Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Dal suo ufficio di ministro della Funzione pubblica, Brunetta telefonava a mezzo mondo per tentare di piazzare degli osceni tappi nasali prodotti dal suo socio in periodo Covid. In particolare, tentava di farli accreditare presso le scuole elementari, nonostante ne fosse vietato l'utilizzo ai minori di 12 anni. Brunetta è quell'organismo pluricellulare che con ghigno demoniaco diceva "fatevi infilare i cotton fioc fino al cervello...". Ora è indagato per finanziamento illecito e falso.

Questi sono i personaggi che hanno sguazzato nel moralismo pandemico. Gente in conflitto di interessi, interessata solo al proprio tornaconto, gente con il culo al posto del cuore.

Adalberto Gianuario.

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Chiunque si arroghi il diritto di appellarsi "scienziato" negando il confronto con chi ha pari titoli accademici o superiori, pretendendo di imporre il suo sapere come dogma assoluto e indiscutibile usurpa un titolo che gli deve infine essere negato, in quanto contrario ai principi della scienza stessa. Chiunque e in qualunque sede usi qualsivoglia argomento "scientifico" per imporlo attraverso la coercizione non rientra nei principi della democrazia e come tale deve essere escluso dalla vita politica di un paese che si definisca democratico.

Aldo Nove.

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No, ma dai, facciamolo un altro post furbissimo per spiegare che Samuele Bersani ha torto perché nella trap è normale usare l'autotune e non occorre saper cantare. Ma come faremmo senza questi straordinari debunker che ci spiegano le robe? Brancoleremmo nel buio!
"No, nella trap non serve saper cantare e vi spieghiamo il perché". Come se non fosse evidente che Bersani ha solo colto la palla al balzo per spalare un po' di merda su 'sta monnezza da centro commerciale per ragazzini scemi.

In ogni cosa c'è sempre il piano della sostanza e quello della forma. Nel 90% dei casi i cosiddetti debunker, quelli che ci fanno gli spiegoni, servono a una sola cosa: allontanarci dalla sostanza, dal cuore delle cose, dal significato, attaccandosi all'aspetto tecnico-formale.

Se a uno di questi gli racconti che sei distrutto dal dolore perché hai perso un figlio a causa di un'infezione virale causata dell'ingestione di un determinato alimento, mentre sei lì che piangi disperato ti spiegherà con calma che "No, quell'alimento non può provocare quel tipo di infezione, sarà stato sicuramente un altro alimento". Ma non così, eh. Usando 500.000 parole.

Alberto Scotti.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹😷 EMERGENZA CLIMATICA, MATTARELLA E ALTRI 5 CAPI DI STATO DETTANO LA LINEA AL GOVERNO ITALIANO: “NON C’È PIÙ TEMPO PER COMPROMESSI
Il presidente della Repubblica con i rappresentanti di Croazia, Grecia, Malta, Portogallo e Slovenia fanno appello all'Unione Europea, ai paesi del Mediterraneo e alla comunità internazionale «perché mantengano questo tema in cima alla loro agenda politica» (Fonte: LaStampa)

EVITATE OFFESE

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Forwarded from la fionda📕
L’estrema destra in Ucraina
Matteo Bortolon

Il neonazismo in Ucraina è diventato un tabù. Da quando è scoppiata la guerra con la Russia i commentatori fanno del loro meglio per sminuire o negare tale imbarazzante presenza. Eppure da fonti insospettabili sappiamo che tale presenza è radicata e non episodica, tale da aver costituito la nuova mecca per i neofascisti diContinua... 👇
https://www.lafionda.org/2023/08/03/lestrema-destra-in-ucraina/

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Forwarded from Piccolenote
⚠️☢️🇳🇪IL GOLPE IN NIGER E LE MONTAGNE DI RIFIUTI RADIOATTIVI

…il dossier, che parla anche della contaminazione radioattiva causata dalle miniere...Contaminazione che provoca “malattie ignote” ai minatori e alla popolazione, delle quali, però, non parla nessuno. Per avere un’idea di quanto si è consumato in Niger, la testimonianza della documentarista Amina Weira, sempre nel dossier.

“Arlit è la mia città, è lì che estraiamo la ricchezza del paese. Si chiama ‘Piccola Parigi’. Vorrei davvero che fosse così! Si ha l’impressione che sia circondata da montagne, come quelle vicino alle quali i Tuareg si stabiliscono per proteggersi dal vento del deserto. Ma queste montagne sono state create da zero. Infatti, sono formate dall’accumulo delle scorie radioattive derivanti dall’estrazione dell’uranio”…

La Francia sa perfettamente la situazione. Gli USA hanno diverse basi militari in Niger. Possibile che non si siano mai accorti di niente? Tale “il mondo basato sulle regole”, formula cara all’Occidente.

I militari che hanno preso il potere dicono di voler salvare il Paese. Non sappiamo se sia vero né se possano farlo. Ma che il Paese debba essere salvato è un dato. E non può farlo chi lo ha devastato né quanti sono stati conniventi…🇳🇪☢️⚠️

LEGGI L'ARTICOLO SU PICCOLE NOTE
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⚠️ https://bit.ly/44TU7cQ ⚠️
Continua il "cambio di paradigma" sulla stampa USA. Tom Rogan (sì, si chiama come uno dei cattivi di IT, poveraccio, l'ex marito di Beverly), lo stesso che il 15 maggio del 2018 sosteneva che l'Ucraina dovesse bombardare il ponte di Crimea (https://www.washingtonexaminer.com/opinion/ukraine-should-blow-up-putins-crimea-bridge) l'altro ieri si è chiesto perché l'Ucraina debba essere così "maleducata" riguardo agli aiuti internazionali che riceve, descrivendone i membri del governo come "sempre più maleducati e petulanti" e facendo un piccolo riepilogo degli ultimi screzi, quello con la Gran Bretagna durante il vertice di Vilnius e quello molto più recente degli ultimi giorni con la Polonia (https://www.washingtonexaminer.com/opinion/ukraine-rude-foreign-aid). Ah, questi ucraini ingrati: gli abbiamo promesso tutto, gli stiamo mandando poco, e loro fanno i petulanti. Con toni meno accesi, ieri la CNBC ha rilanciato (https://www.cnbc.com/2023/08/02/ukraines-military-strategy-and-demands-have-tested-allies-patience.html): sebbene sia inevitabile che i rapporti tra Ucraina e partner occidentali diventino "ogni giorno più complessi", l'Ucraina "cammina su una linea molto sottile" per quanto riguarda gli aiuti che riceve, e le sue continue richieste stanno "mettendo alla prova la pazienza" degli alleati. E fin qui ci siamo. L'articolo però introduce un altro argomento nella conclusione: la gestione ucraina degli aiuti occidentali. La difesa a tutti i costi di Bahmut, dice, era stata sconsigliata dagli Stati Uniti, ma la leadership e il comando ucraino non hanno voluto sentire ragioni e hanno perso moltissimo materiale e uomini, cosa che "ha causato costernazione" negli USA. Eccolo, il cambio di paradigma vero: sostenere l'Ucraina per sempre e a qualunque costo, ma cosa fanno delle cose che gli mandiamo? Come le usano? Vuoi vedere che le usano male?
E su questo si aggancia l'ultimo articolo di questa mini-rassegna stampa, pubblicato sempre ieri sul New York Times (https://www.nytimes.com/2023/08/02/us/politics/ukraine-troops-counteroffensive-training.html?smtyp=cur&smid=tw-nytimes): "Le truppe ucraine addestrate dall'Occidente incespicano in battaglia" e nemmeno "le avanzate armi americane" e le "formidabili macchine da combattimento occidentali" riescono a cambiare la situazione. In una lunga analisi, pare che il problema sia che gli ucraini non hanno appreso le complicate caratteristiche dell'arte della guerra occidentale (i cui pilastri gli autori dell'articolo si guardano bene dall'elucidare, a parte vaghi accenni alla "iniziativa" concessa agli ufficiali inferiori e all'onnipresente "tattica delle armi combinate" che, senza armi combinate tipo l'aviazione e senza superiorità di materiale non serve a nulla) e che abbiano "commesso parecchi sbagli", sebbene gli venga graziosamente concesso che non hanno avuto molto tempo per padroneggiarle.
La colpa del mancato successo, quindi, non è delle formidabili armi occidentali o delle straordinarie tattiche NATO, sono loro che non le sanno applicare. Quindi, poche illusioni: il cambio di paradigma non riguarda lo sganciamento occidentale dal conflitto. Riguarda il fatto che gli ucraini devono smetterla di rompere le scatole, essere grati di qualsiasi rottame gli venga spedito, e combattere seguendo alla lettera gli ordini della NATO. E se perderanno, naturalmente sarà solo colpa loro.
🚜 🌾 Efsa, "Il glifosato non desta particolari preoccupazioni". L'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti si è espressa: l'erbicida totale della Bayern/Monsanto non fa male, usatelo.

O meglio, sono state individuate alcune lacune nei dati... Certo, "alcuni usi presentano maggiori rischi per i mammiferi [...] dal punto di vista ecotossicologico". È vero, oltre alle numerose denunce in merito alla sua cancerogenicità vi sono anche condanne definitive e multe milionarie... Ma a parte questo tutto bene, conditeci pure gli spaghetti 👍

⚠️ In ogni ambito e settore, il livello di tutela della salute della persona è venuto meno. Via libera ad ogni abuso. Dalla farmaceutica all'agricoltura, profitto e controllo regnano sovrani senza più limitazioni.

E l'ambiente? Non subirà conseguenze dall'impatto del terribile erbicida? Falde acquifere, fauna locale? Chissenefrega 👍 siamo troppo impegnati a combattere le attività antropiche e i negazionisti del cambiamento climatico.

👉 I cosiddetti "enti regolatori" sono ormai comitati di pubbliche relazioni delle big industries, mentre gli organismi politici nazionali e sovranazionali ne sono diretta emanazione.

Politici lobbisti, scienziatih a libro paga, giornalisti prezzolati. Il gioco è truccato, va fatto saltare il banco. Ma come?

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Una breve storiella.

Mentre nel 2022 l' Occidente sanzionava la Russia causando un persistente aumento dell' inflazione, scaricando dunque il costo dell'allargamento NATO sui lavoratori, a Wall Street le banche portavano -legalmente- a casa 6 miliardi di dollari di ricavi sul cambio Dollaro/Rublo o meglio tramite l'arbitraggio praticato sul cambio Dollaro/Rublo: il triplo dell'anno precedente.

Dopo l'applicazione delle sanzioni, i tassi onshore ed offshore del cambio Dollaro/Rublo cominciarono a divergere: offshore, i ricchi russi mollavano rubli per avere dollari ma le banche occidentali non potevano più comprare onshore dollari per rubli a causa delle sanzioni. Quindi, cominciarono a comprarli dalle banche kazake ed armene le quali, non applicando sanzioni alla Russia, potevano comprare dollari per rubli ad un tasso prossimo a quello onshore, applicare un mark-up, consengnarli alle banche americane le quali applicavano un altro mark-up prima di consegnarli ai russi impanicati offshore.

Nello stesso periodo il cittadino medio a causa delle sanzioni: "Buongiorno, chiamo perché vorrei dilazionare la bolletta del gas del mese di aprile in 911 rate. E' possibile?».

Eric Packer.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇸🇳 DISORDINI ANCHE IN SENEGAL
Violenti scontri con la polizia nella capitale Dakar durante una protesta contro il governo filo-occidentale. La gente lancia pietre e oggetti incendiari contro la polizia. Le proteste divampano in tutte le principali città del Senegal, vengono bruciate bandiere francesi e inneggiati slogan contro Macron.

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Forwarded from Lettera da Mosca
La carta dei Paesi africani che hanno firmato accordi militari con la Russia.
QUANDO IL NEMICO FA PROPRIE LE TUE PAROLE D'ORDINE E NE STRAVOLGE IL SIGNIFICATO
di Silvio dalla Torre

《Una delle cose peggiori che possano capitare, come ricordava Brecht, è quando il nemico fa proprie le tue parole d'ordine  e ne stravolge il significato.
Ho sempre pensato che fosse necessario adottare stili di vita più sobri, arrestare la cementificazione selvaggia, preservare ed incrementare le aree verdi (parchi pubblici e boschi), favorire il trasporto pubblico in luogo di quello privato, la bicicletta in luogo dell'automobile.
In passato queste posizioni erano spesso ridicolizzate, presentate come una chimera passatista di persone che non vogliono accettare la modernità.
Oggi l'ecologismo è diventato l'ideologia dell'elite dirigente.  Con la scusa della tutela dell'ambiente, si cerca di imporre una perversa trasformazione antiumana.
L'obiettivo è chiaro. Sul piano socio economico: drastica riduzione della popolazione mondiale, distruzione della classe media nei paesi sviluppati, cancellazione della piccola impresa, amazonizzazione del commercio, lavoro a distanza generalizzato, digitalizzazione dell'istruzione, controllo capillare sulla popolazione, creazione di una plebe sussidiata, dipendente dal telefonino, dalla televisione e dalle droghe. Sul piano geopolitico: separazione della Russia dall'Europa e riaffermazione dell'egemonia globale degli Stati Uniti usando il braccio militare della NATO.
Questo mostruoso progetto contro l'uomo (e contro la natura) richiede la creazione di sempre nuove emergenze , le quali rendano accettabile ciò che in condizioni normali sarebbe inaccettabile. Ecco quindi che prima abbiamo avuto l'emergenza pandemica, ora quella climatica. Il fatto che l'aumento della temperatura media dipenda dall'azione umana viene presentato come una verità inconfutabile. A chi esprime dei dubbi viene affibbiato l'epiteto insultante di negazionista. La cosa è andata talmente avanti che ogni pretesto è buono per scatenare la propaganda. Due giorni di caldo in un'estate sostanzialmente fredda ( almeno nella pianura padana) ed ecco che  pennivendoli, influencer, nani e ballerine del mondo dello spettacolo, politicanti al servizio permanente dell'oligarchia perdono ogni ritegno e si abbandonano a tirate apocalittiche.
Per quanto tempo i popoli accetteranno di farsi prendere in giro? Capiranno i giovani, i primi bersagli di questo lavaggio del cervello, che questa retorica non ha nulla a che vedere con la tutela dell'ambiente?》
Oh, per fortuna c'è l'intelligence update del Ministero della Difesa britannico che ci rassicura: se l'avanzata ucraina non è travolgente la colpa è del fatto che a causa dei combattimenti non si è potuto arare il terreno, e sono ricresciute "erbacce e arbusti". Ora tutto si spiega. Dopo il Generale Inverno, il generale Erbaccia.

PS - il tweet è vero, eh. Lo trovate qui: https://twitter.com/DefenceHQ/status/1686977578488274944

PS2 - provate a immaginare se, per giustificare il passo non proprio velocissimo delle sue avanzate, fosse stato il Ministero della Difesa russo a tirare fuori questa scusa. Staremmo ancora ridendo, no?
FOCUS
CONTROFFENSIVA

Kiev abbandona il “metodo Nato” e arranca al fronte
UCRAINA - Truppe impantanate. Strategia inefficace: miliardi di dollari in armi, ma l’avanzata non raggiunge gli obiettivi
DI MICHELA A.G. IACCARINO
Il Fatto Quotidiano 4 AGOSTO 2023

Passi falsi, passi indietro, passi troppo lenti, compiuti invece del grande assalto tanto atteso. La controffensiva ucraina, annunciata nei mesi precedenti come incursione risolutiva per la riconquista dei territori che rimangono di controllo russo, non promette, nemmeno nell’immediato futuro, progressi incoraggianti. Il rallentamento delle truppe di Zelensky che rischiano lo stallo – nonostante gli addestramenti all’avanguardia di Usa e alleati, e l’invio massiccio di armamenti moderni – lo racconta il New York Times: “Le truppe addestrate dall’Ovest arrancano in battaglia”. C’è un motivo più grande degli altri per cui si è finiti qui: davanti allo sbarramento russo, sotto costante pressione e fuoco dell’artiglieria nemica (non sprovvista di mezzi di combattimento adeguati a bloccarli sulle loro linee difensive), i comandanti ucraini hanno rinunciato alla strategia tattica statunitense per tornare ai vecchi metodi di combattimento.

Invece di sperimentare schemi appresi dagli addestratori Usa, fanno affidamento su artiglieria e missili a lungo raggio per sfiancare i russi prima di attaccare la loro trincea, rinunciando così alle azioni sincronizzate della dottrina atlantica. Gli ucraini sperano così di logorare i russi, che si auspicano esattamente la stessa cosa dall’altro lato della barricata. Nel pantano con stivali e cingolati si sono arenate le previsioni occidentali: “La decisione ucraina di cambiare tattica è un chiaro segnale che le speranze della Nato non sono riuscite a concretizzarsi”, sintetizza il quotidiano statunitense. I timori di funzionari e analisti Usa aumentano con la celerità degli svuotamenti dei depositi di munizioni per le tattiche adottate. Una seconda ondata di truppe addestrate dagli occidentali, racconta ancora il quotidiano, lancia attacchi su piccola scala per sfondare le linee russe, ma “i risultati sono contrastanti”: alcuni villaggi sono stati riconquistati, ma mancano risultati radicalmente positivi che invece gli ucraini hanno raggiunto lo scorso autunno nelle città strategicamente importanti. Un esempio è Kherson, un altro Kharkiv. Questo “solleva interrogativi sulla qualità dell’addestramento che hanno ricevuto”, sulle decine di miliardi di dollari di armi inviate, che dovevano trasformare le truppe di Zelensky in un esercito dalle capacità e standard Nato. Le attese del blocco occidentale, finora non esaudite, partivano da un’aspettativa forse sbagliata e troppo fiduciosa già in principio: se i plotoni americani usufruiscono di anni di addestramento prima dei combattimenti, gli ucraini lottano anche contro il tempo. Con gli addestratori statunitensi e Nato, per imparare a usare armamenti che non avevano mai visto prima, ci rimangono solo poco più di un mese: dalle quattro alle sei settimane. Forse, ha ipotizzato l’analista del Carnegie Michael Kofman, invece di impartire insegnamenti su nuovi metodi tattici, la preparazione andava indirizzata verso il miglioramento dei metodi che i soldati ucraini conoscevano già. Compito delle nove brigate finora addestrate da Washington e alleati (36mila unità) era non solo avanzare, ma anche dimostrare la superiorità della strategia degli attacchi sincronizzati di artiglieria e fanteria. In gioco c’è pure l’american way e la faccia dell’Amministrazione Biden, nello scontro diretto tra metodo di combattimento Usa e quello russo, da sempre considerato deteriore e vetusto, perché privilegia una rigida gerarchia della catena di comando – quella che Mosca ancora impone ai suoi soldati –, piuttosto che la relativa capacità e libertà decisionale delle squadre operative.

Segue...
Il ritardo nell’avvio delle operazioni della controffensiva che doveva esordire in primavera, esternato pubblicamente anche da Zelensky a giugno scorso, è stato motivato proprio con la carenza di tutte le risorse fondamentali: non solo di armi e munizioni, ma anche di addestramento adeguato. Quel tempo perso dalla Difesa ucraina l’ha guadagnato l’esercito di Mosca, che ha minato le linee di guerra per rendere ancora più difficile lo sfondamento delle sue trincee. Secondo funzionari Usa e Ue, il 20% delle armi spedite agli ucraini è già andato distrutto o è stato danneggiato, ma la controffensiva non è finita e non finirà prima dell’autunno. Il consigliere del presidente Podolyak ieri ha assicurato che il successo può arrivare ancora, ma in un modo solo: “Servono altre centinaia di tank e F-16 , non parliamo di 10 o 15 carri armati, ma di 100 o 300”.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇳🇪🇺🇸 IL PRESIDENTE DEPOSTO DEL NIGER, MOHAMMED BAZOUM, CHIEDE AIUTO AGLI STATI UNITI DOPO IL COLPO DI STATO
Il deposto leader del Niger ha esortato gli Stati Uniti e "l'intera comunità internazionale" ad aiutarlo a "ripristinare l'ordine costituzionale". Il presidente Mohamed Bazoum ha detto che stava scrivendo "come un ostaggio".
Bazoum ha “avvertito” che il golpe, se dovesse riuscire, avrebbe “conseguenze devastanti per il nostro Paese, la nostra regione e il mondo intero”. "L'intera regione centrale del Sahel potrebbe cadere sotto l'influenza russa attraverso il gruppo Wagner, il cui brutale terrorismo è stato in piena mostra in Ucraina", ha scritto Bazoum.
Giovedì, i golpisti hanno annunciato la rimozione degli ambasciatori di Francia, Stati Uniti, Nigeria e Togo. In una dichiarazione letta alla televisione nazionale, hanno affermato che le funzioni dei quattro ambasciatori sono state "interrotte".
Solo poche ore prima l'ambasciatore del Niger negli Usa, Kiari Liman-Tinguiri, aveva detto che la giunta “dovrebbe ragionare” e “rendersi conto che questa vicenda non può avere successo”. (Fonte: Africa Intel)

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
A Hong Kong siamo abituati agli eventi metereologici estremi. La stagione delle piogge (torrenziali) dura mesi, i tifoni sono comuni ed esiste un sistema d'allerta che consente alla popolazione di mettersi al riparo prima che la furia del vento si abbatta sul territorio. Le scuole e gli uffici chiudono, le attivita' produttive vengono sospese. Nessuna isteria. Tutti sanno esattamente cosa fare. Siamo abituati a mettere in sicurezza le nostre abitazioni, rimuovendo dagli spazi esterni qualsiasi cosa possa essere trascinata dal vento e diventare cosi' un pericolo per gli altri. Un tempo i tifoni facevano vittime, oggi grazie a queste precauzioni e' rarissimo che qualcuno muoia. Il giorno dopo il passaggio di un tifone si stimano i danni e si procede subito alle riparazioni e a rimuovere gli alberi caduti. Sull'isola dove abito, isola considerata periferica rispetto alla citta', il consigliere di zona (district councillor) e la sua squadra passano la giornata a perlustrare l'isola con un taccuino in mano (ora un tablet) e segnalano tutti i sentieri e gli accessi alle abitazioni bloccati dagli alberi caduti. Le squadre di operai sono gia' allertate, ricevono le segnalazioni del consigliere di zona e immediatamente si mettono all'opera. In meno di 24 ore tutto ritorna come prima. Siccome eleggiamo il consigliere di zona, e' nell'interesse di questa persona e del suo partito dimostrare efficienza nel risolvere i problemi degli abitanti. Lavora nel suo ufficio, aperto al pubblico 6 giorni su 7, abbiamo il suo numero di telefono, e sappiamo di poterlo contattare in caso di bisogno. Chi non e' all'altezza del compito non viene rieletto. Ah, ma a Hong Kong non c'e' democrazia, vi raccontano i media occidentali. Se per democrazia intendono la liberta' di eleggere politici che lavorano contro gli interessi nazionali e per quelli di altri paesi, e' vero, quella liberta' non ce l'abbiamo. Ed e' meglio cosi'. Tenetevi la vostra democrazia che noi ci teniamo la nostra, e aspettate 45 giorni per liberare i viali dei parchi cittadini dagli alberi caduti. @LauraRuHK https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/08/04/clima-a-milano-parchi-ancora-chiusi-dopo-la-strage-di-alberi-cosa-serve-un-grande-piano-di-sostituzione-ma-il-25-delle-nuove-piante-muore-a-causa-dellincuria/7251018/