Giordania e Abu Mazen, l'uno-due contro Hamas e i Fratelli Musulmani
https://it.insideover.com/politica/giordania-e-abu-mazen-luno-due-contro-hamas-e-i-fratelli-musulmani.html
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Giordania e Abu Mazen, l'uno-due contro Hamas e i Fratelli Musulmani
Duplice colpo ad Hamas e alla Fratellanza Musulmana in Medio Oriente, colpiti oggi prima dalla Giordania e poi dal leader dell'Autorità Nazionale
Ucraina, tanti negoziati ma la guerra continua
https://it.insideover.com/guerra/ucraina-salta-il-summit-di-londra-gli-usa-negoziano-con-la-russia-e-fanno-lultima-proposta.html
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Ucraina, tanti negoziati ma la guerra continua
Ucraina, l'ora della grande incertezza: l'ultima offerta americana, lo stallo nei colloqui e la rottura tra Usa e Europa.
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Oggi in Israele ricorre la Yom HaShoah, Giornata del Ricordo dell'Olocausto, commemorata dagli ebrei nel mondo.
Ogni anno cade il 27 di Nisan (settimo mese del calendario ebraico) e nel 2025 cade il 24 aprile.
Proprio in queste ore un video online mostra alcuni soldati dell'IDF ricordare "a modo loro" la giornata dell’Olocausto: bombando civili a Gaza e dedicando il bombardamento alle vittime dell'Olocausto compiuto per mano dei nazisti.
Insomma, quale modo migliore per commemorare un genocidio, compierne un altro?
#idf #gazagenocide #israel #shoa #palestine #trackinggenocideiof
Ogni anno cade il 27 di Nisan (settimo mese del calendario ebraico) e nel 2025 cade il 24 aprile.
Proprio in queste ore un video online mostra alcuni soldati dell'IDF ricordare "a modo loro" la giornata dell’Olocausto: bombando civili a Gaza e dedicando il bombardamento alle vittime dell'Olocausto compiuto per mano dei nazisti.
Insomma, quale modo migliore per commemorare un genocidio, compierne un altro?
#idf #gazagenocide #israel #shoa #palestine #trackinggenocideiof
Il governo della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e i ribelli M23 sostenuti dal Ruanda hanno concordato di sospendere i combattimenti e di lavorare per raggiungere un accordo di pace più ampio.
La tregua è stata dichiarata dopo i negoziati a Doha, in Qatar. Nella dichiarazione congiunta si legge: "Entrambe le parti ribadiscono il loro impegno per l'immediata cessazione delle ostilità, il rifiuto categorico di qualsiasi incitamento all'odio e all'intimidazione e invitano le comunità locali a rispettare questi impegni".
Il conflitto tra il governo della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e i ribelli M23 dura da decenni e affonda le sue radici nel genocidio ruandese del 1994: l'M23 è composto principalmente da combattenti di etnia Tutsi, integrati nell'esercito della RDC che in seguito hanno disertato.
Dal 2021, le due parti hanno concordato almeno sei tregue, poi fallite.
La tregua è stata dichiarata dopo i negoziati a Doha, in Qatar. Nella dichiarazione congiunta si legge: "Entrambe le parti ribadiscono il loro impegno per l'immediata cessazione delle ostilità, il rifiuto categorico di qualsiasi incitamento all'odio e all'intimidazione e invitano le comunità locali a rispettare questi impegni".
Il conflitto tra il governo della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e i ribelli M23 dura da decenni e affonda le sue radici nel genocidio ruandese del 1994: l'M23 è composto principalmente da combattenti di etnia Tutsi, integrati nell'esercito della RDC che in seguito hanno disertato.
Dal 2021, le due parti hanno concordato almeno sei tregue, poi fallite.
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La data del 24 aprile 1915 è scolpita per sempre nella storia del popolo armeno.
Quel giorno è indicato convenzionalmente come la data di inizio del genocidio armeno, che in oltre due anni portò alla morte di almeno 1,5 milioni di persone.
Per gli armeni è il “Grande Crimine”, per gli storici il primo importante genocidio del XX secolo.
Chi ancora oggi si oppone al riconoscimento del massacro degli armeni come un genocidio fa leva sul fatto che non ci fu un progetto organico, simile a quello dell’Olocausto nazista contro gli ebrei.
Ma è una spiegazione insufficiente, che non toglie di mezzo l’obiettivo di fondo di cancellazione completa di un popolo avallato dalle autorità ottomane.
Nel video migliaia di persone partecipano alla fiaccolata a Yerevan in onore delle vittime del genocidio armeno.
https://it.insideover.com/storia/il-grande-crimine-il-genocidio-degli-armeni-110-anni-dopo.html
Quel giorno è indicato convenzionalmente come la data di inizio del genocidio armeno, che in oltre due anni portò alla morte di almeno 1,5 milioni di persone.
Per gli armeni è il “Grande Crimine”, per gli storici il primo importante genocidio del XX secolo.
Chi ancora oggi si oppone al riconoscimento del massacro degli armeni come un genocidio fa leva sul fatto che non ci fu un progetto organico, simile a quello dell’Olocausto nazista contro gli ebrei.
Ma è una spiegazione insufficiente, che non toglie di mezzo l’obiettivo di fondo di cancellazione completa di un popolo avallato dalle autorità ottomane.
Nel video migliaia di persone partecipano alla fiaccolata a Yerevan in onore delle vittime del genocidio armeno.
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Se hai sempre sognato di fare della tua passione per il videomaking una vera professione, fermati un attimo e dai un’occhiata qui👇🏻
📹La Masterclass in video reportage e documentario giornalistico di Marcello Brecciaroli, inviato della trasmissione PresaDiretta di RAI3, è un percorso di specializzazione teorico e pratico che ti aiuterà a costruire una carriera da reportagista, regista e filmaker.
https://it.insideover.com/courses/masterclass-di-specializzazione-in-video-reportage-e-documentario-giornalistico
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La nomina di Merav Ceren da parte del presidente degli Stati Uniti Trump come incaricata per l’Iran del Consiglio della Sicurezza nazionale desta non poche preoccupazioni in merito alla partita cruciale sull’Iran che deciderà se sarà pace o guerra.
La Ceren infatti proviene dal think tank Foundation for Defense of Democracies, che nel suo sito ufficiale riporta che la donna “ha lavorato presso il Ministero della Difesa israeliano, partecipando ai negoziati nella Cisgiordania occupata tra l’ente di coordinamento israeliano per le attività governative nei territori, il Cogat, e i funzionari dell’Autorità Nazionale Palestinese”.
La Ceren aveva anche espresso la sua contrarietà all’accordo sul nucleare stipulato con l’Iran al tempo di Obama. 👉🏻https://it.insideover.com/politica/usa-iran-diplomazia-e-sabotaggi.html
La Ceren infatti proviene dal think tank Foundation for Defense of Democracies, che nel suo sito ufficiale riporta che la donna “ha lavorato presso il Ministero della Difesa israeliano, partecipando ai negoziati nella Cisgiordania occupata tra l’ente di coordinamento israeliano per le attività governative nei territori, il Cogat, e i funzionari dell’Autorità Nazionale Palestinese”.
La Ceren aveva anche espresso la sua contrarietà all’accordo sul nucleare stipulato con l’Iran al tempo di Obama. 👉🏻https://it.insideover.com/politica/usa-iran-diplomazia-e-sabotaggi.html
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Una scena già vista durante i 18 mesi di genocidio a Gaza: Israele uccide un altro giornalista.
Questa volta si tratta di Saeed Amin Abu Hassanein. Un attacco aereo israeliano ha preso di mira la tenda del giornalista a Deir al-Balah, nel centro di Gaza. Il bombardamento ha ucciso Abu Hassanein, sua moglie Asmaa Jihad Abu Hassanein e la loro giovane figlia Sarah.
Abu Hassanein ha lavorato per quasi 20 anni presso la radio Al-Aqsa, specializzandosi in ingegneria audio e mixaggio radiofonico.
Il suo omicidio fa parte della campagna in corso di Israele per mettere a tacere i giornalisti palestinesi. Secondo un rapporto del progetto Costs of War del Watson Institute for International and Public Affairs, la guerra di Israele a Gaza ha causato la morte di 232 giornalisti, una media di 13 al mese, rendendolo il conflitto più mortale per gli operatori dei media mai registrato.
Questa volta si tratta di Saeed Amin Abu Hassanein. Un attacco aereo israeliano ha preso di mira la tenda del giornalista a Deir al-Balah, nel centro di Gaza. Il bombardamento ha ucciso Abu Hassanein, sua moglie Asmaa Jihad Abu Hassanein e la loro giovane figlia Sarah.
Abu Hassanein ha lavorato per quasi 20 anni presso la radio Al-Aqsa, specializzandosi in ingegneria audio e mixaggio radiofonico.
Il suo omicidio fa parte della campagna in corso di Israele per mettere a tacere i giornalisti palestinesi. Secondo un rapporto del progetto Costs of War del Watson Institute for International and Public Affairs, la guerra di Israele a Gaza ha causato la morte di 232 giornalisti, una media di 13 al mese, rendendolo il conflitto più mortale per gli operatori dei media mai registrato.
Gideon Levy e il giorno in cui Israele fa memoria dell'Olocausto - InsideOver
https://it.insideover.com/societa/gideon-levy-e-il-giorno-in-cui-israele-fa-memoria-dellolocausto.html
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Gideon Levy e il giorno in cui Israele fa memoria dell'Olocausto - InsideOver
"Israele non sta commettendo un olocausto contro il popolo palestinese, tuttavia, ci si è avvicinato a una velocità spaventosa...
In Cisgiordania, ogni tre giorni un minorenne viene ucciso dall’esercito israeliano.
Dal 7 ottobre 2023, sono almeno 183 i bambini e ragazzi uccisi dall'IDF. Questi dati drammatici – che non sono semplici numeri perché ognuno di loro aveva un nome, un volto e un futuro ora spezzato – sono stati divulgati dall’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, che ha condotto un’approfondita analisi sulla politica militare dello Stato ebraico nei territori occupati della Cisgiordania.
Leggi l'articolo di Claudia Carpinella
https://it.insideover.com/guerra/cisgiordania-ogni-tre-giorni-lesercito-israeliano-uccide-un-minorenne.html
Dal 7 ottobre 2023, sono almeno 183 i bambini e ragazzi uccisi dall'IDF. Questi dati drammatici – che non sono semplici numeri perché ognuno di loro aveva un nome, un volto e un futuro ora spezzato – sono stati divulgati dall’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, che ha condotto un’approfondita analisi sulla politica militare dello Stato ebraico nei territori occupati della Cisgiordania.
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25 aprile, il riscatto dell'Italia - InsideOver
https://it.insideover.com/dossier/25-aprile-il-riscatto-dellitalia
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25 aprile, il riscatto dell'Italia - InsideOver
Il 25 Aprile l'Italia celebra la Liberazione e la fine della seconda guerra mondiale nel Paese. La Resistenza e il contributo da essa data alla lotta contro il nazifascismo consentirono di gettare il seme della ricostruzione nazionale. Ricordarla significa…
Il Conclave 2.0 tra nuovi media e "autopromozioni" dei candidati
https://it.insideover.com/religioni/social-vaticano-papa-tutte-le-sfide-di-un-conclave-sotto-gli-occhi-del-mondo.html
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Il Conclave 2.0 tra nuovi media e "autopromozioni" dei candidati
Il Conclave del 2025 sarà una novità assoluta nella storia della Chiesa cattolica, e non solo per la vastità geografica delle nazioni di provenienza dei
Il 25 Aprile l'Italia celebra la Liberazione e la fine della seconda guerra mondiale nel Paese.
La Resistenza e il contributo da essa data alla lotta contro il nazifascismo consentirono di gettare il seme della ricostruzione nazionale. Ricordarla significa commemorare coloro che hanno, con il loro operato, dato un nuovo volto all'Italia. Restando poi protagonisti della sua classe dirigente nella fase in cui un Paese sconfitto rialzava la testa e entrava, di diritto, tra le grandi economie industriali della Terra.
Nel dossier ricordiamo volti più e meno noti della Resistenza, episodi che hanno segnato questa fase caotica del Paese e ne hanno plasmato gli sviluppi futuri.
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La Resistenza e il contributo da essa data alla lotta contro il nazifascismo consentirono di gettare il seme della ricostruzione nazionale. Ricordarla significa commemorare coloro che hanno, con il loro operato, dato un nuovo volto all'Italia. Restando poi protagonisti della sua classe dirigente nella fase in cui un Paese sconfitto rialzava la testa e entrava, di diritto, tra le grandi economie industriali della Terra.
Nel dossier ricordiamo volti più e meno noti della Resistenza, episodi che hanno segnato questa fase caotica del Paese e ne hanno plasmato gli sviluppi futuri.
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Le difese aeree degli Houthi arrivano dall'Iran
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Le difese aeree degli Houthi arrivano dall'Iran
Gli Houthi dispongono di sistemi missilistici da difesa aerea che arrivano dall'Iran e che non vanno sottovalutati.
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Gaza: ragazzi palestinesi suonano "Bella ciao", la canzone simbolo della resistenza italiana che da tempo ha superato i confini nazionali e che è cantata anche come inno contro l'occupazione israeliana in Palestina.
#25aprile #gazagenocide #palestine #resistenza
#25aprile #gazagenocide #palestine #resistenza
A Milano, il corteo del 25 aprile 2025 vedrà sfilare fianco a fianco non solo le tradizionali sigle della memoria antifascista, ma anche realtà emergenti del panorama ebraico italiano, come Mai Indifferenti e Laboratorio Ebraico Antirazzista (Lea). Le due associazioni porteranno uno striscione che recita: “Ebree ed ebrei contro il fascismo in ogni tempo e luogo”.
L'iniziativa si inserisce in un clima segnato dalle polemiche: il Governo Meloni ha colto l'occasione della morte di Papa Francesco per invitare a celebrare con "sobrietà" la festa della Liberazione. Ma per Mai Indifferenti, nata nel 2024 in occasione della Giornata della Memoria, si tratta di un pretesto per ridimensionare una ricorrenza che alcune forze politiche di Governo non sentono come propria. È sintomatico, secondo gli attivisti, che molte amministrazioni locali di destra abbiano annullato le celebrazioni o imposto restrizioni a canti come "Bella Ciao".
#gazagenocide #25aprile #antifascismo
L'iniziativa si inserisce in un clima segnato dalle polemiche: il Governo Meloni ha colto l'occasione della morte di Papa Francesco per invitare a celebrare con "sobrietà" la festa della Liberazione. Ma per Mai Indifferenti, nata nel 2024 in occasione della Giornata della Memoria, si tratta di un pretesto per ridimensionare una ricorrenza che alcune forze politiche di Governo non sentono come propria. È sintomatico, secondo gli attivisti, che molte amministrazioni locali di destra abbiano annullato le celebrazioni o imposto restrizioni a canti come "Bella Ciao".
#gazagenocide #25aprile #antifascismo
"La decisione dell'amministrazione Trump di riprendere la guerra su vasta scala in Yemen è orribile e immorale. Farlo senza una dichiarazione di guerra è anche incostituzionale", scrive Ted Galen Carpenter sul sito del Ron Paul Insitute.
Le guerra di Trump in Yemen pare non destare l'interesse mediatico: oltre 600 persone sono state uccise da quando a marzo 2025 l'amministrazione Trump ha deciso di bombardare uno dei Paesi più poveri al mondo.
Piccolo esempio di come funziona l'informazione. Grande risalto per l'attacco russo a Kiev del 24 aprile con 9 persone uccise. Il 22 aprile i morti per le bombe Usa su un mercato yemenita sono 12... nessun fiato. Evidentemente, per i media, lo Yemen è popolato da subumani...
Leggi l'articolo di Davide Malacaria.
https://it.insideover.com/guerra/usa-linutile-brutale-illegittima-guerra-contro-lo-yemen.html
Le guerra di Trump in Yemen pare non destare l'interesse mediatico: oltre 600 persone sono state uccise da quando a marzo 2025 l'amministrazione Trump ha deciso di bombardare uno dei Paesi più poveri al mondo.
Piccolo esempio di come funziona l'informazione. Grande risalto per l'attacco russo a Kiev del 24 aprile con 9 persone uccise. Il 22 aprile i morti per le bombe Usa su un mercato yemenita sono 12... nessun fiato. Evidentemente, per i media, lo Yemen è popolato da subumani...
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Sogni di fare il fotoreporter? Vuoi vivere di fotografia documentaria?
La Masterclass di fotogiornalismo di InsideOver è pensata per questo.
Per permetterti di diventare un fotoreporter professionista, creare la tua rete di contatti e far diventare realtà una passione.
⏰86 ore di formazione
🗓️Dal 10 maggio al 26 ottobre
👩💻 Modalità di partecipazione: potrai partecipare sia con lezioni in presenza nella redazione di InsideOver o da remoto.
🚩Hai tempo fino al 30 aprile per iscriverti
‼️Posti limitati
Scopri di più: vai su InsideOver nella sezione Academy o contattaci qui:
https://it.insideover.com/courses/masterclass-di-fotografia-documentaria-ed-editoriale-il-racconto-per-immagini
📩info@insideover.com
📞 3407114205
#fotografia #worldpressphoto #masterclass
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Francesca Albanese sul palco della manifestazione per il 25 aprile a Roma invitata da ANPI per ricordare il genocidio del popolo palestinese a Gaza.
“18.000 bambini uccisi con le nostre armi” ha urlato Albanese dal palco nel giorno che ricorda la liberazione italiana dal nazi fascismo.
“Un genocidio si vede dalla pelle, dalle ossa, dai capelli. Stanno morendo dottori, bambini, giornalisti”.
#anpi #albanese #gazagenocide #25aprile
“18.000 bambini uccisi con le nostre armi” ha urlato Albanese dal palco nel giorno che ricorda la liberazione italiana dal nazi fascismo.
“Un genocidio si vede dalla pelle, dalle ossa, dai capelli. Stanno morendo dottori, bambini, giornalisti”.
#anpi #albanese #gazagenocide #25aprile
La diplomazia dei grandi della Terra all'ombra del saluto al Papa
https://it.insideover.com/religioni/il-mondo-in-vaticano-per-i-funerali-del-papa-roma-torna-capitale-diplomatica.html
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La diplomazia dei grandi della Terra all'ombra del saluto al Papa
Il mondo in Vaticano per i funerali del Papa, Roma torna capitale diplomatica. L'ultimo dialogo targato Francesco