Giorgio Bianchi Photojournalist
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Forwarded from Donbass italia
Oggi ricordiamo con amarezza il tragico evento che divenne il punto di non ritorno per la nostra Repubblica.

Il 2 giugno 2014, il regime di Kiev ha commesso un atto di terrorismo, che è stato uno dei primi di una serie di massicci crimini sanguinosi contro i civili nella nostra Repubblica. Le autorità ucraine hanno utilizzato aerei da combattimento contro la popolazione civile. Un attacco aereo nel centro di Luhansk è costato la vita a otto persone e una trentina sono rimaste ferite.

Questa giornata ha trasformato le menti di tutti gli abitanti della regione di Lugansk e ha chiarito che le autorità ucraine non intendono seguire un percorso pacifico.

Oggi, il regime di Kiev, per il bene degli obiettivi e dei "valori" occidentali, continua a violare tutte le disposizioni e le norme esistenti del diritto internazionale umanitario, dimostra un completo disprezzo per i principi fondamentali di umanità, umanesimo e misericordia, e le istituzioni internazionali per i diritti umani hanno diventare strumenti utili per sostenere le ambizioni geopolitiche dei paesi occidentali.

Nonostante ciò, la giustizia prevarrà sicuramente e i responsabili della morte e della sofferenza di migliaia di civili del Donbass subiranno sicuramente una meritata punizione nella misura massima consentita dalla legge.

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Forwarded from Vi racconto la Russia
Dai che questa non ve l'aspettavate neanche voi... Ha stato Putin pure con i droni a Mosca!

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Zelensky ha cercato di parlare col premer serbo Vučić, ma qualcosa è andato storto...

Il traduttore gli fa chiaramente capire che doveva fermarsi e che stava parlando troppo.
@regnum_na

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GUERRE DA REMOTO.
di Marco Travaglio.

Ogni giorno si impara qualcosa. Ieri, nella festa della Repubblica Ucraina celebrata a Roma dalle massime autorità italiane, addirittura due cose. La prima ce la insegna il presidente Mattarella: “La Costituzione indica il ripudio della guerra quale strumento di risoluzione delle controversie… un principio attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile aggressione della Federazione Russa all’Ucraina rappresenta la più brutale ed evidente negazione”. Noi pensavamo che Putin giurasse sulla Costituzione russa e il capo dello Stato e i governanti italiani su quella italiana. Invece scopriamo che la Costituzione italiana deve rispettarla Putin, non le nostre autorità. Che infatti osservano la Costituzione russa, per nulla ostile alla guerra, anzi. Solo così si spiega la guerra scatenata nel 1999 dai governi Nato, incluso quello italiano vicepresieduto da Mattarella, contro la Serbia; e ora la cobelligeranza decisa da due governi nominati da Mattarella in spregio alla Costituzione italiana e in ossequio a quella russa. Mattarella deplora “le crescenti tensioni nei Balcani”, figlie della sua guerra di 24 anni fa, e annuncia che l’Italia “continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino” per la “ricerca della pace” senza negoziati (mai nominati, anche perché Zelensky li ha vietati il 4 ottobre per decreto), “nel quadro della sua convinta appartenenza alla Ue e all’Alleanza Atlantica” (delle quali però l’Ucraina purtroppo non fa parte).

La seconda lezione ce la impartisce Adriano Sofri, dall’alto della sua condanna definitiva a 22 anni come mandante dell’omicidio Calabresi, sul Foglio di cui è editorialista fisso (come Fioravanti lo è della nuova Unità). Il gentiluomo ce l’ha con il “comiziaccio di Marco Travaglio”, “piazzista d’infamie, da remoto, beninteso”, che a Ottoemezzo ha osato definire l’Ucraina “Stato terrorista”. In effetti l’intelligence Usa ha accertato che dietro l’autobomba che a Mosca ha ucciso Darya Dugina, figlia 29enne del filosofo Aleksandr, c’era il governo Zelensky. Poi il capo dei Servizi militari ucraini, Kyrylo Budanov, s’è vantato di “uccidere” giornalisti e propagandisti russi inermi “ovunque sulla faccia della terra fino alla completa vittoria”. E dall’ Ucraina partono continui attacchi con droni e razzi contro obiettivi civili a Mosca e in altre città russe. Tutti attentati omicidiari che non c’entrano nulla con la sacrosanta resistenza ucraina contro le truppe russe. Per noi e per ogni manuale di diritto internazionale, questo è terrorismo. Con l’aggravante di essere finanziato e armato da noi. Per Sofri è pura normalità autobiografica da quando mandò due poveracci imbevuti dei suoi deliri rivoluzionari ad assassinare un commissario di polizia disarmato. Da remoto, beninteso.

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Macché Repubblica, è la festa di una monarchia di guerra.
Di Daniela Ranieri.

Ieri, guardando la cerimonia per la Festa della Repubblica, poteva venire il dubbio che la festeggiata fosse la Monarchia. L’effetto Cinegiornale Luce era dietro l’angolo: “Corrono i bersaglieri, col sole alto e gli applausi dalle tribune”, scriveva Repubblica in tempo reale; “Meloni è stata accolta con un applauso dei cittadini presenti in piazza Venezia”, per i brividini dei pro e degli anti. Ma più dell’enfasi retorica delle marcette e della consueta pacchianeria delle frecce tricolori, a concorrere all’effetto è stato il reiterato accenno alla Difesa, alle forze militari e alla guerra in Ucraina, decisamente il fil rouge della festa nonché del ricevimento al Quirinale del giorno prima, presente l’élite della Nazione, come riportano cronache piene di lazzi e frivolezze.

Il presidente Mattarella ha detto: “La difficile condizione internazionale sottolinea l’importanza dell’apporto offerto dalla Difesa alla causa della pace e della libertà dei popoli”. Non di tutti i popoli, com’è noto: di alcuni ci sta a cuore l’autodeterminazione (Kosovo), di altri ce ne freghiamo (russofoni del Donbass, curdi, yemeniti, sudanesi, etc.), alcuni li bombardiamo noi per portargli pace e democrazia (Serbia, Libia, Afghanistan, Iraq). Indi il presidente si è rivolto al ministro delle Armi Crosetto, per “far pervenire il mio apprezzamento a tutti i militari di ogni grado, specialità e categoria”, “patrimonio del nostro Paese”, poiché “la calorosa partecipazione dei cittadini alla Festa della Repubblica testimonia… l’affetto verso le forze armate”. Non il rispetto: l’affetto. Il famoso sentimento di tenerezza per i bersaglieri che alligna nelle case degli italiani, specie poveri e disoccupati. Del resto la prima parata dell’èra Crosetto è stata contundente: ai Fori imperiali “torna in grande stile la parata del 2 giugno: oltre ai muscoli sfila la difesa civile” (Repubblica).

Mattarella passa a ricordare “i valori della scelta del 2 giugno 1946, trasfusi nella Carta costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita”; solo che in quella Carta c’è scritto che l’Italia ripudia la guerra, e quindi per giustificare che “a oltre un anno di distanza, la Repubblica Italiana, insieme alla comunità internazionale, è ancora impegnata a contrastare l’aggressione condotta dalla Federazione Russa al popolo ucraino”, bisogna prodursi nel contorsionismo semantico che da un anno impegna i giornali padronali nel tentativo di fare amare agli italiani lo sforzo bellico che ci nobilita. Bisogna dire che la guerra è pace: “La Costituzione repubblicana indica il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie”, giusto; e allora perché inviamo armi? “Si tratta di un principio attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile aggressione della Federazione russa ai danni dell’Ucraina rappresenta la più brutale ed evidente negazione”. La non-giustificazione si allaccia alla chiosa emotiva: “Si stanno cercando sentieri di dialogo per giungere alla pace”: come i 7 decreti governativi (senza passare dal Parlamento) per inviare armi sempre più offensive, o come il voto al Parlamento europeo per usare i soldi del Pnrr per le armi anziché per il welfare. “I principi di solidarietà e giustizia impongono la ricerca di una pace giusta, non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito”. “Pace giusta” è una formula ormai nota: prevede la resa della Russia non come obiettivo, ma come primo passo per un negoziato. Pace giusta uguale guerra a oltranza. Ma quale articolo costituzionale prescrive il dovere di difendere la Patria altrui? Quale trattato ci impone la difesa di un Paese non Ue e non Nato? Perché persino la mediazione del Papa è stata respinta? Ci fossero ancora dubbi che siamo tempestati da una propaganda a canali unificati che romanticizza la guerra anche nel giorno che celebra la sua sconfitta e il suo ripudio, ieri sono stati dissipati. Quale Repubblica abbiamo festeggiato?
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La Russia non negozierà con i terroristi che prendono di mira i civili - Non sono passate nemmeno due settimane dal precedente tentativo delle truppe ucraine di irrompere nella regione di Belgorod. Ieri il tentativo è stato nuovamente ripetuto. Circa due compagnie di fanteria motorizzata, supportate da carri armati, hanno cercato di sfondare a Shebekino. A differenza della volta precedente, non sono riusciti ad avanzare oltre il confine.
Quando è stato chiaro che non potevano sfondare, hanno iniziato a bombardare massicciamente Shebekino e altre zone residenziali della regione di Belgorod, e tentato di lanciare un attacco di droni sul centro amministrativo della regione. E a giudicare dal modo in cui queste azioni sono state amplificate sui social media dallo staff dell'ufficio di propaganda, un simile scenario era stato considerato in anticipo. Fortunatamente le autorità locali sono riuscite a evacuare rapidamente la zona, ma almeno 11 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave.
Lo stesso giorno si è tenuto a Mosca il forum "Di che tipo di Ucraina abbiamo bisogno?". Zelensky non era stato invitato, ma a quanto pare ha deciso di ribadire la sua posizione terrorizzando i civili.
Non abbiamo bisogno di questa Ucraina. Finché l'attuale regime di Kiev rimarrà al potere, non ci potranno essere negoziati. Allo stesso tempo, dobbiamo ammettere che l'Ucraina in un anno e mezzo ha fatto molti passi verso un inasprimento del conflitto. Le nazioni vengono forgiate nelle guerre. E ai nostri occhi, la nazione ucraina è impregnata di russofobia, dell'odio per tutto ciò che è russo e per tutti i russi. E finché l'Ucraina come Stato avrà un potenziale bellico anche solo lontanamente paragonabile a quello attuale, la Russia non potrà vivere e svilupparsi in pace. Solo con un'Ucraina libera da questo estremismo e da questa ideologia radicale la Russia potrà sedersi al tavolo dei negoziati. Ma la strada da percorrere è ancora lunga. (Fonte: RIA Novosti) @LauraRuHK https://ria.ru/20230602/udar-1875660466.html
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Nel Kosovo si è votato in 5 comuni e ha votato solamente il 3% della popolazione. È stato sbagliato far insediare quei sindaci. L’Italia si sarebbe dovuta schierare con la Serbia, nel senso di sviluppare una narrazione che aiutasse a comprendere (la situazione). L’Italia ha rapporti (commerciali) strettissimi con la Serbia nonostante questa abbia legami con la Russia.
E ha sbagliato l'UE a non far pressioni su Pristina perché venissero annullate le elezioni. Vi pare mai? Sindaci col 3% dei voti?


Noi non possiamo andare avanti con queste rappresentazioni puerili, del tipo Vucic è il male assoluto.

Questo quanto espresso da Alessandro Orsini, che controbatte e ridicolizza le tesi dell'ex direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi, rimarcando le responsabilità Nato per l'instabilità nei Balcani e affermando sia falso che Putin abbia interesse ad alimentare tensioni in Kosovo.
Sinibaldi, ex presidente del teatro di Roma, ha evidenti doti di commediante. Da ascoltare le sue fantasiose ricostruzioni.

Fiorangela
Grandissima serata ieri a Bassano del Grappa.
Come sempre l'organizzazione dei veneti è impeccabile. Veramente stimolante l'impostazione della serata sotto forma di intervista.
La cena poi, è stata veramente deliziosa.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇮🇹🇪🇺 L'eurodeputata del PD Alessandra Moretti, già esperta in tendine amovibili, spiega al popolo rozzo e ruminante che ASAP, il provvedimento dell'UE che stanzia circa 500 milioni per la produzione di armi, è un provvedimento fondamentale e strutturale per costruire la difesa europea e dare ulteriore sostegno militare all’Ucraina: "Serve a sostenere la controffensiva ucraina che sta arrivando ad un punto di svolta". Soldi che dovrebbero essere prelevati dal fondo per il PNRR. (via Adriana Spappa)

Insomma, un investimento in democrazia.

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Forwarded from Piccolenote
‼️Da Repubblica: CHE FARE CON I NEGAZIONISTI DEL CLIMA?

Il climate change irrompe nella psiche individuale e collettiva, come trauma, destinato a diventare oggetto di rimozione. Il paragone con chi crede che la Shoah non sia mai accaduta

Sbattere in galera chi nega la catastrofe? Gli scettici del cambiamento climatico vanno messi in condizione di non nuocere? Oppure le loro opinioni vanno considerate come un contributo alla discussione pubblica e al dibattito scientifico?...

Il solo fatto che una domanda del genere venga posta è un segnale terribile, ma al “ministero della verità” considerano tutto ciò un dibattito normale.

Possiamo suggerire come pena alternativa l’olio di ricino?‼️
Forwarded from Guerra nordica (Alessandro Maccari)
BLINKEN IN VISITA NEI PAESI NORDICI: LA STRATEGIA RUSSA È STATA UN FALLIMENTO, LA SVEZIA SIA AMMESSA NELLA NATO

È in corso in Finlandia l'ultima tappa della visita ufficiale nei Paesi Nordici del Segretario di Stato americano Antony Blinken. Prima era toccato a Svezia e Norvegia.

Parlando da Luleå, in Lapponia Svedese, Blinken ha rinnovato l'invito a Turchia e Ungheria ad approvare la richiesta di adesione alla NATO da parte della Svezia, dicendo che gli Stati Uniti continueranno a lavorare per il completamento della pratica di ammissione.

Blinken ha discusso l'adesione alla NATO della Svezia anche con il primo ministro svedese Ulf Kristersson, che in un articolo sul Financial Times ha sottolineato che la legge antiterrorismo appena approvata dal parlamento svedese soddisfa tutte le richieste della Turchia.

Successivamente, durante la visita in Finlandia, Blinken ha sottolineato che la strategia russa è stata un fallimento, e che per i finlandesi ci sono molte similarità tra l'aggressione da loro subita nel 1939, durante la cosiddetta guerra d'inverno, e quella in Ucraina del 2022.

Guerra Nordica

https://sverigesradio.se/artikel/us-urges-turkey-to-ratify-swedens-nato-bid-as-soon-as-possible
Forwarded from Lettera da Mosca
UCRAINA, PURGHE LINGUISTICHE - Sul recente scandalo, scoppiato dopo che il deputato Maxim Buzhansky ha rifiutato di parlare in ucraino durante un'intervista TV ( https://t.me/letteradamosca/15000), è intervenuto Oleksy Danilov, segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino. "Per gli squilibrati che credono di avere il diritto di parlare russo alla Tv ucraina non c'è posto non solo in televisione, ma nemmeno in politica e in Ucraina ", ha scritto su Twitter. E ha aggiunto che di tali persone "si dovrebbe fare, e si farà, pulizia totale e cacciarle dal Paese".
Forwarded from Weltanschauung Italia
Nelle scuole chiedono ai ragazzi, nel 2023, se hanno mai subito discriminazioni nella loro vita. Incredibile. Accade davvero.
Ma a chi lo stanno chiedendo? A quelli che non potevano salire su un autobus senza tre dosi?
La dissonanza cognitiva come stile di apprendimento.
Il bi-pensiero come stile di vita.

W la s(q)uola.
L'aspetto veramente stimolante dei tour di conferenze attraverso l'Italia, è quello di scoprire ogni volta luoghi incantevoli... Abitati da persone generose e ospitali.
Dovunque ti giri, l'Italia è una terra che ti lascia senza fiato.
Il vero sentimento italiano dovrebbe essere quello di ergersi a custodi della bellezza.

Bassano del Grappa visto dal Ponte degli Alpini.

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Forwarded from Giubbe Rosse
STUDIO: I VACCINI AD MRNA "CONSENTONO FREQUENTI REINFEZIONI INCONTRASTATE COVID" "SOPPRIMENDO GLI ANTIVIRALI NATURALI". CIÒ PUÒ PORTARE A SVILUPPARE "MALATTIE AUTOIMMUNI E PROMUOVERE LA CRESCITA DI CANCRO E MIOCARDITE".
"Poiché l'immunità fornita da questi vaccini (covid, ndr) diminuisce rapidamente, la loro capacità di prevenire l'ospedalizzazione e malattie gravi in soggetti con comorbidità è stata recentemente messa in discussione e prove crescenti hanno dimostrato che, come con molti altri vaccini, non producono un'immunità sterilizzante, consentendo alle persone di subire frequenti reinfezioni. Inoltre, recenti indagini hanno rilevato livelli anormalmente elevati di IgG4 nelle persone a cui sono state somministrate due o più iniezioni di vaccini a mRNA. HIV, È stato anche riportato che i vaccini contro la malaria e la pertosse inducono una sintesi di IgG4 superiore al normale. Nel complesso, ci sono tre fattori critici che determinano il passaggio di classe agli anticorpi IgG4: concentrazione eccessiva di antigene, vaccinazione ripetuta e tipo di vaccino utilizzato. È stato suggerito che un aumento dei livelli di IgG4 potrebbe avere un ruolo protettivo prevenendo l'eccessiva attivazione immunitaria, simile a quella che si verifica durante l'immunoterapia specifica per allergeni di successo inibendo gli effetti indotti dalle IgE. Tuttavia, prove emergenti suggeriscono che l'aumento riportato dei livelli di IgG4 rilevato dopo ripetute vaccinazioni con i vaccini a mRNA potrebbe non essere un meccanismo protettivo; Piuttosto, costituisce un meccanismo di tolleranza immunitaria alla proteina spike che potrebbe promuovere l'infezione e la replica incontrastate di SARS-CoV2 sopprimendo le risposte antivirali naturali. L'aumento della sintesi di IgG4 dovuto alla vaccinazione ripetuta dell'mRNA con alte concentrazioni di antigene può anche causare malattie autoimmuni e promuovere la crescita del cancro e la miocardite autoimmune in individui suscettibili". (Fonte: MDPI)

Quello che abbiamo sempre pensato e che vi abbiamo sempre cercato di trasmettere dall'inizio.

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#TiananmenSquareMassacre ? Un tempo i giornalisti occidentali osavano mettere in discussione la narrativa ufficiale. Gli studenti non sono morti in piazza, ma il sangue è stato versato nel giugno 1989 a Pechino? Sì, circa 200-300 persone sono morte in violenti disordini in varie parti di Pechino - e circa la metà di coloro che sono morti erano soldati e poliziotti inviati per contrastare questa rivoluzione colorata guidata dagli Stati Uniti.

Laura Ruggeri.

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3-4 giugno a Trento, in memoria di Giulietto Chiesa

Alterfestival, primo festival dell'informazione indipendente italiana.

Ci saranno: il vignettista Vauro, Marcello Foa (giornalista, scrittore - ex presidente RAI), Carlo Freccero (saggista, esperto di comunicazione già direttore RAI2) e Francesco Borgonovo (L'altra verità); Germana Leoni (giornalista e saggista); Margherita Furlan (Casa del Sole TV); Angela Camuso (Giornalista, scrittrice - cronista di Fuori dal Coro); Raffaella Regoli (Giornalista, scrittrice - cronista di Fuori dal Coro); Enrica Perucchietti (giornalista, saggista); Giuliano Marrucci (Giornalista Ottolina TV - Ex Report); Paola Ceccantoni (Pubble l’imbannabile - influencer progetto Pubble); Giorgio Bianchi (giornalista, scrittore e fotoreporter); Pino Cabras (giornalista, saggista), Massimo Mazzucco (Contro TV); Francesco Toscano (Visione TV); Giacomo Gabellini (scrittore saggista esperto di geopolitica); Fulvio Grimaldi (giornalista, Mondocane), Valerio Lo Monaco, Michelangelo Tagliaferri (Presidente dell’Accademia di Comunicazione Italiana di Milano e direttore scientifico di Alterfestival)

➡️ Per seguire la diretta:
https://www.youtube.com/live/JHwYOruuQ-E?feature=share
Forwarded from Piccolenote
🟦🇺🇸🇺🇸I THINK TANK LEGATI ALLA DIFESA

“…quando senti un analista di un think tank commentare la guerra in Ucraina, è probabile che tu stia ascoltando qualcuno il cui datore di lavoro è finanziato da chi trae profitto dalla guerra, ma probabilmente non lo saprai mai”.

“Dei 1.247 interventi dei think tank che abbiamo monitorato nello studio, 1.064 (l’85%) erano think tank che ricevono regolarmente finanziamenti del settore della difesa.

…e questo solo per quanto riguarda i i finanziamenti pubblici, essendo impossibile indagare su possibili finanziamenti off-shore, che sfuggono a ogni controllo…🇺🇸🇺🇸🟦


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