Visioni, Mezzosangue, 2022
Io come Diogene io
Cercavo l'Uomo poi Dio
Cercavo il sole e l'oblio
Mi ha detto cosa vedi?
Il senso è un foglio bianco e un giorno quando appare devi
Saper dipingere quello in cui credi
Mi sono chiesto se
Se c'è qualcosa di più reale delle cose che ho in testa (in testa)
Mi sono chiesto se
Vale la pena di parlare e se qualcosa poi resta (o non resta)
Mi sono chiesto se
Se le parole hanno senso almeno un secondo
Dentro al silenzio poi mi rispondo
Che ogni ragione è solo uno sfondo
Ed ho solo visioni, solo visioni, ho solo visioni.
https://youtu.be/To5h-91zp6M
#musica #italia
Io come Diogene io
Cercavo l'Uomo poi Dio
Cercavo il sole e l'oblio
Mi ha detto cosa vedi?
Il senso è un foglio bianco e un giorno quando appare devi
Saper dipingere quello in cui credi
Mi sono chiesto se
Se c'è qualcosa di più reale delle cose che ho in testa (in testa)
Mi sono chiesto se
Vale la pena di parlare e se qualcosa poi resta (o non resta)
Mi sono chiesto se
Se le parole hanno senso almeno un secondo
Dentro al silenzio poi mi rispondo
Che ogni ragione è solo uno sfondo
Ed ho solo visioni, solo visioni, ho solo visioni.
https://youtu.be/To5h-91zp6M
#musica #italia
YouTube
Visioni
Provided to YouTube by The Wolf srl
Visioni · MezzoSangue
SETE
℗ A Columbia release 2022 The Wolf srl under exclusive license to Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
Released on: 2022-12-16
Lyricist: Luca Ferrazzi
Composer: Massimiliano Cavaliere
Producer:…
Visioni · MezzoSangue
SETE
℗ A Columbia release 2022 The Wolf srl under exclusive license to Sony Music Entertainment Italy S.p.A.
Released on: 2022-12-16
Lyricist: Luca Ferrazzi
Composer: Massimiliano Cavaliere
Producer:…
Anthropogenic Connection, Eugenio Tibaldi, 2020
«In generale lavoro grazie agli impulsi esterni, dimensiono la mia ricerca nel costante confronto con l’ambiente sociale e con le sue tracce. Nello specifico nelle tracce del margine. La dimensione marginale negli anni si è delineata come una condizione germinale nella quale ritrovo possibili istanze estetiche alternative. »
Continua a leggere QUI
#installazione #italia
«In generale lavoro grazie agli impulsi esterni, dimensiono la mia ricerca nel costante confronto con l’ambiente sociale e con le sue tracce. Nello specifico nelle tracce del margine. La dimensione marginale negli anni si è delineata come una condizione germinale nella quale ritrovo possibili istanze estetiche alternative. »
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#installazione #italia
Disincatenamento, Mario Lo Tasso
Del tuo pallino di fare il solitario
Oggi
Non saprei che farmene
Della tua vena autolesionista
Lo ammetto
Ancora mi piace
Pensarti nel tuo lento
Letto di suicidio
Ma
In definitiva
Quello che ci legava
Era il tuo fiato randagio
La tua barca assonnata
Il tuo carico pallido di lagrime
Persi questi talenti con la tua dipartita
Annegato il tuo fare il solitario suicida
Perché dovresti mancarmi anche dopo morta quando
So perfettamente che non potrai mai più tornare
In quanto sei morta?
Perché doverei tenderti, se potessi, la nervosa mano per farti
Tornare dall’aldilà all’aldiqua come tirandoti su dacché sei caduta,
magari in fondo ad un pozzo estremo
al tuo ghetto di morte?
Perché dovrei allungarti un barlume di bastone mentre scendi
Incautamente
i gradini delle scale?
Scale su scale,
moglie amata,
una montagna di scale
come una montagna di sedie
da bruciare
in piazza.
Il meglio è andato,
il pendolo suona un rintocco di cenetta,
il meglio è andato, vecchia amata,
oggi ho dalla mia la badante rumena
e la devozione dei miei parenti prossimi
vivo aspettando la pensione
e ho molto riguardo per la mia libertà
che è il bene più profondo che ho
dopo averti lasciata in balia della costipazione celeste,
dei messi paradisiaci… delle messe infernali…
ti ho lasciata nel catafalco che pesavi un quintale,
profumavi di gesso di lavagna,
ti trovo oggi in una scheggia di muro
incarnata in una fantasia di farfalla
brava
fai progressi
ama anche tu,
lassù,
chi vuoi…
ama più che puoi!
dove sta scritto che l’amore debba durare
in tutti i gironi,
in tutti i meandri
per tutte le vite?
anche la mia attuale amata
la badante
trova opportuno come me
che ognuno
si tenga
i suoi
spazi
ovunque
esso
sia….
e io sto spesso solo
ma felice
con questo nuovo amore letterario
d’appendice..
#poesia #italia
Del tuo pallino di fare il solitario
Oggi
Non saprei che farmene
Della tua vena autolesionista
Lo ammetto
Ancora mi piace
Pensarti nel tuo lento
Letto di suicidio
Ma
In definitiva
Quello che ci legava
Era il tuo fiato randagio
La tua barca assonnata
Il tuo carico pallido di lagrime
Persi questi talenti con la tua dipartita
Annegato il tuo fare il solitario suicida
Perché dovresti mancarmi anche dopo morta quando
So perfettamente che non potrai mai più tornare
In quanto sei morta?
Perché doverei tenderti, se potessi, la nervosa mano per farti
Tornare dall’aldilà all’aldiqua come tirandoti su dacché sei caduta,
magari in fondo ad un pozzo estremo
al tuo ghetto di morte?
Perché dovrei allungarti un barlume di bastone mentre scendi
Incautamente
i gradini delle scale?
Scale su scale,
moglie amata,
una montagna di scale
come una montagna di sedie
da bruciare
in piazza.
Il meglio è andato,
il pendolo suona un rintocco di cenetta,
il meglio è andato, vecchia amata,
oggi ho dalla mia la badante rumena
e la devozione dei miei parenti prossimi
vivo aspettando la pensione
e ho molto riguardo per la mia libertà
che è il bene più profondo che ho
dopo averti lasciata in balia della costipazione celeste,
dei messi paradisiaci… delle messe infernali…
ti ho lasciata nel catafalco che pesavi un quintale,
profumavi di gesso di lavagna,
ti trovo oggi in una scheggia di muro
incarnata in una fantasia di farfalla
brava
fai progressi
ama anche tu,
lassù,
chi vuoi…
ama più che puoi!
dove sta scritto che l’amore debba durare
in tutti i gironi,
in tutti i meandri
per tutte le vite?
anche la mia attuale amata
la badante
trova opportuno come me
che ognuno
si tenga
i suoi
spazi
ovunque
esso
sia….
e io sto spesso solo
ma felice
con questo nuovo amore letterario
d’appendice..
#poesia #italia