Touadera, presidente della Repubblica Centrafricana, riconosce l'indipendenza della Repubblica Popolare di Donetsk e di quella di Lugansk.
Come mai? Perché il suo governo, impegnato in una guerra civile a bassa intensità che va avanti da quasi vent'anni, è supportato ampiamente da mercenari russi, come quelli del gruppo Wagner.
Mosca ha lavorato alacremente negli ultimi 10 anni per espandere la propria sfera d'influenza aldilà dell'estero vicino, e i risultati iniziano ad arrivare.

Certamente la RCA non avrà molto da offrire alle repubbliche del Donbass, ma ogni piccolo aiuto, sia esso diplomatico, economico o militare, è fondamentale. Per ripagare, almeno parzialmente, il costo in termini di sanzioni di questo riconoscimento, Mosca ha bisogno che le repubbliche, ad oggi sovvenzionate quasi interamente dalla Russia, si avviino verso un cammino di maggiore autosufficienza, in modo da pesare meno sulle casse del Cremlino.

📃 La prospettiva strategica russa

Le tensioni nel Donbass continuano ad aumentare.
In Ucraina vige la legge marziale e lo stato di emergenza, mentre le truppe russe sono formalmente autorizzate ad intervenire nel Donbass e i separatisti dichiarono la volontà di voler porre sotto il loro controllo le intere regioni di Donetsk e Lugansk.
Anche se uno scenario di questo tipo è tutt'altro che scontato e inevitabile, visto lo scarso interesse da parte di molti attori in gioco (meno i separatisti e forse l'anglosfera) affinché scoppi un conflitto, a questo punto basta veramente poco, anche un errore. Ma che tipo di guerra sarebbe?

Potrebbe farla scoppiare l'Ucraina tentando un "blitzkrieg" nel Donbass (sembra irrealistico, ma se ci provò la piccola Georgia, è possibile) oppure i separatisti potrebbero dare il via ad operazioni offensive con supporto russo.
Potrebbero esserci battaglie solo sulla linea di fronte attuale, con cambiamenti territoriali modesti, potrebbe esserci un'avanzata separatista fino ai confini amministrativi delle regioni, quindi anche verso la città di Mariupol. Esiste la possibilità che le operazioni potrebbero estendersi al sud dell'Ucraina passando per Odessa fino alla Transnistria.

Un'occupazione prolungata di Kiev, della parte ucrainofona, polacca e ungherese del paese è però talmente irrealistica da poterla definire impossibile.

📃 Coercizione Russa e deterrenza Ucraina

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BREAKING: LAVROV B L A S T A DI MAIO

(TELEVIDEO)

Il sobrio ufficio del portavoce del governo ungherese per la famiglia e l'immigrazione. Notare i confini della mappa 😬🇭🇺

È iniziata nella notte l'offensiva russo-separatista contro l'Ucraina.
Le principali direttrici terrestri, per ora, sono quelle di Kharkiv e Mariupol, le due città "russofone" più vicine alle regioni separatiste, dove si è combattuto nelle primissime fasi della guerra civile nel 2014.
Le truppe russe si sono mosse non solo dal Donbass ma anche dalla Crimea e dalla Bielorussia.
Gli attacchi missilistici, però, sono mirati a siti strategici in tutta l'Ucraina. Da depositi militari nei sobborghi di Kiev al porto di Odessa.
Fin dove si spingerà l'offensiva terrestre per ora non possiamo dirlo, come abbiamo scritto in precedenza potrebbe limitarsi a Mariupol e Kharkiv o potrebbe (con minore probabilità) estendersi nel sud dell'Ucraina fino alla Transnistria.
Un attacco terrestre a Kiev e oltre invece sarebbe veramente sorprendente.

Molti, riprendendo commenti letti non so dove, ripetono che "Putin ha detto che vuole disarmare l'Ucraina" e che quindi la logica conclusione di questo sia un'occupazione fino al confine ungherese.
Non è proprio così, le sue parole che riporto sopra sono ben diverse.
Non che un regime change a questo punto sia impossibile, è assolutamente possibile. Solamente è importante evidenziare come Kharkiv e Mariupol, magari anche Odessa, siano su tutto un altro piano miitarmente e politicamente rispetto a Kiev e Leopoli, e non trarre conclusioni affrettate.

Questa è una mappa che può esserci d'aiuto

Due cose da segnalare: Pare che i russi siano arrivati a Kharkiv senza praticamente incontrare alcuna resistenza, ora sono nella periferia e sono iniziati dei combattimenti.
Kharkiv è una città da 1 milione e mezzo di abitanti, se difesa strenuamente non è facile conquistarla. Se difesa.
Naturalmente gli attacchi missilistici e aerei russi hanno se non completamente, almeno in gran parte neutralizzato la capacità aerea ucraina.

La seconda è l'ambiguità di Lukashenko, che dichiara che la Bielorussia non sta prendendo parte alla guerra anche se delle colonne hanno attraversato il confine. È possibile che siano solo colonne russe che muovono dal territorio bielorusso.

Le informazioni non confermate dall'Ucraina occidentale: la minoranza ungherese in certi distretti vicino al confine con l'Ungheria vuole tenere un referendum sull'adesione all'Ungheria. https://t.me/infantmilitario/69293

È totale il supporto cinese alla Russia in questa guerra.
Secondo Pechino la Russia gode di completa autonomia strategica e ha il diritto di agire in Ucraina; viene inoltre ricordata la consegna di armi americane a Kiev.
Si sta delineando ciò che era facilmente prevedibile in caso di guerra: La Russia si avvicinerà ancora di più alla Cina, la superpotenza che le copre le spalle in questo momento.

Intanto, l'attegiamento duro a parole e piuttosto debole nei fatti dell'Europa occidentale riesce simultaneamente ad alienare il resto della NATO e ad allontanare la Russia. Evidentemente si sta cercando di non rompere le relazioni, simbiotiche e fondamentali, con la Russia, mentre allo stesso tempo si deve fare i conti con le pressioni polacche e dei baltici, oltreché chiaramente con gli ordini che arrivano da oltreoceano.

📃 Visegrad, baltico e anglosfera

RUSSIA E UCRAINA - L'impatto di un missile russo sui depositi della base navale ucraina di Odessa.

È difficile avere informazioni precise in tempo reale, di cui essere sicuri al 100% quindi perdonatemi se uso sempre dei "sembra che" o "pare che".
Ma "pare che" le forze armate russe abbiano raggiunto il fiume Dnipro dalla Crimea. Questo significa che, salvo sabotaggi ucraini, l'approvigionamento idrico della Crimea, che era stato bloccato dagli ucraini nel 2014 ostruendo il canale, e che aveva causato enormi problemi nella penisola, sarà presto ripristinato.

È un lato di questa guerra di cui quest'anno non si è parlato molto, siccome sono in gioco discussioni molto più ampie sulla sicurezza europea, ma se ne parlava molto durante il buildup dell'anno scorso, evidenziando come i russi avrebbero potuto lanciare un'offensiva per ripristinare la fornitura idrica in Crimea.
Ad oggi il motivo principale non è chiaramente questo ma sicuramente, una volta scoppiata la guerra per altri motivi, i russi si sono subito mossi dalla Crimea verso la foce del Dnipro.

Molto rudimentale, ma è per dare un'idea dell'orizzonte delle operazioni terrestri (quelle aeree sono in tutto il paese).
In rosso le due città fuori dagli oblast di Donetsk e Lugansk per cui ci sono diverse conferme di un controllo russo. In arancione l'area generale delle offensive.
Nel Donbass si sta avanzando ma non velocemente come nel settore sud dalla Crimea. Mariupol, Kramatorsk, Kharviv, Berdyansk, sono ancora sotto il controllo ucraino.
Ad Odessa operazioni aeree russe particolarmente intense

"Momento Guaidò" per Sviatlana Tsikhanouskaya, che si dichiara Presidente della Bielorussia mentre si trova in Lituania.
Arriveranno i riconoscimenti internazionali da parte di paesi NATO come arrivarono per il suo omologo venezuelano?

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