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🗺 1. La mappa delle ostilità del 14 dicembre 2023
 
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🗺 2. L'attacco delle forze armate ucraine con droni alle retrovie russe la notte del 14 dicembre 2023

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🗺 3. La situazione in direzione Kupyansk il 15 dicembre 2023: la continuazione dell'assalto a Sinkovka

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🗺 4. La situazione in direzione Soledar il 15 dicembre 2023: le prospettive dell'attacco a Chasov Yar

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🗺 5. La situazione in direzione Donetsk, la battaglia per Maryinka il 14 dicembre 2023: feroci battaglie negli approcci a Pobeda

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🗺 6. La situazione in direzione Kherson il 13 dicembre 2023: il contrattacco delle forze armate russe a Krynki

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Fonte: @rybar

➡️ t.me/italiazforzaverita
🎙 Estratti dalle risposte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alle domande dei giornalisti e dei cittadini russi durante il programma "Risultati dell'anno", 14 dicembre 2023

Punti chiave:

• Molti leader europei fingono di emulare [la dura posizione del] generale de Gaulle, che combatté per gli interessi della Francia, ma in realtà [avendo ceduto agli Stati Uniti] si comportano come il maresciallo Pétain, che si sottomise alla volontà degli invasori durante la Seconda guerra mondiale.

Quasi tutti [nell’UE] agiscono in questo modo, tranne Robert Fico e Viktor Orbán. Loro non sono politici filo-russi, bensì filo-nazionali, perché difendono gli interessi dei loro Paesi. Persone simili [come de Gaulle] non esistono più. Ciò è legato alla forte dipendenza di molti dal “Grande Fratello”, e cioè dagli Stati Uniti.

• Le condizioni basilari  per il ripristino di relazioni a pieno titolo [tra Russia e USA] verranno a crearsi quando Washington inizierà a rispettare gli altri popoli, le altre nazioni, a cercare compromessi; e smetterà di cercare di risolvere i propri problemi per mezzo di sanzioni e azioni militari.

• Noi, proprio come la Turchia, partiamo dal fatto che le decisioni dell'ONU sulla creazione di uno stato palestinese con capitale a Gerusalemme Est devono essere messe in atto. Questo è estremamente importante. Dobbiamo creare le basi a fondamento di una soluzione israelo-palestinese.

• Tutto ciò che i funzionari del Comitato Olimpico Internazionale stanno facendo nei confronti dello sport russo è una totale deformazione delle idee di Pierre de Coubertin. Il Movimento Olimpico è stato creato per unire le persone.

• Per quanto riguarda l'“ordine basato su regole” [occidentali], tali regole non esistono. [L’Occidente] le cambia a seconda dei propri interessi. Per fortuna, un numero piuttosto ingente di nazioni vuole vivere secondo le regole stabilite nei documenti internazionali fondamentali.

Leggere il testo integrale (in inglese)
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#riepilogodelgiorno #primalinea

❗️🇷🇺🇺🇦🎞 La cronaca dell’operazione militare speciale: principali eventi dal 15 al 17 dicembre 2023 da @rybar

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❗️🇷🇺🇺🇦🎞 La cronaca dell’operazione militare speciale: principali eventi dal 15 al 17 dicembre  2023

Repubblica di Crimea (15.12)

Dopo una lunga pausa, le formazioni ucraine hanno organizzato un altro massiccio raid in Crimea.

Il nemico ha cercato di colpire le strutture energetiche e gli aeroporti della penisola, ma la difesa aerea ha intercettato con successo tutti gli obiettivi.

Regione di Rostov (17.12)

Le formazioni ucraine hanno nuovamente attaccato obiettivi nella regione di Rostov.

Quasi tutti i bersagli sono stati abbattuti, ma almeno un aereo militare è stato danneggiato.

Regione di Kursk (15.12)

Oltre agli attacchi dei droni nelle retrovie, il nemico ha attaccato obiettivi nella regione di Kursk.

Sei missili nemici sono stati intercettati nel cielo sopra Kursk, senza conseguenze.

Regione di Kursk (16.12)

Il giorno successivo, le forze armate ucraine hanno attaccato obiettivi nella regione con i droni.

E stata danneggiata la stazione ferroviaria a Dmitriev ed è stato temporaneamente diseccitato l'impianto di estrazione e lavorazione Mikhailovsky.

Regione di Odessa (17.12)

Le forze aerospaziali russe continuano a colpire le infrastrutture nemiche nella regione di Odessa.

L'obiettivo presunto del raid sono stati depositi di armi e basi di droni navali.

Settore di Kupyansk (16.12)

Nel settore di Kupyansk, le forze armate russe cercano di sfondare le difese nemiche nell'area di Sinkovka, colpendo le posizioni delle forze armate ucraine.

A est, i combattimenti si svolgono nella fascia forestale vicino a Ivanovka, dove le formazioni ucraine hanno trasferito le riserve per mantenere la linea del fronte.

Direzione Soledar (16.12)

In direzione Soledar le unità delle forze armate russe stanno irrompendo nelle difese nemiche nell'area della gola Kudlin e di Dubovo-Vasilevka nel nord.

Inoltre ci sono feroci battaglie per il controllo delle strade Grigorovka - Bogdanovka e Khromovo - Chasov Yar.

A sud, le unità d'assalto "Kamerton" stanno effettuando un'ulteriore ripulita delle dacie di Bakhmut, ampliando la zona di controllo nel settore.

Dopo aver preso la collina dominante nella zona di Kleshcheevka, le unità russe continuano la loro offensiva a ovest del villaggio.

Direzione Donetsk (15.12)

L'esercito russo continua l'operazione per circondare l'area fortificata di Avdeevka.

A nord della città, le forze armate russe hanno preso nuove posizioni nella zona di Stepovoye, e il nemico sta trasferendo riserve nel tentativo di frenare l'avanzata.

Sul fianco meridionale, le unità russe hanno eliminato i resti del nemico da "Vinogradniki".

L’artiglieria russa sta colpendo le forze armate ucraine per bloccarle nel microdistretto "Khimik", preparandosi a tagliare Avdeevka in due “calderoni”.

Direzione Donetsk (16.12)

Sulla sponda settentrionale di Maryinka, i combattenti russi stanno completando lo sgombero dal nemico della periferia occidentale dell’insediamento.

Le formazioni ucraine sono state scacciate dalle zone residenziali; attualmente le forze armate ucraine controllano non più dell’1% del territorio della città.

Nella direzione Sud di Donetsk, dopo aver preso il controllo della parte occidentale di Maryinka, è stato possibile sviluppare un'offensiva nell'area di Novomikhailovka.

L'esercito russo è riuscito a prendere piede nella periferia sud-orientale dell'insediamento e imporre al nemico una battaglia a colpi di arma da fuoco.

Fonte: @rybar

➡️ @italiazforzaverita
#riepilogodelgiorno #primalinea

🗺 1. L'attacco missilistico delle forze armate ucraine a Kursk il 15 dicembre 2023

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🗺 2. L'intensificazione degli attacchi delle forze armate ucraine ai territori russi dal 15 al 17 dicembre 2023

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🗺 3. La situazione in direzione Donetsk alla fine del 15 dicembre 2023: la battaglia di Avdeevka, l'avanzata delle forze armate russe a Stepovoye e successi nei "Vinogradniki"

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🗺 4. La situazione in direzione Donetsk alla fine del 15 dicembre 2023: la battaglia per Maryinka, l'avanzata delle forze armate russe a nord del bacino idrico

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🗺 5. La situazione in direzione Sud di Donetsk alle ore 12.00 del 16 dicembre 2023: mezzo accerchiamento di Novomikhailovka

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Fonte: @rybar

➡️ t.me/italiazforzaverita
#vostredomande

Le domande di un nostro iscritto:

Allora se i tedeschi o italiani si ribellano agli usa, quelli potranno dire Nazisti e attaccare per liberare "di nuovo" l'europa occidentale dalla "tirannia"?

Ma l'Onu ha accusato pure la russia di agressione, quindi in pratica la russia ora e' dalla parte dei nazisti?

Secondo me, non serve nascondersi. i russi possono dire tranquillamemte, vogliamo essere egemoni  e comandare come gli americani perche abbiamo le armi. meno ipocrisia. tutto qui


Prima di tutto, la Russia non vuole diventare nuovo egemone. Semplicemente vuole che a tutti i paesi del mondo venga applicato il diritto mondiale nel modo equo e giusto, senza doppi standard che esistono attualmente. Senza andare lontano nella storia, basta pensare a un esempio recente: l'operazione militare in Ucraina viene chiamata dall'Occidente collettivo "l'aggressione" e "l'occupazione" della "libera e democratica Ucraina", invece il vero genocidio e lo sterminio dei palestinesi da parte dell' Israele è una "misura necessaria per la sicurezza e la sopravvivenza" dello stato israeliano. Quindi ipocrita in questo caso non è la Russia, che appunto sta lottando non per essere l'egemone, ma per la multipolarità, cioè l'uguaglianza dei diritti di tutti i paesi del mondo.

Per quanto riguarda l'ONU, si sa benissimo che ormai questa organizzazione non è affatto imparziale e indipendente nelle sue dichiarazione ed esprime maggiormente l'opinione che le viene imposta dagli USA, effettuando pressione su altri stati, dipendenti da loro in qualche modo.

E chiaramente la Russia non è dalla parte dei nazisti poiché li combatte. Per capirlo basta ricordare cos'è il nazismo.

Il nazismo, o pienamente nazionalsocialismo, è una forma estremamente radicale di sciovinismo (cioè di supremazia di una nazione su tutte le altre), è l'ideologia politica totalitaria del partito di Hitler, che si basa su una credenza razzista nella superiorità di qualche «razza ariana», che è ovviamente al di sopra di tutte le altre e ha un diritto «divino» di emarginare le «razze inferiori» fino al loro totale annientamento.  Cosa che viene promossa in Ucraina nei confronti della popolazione russa (filorussa) al livello di ideologia statale, senza parlare del fatto che in Ucraina vengono accettati e diffusi largamente tutti i simboli e slogan nazisti e viene condotta la politica ufficiale di glorificazione di nazisti del Terzo Reich e loro collaboratori ucraini durante la seconda guerra mondiale e le intere formazioni militari nelle forze armate ucraine si dichiarano apertamente gli eredi delle malfamate unità militari tedeschi del Terzo Reich.

Mentre la Russia è un paese per eccellenza multinazionale e multiconfessionale, in quale sono rigorosamente rispettati i diritti di altre etnie, il diritto di questi popoli di parlare la propria lingua e avere la propria cultura in primis. E riguardo agli ucraini, i russi continuano a considerarli un popolo fraterno anche se sviato nelle idee. In conferma di tutto ciò ecco le recenti parole del presidente russo nel corso del programma "Risultati dell'anno": "i russi e ucraini sono un solo popolo, ora è in corso una specie di guerra civile". Di quale nazismo in Russia o della Russia stiamo parlando?

Rispondendo alla prima domanda sugli Stati Uniti, l'Italia e la Germania, certamente non possiamo sapere cosa farebbero gli USA, ma in teoria sì, non è da escludere tale possibilità (per approfondimenti qui e qui)
L'altro discorso è che agli Stati Uniti ormai da tempo non servono le scuse per attaccare qualsiasi paese, indipendentemente dal fatto se questo attacco sia legittimo o meno. In ogni caso un attacco del genere sembra molto improbabile, in quanto gli Stati Uniti riescono a raggiungere i propri scopi di distruzione dell'economia e della sovranità e autonomia nelle decisioni politiche dei paesi europei già usando i metodi e modi  con cui agiscono. Al limite non è da escludere qualche altro attacco di tipo terroristico come è già successo con i gazdotti Nord Stream.

➡️ @italiazforzaverita
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🎙️ Risposte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alle domande del programma “Mosca. Cremlino. Putin” (17 dicembre 2023)

Lei ha detto che gli Stati Uniti stanno perseguendo una politica imperialista, mentre invece [il Presidente degli Stati Uniti] Biden afferma che “se Putin non verrà fermato in Ucraina, la Russia attaccherà la NATO”.

💬 Vladimir Putin: Questa è una totale sciocchezza. Penso che anche il Presidente Biden lo capisca. È solo un modo di dire che usano per giustificare la loro politica fallace nei confronti della Russia. E si tratta di una politica fallace perché io non penso che gli Stati Uniti oggi (intendo dire nell’ottica dello sviluppo globale) siano ancora così interessati come lo erano 20 anni fa a infliggere, come dichiarano pubblicamente, una “sconfitta strategica” alla Russia. Non penso che questo sia nell’interesse nazionale degli Stati Uniti stessi. Questo è il primo punto.

Il secondo punto. Il Presidente di un qualsiasi grande Paese, tanto più di un paese della NATO, e quindi, a maggior ragione, del Paese che è padrone della NATO (perché gli Stati Uniti sono i padroni della NATO: la NATO, l’intera organizzazione, è un po’ il loro "cortile") non può non capire che la Russia non ha alcun motivo, né ha alcun interesse di tipo geopolitico, economico, politico o militare a combattere con i Paesi della NATO. Non abbiamo rivendicazioni territoriali l’uno nei confronti dell’altro, e noi non abbiamo il desiderio di rovinare i rapporti con loro. Noi in realtà siamo interessati a svilupparli, tali rapporti.

[...]

Con chi abbiamo problemi? Con nessuno. Sono loro che ci creano artificiosamente problemi, perché non vogliono avere un rivale come la Russia. Ecco tutto.

Come trovare allora un terreno comune quando arrivano accuse da ogni parte?

💬 Vladimir Putin: Loro saranno costretti a trovare un terreno comune con noi, e questo perché dovranno tenere conto del nostro Paese.
#dichiarazioniufficiali #Putin

🎙Estratti del discorso del Presidente russo Vladimir Putin alla riunione allargata del consiglio del Ministero della Difesa.

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Gli eventi di quest'anno lo hanno confermato, lo vediamo tutti: l'Occidente continua a condurre una guerra ibrida contro la Russia, fornisce attivamente al regime di Kiev informazioni di intelligence in tempo reale, invia consiglieri militari, trasferisce moderni sistemi d'arma, compresi sistemi missilistici altamente mobili di lancio multiplo, sistemi missilistici a lungo raggio, munizioni a grappolo, nonché un gran numero di nuovi velivoli senza pilota. Come sappiamo, ha intenzione di trasferire i caccia multiruolo F-16 in Ucraina: in Occidente è in corso l’addestramento dei piloti.

Recentemente, l’attività del blocco militare della NATO nel suo complesso è notevolmente aumentata. Forze significative degli Stati Uniti, compresi aerei, sono state dispiegate ai nostri confini. Il numero delle truppe dell'Alleanza nell'Europa centrale e orientale è aumentato. La Finlandia, come sappiamo, è già stata coinvolta nella NATO e la Svezia sta pianificando di aderirvi. Di fatto, ciò rappresenta la fase successiva nell’approccio dell’Alleanza ai nostri confini.

Permettetemi di ricordarvi che sappiamo tutti benissimo che nel 1991 promisero a Gorbaciov: no, no, nemmeno un centimetro a est – ed ecco qui. Questi sono i partner [nostri]. Mentono spudoratamente, ad ogni passo. Allo stesso tempo, la natura aggressiva del blocco non è più nascosta dietro formulazioni “difensive”. Una volta mi hanno detto: questo non è un blocco militare, abbiamo un'organizzazione politica. E nessuno ha mai cancellato l’articolo 5. Allo stesso tempo, il carattere aggressivo, come ho già detto, non è nascosto. I documenti dottrinali statunitensi sanciscono direttamente le pretese di superiorità globale.

L’Occidente non abbandona la sua strategia di contenimento della Russia e i suoi obiettivi aggressivi in Ucraina. Ebbene, non rinunceremo neanche ai nostri obiettivi nell'operazione militare speciale.

Valutando la situazione attuale “sul terreno”, sulla linea di contatto in combattimento, possiamo affermare con sicurezza che le nostre truppe hanno l’iniziativa. In sostanza, facciamo ciò che riteniamo necessario, ciò che vogliamo. Ove necessario, laddove voi comandanti ritenete generalmente opportuno aderire a tattiche di difesa attiva, ciò avviene e, ove necessario, miglioriamo le nostre posizioni.

Il nemico sta subendo pesanti perdite e ha in gran parte sprecato le sue riserve, cercando di mostrare ai suoi veri padroni almeno qualche risultato della sua tanto pubblicizzata cosiddetta controffensiva. A proposito, è crollato anche il mito sull'invulnerabilità dell'equipaggiamento militare occidentale.

Ogni tentativo, come si diceva in Occidente, di infliggerci una sconfitta militare, una sconfitta strategica è stato distrutto dal coraggio e dalla forza d'animo dei nostri soldati, scontrandosi con la maggiore potenza delle nostre Forze Armate, il potenziale dell'industria nazionale e della difesa produzione. <... >

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Fonte 📹: https://t.me/news_kremlin/2884

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#dichiarazioniufficiali #Putin

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Cari compagni!

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Quello che voglio dire è di ritornare il tema delle cause del conflitto che stiamo vivendo. Qui il pubblico è preparato, tuttavia, penso che sia importante sottolineare ancora una volta alcune cose, parlare delle cause del conflitto attuale in Ucraina.

Ricordiamo che subito dopo il crollo dell'URSS, l'Occidente ha iniziato a lavorare più attivamente sia in Russia che con la nostra "quinta colonna", attorno alla quale saltavamo continuamente, accarezzandoli sulla testa, persuadendoli, sintonizzandoli in qualche umore patriottico. Non importa. Ci sono persone diverse lì, non dipingiamo tutti con la stessa vernice. Tuttavia, il nemico sapeva perché lo stava facendo e sapeva con chi aveva bisogno di lavorare: sia con questa "quinta colonna", sia con le organizzazioni terroristiche, comprese quelle internazionali, e con i separatisti ha lavorato attivamente per risolvere il compito della disintegrazione la Russia. Allo stesso tempo, non è stato meno attivo nello spazio post-sovietico, portando via tutti gli stati indipendenti appena formati: le ex repubbliche dell'Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche. Il nemico ha sempre posto un’enfasi particolare sull’Ucraina, anche prima del crollo dell’Unione Sovietica.

In primo luogo, sulla base di una serie di considerazioni storiche, basate sul fatto che molti ex nazisti si trasferirono nel continente americano, in particolare in Canada, negli Stati Uniti, c'era una buona base e lavorarono con loro, lì sono state create intere istituzioni che hanno lavorato solo su questo argomento. Si stavano preparando. E non appena è avvenuto il crollo, si sono pienamente impegnati. Hanno lavorato da noi - e lì con forza raddoppiata, triplicata. Perché? Ma perché hanno sempre creduto che la Russia, avendo perso tale potenziale, non sarebbe mai tornata alle sue precedenti posizioni geopolitiche e non avrebbe rappresentato alcuna minaccia come concorrente, almeno come concorrente.

E la stessa Russia, come sappiamo, doveva essere divisa in cinque parti. Non lo hanno nascosto, tutto è stato discusso apertamente.

Hanno lavorato separatamente sull’Ucraina; naturalmente, si sono affidati principalmente ai nazionalisti, dimenticando che questi stessi nazionalisti estremi erano ex nazisti che collaborarono con Hitler. E senza esitazione hanno permesso ai nazionalisti ucraini di trasformare questi ex nazisti in eroi nazionali, come Bandera e altri come lui. Ma nel corso dei decenni abbiamo fatto di tutto per costruire rapporti normali con lo Stato vicino. Abbiamo sempre detto, e continuo a dirlo, che questo è un popolo fraterno. Ma il nemico si è comportato diversamente.

La Russia, politicamente – ovviamente tutti lo sanno fin troppo bene – si è concentrata sul sud-est [dell’Ucraina]. Perché? Poiché queste sono regioni storiche russe, di fatto i russi vivono lì, indipendentemente da ciò che c’è sul loro passaporto. La loro unica lingua madre è il russo, tutta la loro cultura, le tradizioni sono russe, tutto... Questa è la nostra gente.

Ci siamo sempre concentrati su questa parte dell’Ucraina, e ciò ha avuto importanti conseguenze politiche interne, perché non ha consentito ai nazionalisti estremisti di raggiungere il potere reale attraverso mezzi politici legali. Quelle forze politiche e quei leader politici che aspiravano alle più alte posizioni nello stato dovevano sempre tenere in considerazione l’opinione degli elettori nel sud-est dell’Ucraina, sempre. Senza di loro sarebbe stato impossibile salire al potere. Ma non appena salivano al potere, si dimenticavano immediatamente di loro, nessuno si ricordava dii loro interessi e ispirazioni e si sottomettevano immediatamente alle azioni dei nazionalisti estremi che si comportarono attivamente, in modo offensivo, aggressivo. E subito passavano alla loro agenda politica interna.

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Abbiamo provato a combatterlo. Con quali mezzi? Prima di tutto economici, lo sapete: abbiamo venduto risorse energetiche a prezzi stracciati, prestiti, cooperazione - abbiamo fatto di tutto, credetemi, abbiamo fatto di tutto per costruire rapporti con pazienza. No, l’Occidente, concentrandosi su queste forze nazionaliste attive e aggressive in Ucraina, semplicemente non ci ha lasciato alcuna possibilità.

Ma anche loro si sono trovati di fronte al fatto che era impossibile raggiungere definitivamente i loro obiettivi con mezzi legali e trascinare l’intera Ucraina dalla loro parte. Non funziona: c'è questo sud-est che viene alle urne e vota per coloro che parlano della necessità di buoni rapporti con la Russia. Questo è quello che è successo nella vita reale. Non funziona, non funziona da decennio a decennio. A cosa hanno optato alla fine? A un colpo di stato.

Sì, certo, in Ucraina c'erano molti problemi: interni, economici, sociali, molte ingiustizie. Ma perché un colpo di stato? Andate alle urne, come ci è stato sempre detto: solo con mezzi politici, solo in questo modo, solo nel quadro della Costituzione! Dov'è tutto questo? Non voglio mostrare determinati gesti qui, c’è la videocamera in funzione, ma capite bene quale gesto vorrei mostrarvi adesso. Questo è quello che ci hanno mostrato. Si sono resi conto che non era possibile “orientare” l’Ucraina a proprio vantaggio esclusivamente con mezzi politici, quindi hanno approfittato degli errori e delle sviste dell’allora leadership ucraina – ancora una volta con l'accento su queste forze aggressive nazionalistiche – e hanno portato avanti un colpo di stato. Non è chiaro il motivo, giusto per risolvere il problema una volta per tutte, tutto qui.

In questo senso, ovviamente, hanno raggiunto i loro obiettivi. Non avevamo altra scelta che sostenere la Crimea, altrimenti ci sarebbe stato un massacro.

Ma è sorto il problema del Donbass. Sapete, abbiamo cercato con calma di raggiungere un accordo. In generale, eravamo pronti a ripristinare gradualmente l’integrità territoriale dell’Ucraina, compreso il Donbass, a determinate condizioni, prescritte negli accordi di Minsk, in modo da non mettere in pericolo le persone che vivono lì, in modo che vi fossero create le condizioni necessarie e garanzie della loro sicurezza. In ciò consisteva il punto centrale degli accordi di Minsk.

Tuttavia, se le autorità ucraine e i padroni in Occidente lo facessero, per l'attuazione, per l'applicazione di questi accordi, tutto gradualmente - penso, lo dico sinceramente - gradualmente tutto andrebbe a posto. Ma non lo hanno fatto; hanno immediatamente iniziato di fatto una guerra proprio nel 2014.

Parlo francamente, infatti, per chi ha partecipato a questi eventi, non c'è nessun segreto: non abbiamo fatto nulla, ma pian piano siamo stati costretti a impegnarci per proteggere le persone, affinché non venissero sterminate tutte lì. È lì che è iniziato tutto.

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L'Occidente, soprattutto lì, oltreoceano, lo osservava con piacere. In questo senso, ovviamente, se così posso dire, ci hanno battuto. L'utilizzo di questa posizione aggressiva ci ha costretto ad adottare una sorta di risposta. E poi hanno semplicemente abbandonato qualsiasi accordo di Minsk, ne hanno parlato pubblicamente, e poi i leader occidentali non hanno esitato a dirlo pubblicamente che era solo un "velo" per rilanciare o, al contrario, nemmeno rilanciare, ma costruire moderne forze armate ucraine.

Per cosa? Ma questa è la seconda parte del balletto Marlezon: per trascinare l'Ucraina nella NATO. E me lo dicevano continuamente: perché hai paura, non li prenderemo adesso. Io dicevo: adesso no e domani? E quando arriverà questo domani? Tra un anno, tra due? Dal punto di vista delle prospettive storiche e degli interessi strategici dello Stato russo, anche dopo 10, 15 anni, ciò è inaccettabile. Cosa vuol dire “non oggi”? E domani? L’obiettivo, chiaramente, è attirare l’Ucraina nella NATO.

Ricordiamoci, ne ho parlato poco fa dal podio, di questo parliamo già in continuazione, nel 1991 dicevano anche: neanche un pollice a est. Col cavolo "non un pollice", eccoli qui, già al nostro recinto, che sporgono qui. E c'erano già. Hanno portato via gli Stati baltici, tutta l’Europa orientale. Di nuovo – per quale motivo? C'erano proposte di ogni tipo, abbastanza accettabili per tutti. È solo che – l’ho già detto molte volte e lo ripeterò qui – un paese come la Russia non serve, è troppo grande. Bisogna dividerla, soggiogarla a pezzi, come sottomettono l’Europa a pezzi. Ora dirò di più su questo.

Ebbene, praticamente ci hanno spinto, hanno scatenato la guerra nel 2014, nella quale gradualmente, sfortunatamente o no, non abbiamo avuto altra scelta e abbiamo dovuto essere coinvolti. Allo stesso tempo, hanno risolto per se stessi un altro compito abbastanza importante, hanno sbloccato la situazione per se stessi: erano molto preoccupati per il riavvicinamento della Russia all’Europa. Dovrebbero essere loro i padroni lì. Continuavano a mettere paura: ecco, la malvagia Russia vi minaccia! Ho parlato con molti leader e mi hanno detto: perché ci spaventano? Comprendiamo che la Russia non combatterà con l’Europa. Sì, non abbiamo neanche adesso intenzione di farlo. La leadership degli Stati Uniti e della NATO afferma: se la Russia vince adesso in Ucraina, i paesi della NATO saranno i prossimi. Perché abbiamo bisogno di questi paesi della NATO? Non ne abbiamo mai avuto bisogno, non ne abbiamo bisogno adesso e non ne avremo bisogno in futuro. Perché dicono ciò? Per incoraggiarli a pagare: ecco a cosa serve.

Gli Stati Uniti, avendo risolto i loro problemi attuali, “strappando”, come credono, l’Ucraina, interrompendo le relazioni della Russia con l’Europa, a questo proposito, purtroppo, hanno ottenuto ciò che volevano. Non potevamo comportarci diversamente, oppure dovevamo rinunciare a tutto e vederli masticare e mangiare tutto ciò che era nostro, originariamente russo. Non potevamo farlo e loro hanno capito che non potevamo farlo, ma lo hanno fatto apposta. Hanno deliberatamente trascinato noi e l'Europa in questo conflitto, hanno raggiunto i loro obiettivi in questo senso: hanno "diviso" la Russia e l'Europa, e ora stanno anche trasferendo l'onere della responsabilità finanziaria e dei pagamenti sull'Europa.

E la generazione debole e senza spina dorsale dei politici attuali in Europa non può resistere, tenendo presente la colossale dipendenza dei media, dell'economia, della politica. Lì, sapete, ovunque si punti il dito verso qualche importante mezzo di informazione in Europa, il beneficiario finale è una fondazione americana, attraverso tre o quattro cuscinetti. Tutto è lì, tutto è oltreoceano. E questo influenza la vita politica. I loro servizi di intelligence “acquisiscono” lì i loro sostenitori fin dalla giovane età, fin dai tempi studenteschi, questo lo sappiamo, e lavorano con loro, trascinandoli nell’Olimpo politico dei Paesi europei.

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Ma non è così semplice: i cittadini europei cominciano a rendersi conto di ciò che sta accadendo, e quindi un certo cambiamento sta iniziando anche in Europa. Adesso non parlo nemmeno dei problemi di natura economica: esistono, sono ben noti a tutti, è tutto nei documenti, non è solo nelle manifestazioni nei paesi europei, è nei documenti. Le principali economie industriali d'Europa sono in rosso, sono entrate in recessione.

Ma stanno avvenendo cambiamenti anche nella coscienza politica di molti popoli europei. Vedono che gli Stati Uniti stanno sfruttando sfacciatamente e senza pietà l’Europa nei propri interessi e alla fine non si preoccupano di questi interessi.

Ma questa è la loro scelta, questa è la scelta dei popoli d’Europa. Non abbiamo mai interferito, non interferiamo e non intendiamo interferire in questo. Ma quello che faremo esattamente è difendere i nostri interessi. Perché quello che gli Stati Uniti hanno fatto in Ucraina, vi ho appena detto, essenzialmente non ci hanno lasciato, ci hanno privato delle possibilità di costruire relazioni con questo paese in modo normale e politico. Hanno agito e sono andati, come si dice da noi, scusate le cattive maniere, di matto. Nel 2014 hanno fatto un colpo di stato e basta – e hanno continuato a oltrepassare i limiti. Ci hanno semplicemente costretto a rispondere a questo oltraggio.

Ma per quanto riguarda l’Europa, lo ripeto: lì la popolazione comincia a prendere coscienza di essere utilizzata nei propri interessi da altri paesi, e soprattutto dagli Stati Uniti. Bene, comincia o meno, sono affari loro, non interferiremo.

Ma quello che vorrei dire in conclusione: l'unico garante - e ne ho già parlato da qualche parte, ne ho già accennato - della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina era la Russia. Quando la Russia ha creato l’Unione Sovietica, ha semplicemente ceduto, insieme alla sua popolazione, vasti territori storici russi, un enorme potenziale e ha investito risorse colossali in tutto questo territorio.

Terre occidentali dell'Ucraina? Sappiamo come l'Ucraina le ha ottenute. Stalin gliele diede dopo la seconda guerra mondiale. Diede parte delle terre polacche, Leopoli e così via, diverse grandi regioni: lì vivono 10 milioni di persone. Per non offendere i polacchi, compensò le loro perdite a spese della Germania: diede le terre orientali della Germania, il corridoio di Danzica e la stessa Danzica. Ha preso una parte dalla Romania, una parte dall'Ungheria, ha dato tutto lì, all'Ucraina.

E le persone che vivono lì - molte, almeno, lo so per certo al 100 per cento - vogliono tornare nella loro patria storica. E quei paesi che hanno perso questi territori, in primis la Polonia, dormono e sognano di restituirli.

In questo senso, solo la Russia potrebbe essere garante dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Se non vogliono, non serve. La storia metterà ogni cosa al suo posto. Non interferiremo, ma non rinunceremo al nostro. Questo è ciò che tutti dovrebbero capire: in Ucraina, coloro che sono aggressivi nei confronti della Russia, in Europa e negli Stati Uniti. Se vogliono negoziare, lasciamoli negoziare. Ma lo faremo solo in base ai nostri interessi.

Naturalmente, la Russia non sarà in grado di farlo senza Forze Armate forti, affidabili, ben armate e motivate. Le Forze Armate non saranno in grado di farlo senza un’economia forte, senza il buon funzionamento dell’industria in generale e del complesso militare-industriale in particolare. E, soprattutto, senza fare affidamento sul popolo della Russia, sul popolo multinazionale, sul popolo russo, sugli altri popoli della Federazione Russa. Avete tutto adesso e la Patria sta aspettando il ritorno da voi.

Grazie.

Fonte: http://kremlin.ru/misc/73035/videos/5495

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🎙Estratti del discorso del Ministro della Difesa russo Sergey Shoigu alla riunione oddierna allargata del consiglio del Ministero della Difesa.

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Inizierò con i risultati preliminari dell'operazione militare speciale.

Gruppi di truppe russi hanno liberato un territorio cinque volte più grande di quello occupato dalle repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk prima dell'inizio dell'operazione militare speciale. A seguito dei risultati dei referendum, la Federazione Russa ha incluso quattro nuove entità con una superficie totale di oltre 83mila chilometri quadrati e una popolazione di circa cinque milioni di persone.

È stata creata un’area navale nelle acque del Mar d’Azov, divenuto un mare interno della Russia. Il traffico ferroviario con il Donbass è stato ripristinato. Il corridoio terrestre con la Crimea è in funzione da più di un anno. È stata stabilita la comunicazione tramite ferrovie e strade. Quasi tre milioni di rifugiati che non vedono i loro parenti dal 2014 sono tornati nelle nuove regioni della Federazione Russa.

Dall’inizio dell’operazione militare speciale, 54 paesi hanno annunciato forniture militari al regime di Kiev. In realtà, armi ed equipaggiamenti militari provengono da 15 Stati.

Al momento, l’Ucraina ha ricevuto 203 miliardi di dollari da donatori esterni, ovvero 30 miliardi di dollari in più rispetto al suo prodotto interno lordo. In realtà, questo è un paese in bancarotta, poiché una parte significativa di questi fondi sono prestiti da rimborsare.

In totale, sono stati consegnati a Kiev 5.220 carri armati, veicoli corazzati da combattimento di fanteria e veicoli corazzati da trasporto truppe; 28 aerei; 87 elicotteri, 23mila velivoli senza pilota; oltre 1.300 sistemi di artiglieria, di cui 494 obici M777, Caesar, Paladin e Krab, due milioni e 650mila proiettili di calibro 155 e 122 mm.

Il personale militare della NATO controlla direttamente i sistemi di difesa aerea dei missili tattici-operativi e dei sistemi missilistici a lancio multiplo. Durante la preparazione di attacchi con questi mezzi, nelle intercettazioni radio registriamo i discorsi degli americani, polacchi e britannici. Gli ufficiali della NATO preparano le operazioni militari e addestrano il personale delle forze armate ucraine sia nei loro paesi che nei campi di addestramento ucraini. 410 veicoli spaziali militari e a duplice uso provenienti dai paesi della NATO operano nell'interesse delle forze armate ucraine.

Il 4 giugno, le forze armate ucraine hanno lanciato una controffensiva su larga scala, preparata da curatori stranieri. Senza aver sfondato la zona di difesa tattica delle nostre truppe, il nemico è stato fermato e ha subito perdite colossali: 159mila militari uccisi e feriti, 121 aerei, 23 elicotteri, 766 carri armati, di cui 37 Leopard, 2348 veicoli corazzati di varie classi, di cui 50 Bradley. A quanto pare, questo è il motivo per cui ancora non vediamo sul campo di battaglia gli Abrams americani, consegnati diversi mesi fa.

Dall'inizio dell'operazione speciale, le perdite delle forze armate ucraine hanno superato i 383mila militari uccisi e feriti, 14mila carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e mezzi corazzati, 553 aerei e 259 elicotteri, 7,5mila cannoni, artiglieria da campo e sistemi di razzi a lancio multiplo.

L’Ucraina ha effettuato nove ondate di mobilitazione, la decima è in corso. Attualmente vengono arruolati anche coloro che hanno una idoneità limitata al servizio militare.

I mercenari attivamente coinvolti dall'inizio dell'operazione speciale sono stati in gran parte eliminati. Sono stati uccisi oltre 5.800 militanti, di cui 1.427 dalla Polonia, 466 dagli Stati Uniti d'America, 344 dalla Gran Bretagna. Sul territorio dell'Ucraina sono stati eliminati 103 criminali di guerra che hanno mostrato particolare crudeltà.

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L'operazione militare speciale ha unito l'esercito e il popolo. Ogni giorno più di 1,5mila persone fanno domanda per il servizio militare. Solo quest'anno sono stati reclutati circa 490mila militari a contratto e volontari. Più di quattromila studenti russi hanno preso volontariamente un congedo accademico e stanno svolgendo missioni di combattimento. Il numero di volontari stranieri disposti a combattere dalla parte della verità è aumentato di sette volte. Nell’esercito ucraino si osserva la tendenza opposta: il numero dei mercenari stranieri è diminuito di sei volte.

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In generale, l'esperienza dell'operazione speciale ha dimostrato che le Forze Armate della Federazione Russa sono in grado di rispondere adeguatamente e tempestivamente alle azioni di qualsiasi nemico moderno. 650mila militari hanno ricevuto esperienza di combattimento.

Oggi, l’esercito russo è il più addestrato e pronto al combattimento del mondo, disponendo di armi avanzate testate in condizioni di combattimento.

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Tutti i piani per il personale dell'esercito e della marina quest'anno sono stati pienamente realizzati, il loro numero è stato aumentato a un milione e 150mila militari.

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In connessione con l'adesione della Finlandia alla NATO e l'imminente ammissione della Svezia all'alleanza, continua la formazione dei distretti militari di Leningrado e Mosca. Allo stesso tempo, teniamo conto dell’accordo firmato tra gli Stati Uniti e la Finlandia, che prevede l’utilizzo da parte degli americani di 21 strutture militari finlandesi, comprese tutte e quattro le basi aeree.

In proporzione alle minacce esterne, la dimensione delle forze armate verrà successivamente aumentata a 1,5 milioni di militari.

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Il ritmo della cooperazione militare e tecnico-militare con l’estero è in aumento. Stiamo sviluppando rapporti con le forze armate di 110 stati. Abbiamo proseguito il nostro percorso verso il rafforzamento di un partenariato strategico globale con la Cina. Quest'anno abbiamo organizzato 600 eventi internazionali significativi.

Nonostante le minacce di sanzioni, sempre più aziende militari-industriali straniere partecipano al forum "Armia". Quest'anno sono arrivate delegazioni da 83 paesi stranieri e il numero di visitatori ha superato il milione di persone.

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Nel mese di agosto si è tenuta l'XI Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale, che ha riunito più di 800 delegati provenienti da 76 paesi. Si tratta ancora oggi dell’evento politico-militare più rappresentativo al mondo.

Si è svolto a Minsk il II Congresso Internazionale Antifascista. Hanno partecipato personaggi pubblici e governativi, veterani della Grande Guerra Patriottica, nonché rappresentanti di 30 paesi.

I raggruppamenti di truppe russi continuano ad essere la base e il garante del mantenimento della pace in Siria e nel Karabakh.

Sul complesso edile militare. Tutti i piani sono stati completati: sono stati costruiti più di 2.700 edifici e strutture.

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A Mariupol i costruttori militari hanno costruito 18 edifici residenziali con 1.880 appartamenti, una scuola e un asilo.

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Nell'ambito del ripristino dell'approvvigionamento idrico nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, è stata completata la costruzione di tre condutture idriche con una lunghezza totale di oltre 250 chilometri, che hanno consentito di fornire acqua a oltre 1,5 milioni di persone.

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Fonte: @mod_russia

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❗️🇷🇺🇺🇦🎞 La cronaca dell’operazione militare speciale: principali eventi dal 18 al 19 dicembre 2023 da @rybar

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❗️🇷🇺🇺🇦🎞 La cronaca dell’operazione militare speciale: principali eventi dal 18 al 19 dicembre  2023

Regione di Khmelnitsky

Le truppe russe continuano a colpire obiettivi nemici nel territorio della cosiddetta Ucraina.

Il territorio dell'aerodromo di Starokonstantinov, che era già diventato ripetutamente bersaglio di incursioni, è stato di nuovo sotto il fuoco.

Regione di Mosca

Le formazioni ucraine  non se ne stavano neanche con le mani in mano e hanno fatto un altro tentativo di attaccare Mosca con i droni.

Grazie al lavoro coordinato delle squadre della difesa aerea e delle unità di guerra elettronica, tutti i droni sono stati neutralizzati.

Regione di Bryansk

Oltre alla regione della capitale, le forze armate ucraine hanno continuato a colpire le zone di confine della Russia.

Nella regione di Bryansk, il villaggio di Sopychi è stato preso di mira e tre UAV sono stati neutralizzati in avvicinamento alla stessa Bryansk.

Regione di Belgorod

Anche gli insediamenti di confine della regione di Belgorod, che si trovano regolarmente sotto il fuoco nemico, hanno sofferto.

Questa volta, però, non si sono verificati danni significativi o vittime.

Direzione Starobelsk

Sui fronti dell'operazione speciale, l’offensiva russa continua a svilupparsi in più aree contemporaneamente.

In direzione Liman, i militari delle forze armate russe stanno combattendo nell'area del burrone Shiroky, che apre la strada a Terny e Yampolovka.

Direzione Soledar

In direzione Soledar, unità russe attaccano costantemente le posizioni delle forze armate ucraine lungo l'intera linea di contatto.

A ovest di Bakhmut continua lo sgombero della periferia occidentale della zona delle case di villeggiatura, dopodiché le forze armate russe potranno iniziare l'assalto a Krasnoye.

Sul fianco meridionale le truppe russe cercano di riprendere il controllo delle dighe presso la linea ferroviaria nell'area di Andreevka.

E presso Kleshcheevka, i distaccamenti d'assalto delle forze armate russe hanno quasi raggiunto le posizioni delle formazioni ucraine nel villaggio.

Direzione Donetsk

In direzione Donetsk, le truppe russe continuano l'operazione per accerchiare l'area fortificata di Avdeevka.

Sul fianco meridionale, le forze armate russe avanzano nella direzione Severnoye - Tonenkoye ampliando anche la zona di controllo a Vodyanoye.

Repubblica popolare di Donetsk

In risposta al successo delle truppe russe, le formazioni ucraine hanno lanciato un massiccio attacco a Donetsk e ai suoi sobborghi.

Gli edifici residenziali e le infrastrutture civili sono stati danneggiati e almeno dieci persone sono rimaste ferite.

Direzione Zaporozhye

Nel settore di Orekhov, le truppe ucraine hanno tentato nuovamente di migliorare la situazione tattica sulla linea Rabotino-Verbovoe.

Le truppe russe hanno rivelato rapidamente i gruppi d'assalto nemici e li hanno disperso con il fuoco dell'artiglieria.

Direzione Kherson

Nella direzione di Kherson, il comando ucraino continua a trasferire ulteriori forze a Krynki.

Le truppe russe conducono il fuoco sia contro le imbarcazioni con personale delle forze armate ucraine che contro le posizioni nemiche nel villaggio stesso.

Fonte: @rybar

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🗺 1. L'attacco massiccio delle FAR agli obbiettivi sul territorio dell'Ucraina il 19 dicembre 2023

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🗺 2. La situazione in direzione Soledar alla fine del 19 dicembre 2023
 
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🗺 3. La situazione in direzione Sud di Donetsk alla fine del 19 dicembre 2023
 
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Fonte: @rybar

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