Guido Crosetto
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16.44 AEREO CROSETTO Atterraggio d'emer genza a Ciampino per il Falcon 900 sul quale viaggiava il ministro della Difesa. Fumo in cabina
3 notizie:

🇮🇱🇵🇸 Benjamin Netanyahu ha sciolto il gabinetto di guerra israeliano. Come ha sottolineato lo stesso primo ministro israeliano,lo scioglimento è stata la diretta conseguenza del recente annuncio da parte di Benny Gantz,leader del partito d’opposizione Unità Nazionale,di voler abbandonare il gabinetto di guerra e rompere così il governo di unità nazionale che era nato dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre e che vedeva l’ingresso del partito di Gantz nella coalizione di governo guidata dal Likud di Netanyahu. Gantz aveva motivato le sue dimissioni accusando Netanyahu di mettere i propri interessi personali e quelli del suo governo davanti alla sicurezza di Israele,e di non avere una strategia chiara sulla guerra a Gaza.Il gabinetto di guerra era un organo costituito ad hoc dopo l’attacco del 7 ottobre per definire le principali decisioni strategiche riguardo alla guerra a Gaza,ed era composto da 6 membri:Netanyahu e Gantz erano membri con pieni poteri insieme al ministro della Difesa Yoav Gallant(esponente del Likud)mentre gli altri 3 membri avevano solo il ruolo di consiglieri.

🇪🇺🌱 Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato la Nature Restoration Law. Oggi la maggioranza dei Paesi membri che compongono il Consiglio dell’Unione europea ha dato la sua approvazione alla Nature Restoration Law,cioè la legge sul ripristino della natura.Questo voto, che ha valore vincolante,arriva dopo circa due anni da quando la Commissione aveva proposto la misura.Il Consiglio dell’Unione europea riunisce i ministri dei governi di ciascun Paese dell’UE competenti per la materia in discussione.La Nature Restoration Law è stato uno dei pacchetti più controversi del Green Deal dell’UE.Dopo molte votazioni e modifiche,nel febbraio 2024 il Parlamento europeo l'aveva approvata.Il testo che ne era uscito era un compromesso molto annacquato rispetto alla proposta iniziale.La Nature Restoration Law prevede il ripristino di almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell'Unione europea entro il 2030.Inoltre,chiede a tutti gli Stati membri di ripristinare entro il 2030 almeno il 30% di una serie di habitat specifici delineati dalla legge,tra cui foreste, praterie, zone paludose, fiumi, laghi e barriere coralline.Questa percentuale dovrà aumentare fino al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050.Ogni Paese dovrà presentare un piano nazionale di ripristino,ma ci sono anche degli obiettivi comuni a tutta l’UE,come la piantumazione di tre miliardi di nuovi alberi, la liberazione degli alvei di 25 mila chilometri di fiumi e l’inversione del declino delle popolazioni di insetti impollinatori.

🇪🇺🇮🇹 Secondo Politico la presidente della Commissione europea Von der Leyen avrebbe ritardato la pubblicazione di un rapporto sulla libertà di stampa in Italia per ottenere il supporto di Giorgia Meloni per il suo secondo mandato alla presidenza della Commissione. In particolare, il capo di gabinetto della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen avrebbe chiesto ad alcuni funzionari di posticipare la pubblicazione di un report della Commissione in cui l’Italia viene criticata per il peggioramento della libertà di stampa nel Paese. Secondo Politico, questa mossa sarebbe motivata dal fatto che Von der Leyen non vuole inimicarsi il sostegno di Meloni e dei suoi eurodeputati in vista delle trattative per l’elezione del prossimo presidente della Commissione. Von der Leyen era la Spitzenkandidat del Partito popolare europeo e vuole ottenere un secondo mandato. Secondo le fonti di Politico, il report della Commissione mostrerebbe un calo della libertà di stampa in Italia in concomitanza con l’inizio del mandato di Meloni nel 2022. Il rapporto sarebbe dovuto uscire il prossimo 3 luglio, ma la sua pubblicazione è stata rimandata a dopo l’elezione della presidenza della Commissione. La Commissione europea aveva già criticato l’Italia lo scorso anno nello stesso rapporto annuale per il modo in cui la legge sulla diffamazione viene utilizzata con sempre maggior frequenza per intimidire i giornalisti @will_media

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@politica_attualita mondo
3 notizie:

🇮🇹Il Senato ha appena approvato in prima lettura il ddl che introduce il premierato. A 8 mesi dall’approvazione del testo di revisione costituzionale che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio - anche noto come "premierato" - da parte del Consiglio dei ministri, si è concluso il secondo passaggio del lungo iter di revisione costituzionale. Il prossimo passaggio prevede la discussione e l'approvazione del testo anche della Camera. Dopo tre mesi dalla prima approvazione da parte di entrambi i rami del Parlamento, il testo dovrà tornare sia alla Camera, sia al Senato per una seconda approvazione. Se questa dovesse avvenire con una maggioranza inferiore ai due terzi dei componenti, i cittadini saranno chiamati a fare la scelta definitiva tramite un referendum confermativo. Durante le votazioni, fuori dal Parlamento sia la maggioranza, sia le opposizioni hanno organizzato sit-in e manifestazioni per dichiarare le proprie ragioni a favore e contro la proposta di riforma della Costituzione. Il disegno di legge, che è stato approvato al Senato con 109 sì, 77 no e un astenuto, ora passa alla Camera dove il dibattito proseguirà per i prossimi mesi.

🇪🇺 I capi di Stato e di governo europei non hanno trovato un accordo per rinnovare il mandato di presidente della Commissione europea a Ursula von der Leyen. Ieri sera i membri del Consiglio europeo, cioè i capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri dell’Unione europea, si sono incontrati per la prima volta dallo svolgimento delle elezioni per una cena informale a Bruxelles. Durante quest’occasione molti analisti si aspettavano che i leader avrebbero designato in modo ufficioso il nome del prossimo presidente della Commissione europea. Ci si aspettava quindi un primo endorsement a un secondo mandato dell’attuale presidente Ursula von der Leyen. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha però fatto sapere ai media che durante la cena non è stato raggiunto nessun accordo. Secondo il quotidiano Politico, l’accordo non è stato raggiunto perché i leader del Partito Popolare Europeo (PPE) non si sarebbero limitati a chiedere la rielezione di von der Leyen alla presidenza della Commissione e quella di Roberta Metsola a presidente del Parlamento Europeo (entrambe esponenti del PPE). I leader del PPE avrebbero chiesto di dividere la presidenza del Consiglio europeo con il gruppo dei Socialisti (S&D) per due anni e mezzo a testa. Secondo le indiscrezioni trapelate negli scorsi giorni, l’incarico di presidente del Consiglio europeo sarebbe dovuto andare per cinque anni - ossia per due mandati, ciascuno di 2,5 anni - all’ex primo ministro portoghese António Costa (esponente di S&D), ma il PPE avrebbe chiesto che uno dei due mandati venisse assegnato a un politico o a una politica del loro gruppo. La richiesta del PPE avrebbe indispettito i leader del gruppo S&D, che avrebbe quindi bloccato le trattative. La nomina del prossimo presidente della Commissione dovrebbe essere votata il 27 e il 28 giugno, durante il primo incontro formale del Consiglio europeo.

🇹🇭🏳️‍🌈 In Thailandia il Parlamento ha approvato una legge che legalizza i matrimoni omosessuali. Oggi è arrivato il voto positivo del Senato, dopo che a fine marzo era stata già approvata dalla Camera. Prima che la legge entri in vigore manca solo l’approvazione del re, un passaggio che è considerato solamente una formalità. La Thailandia diventerà quindi il terzo Paese dell’Asia a legalizzare le unioni omosessuali, dopo Taiwan e Nepal, e il primo nel Sudest asiatico. La legge definisce il matrimonio come unione di due individui, modificando la definizione attuale, che invece lo indica come l’unione di un uomo e di una donna, oltre a garantire alle coppie omosessuali sposate gli stessi diritti di quelle eterosessuali. Le coppie omosessuali sposate avranno gli stessi diritti in materia di adozioni, di benefici fiscali, di accesso all’eredità e la possibilità di prendere decisioni mediche per il partner qualora fosse incapace di farlo autonomamente @will_media

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@politica_attualita mondo
3 notizie:

🇷🇺🇰🇵 Russia e Corea del Nord hanno firmato un patto di mutua difesa e assistenza. Il patto è stato firmato durante la prima visita in Corea del Nord dopo 24 anni del presidente russo Vladimir Putin, che negli ultimi mesi si è sempre di più avvicinato al dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-Un. Il patto include tra le altre cose l’impegno a difendersi reciprocamente nel caso in cui uno dei due Paesi venisse attaccato ed è stato definito da Putin come un accordo per una “partnership strategica completa”. Russia e Corea del Nord hanno approfondito le proprie relazioni diplomatiche soprattutto dopo l'inizio dell’invasione russa dell‘Ucraina, e in particolare dopo che Putin si è rivolto a Kim Jong-Un per ottenere munizioni da usare proprio in Ucraina in cambio della condivisione di tecnologie militari e di appoggio internazionale.

🇨🇳 Il governo cinese ha cambiato il nome di centinaia di città dello Xinjiang per rimuoverne i riferimenti culturali al popolo uiguro. A riportarlo è un rapporto pubblicato oggi dall’organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch e dall’associazione per i diritti degli uiguri Uyghur Hjelp, che ha segnalato che negli ultimi anni le autorità cinesi hanno rinominato circa 630 città per rimuovere i riferimenti religiosi o culturali della comunità uigura, sostituendoli con nomi che riflettono l’ideologia del Partito comunista cinese. Gli uiguri sono una minoranza di fede musulmana che abita principalmente nella regione dello Xinjiang, nella zona occidentale della Cina. Da anni il Partito comunista cinese sta mettendo in atto una serie di misure per reprimere l’identità uigura, anche attraverso l’apertura di centri di “rieducazione”, dove migliaia di cittadini uiguri vengono sottoposti a violenze e pratiche di manipolazione psicologica.

🇮🇹La Camera ha approvato definitivamente la legge sull'autonomia differenziata. Il testo approvato prevede la possibilità per le Regioni di accordarsi con lo Stato per gestire direttamente alcune competenze. La legge è attesa da molti anni dalle Regioni del Nord Italia con gli indicatori economici più forti: in particolare Veneto e Lombardia, ma anche Emilia-Romagna. Il testo dovrà ora essere promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per poi entrare in vigore definitivamente dopo 15 giorni. Tuttavia, le Regioni non potranno chiedere l'autonomia prima della definizione da parte del governo dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), necessari ad evitare il rischio di un peggioramento delle disuguaglianze territoriali fra le diverse Regioni. È proprio questo il punto più problematico, senza il quale la riforma rischierà di rimanere solo sulla carta: i LEP non sono ancora stati definiti nel dettaglio e il governo si è dato un tempo massimo di 2 anni per quantificarli definitivamente @will_media

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🇳🇱 Il primo ministro olandese Mark Rutte dovrebbe diventare il prossimo segretario generale della NATO. La nomina non è ancora ufficiale, ma oggi Rutte ha ottenuto il sostegno della Romania, e in particolare dal presidente romeno Klaus Iohannis che a sua volta si era candidato per diventare segretario generale della NATO, ma che oggi ha annunciato di volersi ritirarsi dalla corsa e di voler dare il suo endorsement al primo ministro olandese. La Romania era l’unico Paese che non aveva ancora espresso il suo appoggio a Rutte, dopo che martedì aveva ottenuto il sostegno di Ungheria e Slovacchia. Per ottenere il sostegno dall’Ungheria, Rutte ha promesso a Orbán che durante il suo mandato i soldati ungheresi non parteciperanno alle attività della NATO in sostegno all’Ucraina. Nei prossimi mesi Rutte dovrebbe cedere l’incarico di primo ministro olandese ed entrare in carica come segretario generale della NATO a ottobre, quando scadrà il mandato dell’attuale segretario Jens Stoltenberg.

🇮🇱🇱🇧 Il leader di Hezbollah ha minacciato Israele e Cipro di lanciare una guerra "totale e senza limiti". Sayyed Hassan Nasrallah, capo della milizia libenese Hezbollah, ha annunciato durante un discorso televisivo che  “nessun posto sarebbe sicuro” nel caso in cui scoppiasse una vera e propria guerra con Israele e ha aggiunto che la milizia prenderebbe di mira anche l’isola di Cipro. Sin dall’inizio della guerra a Gaza, Hezbollah ha iniziato a colpire il nord di Israele dando vita a uno scontro a bassa intensità al confine tra i due Paesi. A seguito di un recente aumento degli attacchi di Hezbollah nel nord di Israele, martedì il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha avvertito che il governo potrebbe dare il via libera all’inizio di una guerra totale con Hezbollah, mentre l'esercito israeliano ha detto che "i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati approvati e convalidati". Il leader di Hezbollah ha anche minacciato Cipro, accusandolo di fornire a Israele aeroporti e basi per esercitazioni militari.

🇮🇹 La Commissione europea ha avviato la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia. Questo passaggio era previsto e la raccomandazione formale sull'entità dell'aggiustamento richiesto arriverà solo a novembre. La relazione della Commissione sulla procedura per il deficit sarà ora esaminata dal Comitato Economico e Finanziario. A luglio, la Commissione presenterà la sua proposta al Consiglio dell’UE. A novembre, insieme al parere sul documento programmatico di bilancio (da presentare entro il 15 ottobre), la Commissione proporrà ufficialmente la raccomandazione per intervenire sui conti pubblici. Questo è previsto dal nuovo Patto di Stabilità, che mira a mantenere un equilibrio economico tra tutti gli Stati dell'Unione Europea. Il momento cruciale per i conti pubblici italiani sarà venerdì 21 giugno, quando la Commissione europea presenterà le nuove "traiettorie di riferimento", cioè i parametri economici da seguire per ridurre deficit e debito @will_media

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@politica_attualita mondo
Guido #Crosetto (#FdI): "Voi sapete che non abbiamo ancora i nomi degli eletti italiani in Europa?
Non li abbiamo, non siamo stati ancora in grado di comunicarli ed ufficializzarli.
Per colpa del Comune di Roma. O meglio di problemi tecnici che si sono verificati a Roma."

@UltimoraPolitics24
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🇮🇱🇱🇧 Gli Stati Uniti credono che Israele lancerà presto un’incursione militare in Libano. Secondo una fonte anonima citata dalla CNN, lo avrebbe affermato il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken durante un incontro a porte chiuse avvenuto durante il suo viaggio diplomatico in Medio Oriente. Il governo israeliano avrebbe detto agli Stati Uniti che uno degli obiettivi principali di un’eventuale offensiva sarebbe quello di respingere Hezbollah e creare una zona cuscinetto tra Israele e Libano. In questo modo, secondo l’esercito israeliano, i circa 60 mila cittadini israeliani che sono stati costretti a lasciare le loro case nel nord di Israele a causa degli attacchi della milizia libenese potrebbero tornare nelle proprie abitazioni. Martedì il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha avvertito che il governo potrebbe dare il via libera all’inizio di una guerra totale con Hezbollah, e l'esercito israeliano ha detto che "i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati approvati e convalidati". Mercoledì invece Sayyed Hassan Nasrallah, capo della milizia libenese Hezbollah, ha annunciato che “nessun posto sarebbe sicuro” nel caso in cui scoppiasse una vera e propria guerra con Israele, e ha aggiunto che la milizia prenderebbe di mira anche l’isola di Cipro, in quanto considerato alleato strategico di Israele. Sin dall’inizio della guerra a Gaza, Hezbollah ha iniziato a colpire il nord di Israele dando vita a uno scontro a bassa intensità al confine tra i due Paesi che nelle ultime settimane si è intensificato e che I sta portando a crescenti richieste al governo di Netanyahu di agire con maggiore forza contro la milizia libanese. Dall’inizio della guerra a Gaza, Israele ha ucciso circa 300 membri di Hezbollah e circa 100 civili libanesi, mentre gli attacchi della milizia libanese hanno ucciso 28 cittadini israeliani.

🇷🇺🇺🇦 Gli Stati Uniti ritarderanno le spedizioni militari a diversi Paesi alleati per dare priorità alla consegna all’Ucraina dei sistemi di difesa Patriot. Ad affermarlo è stato il portavoce per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, che non ha tuttavia specificato quanti nuovi sistemi di difesa Patriot verranno consegnati  all’Ucraina e non ha fatto sapere quali saranno i Paesi alleati che riceveranno meno aiuti militari per dare precedenza all’esercito ucraino. Kirby ha però detto che gli alleati che saranno interessati dai ritardi sono stati informati e sono “del tutto favorevoli” alla decisione. L’Ucraina è già in possesso di tre batterie di Patriot, ma il governo ucraino ne chiede altre sette. I sistemi Patriot sono tra i più sofisticati sistemi di difesa aerea a disposizione negli arsenali occidentali e sono considerati essenziali per permettere all’Ucraina di difendersi dai bombardamenti russi, soprattutto per respingere la recente offensiva lanciata dalla Russia nella regione di Kharkiv, nel nord-est del Paese.

🇮🇹 Le Regioni governate dal centrosinistra si stanno organizzando per promuovere un referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata. I partiti di opposizione, i sindacati e i comitati per la raccolta firme stanno lavorando alla promozione di un referendum per abrogare il disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato mercoledì alla Camera. L’idea è quella di richiedere un referendum abrogativo tramite le 5 Regioni governate dal centrosinistra e allo stesso tempo iniziare una raccolta firme. La legge sull’autonomia differenziata non è una legge costituzionale ma una legge ordinaria, pertanto può essere sottoposta a una consultazione popolare che ne chiede l’abrogazione in base all'articolo 75 della Costituzione. Per convocare il referendum deve essere richiesto da almeno 5 Consigli regionali o da 500 mila cittadini tramite la raccolta firme @will_media

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@politica_attualita mondo
Guido Crosetto pinned «Centro Destra»
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🇷🇺 Nella regione russa del Daghestan degli uomini armati hanno ucciso 20 persone durante una serie di attentati in una sinagoga e in due chiese ortodosse. Non è ancora chiaro chi siano gli uomini armati, e al momento nessuno ha rivendicato la responsabilità degli attentati che hanno colpito una sinagoga, una chiesa ortodossa nella città di Derbent - la seconda più grande del Daghestan - una chiesa e una stazione della polizia nella città di Makhachkala, che è il capoluogo della regione. Al momento le notizie riguardo agli attacchi sono ancora frammentate e spesso discordanti, anche a causa della poca trasparenza delle autorità e dei media russi. A Derbent, una città che ospita la metà della popolazione di fede ebraica del Daghestan, gli uomini armati hanno colpito un’importante sinagoga della città e una chiesa ortodossa. Nella sinagoga sembra non ci fosse nessuno al momento dell’attacco, mentre nella chiesa sarebbe stato ucciso un prete cristiano ortodosso che lavorava in Daghestan da quarant’anni. In entrambi i casi gli attentatori hanno appiccato un incendio. A Makhachkala invece gli uomini armati hanno preso d'assalto una chiesa ortodossa e una stazione di polizia locale. Le autorità russe hanno fatto sapere che 15 delle 20 vittime erano agenti di polizia, e che i cinque attentatori sono stati uccisi dalla polizia. Il Daghestan è una delle repubbliche della Federazione russa ed è a maggioranza musulmana.

🇮🇱🇵🇸  Netanyahu ha fatto sapere che la fase più intensa di combattimenti nella Striscia di Gaza sta per terminare. Lo ha dichiarato domenica sera in un’intervista nella quale ha specificato che le operazioni più significative nella città di Rafah, nel sud di Gaza, stanno per concludersi. Ciononostante, Netanyahu stesso ha specificato che ciò non vuol dire che la guerra terminerà, ma che queste decisioni permetteranno all’esercito israeliano di spostare parte delle proprie forze verso il confine con il Libano, dove nelle ultime settimane stanno aumentando gli scontri armati con il gruppo libanese Hezbollah. Durante l’intervista Netanyahu ha affermato di essere interessato a un "accordo parziale" con Hamas per liberare "alcuni degli ostaggi", ma ha specificato che non intende accettare il piano di cessate il fuoco presentato dagli Stati Uniti e appoggiato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Infine,  ha dichiarato che nei suoi piani post-guerra non c’è l’opzione di affidare il governo di Gaza all’Autorità palestinese, che attualmente governa la Cisgiordania.

⚖️🇮🇹 La gip di Milano ha disposto la trasmissione alla Corte Costituzionale degli atti del procedimento in cui è indagato Marco Cappato per aiuto al suicidio. In particolare, Cappato è indagato per aver accompagnato in una clinica svizzera due persone che avevano scelto di morire con il suicidio assistito e si era poi autodenunciato. Il gip ritiene “rilevante e non (...) infondata la questione di legittimità costituzionale”. Cappato aveva aiutato al suicidio, accompagnandoli nella clinica "Dignitas” di Zurigo, Elena Altamira, 69enne veneta malata terminale di cancro, e Romano N., 82 anni, ex giornalista e pubblicitario, costretto all’immobilità da una forma grave di Parkinson. La sentenza della Corte costituzionale ruoterà intorno all’interpretazione della formula “trattamento di sostegno vitale” – una delle quattro condizioni insieme all’irreversibilità della patologia, sofferenze intollerabili e la capacità di prendere decisioni libere e consapevoli – individuate dalla Corte costituzionale nel 2019 affinché il suicidio medicalmente assistito possa essere lecito in Italia, in quanto la politica non ha ancora approvato una legge che regoli il tema, nonostante in passato ci siano già stati dei richiami da parte della stessa Corte costituzionale @will_media

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🇺🇸 Julian Assange è stato rilasciato dal carcere in cui si trovava nel Regno Unito e sarà liberato grazie a un accordo con il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. L'accordo prevede che Assange si dichiari colpevole di aver ottenuto e diffuso in modo illegale alcuni documenti considerati sensibili per la sicurezza nazionale. In cambio, il dipartimento di Giustizia statunitense giudicherà Assange in un tribunale federale statunitense a Saipan, nelle isole Marianne Settentrionali. Lì Assange dovrebbe ricevere una pena di 5 anni di carcere, che però ha già scontato nel Regno Unito, e in seguito dovrebbe quindi essere liberato. Grazie a questo accordo si dovrebbe chiudere una vicenda iniziata oltre 10 anni fa, quando Assange pubblicò sul suo sito WikiLeaks migliaia di documenti militari e diplomatici segreti degli Stati Uniti che rivelavano rapporti segreti, torture di carcerati, e uccisioni di civili nelle guerre in Iraq e Afghanistan. Nel 2019 il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti aveva accusato Assange di aver violato l’Espionage Act, che punisce le pratiche di insubordinazione verso l'esercito statunitense ed era stato incriminato con 18 capi d'accusa per cospirazione e diffusione di informazioni classificate: rischiava 175 anni di carcere. Assange aveva cercato di sfuggire alle autorità statunitensi, e per alcuni anni si era rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, fino a quando è stato incarcerato dalle autorità britanniche, in attesa di un'estradizione negli Stati Uniti, che però non si è mai concretizzata. Il caso di Assange aveva attirato la solidarietà e l'attivismo di milioni di persone in tutto il mondo, che accusavo gli Stati Uniti di aver messo in piedi una persecuzione politica nei confronti di Assange, oltre che violare il suo diritto di libertà di parola e i suoi diritti umani.

🇮🇱 In Israele la Corte Suprema ha stabilito che anche i cittadini ebrei ultraortodossi dovranno arruolarsi nell’esercito. Nel Paese il servizio di leva è obbligatorio sia per gli uomini sia per le donne, ma gli ebrei ultraortodossi sono da sempre esentati dato che si oppongono al reclutamento in quanto lo ritengono incompatibile con i loro valori e precetti religiosi. L’esenzione degli ultraortodossi non si basa su una legge ad hoc, ma su una serie di provvedimenti amministrativi che vengono rinnovati periodicamente dal governo. Lo scoppio della guerra a Gaza aveva però riacceso il dibattito riguardo all’esenzione degli ebrei ultraortodossi, tanto che già a fine marzo la Corte suprema aveva stabilito che l’esenzione dal servizio di leva non poteva basarsi su dei provvedimenti amministrativi rinnovati periodicamente, e che quindi il governo israeliano avrebbe dovuto approvare una legge ad hoc. Il governo di Netanyahu non era però riuscito ad approvare una legge di questo genere a causa dell’opposizione presente all’interno della sua stessa coalizione, formata anche da alcuni partiti dell’estrema destra religiosa. A questo punto la Corte ha stabilito che dato che manca un quadro legale che permetta di distinguere tra gli studenti delle scuole ultraortodosse e il resto dei cittadini, il governo non ha l’autorità di esentarli dalla leva militare. L’esenzione si basa infatti sul fatto che i cittadini ebrei ortodossi si dedichino solo allo studio di testi religiosi nelle cosiddette yeshivot, che sono finanziate dallo Stato. In Israele i cittadini uomini ultraortodossi, chiamati haredim, sono oltre 1,2 milioni, cioè il 13% della popolazione, e tra questi circa 67mila potrebbero ora essere arruolati.
Guido Crosetto
3 notizie: 🇺🇸 Julian Assange è stato rilasciato dal carcere in cui si trovava nel Regno Unito e sarà liberato grazie a un accordo con il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. L'accordo prevede che Assange si dichiari colpevole di aver ottenuto e diffuso…
🇪🇺I negoziatori europei hanno trovato un accordo per le principali cariche dell’Unione europea. Secondo il quotidiano Politico, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, il primo ministro polacco Donald Tusk, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez,  il cancelliere tedesco Olaf Scholz,  il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro olandese Mark Rutte sono riusciti a trovare un accordo sui nomi da proporre per rinnovare le cariche più rilevanti all’interno dell’Unione europea. In particolare, hanno deciso di confermare Ursula von der Leyen - esponente del Partito popolare europeo - alla presidenza della Commissione europea; di nominare l’ex premier portoghese Antonio Costa - esponente dei Socialisti e Democratici - alla presidenza del Consiglio europeo; e di far eleggere la premier estone Kaja Kallas - esponente dei Liberali - come Alto Rappresentante degli affari esteri dell’Unione. I tre nomi dovranno ora essere approvati dal Consiglio europeo che si terrà giovedì. Nel caso in cui Ursula von der Leyen dovesse ricevere il via libera, la sua nomina dovrà poi essere confermata anche attraverso il voto del nuovo Parlamento europeo @will_media

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🇷🇺🇺🇦 La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per due ufficiali russi. Gli ufficiali in questione sono l’ex ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore dell’esercito Valery Gerasimov, che sono stati accusati dalla Corte di aver condotto attacchi militari verso obiettivi civili in Ucraina, causando danni collaterali eccessivi nei confronti dei civili e degli edifici civili. In particolare, la Corte fa riferimento alla campagna dell’esercito russo per colpire le centrali elettriche e altre infrastrutture civili in diverse aree dell’Ucraina tra ottobre 2022 e marzo 2023. Secondo la Corte, i danni civili e i danni accidentali previsti sarebbero stati “chiaramente eccessivi rispetto al vantaggio militare previsto”. Sia Gerasimov sia Shoigu sono considerati molto vicini al presidente russo Vladimir Putin, nonostante a maggio Shoigu fosse stato rimosso dall’incarico di ministro della difesa. A marzo 2023 la Corte aveva emesso un mandato di arresto anche nei confronti di Putin, accusandolo di crimini di guerra e contro l’umanità riguardo alla deportazione di bambini ucraini in territorio russo, mentre a marzo di quest’anno la Corte aveva emesso mandati d’arresto per altri due generali russi: Sergei Kobylash e Viktor Sokolov. La Corte penale internazionale non è un organo delle Nazioni Unite - a differenza della Corte Internazionale di Giustizia - e non si esprime su controversie tra Stati, ma persegue individui accusati di  commesso gravi crimini di rilevanza internazionale. La Russia però non riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale, e ciò vuol dire che Putin e gli altri ufficiali su cui pende un mandato d’arresto potrebbero effettivamente essere arrestati solo nel caso in cui si recassero in uno dei 124 Paesi che riconoscono la Corte.

🇺🇸🏳️‍🌈 Negli Stati Uniti Joe Biden ha concesso l’amnistia a migliaia di veterani dell’esercito che erano stati condannati per omosessualità. Tra il 1951 e il 2013 migliaia di soldati erano stati condanndati in base l’articolo 125 del codice del diritto penale militare, che criminalizzava la “sodomia”, anche tra adulti consenzienti. In passato attraverso questa norma erano state prese di mira soprattutto persone omosessuali. Il presidente Biden ha quindi concesso l'amnistia a circa 2 mila persone, che ora potranno accedere a una serie di vantaggi economici e finanziari che di norma vengono concessi ai veterani, ma dai quali finora  erano state escluse proprio a causa della condanna per omossesualità. Biden ha affermato che stava “correggendo un torto storico” perdonando i membri del servizio “che sono stati condannati semplicemente per essere se stessi”. Uno dei caso più gravi di omofobia nelle forze armate statunitensi avvenne negli anni Cinquanta, quando nell’esercito si diffuse la cosiddetta “paura della lavanda”, espressione che deriva dall’epiteto denigratorio con cui ci si riferiva agli uomini omosessuali. La “paura della lavanda” consisteva in una teoria secondo cui la presenza di persone della comunità LGBTQ+ nelle forze armate potesse rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale. Questa paura causò non solo migliaia di condanne in base all’articolo 125 del diritto penale militare, ma causò una generale discriminazione che portò a licenziamenti ed episodi di violenza.
Guido Crosetto
3 notizie: 🇷🇺🇺🇦 La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per due ufficiali russi. Gli ufficiali in questione sono l’ex ministro della Difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore dell’esercito Valery Gerasimov, che sono stati accusati…
🇪🇺 Durante la comunicazione alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo, la presidente del Consiglio Meloni ha attaccato le scelte per le nuove nomine dei vertici UE. In vista del Consiglio europeo di domani durante il quale è prevista la formalizzazione delle nomine dei vertici UE, la presidente del Consiglio Meloni ha attaccato la scelta dei principali leader europei di non includere tra i candidati esponenti italiani o del gruppo dei conservatori europei, di cui Meloni fa parte. Attualmente i candidati dati come favoriti sono Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione europea, Antonio Costa alla presidenza del Consiglio europeo e Kaja Kallas come Alto Rappresentante degli affari esteri dell’Unione. Meloni ha definito l’Unione un gigante burocratico invasivo, intriso di ideologia. L’esclusione di Meloni dalla nomina dei vertici UE potrebbe avere ripercussioni a luglio, quando il Parlamento europeo dovrà votare per confermare la nomina di Von der Leyen alla presidenza della Commissione UE. Nel caso la maggioranza composta dal Partito Popolare Europeo, dai Socialdemocratici e dai Liberali non dovesse votare in maniera compatta per Von der Leyen ci sarebbe il rischio che il Parlamento bocci la nomina di Von der Leyen. La coalizione di questi tre gruppi non ha una maggioranza schiacciante e c’è chi teme che qualche componente possa votare in modo diverso rispetto alle indicazioni del proprio gruppo @will_media

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@politica_attualita mondo
3 notizie:

🇧🇴 In Bolivia è stato sventato il 191° colpo di Stato della storia del Paese. A tentare di rovesciare il governo è stato il generale dell’esercito boliviano Juan José Zúñiga, che insieme ad alcuni soldati ha cercato di occupare la sede del governo nella capitale La Paz. Il tentato golpe è però stato bloccato dal presidente boliviano Luis Arce, che ha personalmente affrontato Zúñiga e gli ha ordinato di mettere fine al golpe. Il tentato colpo di Stato è fallito in meno di tre ore e il generale a capo dell’insurrezione è stato arrestato insieme ad alcuni suoi collaboratori. La situazione si è ora stabilizzata e Arce ha già nominato un nuovo generale al posto di Zúñiga. Il tentato golpe dimostra però ancora una volta la fragilità politica del Paese:  dal 1950 la Bolivia è il Paese che ha subito il maggior numero di colpi di Stato al mondo, con 23 in totale, di cui solo 11 riusciti. Dal 1825 - anno dell’indipendenza del Paese - ad oggi invece, la Bolivia ha visto 190 tentativi di colpo di Stato.

🇺🇸🗣️ Stanotte ci sarà il primo dibattito televisivo tra Joe Biden e Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali. Il dibattito sarà ospitato dallo studio della CNN ad Atlanta e verrà trasmesso in Italia alle 3 di mattina. Questo confronto arriva in un momento cruciale della campagna elettorale. Negli ultimi mesi l’attenzione è stata infatti catalizzata soprattutto dalle vicende legali di Trump, che è diventato il primo ex presidente della storia degli Stati Uniti ad essere giudicato colpevole da una giuria popolare nel caso che riguardava i pagamenti illeciti all’attrice Stormy Daniels. Sia Biden sia Trump devono ancora essere nominati ufficialmente come candidati per la Casa Bianca - una nomina che dovrebbe essere diventare ufficiale nei prossimi mesi durante le convention dei rispettivi partiti -, ma il dibattito tra i due sembra già essere determinante in viste delle elezioni, che si terranno il 5 novembre. I sondaggi alla vigilia del dibattito indicano sostanzialmente una condizione di parità tra Biden e Trump, entrambi attestati al 46% delle preferenze . I sondaggi però mostrano Trump in leggero vantaggio in sette swing states, cioè Stati che non sono tradizionalmente legati né ai democratici né ai repubblicani, tra cui Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Nevada, Arizona, Georgia e Carolina del Nord. Ci si aspetta che il dibattito sia più incentrato su temi personali - tra cui l’età di Biden, oppure le faccende legali di Trump - piuttosto che sui temi politici della campagna elettorale, come ad esempio l’economia e l’immigrazione.

🇮🇹La corte di Lucca ha rimandato alla Corte costituzionale un caso relativo all'attribuzione dei figli di coppie omogenitoriali. Il Tribunale di Lucca ha deciso di appellarsi di nuovo alla Corte Costituzionale sul tema della possibilità di riconoscere come figli di due madri, e non solo della donna partoriente, i bambini nati in Italia e concepiti all’estero da due donne tramite fecondazione eterologa. La questione nasce infatti da un vuoto normativo - e quindi dall’assenza di una legge che regoli chiaramente questi casi - e la Corte costituzionale si era già espressa su un caso analogo nel gennaio 2021 invitando il Parlamento a intervenire sul tema ritenendo “non più tollerabile il protrarsi dell'inerzia legislativa” @will_media

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🇺🇸🗣 Joe Biden è uscito sconfitto dal primo dibattito con Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali. Biden sperava di usare il dibattito di questa notte negli studi della CNN per mostrare agli elettori che, nonostante i dubbi circolati in questi mesi sul suo stato di salute, lui è ancora in forma e può continuare ad essere un buon presidente. La sua performance però, anziché rassicurare tutti riguardo alla sua età, l’ha resa un tema ancora più centrale. Già nei primi minuti del confronto Biden ha perso il filo del discorso mentre parlava delle sue politiche di contenimento della pandemia da Covid-19, così come si è incespicato mentre spiegava la sua strategia di gestione dell’immigrazione al confine con il Messico. In generale è apparso poco reattivo e poco chiaro nell’esprimersi, offrendo un grande vantaggio a Trump. Da parte sua Trump ha detto che Biden è diventato “un palestinese” che non vuole permettere a Israele di “finire il lavoro”. Ha detto che nel caso in cui fosse eletto metterebbe fine alla guerra in Ucraina nel giro di poche settimane. Inoltre ha fatto alcune affermazioni false, soprattutto riguardo all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Un sondaggio della CNN ha mostrato che il 67% degli spettatori ha percepito Trump come il vincitore del dibattito. Il vero problema però è che la performance di Biden ha mandato in crisi anche diversi membri del partito Democratico, che secondo diverse indiscrezioni si stanno chiedendo se continuare a puntare su Biden oppure invitarlo a farsi da parte per lanciare un nuovo candidato.

🇪🇺 Il Consiglio europeo ha dato il via libera alla nomina di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea. Ieri notte il Consiglio europeo ha confermato Ursula von der Leyen - esponente del Partito popolare europeo - alla presidenza della Commissione europea; ha nominato l’ex premier portoghese Antonio Costa - esponente dei Socialisti e Democratici - alla presidenza del Consiglio europeo, e hanno eletto  la premier estone Kaja Kallas - esponente dei Liberali - ad Alto Rappresentante degli affari esteri dell’Unione. Le nomine hanno confermato l’accordo raggiunto martedì dai leader europei che rappresentano i gruppi della maggioranza emersa dalle elezioni europee, tra cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz per i Socialisti e Democratici,  il presidente francese Emmanuel Macron per i liberali e il primo ministro polacco Donald Tusk per il Partito Popolare europeo. Giorgia Meloni è invece rimasta fuori dai negoziati, dato che il gruppo di appartenenza di Fratelli d’Italia è quello dei Conservatori e Riformisti Europei, che non fa parte della maggioranza ed è quindi rimasto ai margini della trattative. Negli scorsi Meloni si era lamentata di queste trattative e durante il Consiglio si è quindi astenuta sulla riconferma di Ursula von der Leyen, e ha votato contro le nomine sia di Costa, sia di Kallas. Il suo voto contrario non è però servito a bloccare le nomine che erano già state definite giorni prima in fase di trattativa. Il nuovo mandato di Von der Leyen alla Commissione dovrà essere confermato il 18 luglio da un voto a maggioranza assoluta da parte del Parlamento europeo.
Guido Crosetto
3 notizie: 🇺🇸🗣 Joe Biden è uscito sconfitto dal primo dibattito con Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali. Biden sperava di usare il dibattito di questa notte negli studi della CNN per mostrare agli elettori che, nonostante i dubbi circolati…
🇰🇵🇰🇷In Corea del Nord un 22enne è stato giustiziato a seguito di una condanna a morte per aver ascoltato musica e visto film sudcoreani. La notizia rientra nell’ultimo rapporto sui diritti umani in Corea del Nord, pubblicato ieri dal ministero per l’Unificazione della Corea del Sud. La condanna a morte sarebbe stata eseguita nel 2022, quando il ragazzo è stato ritenuto colpevole di aver ascoltato 70 canzoni e visto tre film prodotti in Corea del Sud, che poi avrebbe condiviso con sette persone. La condanna a morte si basa su una legge approvata dal regime di Kim Jong Un nel 2020 e che proibisce qualunque forma la diffusione di prodotti che contengono quella che viene definita “l’ideologia e cultura reazionaria di Paesi ostili”, in particolare quella proveniente dalla vicina Corea del Sud, le cui produzioni musicali e cinematografiche stanno diventando sempre più popolari in tutto il mondo. In modo simile, nel 2022 il governo nordcoreano ha introdotto il divieto di indossare indumenti “occidentali”, come jeans e gli abiti firmati. Secondo un rapporto del 2021 dall’organizzazione sudcoreana Transitional Justice Working Group, in Corea del Nord erano almeno sette le persone giustiziate per aver guardato o diffuso prodotti culturali sudcoreani @will_media

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