Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Gabriele Germani
All'interno del sistema-mondo globalizzato, il capitalismo procede per cicli di ascesa e declino economici associati a cicli egemonici.
Una potenza egemone si afferma sulle altre, grazie al prevalere di un certo segmento economico, sia in termini geopolitici, sia in termini socio-economici.
Il predominio USA sul mondo si associa anche alla centralizzazione prima dell'area del Nord-Est (New York), poi del Sud-Ovest (California) come centri economici e finanziari del sistema-mondo. Prima degli USA erano stato in ordine: Genova/Venezia, Spagna/Portogallo, Paesi Bassi e Regno Unito ad occupare questo ruolo.
Il passaggio da un centro mondiale a uno nuovo coincide sovente anche con variazioni, più o meno marcate, da un modello produttivo ad un altro. Ad esempio il passagio dalla costa Nord-Est alla California degli USA, coincide col passaggio dal capitalismo keynesiano a quello neoliberista e si realizza tra gli anni '70-'80 con l'ascesa dell'industria dell'intrattenimento e dell'informatica.
Oggi, la maggiore massa umana sembra favorire l'ascesa di mercati come Cina e India, con la prima in vantaggio grazie alla grande rete infrastrutturale e al maggiore investimento in capitale umano (formazione).
Nel corso degli ultimi quaranta anni, abbiamo visto il convertirsi della maggiore contraddizione del sistema-mondo da Est-Ovest a Nord-Sud. Ancora negli anni Settanta, con il Muro di Berlino in piedi, si guardava all'URSS come una grande minaccia; anzi per tutto il decennio il mondo capitalista soffrì una grave crisi (sconfitta in Vietnam ed Indocina; socialismo in Angola e Mozambico; shock petrolifero; sandinisti in Nicaragua; rivoluzione islamica in Iran). Proprio questa crisi, costrinse il capitalismo a riconvertirsi nella variante neoliberista per non dover fare un passo verso qualcosa di nuovo; si sceglieva un'economia neo-reazionaria per boicottare il socialismo.
Lo sganciamento del dollaro dall'oro, la totale apertura dei mercati e la maggiore velocità delle transazioni permessa dall'informatica e dalla libertà finanziaria, avrebbero aperto la possibilità a un rapido spostamento degli investimenti verso il Sud del mondo (emblematico il caso cinese). I paesi poveri si sarebbero avvantaggiati di questi investimenti per avviare un processo di crescita, in cambio ciclicamente l'Occidente avrebbe risucchiato (alzando i tassi) verso il centro la ricchezza prodotta. Questa apertura economica venica concessa in cambio di scelte politiche ritenute idonee (in sostanza i diktat del FMI e della Banca Mondiale) e quindi un allontanamento dall'URSS.
I paesi con una leadership più orientata al nazionalismo o al socialismo riuscirono a sfruttare questi cicli per costruire infrastrutture, avviare un'industria leggera e quindi avviare un processo di accumulazione della ricchezza che alla fine avrebbe innescato la scintilla del progresso tecnico-economico endogeno. La Cina, il Laos e il Vietnam furono maestri, ma ormai anche Brasile, India, Nigeria, Bangladesh o Indonesia stanno mostrando enorme capacità.
Questo vuol dire che alla lunga ad avvantaggiarsi della situazione furono i paesi aperti agli affari con l'Occidente, ma schivi, ben consapevoli di avere nell'Occidente un rivale strategico, un dominus neo-coloniale.
Il capitalismo covava la sua debolezza, permettendo ai suoi rivali strategici di rafforzarsi anno dopo anno...
Tom Dawson, vice segretario generale della Federazione internazionale dei giornalisti, a Ultra Palestine parlando degli attacchi israeliani contro i giornalisti a Gaza: "Sembra che Israele abbia un sistema di targeting supportato dall'intelligenza artificiale, chiamato Gospel (in ebraico, HabSoura), che consente uccisioni così precise e traccia le persone mentre ritornano alle loro case e al posto di lavoro."
A che titolo Bill Gates entra ed esce dalla Farnesina (Gentiloni) e da Palazzo Chigi (Meloni)?

Eric Packer

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La Casa bianca dice che gli Stati più brutti e cattivi del mondo sono Iran, Corea del Nord, Siria, Russia e Cina?
Corriere della Sera, Libero, il Giornale, il Foglio, Repubblica dicono che gli Stati più brutti e cattivi del mondo sono Iran, Corea del Nord, Siria, Russia e Cina.
La Casa bianca dice che la colpa della guerra in Ucraina è tutta della Russia e che la Nato è un’organizzazione di santi?
Corriere della Sera, Libero, il Giornale, il Foglio, Repubblica dicono che la colpa della guerra in Ucraina è tutta della Russia e che la Nato è un’organizzazione di santi.
La Casa bianca dice che gli Houthi sono terroristi perché sparano sulle navi israeliane?
Corriere della Sera, Libero, il Giornale, il Foglio, Repubblica dicono che gli Houthi sono terroristi perché sparano sulle navi israeliane.
La Casa bianca dice che la Nato deve organizzarsi per combattere contro la Cina?
Corriere della Sera, Libero, il Giornale, il Foglio, Repubblica dicono che la Nato deve organizzarsi per combattere contro la Cina.
La Casa bianca non condanna Israele per avere massacrato 23000 civili a Gaza?
Corriere della Sera, Libero, il Giornale, il Foglio, Repubblica non condannano Israele per avere massacrato 23000 civili a Gaza.
La Casa bianca dice che questo non è il tempo della diplomazia con Putin?
Corriere della Sera, Libero, il Giornale, il Foglio, Repubblica dicono che questo non è il tempo della diplomazia con Putin.
La Casa bianca dirà che il tempo della diplomazia con Putin è ormai giunto?
Corriere della Sera, Libero, il Giornale, il Foglio, Repubblica diranno che il tempo della diplomazia con Putin è ormai giunto.
Storia della libertà d’informazione in Italia sulla politica internazionale.

Alessandro Orsini

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A proposito della famiglia più chiacchierata del momento: una bella, si fa per dire, accolita di brave personcine. A parte Ghislaine Maxwell, famigerata reclutatrice di minorenni per il divertimento dei potenti ospiti dell'isola del pedofilo Epstein - e per il divertimento ancora maggiore del Mossad, a cui venivano regolarmente consegnate foto compromettenti con cui ricattare i suddetti - e a parte il capostipite, nato da una poverissima famiglia cecoslovacca di lingua yiddish e divenuto uno dei magnati dell' editoria mondiale, morto in circostanze poco chiare nell'imminenza di un crack finanziario che coinvolgeva banche di altissimo livello, anche il resto della family è assai poco raccomandabile. Parliamo di Isabel, uno dei volti del world Economic Forum, che la presenta con queste parole: "Technology Pioneer, World Economic Forum. President Emerita, Commtouch. Director, Israel Venture Network including, since 2004, built up its social entrepreneur programme in Israel. Governor of the Board, since 1999, Peres Center for Peace; since 2003, American Friends of Rabin".
Per darvi un'idea molto sommaria dell'orientamento.
Breve inciso sul World Economic Forum, di cui ormai sappiamo vita, morte e (pochissimi) miracoli . Fondato da un bizzarro ometto dall'illimitato potere sovranazionale che risponde al nome di Klaus Schwab, incidentalmente parente stretto della famiglia di banchieri che, utilizzando i suoi infiniti mezzi di persuasione e coercizione, riuscì ad ottenere dall'Inghilterra la tragica promessa di uno stato ebraico in Palestina, decide, attraverso una serie di istituzioni sovranazionali, del nostro futuro, nonché della vita e della morte degli stati. E lo fa nelle maniere che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi quattro anni. Pochi oligarchi stretti tra loro da vincoli di parentela e/o sudditanza decidono del futuro dei popoli. Stabiliscono strategie e dinamiche, guerre convenzionali e non.
Gli ultimi due elementi della famiglia rispondono ai nomi di Kevin e Ian, il primo dei quali protagonista della più grande bancarotta finanziaria del regno unito, e creatore assieme al fratello di un thinktank britannico chiamato "Combating jihadism terrorism (CoJit). Uno dei tanti, gestiti dalle stesse cupole di potere. Con quali finalità lo intuisce anche un bambino. Esseri moralmente discutibili, con un potere editoriale illimitato e ricchezze immense, che impiegano per imporre la loro visione degli eventi ed orientare l'opinione pubblica internazionale. Ora sapete da dove giunge, e con quali scopi, il fiume ininterrotto di fake news su palestinesi, musulmani e mondo arabo.
Ricordatevi che l'agenda transumana del 2030 è stata partorita dalle menti di questa gente
Mi piange il cuore al pensiero di quale genere di nemico potentissimo e spietato abbia dovuto affrontare il popolo palestinese.
Un popolo iconico sotto ogni punto di vista, simbolo imperituro di libertà e la cui resistenza ottantennale è divenuta pietra d'intralcio per i progetti del sionismo internazionale. Mai come oggi bisogna comprendere che la libertà della Palestina coincide con la libertà di tutti noi.
#EndIsraelsGenocide

Rossella Ahmad
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L'INTENTO DI RADERE AL SUOLO GAZA È ESPLICITAMENTE ESPRESSO DALLE AUTORITÀ ISRAELIANE.

In video, Tzipi Hotovely, ambasciatrice israeliana presso il Regno Unito.

• Quelle aree devono essere distrutte.
Ogni scuola, ogni moschea, ogni casa ha un tunnel di accesso.

• Questo è un argomento a favore della distruzione dell'intera Gaza, di ogni singolo edificio al suo interno!

• Avete un'altra soluzione per distruggere i tunnel sotterranei in cui si nascondono i terroristi, le munizioni e i razzi lanciati sulle città israeliane?
Il privato cittadino statunitense Bill Gates (patrimonio 129 miliardi di dollari, quarto uomo più ricco al mondo secondo Forbes) ricevuto a Roma dalle massime istituzioni nazionali, il privato cittadino statunitense Bezos (patrimonio 177 miliardi di dollari, secondo uomo più ricco al mondo) a Milano.

L'economia italiana in vendita fino ad esaurimento scorte.

Disuguaglianze, da Musk a Bezos: i 5 più ricchi al mondo hanno raddoppiato il loro patrimonio al ritmo di 14 milioni di dollari l’ora.
Il nulla-con-il-cognome-intorno è sempre all'erta.

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Quando tutti i tentativi di killeraggio economico e guerre ibride, dirette e per interposta persona falliscono miseramente e a livello di argomenti anche sulle psicopandemie sei alla frutta, allora senza altra fonte che un oscuro giornale di Mainstream USA, spari a zero sul paese che ti fa paura e che è il vero obiettivo. Quando i giornalisti si definiscono criminali di guerra o semplicemente criminali, non si sbaglia.

https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2024/01/18/wsj-cina-mappo-virus-covid-due-settimane-prima-di-annunciarlo_faaa785a-8b9d-4abf-9f22-f4468c14a50e.html
Forwarded from PBellavite
Traduciamo (sulla scorta di quanto GIÀ AVVENUTO negli ultimi quindici anni):
Studi sull’eventuale morbo X potrebbero facilitare la produzione del microbo in modo da preparare azioni flessibili e trasversali per inoculare i vaccini già preparati in anticipo alla popolazione, istupidita dalla propaganda e pena l’esclusione dei diritti sociali, appellandosi al trattato pandemico pre-accettato dai governi collusi con i produttori del morbo riuniti a Davos con la benedizione del Vaticano.
Forwarded from la fionda📕
Google licenzia centinaia di persone nel settore pubblicità, sostituiti dall'AI

Già la settimana scorsa, Google Cloud aveva annunciato l'uso di programmi di intelligenza artificiale "per aiutare i rivenditori a personalizzare gli acquisti online, modernizzare le operazioni e trasformare l'implementazione di nuove tecnologie nei negozi" e oggi il gigante della ricerca online ha confermato il licenziamento di diverse centinaia di persone dal suo team di vendita di annunci globali, dopo che molte attività amministrative e creative sono state automatizzate, naturalmente con l'intelligenza artificiale. [...]
solo dodici mesi fa Google aveva licenziato circa 12.000 persone (il 6% della sua forza lavoro) adducendo come motivo l'inflazione e l'aumento dei tassi di interesse. Da allora il gigante di Internet non ne ha riassunti altrettanti, ma ha pesantemente investito nell'IA generativa (Fonte: Rainews)

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La NATO esorta i civili a prepararsi alla guerra con la Russia nei prossimi 20 anni.

I civili dovrebbero prepararsi a una guerra totale con la Russia nei prossimi 20 anni, ha dichiarato il capo del comitato militare della NATO, Rob Bauer, secondo quanto riportato dal Telegraph.

"Dobbiamo renderci conto che la nostra esistenza pacifica non è scontata. Ed è per questo che dobbiamo prepararci a un conflitto con la Russia. Dobbiamo essere pronti a tutto. Dobbiamo creare un sistema che ci permetta di addestrare più persone in caso di guerra, che si verifichi o meno", ha detto Bauer.

L'ADDESTRAMENTO (Post del dicembre 2021)

[...] La situazione verrà sbloccata da una probabile escalation del conflitto in Ucraina. Devono andare avanti a colpi di reni fino a quando non potranno giovarsi di un nuovo capro espiatorio sul quale riversare le colpe della crisi, ovvero la Russia di Putin che ha aggredito la povera Ucraina. A quel punto la crisi indotta artificialmente per ristrutturare l'occidente allargato verrà tutta imputata ai "necessari" provvedimenti per farla pagare a Putin.
Non crederete mica che possano andare avanti inoculando la gente ogni sei mesi?

Stiamo entrando nell'era delle conseguenze.
Tra non molto gli eventi si succederanno in rapida sequenza e la situazione precipiterà.
Dobbiamo preparaci a vivere facendo a meno dell'Oriente. A fare a meno cioè della possibilità di approvvigionarci di energia, materie prime, semilavorati e prodotti che provenivano da quella parte del mondo.
Tutto quello a cui stiamo assistendo è una sorta di addestramento alla Nuova Normalità nell'era della Guerra Fredda 2.0.

Militarizzazione e culto della decrescita mascherata da rivoluzione verde, sono il bastone e la carota che ci condurranno verso il riassetto forzoso del cosiddetto occidente allargato, che si sta arroccando per non soccombere di fronte all'avanzata della Cina e della Russia.
L'Europa diventerà un mix tra caserma e colonia penale a cielo aperto, soft per chi si adeguerà hard per i dissidenti, per fare in modo che non sia più colta dalla tentazione di scivolare verso Est.
Tutto il resto è rumore di fondo e fumo negli occhi.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇩🇪 - Il cancelliere tedesco Scholz (SPD): "Gli estremisti di destra stanno attaccando la nostra democrazia. Siamo tutti chiamati a prendere una posizione chiara" (Fonte: X)

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Forwarded from Giubbe Rosse
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Il mio ultimo intervento per Parole proibite di Michele Santoro.
Con Benedetta Sabene e Fiammetta Cucurnia.

Parole Proibite: Trump = pace?

Pochi giorni fa si è tenuto a Davos il Forum Economico Internazionale, dove si è recato anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. I partner occidentali hanno sottolineato che il sostegno all’Ucraina continuerà, sia con i finanziamenti che con l’invio di armi. Nel frattempo però negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump ha vinto con notevole vantaggio le primarie del Partito Repubblicano tenutesi nello Stato dell’Iowa. Trump ha sempre sottolineato che con lui presidente, la guerra in Ucraina non sarebbe scoppiata e che terminerebbe in un giorno i conflitti in corso. Ma è davvero così? Ne parliamo questa sera in una nuova puntata di “Parole Proibite” con i nostri ospiti: Fiammetta Cucurnia, giornalista, e Giorgio Bianchi, fotoreporter.

https://youtu.be/B7ETCx6SRv4?si=DZ-SN184c6MvsXhr

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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il mio ultimo intervento per Parole proibite di Michele Santoro. Con Benedetta Sabene e Fiammetta Cucurnia. Parole Proibite: Trump = pace? Pochi giorni fa si è tenuto a Davos il Forum Economico Internazionale, dove si è recato anche il presidente ucraino…»
La mostrificazione (termine orrendo e anch'esso mostruoso, ma rende l'idea) della Russia e di tutto ciò che è russo da parte nostra non ha nulla a che vedere con la Russia in sé e ancor meno col sostegno all'Ucraina, ma risponde a logiche completamente interne - interne alla NATO, o all'Occidente, o al "giardino" di Borrell, chiamatelo come volete, e segnatamente alla sua organizzazione militare ed economica. Non diciamo, mi pare, nulla di nuovo e che non abbiamo già ripetuto varie volte. All'inizio si è trattato di una colossale occasione per svuotare i magazzini della roba vecchia che stava lì ad arrugginire dai tempi della guerra fredda, la cui presenza impediva nuove commesse e nuovi investimenti ("mamma, possiamo comprare dei cannoni?" "Ce li abbiamo a casa i cannoni") e costava parecchio, in termini di manutenzione e spazio di stoccaggio. Mandandoli in Ucraina ci si guadagnava qualcosa, si faceva bella figura, e si costringevano i governi nazionali e l'Unione Europea (in questa circostanza del tutto coincidente alla NATO, e soprattutto completamente subordinata) a tirare fuori soldi per comprare armi nuove o meno vecchie, nella solita partita di giro nella quale guadagnano tutti, produttori, fornitori, intermediari e utilizzatori finali. Anche qui, nulla di nuovo: alla fine non c'è troppa differenza tra il mercato delle auto usate e dei semoventi usati, e la guerra in Ucraina per i nostri eserciti è stata un po' come l'Euro 4 e l'Euro 5 per il parco macchine europeo.
Ultimamente, però, qualcosa è cambiato. Due cose, sostanzialmente. La prima, il conflitto in Ucraina ci ha fatto capire bruscamente che il tipo di eserciti che stavamo costruendo, ossia piccoli, ipertecnologici e iperspecializzati, ma con pochi uomini e pochi mezzi, non funziona quando non hai a che fare con beduini, pastorelli e valligiani. La seconda, ancora più terribile: il nostro sistema industriale, che sognavamo onnipotente e in grado di sfornare qualsiasi cosa desiderassimo in tempi brevissimi e in quantità stratosferiche, non è più in grado di produrre quello che ci serve per un conflitto convenzionale del tipo che stiamo vedendo in Ucraina o a Gaza. Non abbiamo munizioni ed equipaggiamento sufficiente, e soprattutto non abbiamo più i mezzi per procuracelo. Ah, ce n'è una terza: buona parte del mondo si è stufata di noi, e non si sta facendo più problemi a farcelo notare. Quello che serve, dunque, è ripensare interamente il nostro sistema produttivo, ovvero la nostra società. Pace o condizionatori, aveva detto quel signore: ma lo aveva detto troppo presto, e la gente lo ha preso in giro. Non c'era stato il tempo di preparare l'opinione pubblica alla necessità di tagliare non i condizionatori, ma l'istruzione, la sanità, la spesa pubblica in generale, e convertirla in spese militari per provare a mantenere la nostra supremazia globale. E questo spiega il perché del discorso che negli ultimi mesi si è fatto sempre più tambureggiante, secondo il quale dopo l'Ucraina (che, faccio notare, abbiamo già tranquillamente dato per persa) sarà la volta del Baltico, della Polonia, e poi chissà di che altro, e quindi è necessario difendersi, e per difendersi produrre, e per produrre trovare i soldi, togliendoli a qualcos'altro (quest'ultimo dettaglio non viene comunicato, ma è abbastanza ovvio). Abbiamo letto prima accenni e poi appelli, ma finora affidati a giornalisti collusi col sistema di prebende liberal-atlantiste, che potevamo leggere o meno, seguire o meno, approvare o meno, e a qualche politico di seconda fascia o di paesi piccini che non vedono l'ora di sacrificare il continente sperando di vincere la guerra che i loro nonni, per fortuna, hanno perso. Finché ieri, finalmente, non ci ha pensato l'ammiraglio Bauer, comandante del NATO Military Committee, composto dai Capi di Stato Maggiore di tutti i Paesi NATO, a mettere in chiaro le cose (trovate tutto qui: https://www.telegraph.co.uk/world-news/2024/01/18/nato-warns-of-war-with-russia-putin-next-20-years-ukraine/).
Entro vent'anni, ha detto, ci troveremo nella necessità di impegnarci in una guerra totale contro la Russia, per la quale non dobbiamo solo rinnovare le nostre forze armate ma riorganizzare la società. Non possiamo più dare per scontata la pace: “dobbiamo essere pronti a vasto spettro. Bisogna mettere in piedi un sistema per trovare più gente se si arriva alla guerra, che ci si arrivi o no. Poi si parla di mobilitazione, riservisti o coscrizione. Bisogna poter contare su una base industriale che sia capace di produrre armamenti e munizioni abbastanza velocemente da poter continuare il conflitto se ce ne sarà uno".