Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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A proposito della famiglia più chiacchierata del momento: una bella, si fa per dire, accolita di brave personcine. A parte Ghislaine Maxwell, famigerata reclutatrice di minorenni per il divertimento dei potenti ospiti dell'isola del pedofilo Epstein - e per il divertimento ancora maggiore del Mossad, a cui venivano regolarmente consegnate foto compromettenti con cui ricattare i suddetti - e a parte il capostipite, nato da una poverissima famiglia cecoslovacca di lingua yiddish e divenuto uno dei magnati dell' editoria mondiale, morto in circostanze poco chiare nell'imminenza di un crack finanziario che coinvolgeva banche di altissimo livello, anche il resto della family è assai poco raccomandabile. Parliamo di Isabel, uno dei volti del world Economic Forum, che la presenta con queste parole: "Technology Pioneer, World Economic Forum. President Emerita, Commtouch. Director, Israel Venture Network including, since 2004, built up its social entrepreneur programme in Israel. Governor of the Board, since 1999, Peres Center for Peace; since 2003, American Friends of Rabin".
Per darvi un'idea molto sommaria dell'orientamento.
Breve inciso sul World Economic Forum, di cui ormai sappiamo vita, morte e (pochissimi) miracoli . Fondato da un bizzarro ometto dall'illimitato potere sovranazionale che risponde al nome di Klaus Schwab, incidentalmente parente stretto della famiglia di banchieri che, utilizzando i suoi infiniti mezzi di persuasione e coercizione, riuscì ad ottenere dall'Inghilterra la tragica promessa di uno stato ebraico in Palestina, decide, attraverso una serie di istituzioni sovranazionali, del nostro futuro, nonché della vita e della morte degli stati. E lo fa nelle maniere che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi quattro anni. Pochi oligarchi stretti tra loro da vincoli di parentela e/o sudditanza decidono del futuro dei popoli. Stabiliscono strategie e dinamiche, guerre convenzionali e non.
Gli ultimi due elementi della famiglia rispondono ai nomi di Kevin e Ian, il primo dei quali protagonista della più grande bancarotta finanziaria del regno unito, e creatore assieme al fratello di un thinktank britannico chiamato "Combating jihadism terrorism (CoJit). Uno dei tanti, gestiti dalle stesse cupole di potere. Con quali finalità lo intuisce anche un bambino. Esseri moralmente discutibili, con un potere editoriale illimitato e ricchezze immense, che impiegano per imporre la loro visione degli eventi ed orientare l'opinione pubblica internazionale. Ora sapete da dove giunge, e con quali scopi, il fiume ininterrotto di fake news su palestinesi, musulmani e mondo arabo.
Ricordatevi che l'agenda transumana del 2030 è stata partorita dalle menti di questa gente
Mi piange il cuore al pensiero di quale genere di nemico potentissimo e spietato abbia dovuto affrontare il popolo palestinese.
Un popolo iconico sotto ogni punto di vista, simbolo imperituro di libertà e la cui resistenza ottantennale è divenuta pietra d'intralcio per i progetti del sionismo internazionale. Mai come oggi bisogna comprendere che la libertà della Palestina coincide con la libertà di tutti noi.
#EndIsraelsGenocide

Rossella Ahmad