Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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La manifestazione è la risposta all'approvazione, da parte del Parlamento, della nuova legge che obbliga media e associazioni che ricevono almeno il 20% dei loro fondi da associazioni o governi stranieri a registrarsi presso il Ministero della Giustizia come "agenti stranieri", rischiando una serie di conseguenze amministrative e penali. La misura, che a prima vista sembrerebbe destinata a combattere la "disinformazione" russa (il partito di governo, "Sogno Georgiano", è filoeuropeista, filoatlantista, liberale e decisamente antirusso anche se il primo ministro, Irakli Garibashvili, è invece sospettato di essere personalmente filorusso), in realtà colpisce principalmente le ONG occidentali, prima fra tutte la famigerata USAID la cui amministratrice, Samantha Power (nota per avere appoggiato qualsiasi intervento militare su base "umanitaria", dalla Libia alla Siria allo Yemen) ha subito twittato preoccupata che la nuova legge possa "minacciare gravemente il futuro euro-atlantico della Georgia". Le hanno fatto subito eco l'ambasciata statunitense in Georgia, che parla di "giornata nera per la democrazia georgiana" (anche se la legge è stata votata a maggioranza in parlamento, non è frutto di un colpo di mano) e di una "legge ispirata dal Cremlino che è incompatibile con il chiaro desiderio del popolo georgiano di essere integrato in Europa" ed esprime dubbi sul reale impegno di Sogno georgiano nei confronti dell'integrazione euro-atlantica. A chiudere il cerchio, il portavoce del Dipartimento di Stato USA Ned Price ha detto che i responsabili di questa legge che "interferisce con quello che è un diritto umano universale" potrebbero diventare oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti. E proprio negli Stati Uniti si trova in questo momento (tu guarda a volte le coincidenze...) la Presidente della Repubblica, Salomé Zourabichvili, che ha registrato un videomessaggio nel quale dichiara di sostenere i manifestanti e che eserciterà i suoi poteri di veto per respingere la legge (che però verrà rimandata al parlamento che potrà di nuovo votarla, a maggioranza semplice tra l'altro).
Insomma, a prima vista sembreremmo trovarci davanti, come qualcuno già si affretta a scrivere, "al Maidan georgiano". Far schierare la Georgia nel campo dei paesi antirussi sarebbe un risultato diplomatico, e potenzialmente militare, di grande rilievo per la NATO, che potrebbe aggiungere un altro tassello al suo cordone di contenimento, diciamo così, ai confini della Russia - il che spiega come mai l'amministrazione USA si sia subito lanciata a sostenere i manifestanti.
Ci sono però una serie di considerazioni da fare. La prima, e la più evidente, è che il governo georgiano, per quanto europeista e liberale, non ha nessuna intenzione di schierarsi apertamente contro la Russia perché ha ben chiaro che una ripetizione dei fatti del 2008 si risolverebbe, appunto, in una ripetizione dei fatti del 2008. La Georgia non è l'Ucraina, né demograficamente né economicamente né, soprattutto, militarmente; la NATO, che ha già difficoltà a spedire in Ucraina quello che serve alle FFAA ucraine, non potrebbe certo impegnarsi nello stesso modo per quelle georgiane, senza contare che non disporrebbe di nessuna base d'appoggio. La Turchia certamente non consentirebbe che sul suo territorio affluiscano armi ed equipaggiamenti, come fa ad esempio la Polonia, e l'unica opzione sarebbe quella di rifornire l'esercito georgiano per via aerea (e mi chiedo poi con cosa, visto che appunto è già incredibilmente complesso rifornire l'Ucraina).
Al momento una Georgia apertamente antirussa, e magari militarmente impegnata contro di lei, è uno scenario di fantapolitica, anche perché i manifestanti non sembrano avere le idee chiare su cosa vogliono, al di là del respingere la nuova legge e del cantare slogan contro Putin, che va sempre bene. Il che non toglie, però, che la situazione che si sta sviluppando va tenuta d'occhio, perché ormai i posti nei quali fare cordone, per la NATO, sono solo tre. Uno, l'Ucraina, è in guerra aperta; la Moldova deve fare i conti con una presenza militare russa sul suo territorio ed è in una situazione complessa, per quanto il nuovo governo sembri disposto a impegnarsi; e poi appunto c'è la Georgia. Tutto il resto della faglia o è già NATO o è alleata della Russia (Bielorussia e paesi dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva). Posti neutrali dove fare rivoluzioni colorate ormai ce ne sono pochi.
PS - proprio mentre scrivevo qualcuno deve aver svegliato Borrell, che si è detto anche lui preoccupato degli effetti della nuova legge, che è "incompatibile coi valori dell'Unione Europea".
"Perché gli Stati Uniti possano inviare armi a Taiwan mentre la Cina non può fare lo stesso con la Russia?"

Questa è stata la semplice domanda del ministro degli esteri cinese a cui, ancora oggi, nessuno degli alfieri della propaganda NATO è stato in grado di rispondere...

Emanuele Dessì.

https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist
Guido Festinese recensisce Sepe le Mokó
Ricordo che potete acquistare il cd ovunque, o in alternativa ascoltarlo su tutte le piattaforme streaming
In entrambi i casi sostenete la musica indipendente, ed è importante
E ricordo che Sepe le Mokó è proposto anche dal vivo, con gran soddisfazione

Daniele Sepe.

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《Pensavamo fosse scienza e invece...》

I MESSAGGI TRA SPERANZA E BRUSAFERRO, PRESIDENTE DELL'ISS

Speranza decideva circa chiusure e obblighi e consultava Brusaferro, presidente dell'ISS, per avere la copertura della "scienza".
Quando Brusaferro faceva notare che il CTS non validava le scelte, Speranza faceva pressioni affinché i tecnici si orientassero nelle direzioni volute. E così Brusaferro, che in privato diceva come stessero le cose, in pubblico e in tv sosteneva le posizioni "scientifiche" utili al governo.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹😷 SPERANZA, SULLE MASCHERINE MENZOGNE FIN FA SUBITO: "NON CI SONO EVIDENZE" CHE LA MASCHERINA FERMI IL VIRUS. MA NON VOLEVANO "UN MESSAGGIO SBAGLIATO". (Fonte: LaVerità)

Dopo pochi giorni, obblighi e e multe per tutti. Altro che scienza.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 LA COPERTINA DI PANORAMA: IL SOSPETTO CHE DIETRO L'AUMENTO DEI MORTI CI SIA IL VACCINO

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Americas Hyper-Financialized Economic System Is No Match for China's Government-Directed Investment Model. Regrettably, China's Explosive Growth Is Pushing a Desperate Washington Closer to War.

Ukraine is the first flashpoint in a great power struggle between the United States and China. After years of shifting its industries to low-wage locations around the world, the US finds itself steadily losing market-share to a faster-growing and more resourceful China. By most estimates, China's economy will overtake the United States by 2035 at which point, Beijing will be in a much better position to shape international trade relations in a way that promotes its own interests. With growth, comes power, and that rule will certainly apply to China as well. China has emerged as an industrial powerhouse that sits at the very epicenter of the most populous and fastest growing region in the world. It is for that reason that the United States has initiated a series of provocations on the island of Taiwan and in the South China Sea.

The US has abandoned all hope of prevailing over China through conventional free market competition. Instead, the US plans to engage China militarily in a desperate attempt to drain its resources, garner broader support for economic sanctions and isolate China from its regional trading partners. https://www.sott.net/article/477970-Chinas-Turn
Forwarded from Kit Klarenberg
How Britain Secretly Warped MH17 News Coverage

https://thegrayzone.com/2023/03/05/british-intelligence-firm-mh17-news/

In November of 2022, a final judgment arrived in the trial of alleged perpetrators of the attack on Malaysia Airlines Flight 17 (MH17). Russia and the Donbas separatists having long-been convicted in the court of international public opinion, courtesy of a concerted media campaign waged by the Ukrainian Security Service, and notorious Bellingcat, may explain why mainstream interest in the verdict was virtually non-existent.

I can now reveal there was a hitherto undisclosed dimension to that campaign. Much of the initial news coverage of MH17, which did so much to cement the narrative of Moscow's culpability, was heavily influenced by a shadowy entity called Pilgrims Group, which is closely tied to British intelligence.

Staffed and led by British Special Forces veterans, Pilgrims Group is a private security company offering elite security services to London’s embassies, diplomats, spies, and business interests abroad, particularly in high-risk environments. It also trains foreign militaries and paramilitary groups, and provides protection to reporters and their employers.

It was in the latter context that Pilgrims Group shaped media coverage – and by extension, official investigations – of MH17. The company had maintained a presence in Kiev since the early days of the US-orchestrated Maidan “revolution” in late 2013, shepherding journalists to and from the scenes of major events in Ukraine. In the process, it maintained control over what the reporters under its watch saw and how they understood the situations they encountered.

As such, Pilgrims Group played a pivotal role in convicting Russia and the Donbas separatists for MH17’s downing. The operation began while the plane’s wreckage remained smoldering on the ground of rebel-controlled territory, and ultimately prevented the initiation of any genuinely independent investigations.
Bisogna fare molta attenzione alle teorie dei complotti e alle "regie occulte", perché è una strada bella comoda e piacevole che ti conduce dritto dritto, se solo ti distrai un momento, alle onde elettromagnetiche, agli Illuminati, al piano Kalergi e ai protocolli dei savi di Sion. Pure non posso fare a meno di pensare che una "regia occulta", in questa storia del Nord Stream 2, ci debba essere: non tanto per l'esecuzione materiale del piano (ovvio che è occulto, mica lo pubblichi sulla Gazzetta Ufficiale) ma per la copertura mediatica. Quando è uscito l'articolo di Seymour Hersh, i media l'hanno in generale ignorato o "debunkato", affidandone l'analisi a gente tipo Puente e mandandolo ovviamente in vacca, confuso nel rumore di fondo delle scie chimiche e dei rettiliani. Eh sì, Hersh, grande giornalista una volta, poverino, perde colpi, l'età non fa sconti a nessuno. L'articolo del New York Times, invece, nonostante anch'esso ometta i nomi dei mandanti, degli esecutori e degli informatori e presenti almeno altrettante incongruenze, è stato ripreso dalla stampa di tutto il mondo che pare faccia a gara ad aggiungere particolari. E se aggiungi particolari vuol dire che la storia è vera, è "ufficiale": il Nord Stream 2 è stato sabotato da un "gruppo pro-ucraino" che ha agito senza alcun collegamento alla NATO/USA o al governo ucraino. "Plausible deniability", come si dice in gergo: qualcuno ha fatto questa cosa che magari pure ci conviene, ma noi non ne sappiamo niente e comunque non l'abbiamo fatto noi. La casa di Scajola a sua insaputa, insomma. È vero che così si conferma implicitamente che non sono stati i russi, teoria abbastanza ridicola: ma soprattutto si nega che siano stati gli USA, come ha scritto Hersh, o qualcuno che ha agito in vece loro. Dunque oggi si è accodato il Washington Post, che parla di "partigiani pro-Ucraina" (https://www.washingtonpost.com/.../intelligence.../) e soprattutto il Times (https://www.thetimes.co.uk/.../west-nato-nord-stream... , dietro paywall) che ha aggiunto un dettaglio interessante: i servizi di intelligence occidentali già una settimana dopo hanno ricondotto il sabotaggio a uno "sponsor privato", un miliardario ucraino che non ha alcuna relazione con Zelensky e che, pare di capire, avrebbe agito di sua iniziativa e con fondi propri. Quindi un privato cittadino la cui identità è nota ai servizi europei ha finanziato un atto di terrorismo internazionale distruggendo una infrastruttura energetica di rilevanza strategica per l'intero continente europeo, facendo agire una squadra in un tratto di mare controllato dalle forze navali e aeree della NATO senza che nessuno si accorgesse di niente, e tutto questo di sua propria iniziativa, senza alcun collegamento con la NATO o l'Ucraina. Plausible deniability, appunto: la cosa importante è che nessun governo occidentale sia implicato e che non lo sia l'Ucraina. Magari più avanti a questo miliardario verrà attribuito anche l'attentato sul ponte di Kerč', altra storia sulla quale c'è stato poco interesse da parte nostra e che il governo ucraino continua a negare.
Forwarded from La Mia Russia
Xi Jinping al Congresso nazionale del popolo cinese a Pechino:
“I paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno usato una politica di accerchiamento, contenimento e repressione contro di noi, creando sfide senza precedenti per lo sviluppo del nostro paese”.
Forse è una delle dichiarazioni anti-occidentali più dure e schiette da parte della leadership politica cinese in molti decenni, data la sua tradizionale cautela e prudenza.
https://www.wsj.com/articles/chinas-xi-jinping-takes-rare-direct-aim-at-u-s-in-speech-5d8fde1a
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
🇬🇪 DISINFORMATION AND SCAREMONGERING ARE FUELLING THE PROTESTS IN GEORGIA - More people are joining the protests after being told that psychologists, sociologists, start-up directors, young lawyers, political researchers, media workers, even nurses and doctors could lose their jobs if the organization they work for receives funding from abroad. That's a lie.
Some were told that if this bill becomes law, it will apply to individuals who receive bank remittances from a parent/spouse working abroad. Those who received a scholarship to study abroad may be considered "foreign agents". Yet another lie.

To spread panic they even told women who get free breast cancer screening thanks to a foreign NGO that this service will be suspended if the bill is approved. Guess who is spreading these lies? @LauraRuHK
Forwarded from Saker Italia
Georgia 2023 = Armenia 2018

Oggi la Georgia è a un passo dal ripetere il tragico errore commesso dall'Armenia nel 2018. Cinque anni fa, in Armenia è salita al potere una banda guidata principalmente dal culto occidentale e dalla russofobia, piuttosto che dagli interessi nazionali.

I risultati di questo errore sono i più devastanti possibili. Una guerra di 44 giorni, seguita dalla capitolazione e dalla perdita del 75% del Nagorno Karabakh, dalla perdita di terre armene sovrane e da una perdita di sovranità non ancora legale, ma già di fatto.

Le autorità georgiane di oggi sono un perfetto esempio di quelle forze che agiscono proprio nell'interesse nazionale. Nonostante la colossale russofobia della società georgiana, le autorità non seguono l'esempio della folla. Si rifiutano di aprire un secondo fronte, anche nonostante l'imposizione di sanzioni personali. Non tagliano l'ossigeno agli affari russi e non si lamentano della ripresa dei collegamenti aerei. Inoltre, a differenza delle autorità armene, spesso si limitano a rifiutare l'ingresso a vari personaggi distruttivi provenienti dalla Russia e dall'Ucraina che cercano di influenzare la situazione interna del Paese ospitante.

Anche la Georgia è di grande importanza dal punto di vista dei corridoi di trasporto, in particolare il corridoio Nord-Sud. È la Georgia che collega l'Armenia alla Russia e la chiusura di questa strada causerà una dipendenza ancora maggiore e un rafforzamento dell'Azerbaigian.

I corridoi di trasporto e il loro blocco sono una storia molto importante, una leva di pressione molto forte; in generale, la situazione in Georgia è legata al rifiuto delle autorità di condurre una politica anti-russa, al rifiuto di diventare una nuova Ucraina, al fatto che l'Occidente può combattere con la Russia fino all'ultimo georgiano. Tuttavia, cosa molto più importante, le autorità georgiane stanno perseguendo questa politica non perché sono protette o ispirate da Mosca ma perché agiscono davvero nell'interesse nazionale del Paese. E l'Occidente se ne preoccupa.

P.S. Non importa quante persone siano scese in piazza in Georgia, guardate il filmato dell'Armenia 2018 e ricordate a cosa ha portato.

- Mika Badalyan (diffuso da Soloviev)
PANORAMA

PREOCCUPANTE AUMENTO DEI DECESSI IMPROVVISI: IL SOSPETTO SUI VACCINI
Speranza a Brusaferro, 6 aprile 2020: "se vogliamo mantenere misure restrittive conviene non dare troppe aspettative positive".
Emerge insomma la precisa volontà di imporre misure restrittive della libertà del cittadino, a prescindere dai dati scientifici e dai pericoli reali rappresentati dalla pandemia in quel momento. A essere ottimisti e fiduciosi nelle istituzioni si potrebbe considerare un semplice eccesso di cautela, ma considerando ciò che è accaduto in seguito, soprattutto l'istituzione della misura liberticida senza precedenti del green pass, direi che la malafede è palese.

Marco Pinna.

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