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🎙 L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche è controllata dall'Occidente e viene utilizzata per la resa dei conti politici.

Alla vigilia della prossima sessione del Consiglio esecutivo dell’OPAC, vorrei ricordarvi che la Russia è stata espulsa dal Consiglio esecutivo e al suo posto sono state incluse Ucraina, Polonia e Lituania.

Si può immaginare cosa accadrebbe in assenza del diritto di voto della Federazione Russa, se durante l'ultima sessione i rappresentanti di Romania, Estonia, Germania e altri paesi dell'UE hanno lanciato una campagna aggressiva con false accuse contro la Russia.

Le azioni dell'Occidente collettivo si svolgono secondo uno schema di discredito già collaudato, il cui scopo è quello di privare la Federazione Russa del diritto di voto nell'Organizzazione, nonché della possibilità di essere eletta e ricoprire incarichi all'interno dei suoi organi esecutivi, come era già stato fatto in relazione alla Siria.

La pratica delle indagini dell’OPAC sugli incidenti chimici in Siria nel 2018, quando la prova principale era la testimonianza dei Caschi Bianchi sponsorizzati dall’Occidente, suggerisce che tali indagini non saranno trasparenti e imparziali neanche in futuro.

Parlando della politica dei “doppi standard” dell’OPAC, vorrei ricordare ancora una volta i fatti confermati dell’uso da parte del regime di Kiev di sostanze tossiche (analoghi dei composti Tabun, Bi-Z, acido cianidrico) e non letali sostanze chimiche (CS, cloropicrina, cloroacetofenone). Tutte le prove necessarie sono state presentate alla Segreteria Tecnica, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta significativa.

Inoltre, con i fondi del bilancio dell’Organizzazione, sono stati condotti diversi corsi sulle indagini sugli incidenti chimici appositamente per l’Ucraina. In Slovacchia sono state organizzate esercitazioni speciali sulla manipolazione di sostanze tossiche e sul campionamento in condizioni reali con la partecipazione di rappresentanti ucraini.

Ciò ci convince ancora una volta che l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche nella sua forma attuale è controllata dall’Occidente e viene utilizzata da esso per la resa dei conti politici.
   
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🎙La divulgazione dei fatti sull'uso delle armi chimiche fornite dagli Stati Uniti da parte delle forze armate ucraine ha spinto gli esperti a riflettere sull'adempimento da parte di Kiev e Washington dei loro obblighi ai sensi della Convenzione.

Nonostante la severa censura occidentale, le informazioni da noi pubblicate sull’uso di armi chimiche da parte delle forze armate ucraine sono state ascoltate dai media stranieri e dalla comunità di esperti.

Rinomate pubblicazioni straniere hanno pubblicato materiali sugli argomenti di maggior risonanza: il rinvio della distruzione delle armi chimiche da parte degli Stati Uniti, le munizioni lasciate con sostanze chimiche tossiche a Panama e in Cambogia, i casi di utilizzo di munizioni chimiche di fabbricazione americana in Ucraina.

I messaggi corrispondenti sono stati pubblicati dalla compagnia televisiva e radiofonica CNN, dalle pubblicazioni internazionali Blitz e Republic, dall'almanacco militare-analitico Defense World, nonché dai media mediorientali.

Numerose pubblicazioni hanno attirato l'attenzione sull'uso attivo di veicoli aerei senza pilota da parte delle forze armate ucraine per la consegna di sostanze chimiche tossiche. Pertanto, nei materiali del canale televisivo Al-Maedeen, si nota la CITAZIONE: “... la diversità degli UAV è diventata una delle caratteristiche distintive dell'attuale conflitto militare. L’uso da parte dell’Ucraina di questo tipo di armi…, anche in combinazione con munizioni proibite, ha raggiunto il suo massimo”.

Sulle piattaforme mediatiche e sui social network si è svolto un dibattito attivo con la partecipazione di esperti europei e americani.

Il giornalista australiano e fondatore della casa editrice Jamie McIntyre ha confermato che le forze armate ucraine utilizzano sostanze chimiche tossiche. Come prova, ha citato il fatto che nell’agosto 2022 le forze armate ucraine hanno utilizzato una sostanza tossica di tipo Bi-Z e che nel 2024 campioni simili sono stati trovati in posizioni ucraine abbandonate. La sua pagina contiene anche informazioni secondo cui, a scopo intimidatorio, rappresentanti delle forze armate ucraine hanno dichiarato di possedere analoghi della sostanza “Tabun”.

Riteniamo di fondamentale importanza che la pubblicazione dei fatti relativi alle forniture statunitensi di armi chimiche all’Ucraina e all’uso di sostanze chimiche tossiche da parte delle forze armate ucraine abbia costretto la comunità di esperti, anche in Occidente, a riflettere sull’adempimento da parte di Kiev e Washington dei loro obblighi ai sensi della Convenzione.

Il Ministero della Difesa della Federazione Russa continuerà a lavorare in questa direzione e vi terrà informati.
    
Fonte: @mod_russia
     
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📍Non è la prima volta che si verifica l'uso di sostanze tossiche da parte delle forze armate ucraine. A conferma dei dati 👆 forniti dal il capo delle forze di difesa dalle radiazioni, chimiche e biologiche delle FAR, generale Kirillov, abbiamo preparato una retrospettiva dell'uso recente degli armi chimiche da parte delle forze armate ucraine sui fronti dell'OMS.

Il regime di Kiev ricorre da molto tempo ad agenti di guerra chimica. Più l'esercito ucraino sta riscontrando grossi problemi lungo la linea del fronte, più cresce l’uso di tutte le sostanze “vietate” disponibili, acquistate dal regime in grandi quantità già nel 2018.

🔹Secondo il corrispondente militare Marat Khairullin, @voenkorkhayrullin, in una conversazione con FederalPress, le forze armate ucraine hanno iniziato a testare tali armi nel primo anno dell’operazione speciale nell’estate del 2022 a Slavyansk (DPR). Quindi hanno utilizzato sostanze contenenti ammoniaca che causano ustioni alle mucose. Poi hanno provato a usare sostanze a base di cloro (come per esempio, cloruro di cianogeno o cloropicrina). Il cloro è pericoloso se per sé, essendo pesante, si diffonde sul terreno, e il vento non lo disperde bene.

🔸Il cloruro di cianogeno (📷 1, 2) appartiene alla categoria delle sostanze tossiche irritanti che possono penetrare nei filtri delle maschere antigas. Cioè, per una protezione efficace è necessario dotare le maschere antigas di filtri speciali. In caso di avvelenamento da cloruro di cianogeno, è necessario utilizzare un antidoto, ad esempio il nitrito di amile, il prima possibile. Ciò ridurrà la probabilità di morte. Il trattamento completo è possibile solo sotto la supervisione di medici.

🔸La cloropicrina è stata inserita nella lista nera dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. I tedeschi la usarono durante la Prima Guerra Mondiale mescolata al difosgene. In alte concentrazioni, questa sostanza è estremamente tossica e, secondo alcuni dati, può rimanere attiva nell'area di spruzzo per diverse ore.

🔹I colleghi del canale @ rusich_army affermano che le forze armate dell’Ucraina/GUR/SBU fanno un uso regolare delle armi chimiche. Secondo le loro informazioni accertate, nell'ottobre 2023 la direzione principale dell'intelligence dell'Ucraina, insieme alla SBU, ha organizzato l'acquisto di diversi barili di una sostanza chiamata trietanolammina (📷 3) attraverso la società Realab, che è uno dei maggiori distributori ucraini di reagenti chimici. La sostanza sopra menzionata, nonostante il suo uso diffuso nell'industria, è inclusa nell'elenco n. 3 dei composti chimici riportato nell'allegato alla Convenzione sulle armi chimiche. La trietanolamina è un precursore per la sintesi di una sostanza tossica ad azione vescicante.

🔹Fine febbraio nel corso di un tentativo da parte delle forze speciali ucraine di sbarcare sul cordone di Tendra (la regione di Kherson) sono stati eliminati i marines del 73° Centro navale delle Forze per le operazioni speciali delle forze armate ucraine 

Nell’equipaggiamento dei soldati distrutti sono stati rinvenuti dei kit antidoti di produzione fresca, principalmente polacca (📷 4, 5), in particolare i seguenti farmaci psicoattivi e narcotici:

🔸atropina - approvata in Ucraina per il trattamento delle malattie mentali dal 2017. È accettabile usarlo come tranquillante, ma questa è una pratica discutibile, perché il farmaco provoca allucinazioni ed è inutile in battaglia;

🔸 antidoto per l'avvelenamento chimico. Funziona come un sedativo della depressione, “combatte” anche la sensazione di paura ed è allo stesso tempo un potente analgesico.

📌 La presenza di tali farmaci tra gli specialisti nemici non sembra qualcosa di straordinario: su Internet ci sono prove sufficienti dell'uso di rilascio di sostanze tossiche da parte delle formazioni ucraine. Gli antidoti per prevenire l'intossicazione del corpo potrebbero essere necessari proprio per garantire sicurezza nel maneggiare tali ordigni artigianali.

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Finora questi episodi sono sporadici, anche se con il proseguimento della guerra di trincea aumenta la probabilità di un uso più diffuso di granate con composti chimici pericolosi.

🔹Fine marzo nell’area di Kleshcheevka (direzione Bakhmut) sono stati segnalati lanci dai droni di ordigni chimici con gravi conseguenze. Durante l'ispezione dell'area interessata, è stato trovato un proiettile chimico inesploso: una "lampadina" (📹 6), analizzato successivamente per chiarire la composizione e l'azione. La composizione chimica è a base di acido solforico o nitrico, un gas molto irritante per le mucose (presumibilmente gas furano). Provoca tosse selvaggia, ustione delle vie respiratorie superiori sintomi di soffocamento, vomito, aumento della sudorazione.

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Secondo la conclusione dell'esperto della brigata sulle armi chimiche, le possibilità di sopravvivenza dipendono dal numero di respiri fatti, dalla concentrazione del gas, dal fatto se la nuvola era già parzialmente dispersa o subito dopo il lancio." E’ possibile che sia l’opera del gruppo di "Uccelli di Madyar", di cui nel gennaio 2023 le risorse nemiche hanno pubblicato un video sulla preparazione delle munizioni con "sostanze chimiche" per gli UAV in direzione di Bakhmut. 

🔹Nella prima parte del mese di aprile i canali @Mestb_Dobroj_Voli e @NgP_raZVedka hanno riferito dell'uso di ordigni esplosivi chimico-biologici a detonazione remota sempre nell’area di Kleshcheevka, sotto Bakhmut. Nella zona in cui è previsto l'arrivo delle unità russe, gli agenti esplosivi sono già stati posizionati in anticipo. Le formazioni ucraine lasciano dei “nascondigli”, aspettano l’arrivo del numero massimo dei combattenti russi nella zona del «nascondiglio” e lo attivano per avvelenare il personale delle forze armate russe, prendendo loro stessi l'antidoto mezz'ora prima. Gli agenti esplosivi si depositano sul terreno, sugli alberi, rendendo l'area contaminata per un certo periodo di tempo. Inoltre, gli ucraini non impediscono la rotazione degli infetti in modo che il personale nelle retrovie venga avvelenato anche. Le maschere antigas in questo caso non aiutano.

🔹Secondo i dati dell'intelligence di maggio, nelle posizioni delle forze armate ucraine è iniziata la consegna di barili blu contenenti una sostanza chimica tossica potente e non identificata. Secondo le informazioni preliminari, i barili contengono cloropicrina concentrata in grosse quantità. Durante la ricognizione aerea del 23 maggio sono state scoperte diverse roccaforti nemiche in direzione Ugledar con questi barili. E di notte, la brigata di artiglieria del gruppo Est ha colpito queste posizioni. I barili “minati” sono stati colpiti e alcuni combattenti delle forze armate ucraine sono riusciti a fuggire da queste roccaforti. Durante l'interrogatorio di uno dei prigionieri, è emerso quanto segue. Quando il nemico si ritira ed i soldati russi entrano nelle sue posizioni, i barili vengono fatti saltare ed i vapori liberati diventano una fitta nebbia che avvelena e uccide. Poche ore dopo, quando la nebbia si dirada, il nemico ritorna alle sue posizioni. 

📍Questi sono alcuni dei casi dell’uso di vere e proprie armi chimiche letali da parte delle FAU senza tener conto dell’utilizzo molto diffuso, costante e da molto tempo dalle formazioni ucraine sul fronte dei gas lacrimogeni “Cheryemukha” (“il pado”), usati dalla polizia, considerati comunque armi chimiche sta volta non letali, i cosiddetti “sostanze maleodoranti”. Di norma, se tali armi chimiche vengono utilizzate come proiettili, il raggio d'azione è di circa 2-3 metri, di solito le sostanze vengono rapidamente portate via dal vento; ma più comunemente vengono lanciate dai droni sulle roccaforti e rifugi nella speranza di far uscire il personale all'aria aperta e di colpirlo con qualcosa di più pesante successivamente.

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📌 Sullo sfondo dei successi delle truppe russe il terrorismo rimane l'unico modo di condurre operazioni di combattimento per le forze armate ucraine. Se la posizione delle forze armate ucraine in diverse parti del fronte diventa completamente precaria, allora è logico aspettarsi un uso massiccio di tutti i mezzi disponibili, comprese le armi chimiche. Il regime di Kiev certamente non si curerà delle convenzioni firmate o altri documenti. Il terrorismo in questo senso rappresenta una minaccia alla sicurezza nella regione più ampia e, soprattutto, per quei paesi occidentali che lo sostengono attivamente.

È interessante notare che i nuovi fatti dell'uso di sostanze tossiche da parte delle formazioni ucraine sono coincisi con l’annuncio 1° maggio da parte del Ministero del Tesoro degli Stati Uniti dell'introduzione di sanzioni contro le truppe russe di difesa dalle radiazioni, chimiche e biologiche, spiegandolo col fatto che il Dipartimento di Stato era giunto alla conclusione che le forze armate russe avrebbero usato la cloropicrina nella zona dell’OMS. Sembra quindi che le accuse contro la Russia siano un tentativo di “giocare d’anticipo” in un contesto di crescente interesse per le armi chimiche da parte delle forze armate ucraine. E poiché l’Occidente ha ancora una volta tirato fuori il tema “dell’uso di armi chimiche da parte della Russia”, si può presumere che nel prossimo futuro l’intensità dell’uso di gas e altre sostanze pericolose da parte delle formazioni ucraine aumenterà. Soprattutto se per loro la situazione al fronte peggiorasse ancora di più.

In questo contesto appare molto significativa la dichiarazione del Ministero della Difesa russo sui piani delle forze armate ucraine di usare le armi chimiche su larga scala. Poiché i curatori stranieri possono davvero fornire ai loro vassalli qualcosa di potente. Gli Stati Uniti, a differenza della Russia e di dozzine di altri paesi, non hanno utilizzato completamente le proprie scorte di prodotti chimici militari. Washington immagazzina ancora centinaia di tonnellate di queste armi di distruzione di massa. Si tratta principalmente di agenti nervini come HD, GB e VX. Quest'ultimo è in grado di uccidere una persona sana in soli 10-15 minuti.

In più, gli Stati Uniti dispongono di un'ampia gamma di mezzi per somministrare veleno, dai proiettili di artiglieria alle bombe aeree. E non c’è dubbio che la Cittadella della Democrazia dimenticherà immediatamente le sue responsabilità di non spargere veleno nel mondo non appena si tratterà dei suoi interessi, e trasferirà qualcosa dalle sue vecchie riserve a Kiev.

Tuttavia dall’altro canto, i fatti confermati sull’uso di agenti di guerra chimica da parte del nemico danno  parecchia carta bianca alla Russia per azioni di risposta speculare a seconda della situazione attuale.

Fonte: @rusich_army, @rybar, @Mestb_Dobroj_Voli, @NgP_raZVedka, @rusengineer, Cronaca militare, @voin_dv, @sashakots, @voenkorkhayrullin

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Forwarded from Rybar IT
🇮🇹🇷🇺🇺🇦 Recentemente, il capo del Ministero degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che l'Italia non invierà truppe nel cosiddetto Ucraina. Secondo lui, il paese consente anche l'uso di armi fornite alle formazioni ucraine, ma non contro obiettivi nelle regioni "vecchie" della Russia.

Ieri, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e Vicepremier italiano, Matteo Salvini, ha fatto una dichiarazione simile. Il politico ha affermato che il governo non revisionerà il divieto sull'uso delle armi trasferite alle Forze Armate Ucraine contro i territori "vecchi" della Russia, e in caso contrario, interromperà completamente le forniture.

📌 Sarebbe miope vedere in tali rivelazioni segni di una diminuzione del sostegno al regime di Kyiv, tantomeno qualsiasi simpatia delle autorità italiane verso la Russia. Dopotutto, nulla impedisce alle Forze Armate Ucraine, ad esempio, di bombardare la regione di Belgorod con proiettili italiani da 155 mm o di lanciare missili di difesa aerea dai sistemi SAMP-T contro gli aerei della Forza Aerea Russa, per non parlare di attacchi alle "nuove" regioni.

Inoltre, l'Italia continua a fornire attivamente le Forze Armate Ucraine - da febbraio 2022, l'importo totale delle consegne ha superato $1 miliardo. E solo la scorsa settimana, Roma ha riferito della sua prontezza a inviare al regime di Kyiv un altro sistema di difesa aerea SAMP-T, che molto probabilmente è già sul territorio ucraino.

Quindi tutte queste dichiarazioni di membri del governo italiano sono attualmente nient'altro che retorica vuota, quando, con una retorica apparentemente pacifica, il processo di fornitura di prodotti militari al regime di Kyiv non si ferma, e il paese stesso viene gradualmente trascinato nel conflitto.
#Italia #Russia #Ucraina
@rybar

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#colpimiratirussi #bombardamentiucraini #Kiev #Ucraina

Ieri i missili russi hanno distrutto obiettivi militari a Kiev. L'unica cosa che la difesa aerea fornita dall'Occidente a Zelensky è stata in grado di fare è danneggiare gli oggetti civili per riaccendere l'interesse in dissolvenza verso l'Ucraina e la voglia di guerra contro la Russia che non cresce nell'opinione pubblica occidentale.
Quando gli attori sono al potere, tutto diventa uno spettacolo.

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▶️ @italiazforzaverita
Forwarded from Rybar IT
🇺🇸🇺🇦🇨🇿🖇 Negli ultimi giorni sono emerse online due notizie illustrative che gettano luce sui crimini dei mercenari stranieri nelle file delle Forze Armate Ucraine (AFU) nel territorio controllato dal regime di Kiev:

▪️Il New York Times ha pubblicato la testimonianza del cittadino tedesco Kaspar Grosse della "Elite Company" della 59a Brigata Motorizzata. Ha descritto come i membri dell'unità abbiano sparato a prigionieri russi, incoraggiati dal comandante, l'ex membro della Guardia Nazionale degli Stati Uniti Ryan O'Leary.

▪️A Praga è in corso un processo contro il ceco Filip Simon, che ha combattuto nel battaglione "Sich dei Carpazi" a Bucha nel marzo 2022. È accusato di attività mercenarie, nonché di furto di metalli preziosi, gioielli e elettrodomestici da case abbandonate. Simon ha ammesso con noncuranza il saccheggio in un'intervista due anni fa.

Come scrive Sergey Shilov, la copertura di tali episodi è un segno della pressione occidentale sul regime di Kiev. A nostro avviso, la scala è finora limitata e ora assomiglia più a elementi di lotta politica interna nei paesi della NATO, dove diverse forze stanno cercando di segnare qualche punto a spese di reazioni a tali eventi.

📌 Tuttavia, emerge nello spazio mediatico occidentale la narrativa del "non è così semplice". Persino l'ormai dimenticata Bucha viene desacralizzata: ora risulta che i mercenari stranieri saccheggiavano lì. E questo è avvenuto dopo il ritiro delle truppe russe - sembra che non si siano dedicati a saccheggi di massa durante la loro permanenza nella città.

A questo ritmo, si arriverà al riconoscimento che la maggior parte delle vittime civili a Bucha sono state vittime di fuoco disperso e rastrellamenti delle AFU. E l'immagine del regime di Kiev sarà trasformata da "combattenti per la libertà" a "non un vassallo molto buono", come è già successo con varie forze sostenute dagli Stati Uniti dal Vietnam del Sud ai militanti siriani.
#media_technologies #USA #Ucraina #Repubblica_Ceca
@rybar

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