Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Costretto ieri da mia moglie, dolce costrizione, a guardare un Tg, non ricordo neppure quale, ho osservato il volto del ministro Adolfo Urso e quello di Carlo Bonomi, di Confindustria a Kiev. Decine di migliaia di morti, dall’una e dall’altra parte, seppelliti ogni giorno a ogni ora. Quasi fa un anno. Di cosa discutevano? Di affari. Di come ricostruire l’Ucraina. Vili affaristi. Nessuna preoccupazione su come concludere la guerra. La guerra è solo un affare, tra gli altri. Forse il più grosso affare del secolo corrente – almeno finora. Ho pensato al tratto pesante, grossolano, volgare. Volutamente grossolano e volgare di George Grosz. Anch’esso ampiamente metabolizzato dalla stessa crassa borghesia che dai, e dei suoi vizi riesce sempre a secernere il miele del profitto, emolliente e cicatrizzante quant’altri mai.
Non m’indigno, sono grato ai due figuri. Avevano lo sguardo partecipe di chi sa di fare il bene utilizzando il male; di chi lucra il benessere proprio e nostro sul sangue degli altri. Altri a cui non mancano, peraltro, figuri della stessa risma intenti a pasteggiare sulla tavola della storia con i cadaveri dei propri simili.
Osceni.

Riccardo De Benedetti.

In copertina: George Grosz, L’eclisse del sole, 1926.

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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini

Soledar. La conquista russa è centrale (anche se i nostri media non lo sanno)
Il Fatto Quotidiano 17 GENNAIO 2023

La conquista russa di Soledar è importante anche se i media dominanti sviliscono il suo valore. Soledar, Bakhmut e Siversk rappresentano i capisaldi della seconda linea difensiva ucraina in Donbass. La loro caduta ridurrebbe lo spazio vitale per gli ucraini costretti a ripiegare sull’ultima linea difensiva, i cui bastioni principali sono Kramatorsk e Sloviansk, già sotto le bombe. Guido Crosetto ha un problema scientifico. Non sapendo classificare correttamente la guerra in Ucraina, ripete gli errori del suo predecessore. La classificazione è, infatti, alla base dell’impresa scientifica. Se classifichiamo la guerra in Ucraina con il dovuto distacco emotivo, appare evidente che è “esistenziale” per la Russia. Ne consegue che la Russia vincerà con le armi convenzionali o eviterà la sconfitta con quelle nucleari. Trattandosi di una guerra esistenziale, per ogni proiettile della Nato lanciato contro i russi, i russi ne lanceranno dieci contro gli ucraini. Finora è sempre stato così. Questa regolarità empirica, da noi annunciata il 24 febbraio, troverà conferme anche in futuro. La consegna dei carrarmati a Kiev spingerà la Russia a contromosse sempre più pesanti. Tra quelle contemplabili, vi è la possibilità che Putin esalti l’aviazione finora sottoutilizzata, con conseguenze potenzialmente spaventose per i civili.

Il sentimento nazionale in Russia aumenta anziché diminuire. Se utilizziamo la sociologia comprendente di Max Weber, che invita ad assumere il punto di vista di chi agisce, tutto diventerà chiaro. Contro le previsioni ottimistiche dei portavoce della Casa Bianca in Italia, ovvero La Stampa, Corriere della Sera e Repubblica, sanzioni e sconfitte hanno esasperato il sentimento patriottico dei russi. Osservando il comportamento della Nato, i russi trovano una conferma alla tesi secondo cui la Nato si è nascosta dietro l’Ucraina dal 2014 per avvicinarsi proditoriamente al suolo patrio. Biden, Stoltenberg e Ursula von der Leyen invitano i Paesi Nato a produrre armi a profusione per sconfiggere la Russia sul campo e causare la fine del suo status di grande potenza. Quale russo approverebbe un simile progetto? Bisogna essere davvero i portavoce della Casa Bianca in Italia per credere che i russi facciano il tifo per diventare più poveri e umiliati. I russi tifano per Biden quanto gli americani tifano per Putin.

È impressionante il delirio ideologico in cui l’Italia è caduta. I media dominanti negano l’importanza di Soledar per accrescere il consenso intorno alle politiche di guerra di Biden in Ucraina. Il delirio non consente di osservare l’essenziale, che riassumo come segue: Biden lavora per una guerra moderata e prolungata. È “moderata” affinché non degeneri nel conflitto nucleare contrario agli interessi americani ed è “prolungata” affinché separi la Russia dall’Europa. Questo processo divisorio richiede un grande scorrimento di sangue. Se i morti ucraini sono pochi, il sentimento anti-russo degli europei sarà tenue; essendo tanti, sarà grave. L’egemonia americana sull’Europa richiede che gli europei odino i russi profondamente in modo da rendere improbabile qualsiasi riavvicinamento tra loro. Il successo di Biden, totale per ora, corrisponde all’insuccesso completo di Von der Leyen giacché un’Europa in assetto anti-russo permanente è un disastro per gli europei. Accecati dal desiderio della sconfitta della Russia, Corriere della Sera, La Stampa e Repubblica non si accorgono della sconfitta dell’Europa, attore internazionale sempre meno rilevante. Mentre il tramonto della Russia è una speranza del futuro, quello dell’Europa è un dato del presente.

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LA MAFIA E MEDIA.

Il successo di un’operazione consiste nel fatto che disarticola una capacità operativa, che rende impossibile continuare ad agire ad un’organizzazione.

Qualcuno oggi può sostenere che la cattura di Matteo Messina Denaro rappresenti un colpo mortale o almeno che metta in difficoltà la mafia?

Ora, se non mette minimamente in difficoltà quell’organizzazione, in che cosa consiste il grande successo dello Stato?

Stiamo parlando della mafia o del suo simulacro, di quella costruzione mediatica che non c’entra nulla con la realtà?

Brecht diceva di vivere in tempi bui. A noi è toccato di vivere in un tempo di retorica, tonnellate di parole, moralità e principi e bla bla.

Sistemi di rimozione del reale. L’intero sistema culturale è ormai solo un dispositivo di occultamento. Anche quando dice una cosa vera dobbiamo chiederci “perché la dice?”

Il nuovo meccanismo culturale è un sistema in cui anche una cosa vera viene messa al servizio dell’inganno. Puro simulacro.

Vincenzo Costa.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇸🇦💵 ARABIA SAUDITA APERTA AL REGOLAMENTO DEL COMMERCIO IN VALUTE DIVERSE DAL DOLLARO
L'Arabia Saudita è aperta a discussioni sul commercio in valute diverse dal dollaro USA, secondo il ministro delle finanze del regno. "Non ci sono problemi con la discussione su come stabiliamo i nostri accordi commerciali, se è in dollari USA, se è l'euro, se è il riyal saudita", ha detto Mohammed Al-Jadaan martedì a Bloomberg TV in un'intervista a Davos.
"Non credo che stiamo respingendo o escludendo qualsiasi discussione che contribuirà a migliorare il commercio in tutto il mondo", ha detto Al-Jadaan.
Il più grande esportatore mondiale di petrolio, che ha mantenuto per decenni una valuta ancorata al dollaro, sta cercando di rafforzare le sue relazioni con partner commerciali cruciali, tra cui la Cina. Il regno è un pilastro di un sistema di petrodollari istituito negli anni '70 che si basa sul prezzo delle esportazioni di greggio nella valuta statunitense.
Durante la visita del presidente Xi Jinping a Riyadh lo scorso anno, i due paesi hanno concordato di rafforzare il coordinamento sulla politica energetica e sull'esplorazione. Durante quel viaggio Xi ha detto che la Cina avrebbe compiuto sforzi per acquistare più petrolio dal Medio Oriente e voleva anche regolare quel commercio in yuan.
"Godiamo di una relazione molto strategica con la Cina e godiamo della stessa relazione strategica con altre nazioni, inclusi gli Stati Uniti, e vogliamo svilupparla con l'Europa e altri paesi che sono disposti e in grado di lavorare con noi", ha affermato Al-Jadaan. (Fonte: Bloomberg)

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Forwarded from Martina Pastorelli
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La premier finlandese Sanna Marin a Davos: "Sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo che servirà. Due anni, cinque anni, dieci, quindici anni. Per tutto il tempo necessario...".

Ecco il ribaltamento: l’idea (pensiero unico bellicista) che diventa superiore alla realtà (morti, sofferenze indicibili, distruzione).

La vittoria senza tener conto delle conseguenze è semplicemente un idolo.
Forwarded from Giubbe Rosse
Clamorosa l'ammissione tedesca. Non il fatto in sé, che i lettori de La Verità conoscono per averne seguito gli sviluppi nei mesi scorsi sulle pagine del giornale.
Ora gli stessi che hanno fatto questo disastro ci dicono di rifare le nostre case per fare efficienza. Senza vergogna. (La durezza del vivere)

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Questo è disperato.
Non ne vuole sapere di trovarsi un lavoro vero.
Aiutiamolo ad uscire dalla scatola di tonno.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Gli Stati Uniti intendono prolungare il piu' possible la guerra in Ucraina perche' sono gli unici a trarne un vantaggio. Questa strategia e' finalizzata non solo ad indebolire la Russia, ma anche ad indebolire economicamente i loro principali concorrenti, vale a dire Europa e Cina. L'intero apparato propagandistico e' tarato su questo obiettivo, e di conseguenza l'opinione pubblica deve essere mantenuta all'oscuro della strategia americana. Finche' l'Ucraina potra' essere foraggiata militarmente ed economicamente questa strategia non verra' messa in discussione. Solo la capitolazione del regime installato a Kiev puo' salvare vittime e prigionieri dell'imperialismo americano. @LauraRuHK
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Lunga vita ai "ribelli di Davos"!

Bono Vox, U2, feat Soros
Le università si confermano essere una delle centrali del dogmatismo più spietato e fanatico.

Il Tar del Fvg condanna l’Università di Udine per la sospensione di un docente non vaccinato.

Il TAR non si risparmia di esprimere un giudizio sul modo in cui l’università ha agito in tale caso, caratterizzato da “un eccessivo formalismo, conducendo un’istruttoria non adeguata all’importanza del provvedimento e del rango degli interessi in gioco, né improntata ai principi di collaborazione e buona fede”.

https://www.ilgiornalediudine.com/cronaca/il-tar-del-fvg-condanna-luniversita-di-udine-per-la-sospensione-di-un-docente-non-vaccinato/

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Forwarded from Andrea Zhok
Quando si dice la purezza della scienza dall'ideologia. L'ultima chicca è il divieto di istituzioni di ricerca di pubblicare articoli che abbiano tra i firmatari o co-firmatari autori russi o bielorussi. E anche qui sono certo che ci sarà qualche imbecille che giustificherà queste follie. Ma la cosa più interessante è la luce che viene così gettata sul funzionamento della macchina di approvazione degli studi scientifici, cosa già ampiamente sperimentata durante la pandemia (e ancora oggi). Chi pensa che nella scienza ne vada innanzitutto dei contenuti veritativi o razionali della scienza è uno sprovveduto.
https://www.tag43.it/cern-stop-pubblicazioni-fisica-guerra-ucraina-russia-bielorussia/
Forwarded from Lettera da Mosca
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Al Forum economico mondiale di Davos, Ursula von der Leyen ha invitato gli imprenditori privati a unirsi agli Stati nel sostenere l'Ucraina.
Forwarded from Cesare Sacchetti (Caesar Sacchetti)
Il leader delle rivolte in Iran è legato ai servizi anglosassoni. Non c'è nulla di iraniano nelle rivolte in Iran. Tutto viene dal decadente blocco Euro-Atlantico che ha assoldato i peggiori criminali del Paese per provocare rivolte e caos in Iran.
Media is too big
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Ciao Presidente
Ciao Bruno

Come va?
Tutt' appost'! Sì, solo il problemino della guerra.

E tua moglie?
E tua figlia?
(...)

Quanto ci vorrà per ricostruire l'Ucraina?
E non lo so, non conosciamo bene la situazione sul campo. Poi alcune zone sono ancora occupate dai russi. (Ah, piccolo dettaglio caro Zelensky. Aspetta e spera!)

Sa che l'Italia è con voi? Tutta l'Italia è pronta a venire qui: dalle archi - star a tutta la filiera delle costruzioni.

Sì, grazie, grazie.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Un gioco, per loro è tutto un gioco. Una passerella, una serie TV, un'opportunità per imprenditori e finanza. Come non si trattasse di un dramma epocale fatto di morti, distruzione, odii.

Per noi la guerra è nei cadaveri di Soledar. Nella schiera di soldati ucraini deceduti in battaglia stesi in terra l'uno dopo l'altro.

Carnefici travestiti da agnelli, gente che il mondo definisce "perbene" ma in realtà mostri. Mangiatori di uomini e dell'umanità.

Fiorangela
Si potrebbero scrivere enciclopedie di Diderot e D'Alembert in versione remix sulla patologia di Davos – dove una nutrita lista di multimiliardari, capi di Stato e cocchi aziendali (di proprietà di BlackRock, Vanguard, State Street e altri) "si impegnano" a vendere pacchetti di Distopia Demenziale alle masse ignare.

[...] L'analista Peter Koenig ha sviluppato una tesi convincente secondo cui il WEF, l'OMS e la NATO potrebbero gestire una sorta di sofisticato culto della morte. Il Great Reset si mescola allegramente con l'agenda della NATO in qualità di agente provocatore, finanziatore e armatore della guerra per procura tra Impero e Russia nel buco nero dell'Ucraina. NAKO – acronimo di North Atlantic Killing Organization – sarebbe più appropriato in questo caso.

Come sintetizza Koenig, "la NATO entra in qualsiasi territorio in cui la macchina della menzogna dei media 'convenzionali' e l'ingegneria sociale falliscono o non portano a termine i loro obiettivi di ordinazione del popolo abbastanza velocemente".

[...] è la NATO che sta fomentando il "conflitto" in Europa orientale; ed è l'Impero che viene espulso dall'"Estremo Oriente" (oh, è tanto tanto coloniale) e presto dal Medio Oriente (in realtà l'Asia occidentale).

Pepe Escobar.

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Forwarded from Lettera da Mosca
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LA RUSSIA E IL MILIARDO D'ORO - Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov: "È inutile dilungarsi, la Ue si è completamente sottomessa ai diktat degli americani. Il processo è maturato nel corso degli anni e l'apoteosi è stata raggiunta con la recente dichiarazione congiunta di Nato e Ue del 10 gennaio, in cui viene esplicitamente detto che la Nato e la Ue devono usa tutti i mezzi politici e militari per difendere gli interessi del "miliardo d'oro", dell'elite globale, dei loro cittadini. Tutti gli altri Paesi, secondo BORRELL, sono una specie di giungla che danneggia il loro giardino fiorito".
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