Netanyahu contro Bar (e contro tutti)
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/netanyahu-contro-bar-e-contro-tutti-203723
🎙 Cosa accadrà adesso che Israele ha rotto la tregua a Gaza? Ne parliamo nel nuovo episodio di Globally: https://www.youtube.com/watch?v=wcSPSHjOLps
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🇹🇷 La crisi politica turca allarma i mercati
La conferma dell’arresto domenica del principale avversario politico di Erdogan alle prossime elezioni presidenziali potrebbe costare, e non poco, alla Turchia. I mercati, infatti, hanno reagito bruscamente: il tasso d’interesse sui bond nazionali a 2 anni, misura della rischiosità nel breve periodo del paese, è schizzato al 45%. L’aumento della “forbice” tra questi ultimi e i bond a 10 anni è un indizio del fatto che gli investitori valutino molto più rischioso prestare alla Turchia su un orizzonte breve invece che lungo. E questo la dice lunga sulla percezione della (in)stabilità del paese.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-crisi-politica-turca-allarma-i-mercati-203795
La conferma dell’arresto domenica del principale avversario politico di Erdogan alle prossime elezioni presidenziali potrebbe costare, e non poco, alla Turchia. I mercati, infatti, hanno reagito bruscamente: il tasso d’interesse sui bond nazionali a 2 anni, misura della rischiosità nel breve periodo del paese, è schizzato al 45%. L’aumento della “forbice” tra questi ultimi e i bond a 10 anni è un indizio del fatto che gli investitori valutino molto più rischioso prestare alla Turchia su un orizzonte breve invece che lungo. E questo la dice lunga sulla percezione della (in)stabilità del paese.
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Fuoco su Gaza, Netanyahu senza freni
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/fuoco-su-gaza-netanyahu-senza-freni-203801
🎙 Cosa accadrà adesso che Israele ha rotto la tregua a Gaza? Ne parliamo nel nuovo episodio di Globally: https://www.youtube.com/watch?v=wcSPSHjOLps
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🇻🇪 Venezuela, cresce la pressione su Maduro
Ieri Trump ha annunciato nuove misure per mettere pressione al governo di Maduro. L’idea è quella di imporre dazi supplementari (+25%) ai beni dei paesi che, a partire dal 2 aprile, continueranno a importare petrolio venezuelano. La decisione, stranamente, è arrivata proprio dopo che il governo di Caracas aveva ripreso a collaborare con le espulsioni di migranti messe in atto dal presidente statunitense. Oltre ad alzare la pressione su Maduro, la mossa sembra anche voler tassare “indirettamente” le importazioni dalla Cina, che oggi è il principale acquirente di petrolio venezuelano. Piccolo paradosso: Washington è il secondo.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/venezuela-cresce-la-pressione-su-maduro-203908
Ieri Trump ha annunciato nuove misure per mettere pressione al governo di Maduro. L’idea è quella di imporre dazi supplementari (+25%) ai beni dei paesi che, a partire dal 2 aprile, continueranno a importare petrolio venezuelano. La decisione, stranamente, è arrivata proprio dopo che il governo di Caracas aveva ripreso a collaborare con le espulsioni di migranti messe in atto dal presidente statunitense. Oltre ad alzare la pressione su Maduro, la mossa sembra anche voler tassare “indirettamente” le importazioni dalla Cina, che oggi è il principale acquirente di petrolio venezuelano. Piccolo paradosso: Washington è il secondo.
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🇺🇸 Usa, Europa e il disprezzo via chat
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/usa-europa-e-il-disprezzo-via-chat-203913
👉Partecipa all'evento online "Gli accordi di Trump, bluff o strategia?", il giorno 26 marzo alle ore 18:00: https://www.ispionline.it/it/evento/gli-accordi-di-trump-bluff-o-strategia
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🇺🇦 Cessate il fuoco nel mar Nero: do ut des?
I negoziati in Arabia Saudita tra Ucraina, USA e Russia sembrano aver portato qualche (magro) frutto. Ma prima che possa entrare in vigore la tregua nel mar Nero, che andrebbe ad integrare l’interruzione di 30 giorni degli attacchi verso infrastrutture energetiche, Mosca chiede il ritiro delle sanzioni occidentali alle sue banche agricole, che si occupano di fornire credito al settore. Il paradosso è che queste sanzioni hanno avuto un effetto insignificante, tanto che la Russia non ha mai esportato così tanti cereali (65 tonnellate nel 2024, quasi il 75% in più rispetto alla media del decennio pre-invasione). Che le richieste di Mosca siano solo l’ultimo escamotage per aggirare l’esclusione del sistema finanziario russo da SWIFT, il sistema di pagamenti internazionali?
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/en/publication/cessate-il-fuoco-nel-mar-nero-do-ut-des-204011
I negoziati in Arabia Saudita tra Ucraina, USA e Russia sembrano aver portato qualche (magro) frutto. Ma prima che possa entrare in vigore la tregua nel mar Nero, che andrebbe ad integrare l’interruzione di 30 giorni degli attacchi verso infrastrutture energetiche, Mosca chiede il ritiro delle sanzioni occidentali alle sue banche agricole, che si occupano di fornire credito al settore. Il paradosso è che queste sanzioni hanno avuto un effetto insignificante, tanto che la Russia non ha mai esportato così tanti cereali (65 tonnellate nel 2024, quasi il 75% in più rispetto alla media del decennio pre-invasione). Che le richieste di Mosca siano solo l’ultimo escamotage per aggirare l’esclusione del sistema finanziario russo da SWIFT, il sistema di pagamenti internazionali?
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/en/publication/cessate-il-fuoco-nel-mar-nero-do-ut-des-204011
L'ossessione di Trump per la Groenlandia
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/lossessione-di-trump-per-la-groenlandia-204001
🛑 Partecipa all'evento online "Gli accordi di Trump, bluff o strategia?", oggi alle ore 18:00: https://www.ispionline.it/it/evento/gli-accordi-di-trump-bluff-o-strategia
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💸 Dazi: le auto nel mirino di Trump
Donald Trump ha, di nuovo, annunciato dazi addizionali a partire dal 3 aprile. Il bersaglio questa volta sono le automobili e le loro componenti. La misura, un dazio del 25%, creerebbe ovviamente vincitori e sconfitti. In quest’ultimo gruppo si trovano per esempio le tedesche Volkswagen e Mercedes Benz, che importano rispettivamente l’80% e il 63% dei veicoli che poi vendono sul mercato statunitense. Colpite anche se in misura minore Stellantis (che importa “solo” il 45%) e, paradossalmente, l’americana General Motors (46%). C’è un solo chiaro vincitore e non è il consumatore medio americano ma Elon Musk, la cui azienda (Tesla) già produce in loco la quasi totalità delle auto destinate al mercato statunitense.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/dazi-le-auto-nel-mirino-di-trump-204068
Donald Trump ha, di nuovo, annunciato dazi addizionali a partire dal 3 aprile. Il bersaglio questa volta sono le automobili e le loro componenti. La misura, un dazio del 25%, creerebbe ovviamente vincitori e sconfitti. In quest’ultimo gruppo si trovano per esempio le tedesche Volkswagen e Mercedes Benz, che importano rispettivamente l’80% e il 63% dei veicoli che poi vendono sul mercato statunitense. Colpite anche se in misura minore Stellantis (che importa “solo” il 45%) e, paradossalmente, l’americana General Motors (46%). C’è un solo chiaro vincitore e non è il consumatore medio americano ma Elon Musk, la cui azienda (Tesla) già produce in loco la quasi totalità delle auto destinate al mercato statunitense.
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L'Europa dei volenterosi
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/leuropa-dei-volenterosi-204059
✍️ 🇪🇺 Leggi anche l'approfondimento sul futuro della difesa europea: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/il-futuro-della-difesa-europea-tra-mito-e-realta-203997
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/leuropa-dei-volenterosi-204059
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🇲🇲 Myanmar: emergenza nell’emergenza?
Il Myanmar è stato colpito dal peggior terremoto degli ultimi 100 anni, una scossa di magnitudo 7,7 che ha fatto tremare anche paesi confinanti, come Thailandia e Vietnam. Non si hanno ancora stime precise dei danni e delle vittime ma il fatto che la giunta militare, che ormai controlla solo una parte limitata del paese, abbia rivolto un raro appello alla comunità internazionale è significativo. Il Myanmar, infatti, è ormai da 4 anni in preda ad una guerra civile (anzi, a più guerre civili simultanee) che ha lasciato milioni di persone sfollate e gettato il paese in una crisi umanitaria. Oltre a indebolire il sistema sanitario, che potrebbe non essere in grado di gestire quest’ultima crisi.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/myanmar-emergenza-nellemergenza-204182
Il Myanmar è stato colpito dal peggior terremoto degli ultimi 100 anni, una scossa di magnitudo 7,7 che ha fatto tremare anche paesi confinanti, come Thailandia e Vietnam. Non si hanno ancora stime precise dei danni e delle vittime ma il fatto che la giunta militare, che ormai controlla solo una parte limitata del paese, abbia rivolto un raro appello alla comunità internazionale è significativo. Il Myanmar, infatti, è ormai da 4 anni in preda ad una guerra civile (anzi, a più guerre civili simultanee) che ha lasciato milioni di persone sfollate e gettato il paese in una crisi umanitaria. Oltre a indebolire il sistema sanitario, che potrebbe non essere in grado di gestire quest’ultima crisi.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/myanmar-emergenza-nellemergenza-204182
La crisi dei due Sudan
🌍 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-crisi-dei-due-sudan-204185
🎙 Cosa ci dice l'arresto di İmamoğlu sullo stato attuale della democrazia in Turchia? Ne parliamo nel nuovo episodio di Globally, il nostro podcast dedicato alla geopolitica: https://www.youtube.com/watch?v=FtY5yhFQoB8
🌍 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-crisi-dei-due-sudan-204185
🎙 Cosa ci dice l'arresto di İmamoğlu sullo stato attuale della democrazia in Turchia? Ne parliamo nel nuovo episodio di Globally, il nostro podcast dedicato alla geopolitica: https://www.youtube.com/watch?v=FtY5yhFQoB8
🛢Il petrolio di Mosca finisce nel mirino di Trump
Nella sua imprevedibilità, ieri, Donald Trump ha annunciato che imporrà sanzioni secondarie – simili a quelle minacciate contro il Venezuela – sugli importatori di petrolio russo se Mosca continuerà a temporeggiare sulla tregua. Con Zelensky, invece, il tono rimane duro e Trump aggiunge che, se dovesse provare a tirarsi indietro dall’accordo sulle terre rare, sarebbe in “guai grossi”. Insomma, nonostante la fiducia riposta in Mosca, il presidente statunitense spinge per chiudere la questione ucraina il prima possibile e chiunque gli metta i bastoni tra le ruote rischia di attirare le sue ire. E i suoi dazi.
👉 Il grafico del giorno: ispionline.it/it/pubblicazione/il-petrolio-di-mosca-finisce-nel-mirino-di-trump-204287
🇺🇦 Scopri anche "Russia-Ucraina: i nodi da sciogliere per arrivare alla pace, spiegati in 6 grafici": https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/russia-ucraina-i-nodi-da-sciogliere-per-arrivare-alla-pace-spiegati-in-6-grafici-204124
Nella sua imprevedibilità, ieri, Donald Trump ha annunciato che imporrà sanzioni secondarie – simili a quelle minacciate contro il Venezuela – sugli importatori di petrolio russo se Mosca continuerà a temporeggiare sulla tregua. Con Zelensky, invece, il tono rimane duro e Trump aggiunge che, se dovesse provare a tirarsi indietro dall’accordo sulle terre rare, sarebbe in “guai grossi”. Insomma, nonostante la fiducia riposta in Mosca, il presidente statunitense spinge per chiudere la questione ucraina il prima possibile e chiunque gli metta i bastoni tra le ruote rischia di attirare le sue ire. E i suoi dazi.
👉 Il grafico del giorno: ispionline.it/it/pubblicazione/il-petrolio-di-mosca-finisce-nel-mirino-di-trump-204287
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Francia: Le Pen condannata, incognita Eliseo
👉 Leggi il Daly Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/francia-le-pen-condannata-incognita-eliseo-204276
📲 Avevamo parlato della storia politica, e familiare, della Le Pen anche qui: https://www.instagram.com/p/C8tztyjCohN/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==
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⚠️ Nuove esercitazioni cinesi intorno a Taiwan
La Cina ha lanciato oggi una nuova esercitazione nelle acque intorno all’isola di Taiwan, la più grande dell’ultimo anno. L’azione arriva solo pochi giorni dopo il rinnovo, da parte del segretario alla Difesa statunitense Hegseth, dell’impegno a limitare l’influenza cinese nell’area. Le dichiarazioni, però, potrebbero non bastare per rassicurare Taipei, visto che lo stesso Trump in campagna elettorale aveva ventilato l’idea che l’isola avrebbe dovuto pagare Washington per la sua sicurezza. Pechino, che mal tollera il presidente taiwanese Lai, tanto da chiamarlo “parassita”, potrebbe star sondando proprio fin dove si può spingere.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/nuove-esercitazioni-cinesi-intorno-a-taiwan-204389
La Cina ha lanciato oggi una nuova esercitazione nelle acque intorno all’isola di Taiwan, la più grande dell’ultimo anno. L’azione arriva solo pochi giorni dopo il rinnovo, da parte del segretario alla Difesa statunitense Hegseth, dell’impegno a limitare l’influenza cinese nell’area. Le dichiarazioni, però, potrebbero non bastare per rassicurare Taipei, visto che lo stesso Trump in campagna elettorale aveva ventilato l’idea che l’isola avrebbe dovuto pagare Washington per la sua sicurezza. Pechino, che mal tollera il presidente taiwanese Lai, tanto da chiamarlo “parassita”, potrebbe star sondando proprio fin dove si può spingere.
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Goodbye America: turismo a picco
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/goodbye-america-turismo-a-picco-204396
🇺🇸 🇪🇺 Usa-Ue. È guerra commerciale? Ne parleremo in un evento a Palazzo Clerici (via Clerici, 5) giovedì 3 aprile alle ore 18:00. Iscriviti qui: https://www.ispionline.it/it/evento/usa-ue-e-guerra-commerciale
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🇺🇸 🇪🇺 Usa-Ue. È guerra commerciale? Ne parleremo in un evento a Palazzo Clerici (via Clerici, 5) giovedì 3 aprile alle ore 18:00. Iscriviti qui: https://www.ispionline.it/it/evento/usa-ue-e-guerra-commerciale
📉 Commercio USA: da domani cambia tutto?
È arrivato il giorno dei tanto minacciati “dazi reciproci” di Trump. Cosa significa questo per l’Italia e l’UE? Niente di buono. Le esportazioni verso il mercato americano valgono circa il 3% del PIL di entrambi, ma con una composizione abbastanza diversa, che rischia di influenzare la risposta del Vecchio continente. Cibo e bevande, per esempio, valgono l’11% dell’export italiano negli Stati Uniti, più del doppio rispetto all’UE. In più, il mercato statunitense assorbe circa il 12% dell’export italiano globale di questi prodotti, che sulle bevande arriva fino al 25%. Nel trattare con Trump, l’UE dovrebbe avere imparato la lezione: si negozia con una voce sola (e, possibilmente, grossa). Sarà così o prevarranno gli interessi nazionali?
👉 Scopri il nuovo ISPI DataLab dedicato ai dazi USA e al loro impatto su UE e Italia: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/dazi-usa-e-arrivato-il-d-day-le-conseguenze-per-leuropa-e-litalia-204440
È arrivato il giorno dei tanto minacciati “dazi reciproci” di Trump. Cosa significa questo per l’Italia e l’UE? Niente di buono. Le esportazioni verso il mercato americano valgono circa il 3% del PIL di entrambi, ma con una composizione abbastanza diversa, che rischia di influenzare la risposta del Vecchio continente. Cibo e bevande, per esempio, valgono l’11% dell’export italiano negli Stati Uniti, più del doppio rispetto all’UE. In più, il mercato statunitense assorbe circa il 12% dell’export italiano globale di questi prodotti, che sulle bevande arriva fino al 25%. Nel trattare con Trump, l’UE dovrebbe avere imparato la lezione: si negozia con una voce sola (e, possibilmente, grossa). Sarà così o prevarranno gli interessi nazionali?
👉 Scopri il nuovo ISPI DataLab dedicato ai dazi USA e al loro impatto su UE e Italia: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/dazi-usa-e-arrivato-il-d-day-le-conseguenze-per-leuropa-e-litalia-204440
Trump e dazi: l'Europa si prepara
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/trump-e-dazi-leuropa-si-prepara-204698
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🇺🇸 🇪🇺 Usa-Ue. È guerra commerciale? Ne parleremo in un evento a Palazzo Clerici (via Clerici, 5) giovedì 3 aprile alle ore 18:00. Iscriviti qui: https://www.ispionline.it/it/evento/usa-ue-e-guerra-commerciale
📉Trump: Back to the past
Ieri, dal Rose Garden della Casa Bianca, Donald Trump ha svelato i nuovi dazi americani. Una mossa che farà salire il dazio medio ponderato dal 3% attuale al 28%, un livello praticamente identico a quello di 150 anni fa, ai tempi del presidente americano McKinley. Ai paesi UE è stato applicato un dazio aggiuntivo del 20%, doppio rispetto al dazio “base” del 10% ma più basso di quello imposto sui beni cinesi (34%). Come sempre con Trump non è mai detta l’ultima parola, e il Presidente stesso si dichiara aperto a negoziati. Nel frattempo, l’economia mondiale scricchiola.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/trump-back-to-the-past-204837
Ieri, dal Rose Garden della Casa Bianca, Donald Trump ha svelato i nuovi dazi americani. Una mossa che farà salire il dazio medio ponderato dal 3% attuale al 28%, un livello praticamente identico a quello di 150 anni fa, ai tempi del presidente americano McKinley. Ai paesi UE è stato applicato un dazio aggiuntivo del 20%, doppio rispetto al dazio “base” del 10% ma più basso di quello imposto sui beni cinesi (34%). Come sempre con Trump non è mai detta l’ultima parola, e il Presidente stesso si dichiara aperto a negoziati. Nel frattempo, l’economia mondiale scricchiola.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/trump-back-to-the-past-204837
🇺🇸Usa: dazi per tutti
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/usa-dazi-per-tutti-204826
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🌎 Dazi, fare la guerra a tutti non paga
Sono passati solo due giorni dall’annuncio di Trump, ma già si sentono i primi scossoni. Borse in calo in tutto il mondo, con l’indice Stoxx 50 che ha perso circa il 7%, l’S&P 500 intorno all’8% e il NIKKEI 225 più del 5% in soli due giorni. Mentre il mondo cerca di capire come rispondere alla decisione del presidente statunitense, Pechino ha già preso provvedimenti, annunciando nuovi dazi del 34% su tutte le importazioni di beni americani. L’impatto stimato sulla produzione statunitense per ora è circa –1,7% ma non è detto che con le ritorsioni questo valore non peggiori.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/dazi-fare-la-guerra-a-tutti-non-paga-205078
Sono passati solo due giorni dall’annuncio di Trump, ma già si sentono i primi scossoni. Borse in calo in tutto il mondo, con l’indice Stoxx 50 che ha perso circa il 7%, l’S&P 500 intorno all’8% e il NIKKEI 225 più del 5% in soli due giorni. Mentre il mondo cerca di capire come rispondere alla decisione del presidente statunitense, Pechino ha già preso provvedimenti, annunciando nuovi dazi del 34% su tutte le importazioni di beni americani. L’impatto stimato sulla produzione statunitense per ora è circa –1,7% ma non è detto che con le ritorsioni questo valore non peggiori.
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