brigata di guardie della fanteriamarina:
I nazisti ci seppelliscono dal 25 febbraio 2022, da chi allora ricevono cazzotti ogni giorno? Contro chi vengono trasferite sempre più riserve?
I marines non muoiono, si paracadutano all'inferno per guadagnare forza, riorganizzarsi, tornare e vincere💪🏻
Morte agli invasori fascisti!!!!
Gloria al Corpo dei Marines della Russia!!! 👊🏻⚓
➡️ @italiazforzaverita
Una domanda da un nostro iscritto:
Io comunque volevo sapere una cosa, ma si parla della distruzione dell'unità di assalto di marina dell'esercito russo a Ugledar, è vera oppure no questa notizia?
In risposta di seguito citiamo due canali, che si occupano delle apposite notizie: il primo pubblica I materiali sul raggruppamento delle unità dell'estremo Oriente e il secondo - tutto che riguarda la flotta russa, e in particolare sui marines dell'estremo Oriente della 155a brigata.
Da @voin_dv:
"Basalt" [un combattente con questo indicativo di chiamata] sulla situazione sotto Ugledar
Mentre i blogger e le blogger negligenti, insieme a pubblicazioni straniere "rispettabili", continuano a seppellire la 155a brigata probabilmente per la quarta o quinta volta, i marines continuano a battere il nemico, che sta cercando di riconquistare i cottage estivi. Ieri, un altro carro armato delle forze armate ucraine, volato insolentemente nelle dacie [cottage estivi] settentrionali, è stato colpito in sicurezza da una granata anticarro da dietro e da esso è rimasto un mucchio di rottami metallici. In generale, a giudicare da segnali di ricognizione indiretti, la scorsa settimana la 72a brigata meccanizzata si è stancata di essere frustata costantemente dopo i contrattacchi alle dacie, e al suo posto la 68a forestale ha iniziato a effettuare incursioni alle posizioni dei Marines, con più o meno lo stesso successo - un elenco di morti e dispersi è in costante crescita.
Ma, in generale, la situazione sul settore della 155a brigata è stabilmente difficile. Separatamente, vorrei esprimere rispetto e gratitudine ai ragazzi del 7° OBTF [forze speciali "Kaskad"], che, insieme ai Marines, battono l'ucraino nelle dacie e mandano regolarmente attrezzature nemiche in discarica.
Da t.me/BattleSailor_13:
Parla il comandante della 155a brigata di guardie della fanteriamarina:
I nazisti ci seppelliscono dal 25 febbraio 2022, da chi allora ricevono cazzotti ogni giorno? Contro chi vengono trasferite sempre più riserve?
I marines non muoiono, si paracadutano all'inferno per guadagnare forza, riorganizzarsi, tornare e vincere💪🏻
Morte agli invasori fascisti!!!!
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➡️ @italiazforzaverita
#vostredomande #opinionisullaguerra
Altri iscritti ci chiedono quando inizia "la fantomatica offensiva russa"?
Purtroppo non abbiamo conoscenti nel Ministero della Difesa russo e il quartier generale non ci rende partecipi dei loro piani 😉, quindi la stiamo aspettando insieme a tutti voi.
Perciò vogliamo farvi conoscere il parere del comandante del battaglione "Vostok" Aleksandr Khodakovsky, facendo premessa che neanche lui sa di preciso (o non può dirlo) se ci sarà e quando sarà, e comunque esprime la propria visione personale della situazione attuale sui fronti, quando sembra che ci siano tante piccole controffensive locali con vario grado di riuscita.
Perché iniziamo ad assaltare città e cittadine, se ci sono distanze impressionanti tra loro, ed è possibile sfondare le difese in aree aperte ed entrare nello spazio operativo? Perché lì non sappiamo come agire con le forze e i mezzi che abbiamo a disposizione. Non ci sono abbastanza numeri, addestramento ed equipaggiamento per riempire lo spazio fino a quando il nemico non sarà messo in una posizione passiva, in cui lui stesso dovrebbe pensare a salvarsi e trincerarsi su nuove linee difensive, che ci darebbe l'opportunità di sistemare il territorio che cadrebbe nelle nostre mani.
In questo territorio ci sarebbero anche un mucchio di insediamenti dai quali il nemico non avrebbe tempo, o non vorrebbe ritirarsi, e che dovrebbero essere bloccati dall'accerchiamento, cioè un mucchio di tali cerchi sulla mappa nelle retrovie del nuovo fronte, cosa per la quale è necessario disporre di molte forze e mezzi. Già la nuova linea del fronte stessa, sulla quale dovremmo trincerarci mentre il nemico riprende i sensi .... Non solo tutto ciò richiederebbe una risorsa, ma questa risorsa dovrebbe comunque essere gestita in qualche modo nel processo di sviluppo di un'offensiva, ed è come giocare a scacchi tridimensionali, tenendo a mente le combinazioni acrobatiche. Ecco perché ho detto e continuo a pensare che ora è più ottimale agire dalla difesa sulle linee trattenute, accumulando e preparando il potenziale necessario per un'offensiva su vasta scala.
Ma stare sulla difensiva è un po' come dare l'iniziativa al nemico. Dall'esterno sembra non cinematografico, e poi ci sono i successi in certe sezioni dei "privati" [la PMC "Wagner] abbondantemente accompagnati in onda da accuse di vario genere contro le autorità militari ... Come non attaccare qui? Ed eccoci, di conseguenza attacchiamo come possiamo.
Ma mentre avanziamo in questo modo, non abbiamo il tempo di accumulare il potenziale necessario per risolvere compiti più grandi. Ma non solo i militari sono da biasimare per questa tecnica - in larga misura, i fattori soggettivi influenzano le loro decisioni oggi: concorrenza, quando sono provocati ad azioni impreparate, aspettative filistee, quando milioni di сittadini medi aspettano buone notizie e quando l'esercito non li dà - l'umore pubblico non viene formato nel modo in cui vorresti...
E il conduttore di tutte queste correnti e stati d'animo è lo spazio dell'informazione, che si è diviso ed è in guerra con se stesso con vari gradi di successo. È proprio questo che oggi determina in gran parte la natura della guerra, privando le decisioni militari del necessario grado di razionalità. Quindi, quando si valuta ciò che sta accadendo, non è assolutamente corretto restringere il contesto solo alle circostanze militari: l'influenza della politica multilivello sulla guerra oggi è più forte che mai.
➡️ @italiazforzaverita
Altri iscritti ci chiedono quando inizia "la fantomatica offensiva russa"?
Purtroppo non abbiamo conoscenti nel Ministero della Difesa russo e il quartier generale non ci rende partecipi dei loro piani 😉, quindi la stiamo aspettando insieme a tutti voi.
Perciò vogliamo farvi conoscere il parere del comandante del battaglione "Vostok" Aleksandr Khodakovsky, facendo premessa che neanche lui sa di preciso (o non può dirlo) se ci sarà e quando sarà, e comunque esprime la propria visione personale della situazione attuale sui fronti, quando sembra che ci siano tante piccole controffensive locali con vario grado di riuscita.
Perché iniziamo ad assaltare città e cittadine, se ci sono distanze impressionanti tra loro, ed è possibile sfondare le difese in aree aperte ed entrare nello spazio operativo? Perché lì non sappiamo come agire con le forze e i mezzi che abbiamo a disposizione. Non ci sono abbastanza numeri, addestramento ed equipaggiamento per riempire lo spazio fino a quando il nemico non sarà messo in una posizione passiva, in cui lui stesso dovrebbe pensare a salvarsi e trincerarsi su nuove linee difensive, che ci darebbe l'opportunità di sistemare il territorio che cadrebbe nelle nostre mani.
In questo territorio ci sarebbero anche un mucchio di insediamenti dai quali il nemico non avrebbe tempo, o non vorrebbe ritirarsi, e che dovrebbero essere bloccati dall'accerchiamento, cioè un mucchio di tali cerchi sulla mappa nelle retrovie del nuovo fronte, cosa per la quale è necessario disporre di molte forze e mezzi. Già la nuova linea del fronte stessa, sulla quale dovremmo trincerarci mentre il nemico riprende i sensi .... Non solo tutto ciò richiederebbe una risorsa, ma questa risorsa dovrebbe comunque essere gestita in qualche modo nel processo di sviluppo di un'offensiva, ed è come giocare a scacchi tridimensionali, tenendo a mente le combinazioni acrobatiche. Ecco perché ho detto e continuo a pensare che ora è più ottimale agire dalla difesa sulle linee trattenute, accumulando e preparando il potenziale necessario per un'offensiva su vasta scala.
Ma stare sulla difensiva è un po' come dare l'iniziativa al nemico. Dall'esterno sembra non cinematografico, e poi ci sono i successi in certe sezioni dei "privati" [la PMC "Wagner] abbondantemente accompagnati in onda da accuse di vario genere contro le autorità militari ... Come non attaccare qui? Ed eccoci, di conseguenza attacchiamo come possiamo.
Ma mentre avanziamo in questo modo, non abbiamo il tempo di accumulare il potenziale necessario per risolvere compiti più grandi. Ma non solo i militari sono da biasimare per questa tecnica - in larga misura, i fattori soggettivi influenzano le loro decisioni oggi: concorrenza, quando sono provocati ad azioni impreparate, aspettative filistee, quando milioni di сittadini medi aspettano buone notizie e quando l'esercito non li dà - l'umore pubblico non viene formato nel modo in cui vorresti...
E il conduttore di tutte queste correnti e stati d'animo è lo spazio dell'informazione, che si è diviso ed è in guerra con se stesso con vari gradi di successo. È proprio questo che oggi determina in gran parte la natura della guerra, privando le decisioni militari del necessario grado di razionalità. Quindi, quando si valuta ciò che sta accadendo, non è assolutamente corretto restringere il contesto solo alle circostanze militari: l'influenza della politica multilivello sulla guerra oggi è più forte che mai.
➡️ @italiazforzaverita
#vostredomande #fakenews
Da un nostro iscritto:
Repubblica scrive che i musicisti usano le pale nel corpo a corpo perché hanno finito le munizioni e non vengono riforniti.
È un informazione falsa, emessa dall'intelligence britannica, che chiaramente viene ripetuta da tutti i media occidentali e purtroppo continuerà ad essere diffusa.
È una notizia fake dello stesso tipo di falsi sui soldati russi che rubano le lavastoviglie (chiaramente per usarne successivamente i chip) e cessi (perché ovviamente la Russia è talmente arretrata che non esistono lì i water, come non esiste asfalto e altri miracoli della civiltà moderna). O anche come quei falsi sui stupri da parte dei soldati russi di tutto quel che si muove, cominciando dai neonati fino agli anziani, ai quali ultimamente, a proposito, si è rivolta nuovamente la First Lady ucraina. Ed è comprensibile, perché il clamore informativo degli eventi di Bryansk si è estinto, e bisogna in qualche modo battere le notizie sulle perdite ucraine di migliaia di soldati a Bakhmut e la loro ritirata da lì. Oltre a far coprire in qualche modo l'insuccesso mediatico dell'appello di Zelensky a far morire i giovani americani per gli interessi della Ridna Nenka [l'Ucraina]
Fonte 📷: @belarusian_silovik
➡️ @italiazforzaverita
Da un nostro iscritto:
Repubblica scrive che i musicisti usano le pale nel corpo a corpo perché hanno finito le munizioni e non vengono riforniti.
È un informazione falsa, emessa dall'intelligence britannica, che chiaramente viene ripetuta da tutti i media occidentali e purtroppo continuerà ad essere diffusa.
È una notizia fake dello stesso tipo di falsi sui soldati russi che rubano le lavastoviglie (chiaramente per usarne successivamente i chip) e cessi (perché ovviamente la Russia è talmente arretrata che non esistono lì i water, come non esiste asfalto e altri miracoli della civiltà moderna). O anche come quei falsi sui stupri da parte dei soldati russi di tutto quel che si muove, cominciando dai neonati fino agli anziani, ai quali ultimamente, a proposito, si è rivolta nuovamente la First Lady ucraina. Ed è comprensibile, perché il clamore informativo degli eventi di Bryansk si è estinto, e bisogna in qualche modo battere le notizie sulle perdite ucraine di migliaia di soldati a Bakhmut e la loro ritirata da lì. Oltre a far coprire in qualche modo l'insuccesso mediatico dell'appello di Zelensky a far morire i giovani americani per gli interessi della Ridna Nenka [l'Ucraina]
Fonte 📷: @belarusian_silovik
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#vostredomande #Mariupol #DPR
Un iscritto ha chiesto chiarimenti sulla vicenda del teatro di Mariupol.
A marzo la propaganda ucraina aveva accusato l'esercito russo di un attacco aereo sul teatro, dove fino a 300 civili, nascosti dentro, sarebbero morti sotto le macerie. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa aveva quindi smentito questa versione, affermando che l'esplosione è stata inscenata dai militanti dell'Azov per commettere una sanguinosa provocazione e che i civili potrebbero essere tenuti in ostaggio.
❗️A metà luglio dello scorso anno, l'ufficio del procuratore della DPR ha completato l'indagine sull'esplosione nel teatro drammatico di Mariupol durante le battaglie per la città il 16 marzo e ne ha annunciato i risultati:
- sotto le macerie del teatro sono stati ritrovati i resti di 14 persone, le notizie di 300 vittime si sono rivelate false;
- l'esame ha confermato che l'edificio è stato distrutto da un'esplosione interna, si è verificata una detonazione delle casette con esplosivi
- tra le rovine del teatro drammatico sul luogo della tragedia non sono stati trovati resti di una bomba aerea;
- al momento dell'esplosione, in realtà i civili in grosso modo avevano già abbandonato l'edificio;
- al momento dell'esplosione all'interno c'erano punti di fuoco ucraini, l'esplosione è avvenuta per colpa degli ucraini.
Quindi, il teatro è stato utilizzato dai militari e volontari ucraini come base per aiutare i feriti e per le consegne del cibo. Quando i militari si sono trincerati nel teatro e hanno iniziato ad attrezzare punti di tiro per sparare contro bersagli, i cittadini che si nascondevano lì hanno cercato di lasciare questo posto in massa. Inoltre, a marzo, quando la notizia del "crimine sanguinoso" dei russi nel teatro drammatico è stata diffusa dai media e dai politici interessati, è stato riferito che sembrerebbe che i guerriglieri dell'Azov avevano permesso ai civili rimasti nel teatro di uscire prima dell'esplosione.
Secondo il ministero degli Affari Interni della LPR, nel corso dell'inchiesta è stato anche stabilito che pochi giorni prima dell'esplosione, volontari e soldati delle forze armate ucraine avevano portato all'interno del Teatro di Drama di Mariupol scatole con munizioni e esplosivi (67 scatole che potevano contenere fino a 3-4 kg di esplosivo). In pratica nel minare il teatro, a quanto pare, hanno sbagliato qualcosa.
C'è un punto vuoto in questa storia. L'ufficio del pubblico ministero non specifica chi fossero questi 14 morti: le forze armate ucraine, "Azov" o qualcun altro. Ma sicuramente tra i morti c'erano volontari e militari e, sfortunatamente, alcuni civili.
L'esplosione nel teatro di Mariupol e la morte di civili è comunque una tragedia. Tuttavia, oggi ci sono dati ufficialmente confermati: 300 civili innocenti non sono morti al Teatro di Drama di Mariupol e non sono stati uccisi da "calibri" russi. La versione dei media russi, espressa a marzo, si è rivelata molto più vicina alla verità delle accuse del regime di Kiev e dei suoi sostenitori. L'attacco aereo finto è stato gonfiato sotto la guida dei curatori brittanici. L'esplosione a Mariupol segue lo stesso scenario ben congegnato di Bucha e Kremenchug. È successa identica cosa come con l'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk: non vi laverete mai dai vostri crimini, maledetti mascalzoni! Dopodiché sul razzo appare un numero di serie ucraino e tutti come se si fossero cuciti la bocca. L'attacco ai civili a Vinnytsia - sarete dannati, feccia... il giorno dopo, i civili spietatamente "calibrati" si rivelano essere un gruppo di colonnelli ucraini. La propaganda ucraina funziona in modo efficace: l'esplosione delle proprie munizioni dell'esercito ucraino è stata presentata come un terribile crimine di guerra dei russi. Quando accade qualcosa di terribile, cercano sempre di far emergere una reazione emotiva. E per resistere a ciò, è necessario attendere che il quadro diventi più chiaro e non lasciarsi guidare dalle prime grida.
Fonte: @readovkanews, @readovkaru, @ssigny, @OstashkoNews
➡️ @italiazforzaverita
Un iscritto ha chiesto chiarimenti sulla vicenda del teatro di Mariupol.
A marzo la propaganda ucraina aveva accusato l'esercito russo di un attacco aereo sul teatro, dove fino a 300 civili, nascosti dentro, sarebbero morti sotto le macerie. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa aveva quindi smentito questa versione, affermando che l'esplosione è stata inscenata dai militanti dell'Azov per commettere una sanguinosa provocazione e che i civili potrebbero essere tenuti in ostaggio.
❗️A metà luglio dello scorso anno, l'ufficio del procuratore della DPR ha completato l'indagine sull'esplosione nel teatro drammatico di Mariupol durante le battaglie per la città il 16 marzo e ne ha annunciato i risultati:
- sotto le macerie del teatro sono stati ritrovati i resti di 14 persone, le notizie di 300 vittime si sono rivelate false;
- l'esame ha confermato che l'edificio è stato distrutto da un'esplosione interna, si è verificata una detonazione delle casette con esplosivi
- tra le rovine del teatro drammatico sul luogo della tragedia non sono stati trovati resti di una bomba aerea;
- al momento dell'esplosione, in realtà i civili in grosso modo avevano già abbandonato l'edificio;
- al momento dell'esplosione all'interno c'erano punti di fuoco ucraini, l'esplosione è avvenuta per colpa degli ucraini.
Quindi, il teatro è stato utilizzato dai militari e volontari ucraini come base per aiutare i feriti e per le consegne del cibo. Quando i militari si sono trincerati nel teatro e hanno iniziato ad attrezzare punti di tiro per sparare contro bersagli, i cittadini che si nascondevano lì hanno cercato di lasciare questo posto in massa. Inoltre, a marzo, quando la notizia del "crimine sanguinoso" dei russi nel teatro drammatico è stata diffusa dai media e dai politici interessati, è stato riferito che sembrerebbe che i guerriglieri dell'Azov avevano permesso ai civili rimasti nel teatro di uscire prima dell'esplosione.
Secondo il ministero degli Affari Interni della LPR, nel corso dell'inchiesta è stato anche stabilito che pochi giorni prima dell'esplosione, volontari e soldati delle forze armate ucraine avevano portato all'interno del Teatro di Drama di Mariupol scatole con munizioni e esplosivi (67 scatole che potevano contenere fino a 3-4 kg di esplosivo). In pratica nel minare il teatro, a quanto pare, hanno sbagliato qualcosa.
C'è un punto vuoto in questa storia. L'ufficio del pubblico ministero non specifica chi fossero questi 14 morti: le forze armate ucraine, "Azov" o qualcun altro. Ma sicuramente tra i morti c'erano volontari e militari e, sfortunatamente, alcuni civili.
L'esplosione nel teatro di Mariupol e la morte di civili è comunque una tragedia. Tuttavia, oggi ci sono dati ufficialmente confermati: 300 civili innocenti non sono morti al Teatro di Drama di Mariupol e non sono stati uccisi da "calibri" russi. La versione dei media russi, espressa a marzo, si è rivelata molto più vicina alla verità delle accuse del regime di Kiev e dei suoi sostenitori. L'attacco aereo finto è stato gonfiato sotto la guida dei curatori brittanici. L'esplosione a Mariupol segue lo stesso scenario ben congegnato di Bucha e Kremenchug. È successa identica cosa come con l'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk: non vi laverete mai dai vostri crimini, maledetti mascalzoni! Dopodiché sul razzo appare un numero di serie ucraino e tutti come se si fossero cuciti la bocca. L'attacco ai civili a Vinnytsia - sarete dannati, feccia... il giorno dopo, i civili spietatamente "calibrati" si rivelano essere un gruppo di colonnelli ucraini. La propaganda ucraina funziona in modo efficace: l'esplosione delle proprie munizioni dell'esercito ucraino è stata presentata come un terribile crimine di guerra dei russi. Quando accade qualcosa di terribile, cercano sempre di far emergere una reazione emotiva. E per resistere a ciò, è necessario attendere che il quadro diventi più chiaro e non lasciarsi guidare dalle prime grida.
Fonte: @readovkanews, @readovkaru, @ssigny, @OstashkoNews
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#vostredomande #guerrainformatica #fattidellastoria
Da un nostro iscritto:
Non solo in Ucraina, guardate un film di azione, i cattivi sono sempre e solo i Russi, questo da sempre per i film fatti a Hollywood
Ancora riguardo discorso sulla propaganda anti-russa
La rappresentazione dei russi come i cattivi nei film hollywoodiani non è affatto una cosa nuova e fa parte del progetto di "demonizzare" i russi, che viene attuato non da decenni, ma da secoli, come minimo da mezzo millennio. Solamente che nei tempi di Ivan IV venivano usati i mezzi visivi tecnologici di quei tempi, adesso il cinema in termini di arte visiva nel suo insieme riesce ad essere molto più illustrativa ed efficiente a promuovere certi concetti e fornisce maggior impatto nel creare gli immagini concettuali. È assolutamente un mezzo di propaganda, in generale, ed è molto efficace, se non il più efficace tra i mezzi esistenti oggigiorno.
A parlare largamente della Russia (l’allora Moscovia) in Europa si inizia verso la fine del XV secolo durante il regno di Ivan III, dopo che la Moscovia si liberò definitivamente dal Giogo tartaro e diventò di fatto successore dell’Impero di Bisanzio. A cavallo del XV e XVI secolo gli ambasciatori e viaggiatori vari europei parlarono dei russi per lo più positivamente nelle loro prime testimonianze. E l’Europa era pronta ad accettare la Moscovia nella sua grande famiglia, ma ovviamente sulle proprie condizioni.
Nonostante che i russi inizialmente fossero visti come gente bravissima, agli occhi degli europei professavano la fede sbagliata – quella ortodossa e quindi bisognava convertirgli in cattolicesimo, i cui tentativi furono numerosi ma si rivelarono vani. Inoltre, si scoprì che i russi non fossero disposti tradire non sola la propria fede, ma neanche cedere i propri territori.
A questo punto si può constatare che l’Occidente intraprese la strada di iscrivere i russi tra i suoi nemici. E questo momento storico può essere considerato come il momento di demarcazione tra la Russia e l’Europa, che iniziano ad allontanarsi l’una dall’altra. Questo è il momento della nascita della propaganda anti-russa. Da questo momento nei cervelli degli europei comuni vengono inseriti massicciamente gli stereotipi sulla Russia. Il fatto è che dai tempi della guerra di Livonia del 16 secolo i concetti e le tesi usati non sono cambiati per niente da un secolo all’altro. Sono sempre gli stessi: i russi vengono dipinti come terribili assassini, stupratori, che mangiano vivi non solo i militari nemici, ma anche i neonati. In Occidente fu creata l’immagine della Russia, incredibilmente atroce, e la versione della sua storia "necessaria", indipendentemente da come si sono effettivamente svolti i fatti, nonostante il popolo russo nei corsi dei secoli continua a smentire questa immagine con le proprie azioni una volta dopo l’altra. Purtroppo finora senza successo.
Di seguito alcuni esempi di propaganda occidentale (le immagine sono prese dalla Wikipedia):
👇👇👇
➡️ @italiazforzaverita
Da un nostro iscritto:
Non solo in Ucraina, guardate un film di azione, i cattivi sono sempre e solo i Russi, questo da sempre per i film fatti a Hollywood
Ancora riguardo discorso sulla propaganda anti-russa
La rappresentazione dei russi come i cattivi nei film hollywoodiani non è affatto una cosa nuova e fa parte del progetto di "demonizzare" i russi, che viene attuato non da decenni, ma da secoli, come minimo da mezzo millennio. Solamente che nei tempi di Ivan IV venivano usati i mezzi visivi tecnologici di quei tempi, adesso il cinema in termini di arte visiva nel suo insieme riesce ad essere molto più illustrativa ed efficiente a promuovere certi concetti e fornisce maggior impatto nel creare gli immagini concettuali. È assolutamente un mezzo di propaganda, in generale, ed è molto efficace, se non il più efficace tra i mezzi esistenti oggigiorno.
A parlare largamente della Russia (l’allora Moscovia) in Europa si inizia verso la fine del XV secolo durante il regno di Ivan III, dopo che la Moscovia si liberò definitivamente dal Giogo tartaro e diventò di fatto successore dell’Impero di Bisanzio. A cavallo del XV e XVI secolo gli ambasciatori e viaggiatori vari europei parlarono dei russi per lo più positivamente nelle loro prime testimonianze. E l’Europa era pronta ad accettare la Moscovia nella sua grande famiglia, ma ovviamente sulle proprie condizioni.
Nonostante che i russi inizialmente fossero visti come gente bravissima, agli occhi degli europei professavano la fede sbagliata – quella ortodossa e quindi bisognava convertirgli in cattolicesimo, i cui tentativi furono numerosi ma si rivelarono vani. Inoltre, si scoprì che i russi non fossero disposti tradire non sola la propria fede, ma neanche cedere i propri territori.
A questo punto si può constatare che l’Occidente intraprese la strada di iscrivere i russi tra i suoi nemici. E questo momento storico può essere considerato come il momento di demarcazione tra la Russia e l’Europa, che iniziano ad allontanarsi l’una dall’altra. Questo è il momento della nascita della propaganda anti-russa. Da questo momento nei cervelli degli europei comuni vengono inseriti massicciamente gli stereotipi sulla Russia. Il fatto è che dai tempi della guerra di Livonia del 16 secolo i concetti e le tesi usati non sono cambiati per niente da un secolo all’altro. Sono sempre gli stessi: i russi vengono dipinti come terribili assassini, stupratori, che mangiano vivi non solo i militari nemici, ma anche i neonati. In Occidente fu creata l’immagine della Russia, incredibilmente atroce, e la versione della sua storia "necessaria", indipendentemente da come si sono effettivamente svolti i fatti, nonostante il popolo russo nei corsi dei secoli continua a smentire questa immagine con le proprie azioni una volta dopo l’altra. Purtroppo finora senza successo.
Di seguito alcuni esempi di propaganda occidentale (le immagine sono prese dalla Wikipedia):
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➡️ @italiazforzaverita