Gerardo Paterna
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Consulente e Blogger immobiliare | Aiuto imprenditori e aziende a sviluppare progetti, prodotti e servizi per l'immobiliare. Qui troverai novità e informazioni su modelli, tecnologie e curiosità legate al mondo immobiliare.
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Le big-tech crescono e mandano in affanno l'immobiliare.
Nella Silicon Valley 🇺🇸, infatti, i valori delle case e degli affitti stanno crescendo a dismisura e i residenti protestano.

Il tema è molto concreto e confermato anche dalla scelta di 🔥Amazon di abbandonare l'idea di costruire il quartier generale a NewYork (Queens), proprio per evitare questo impatto negativo sul mercato locale (nonostante i 25mila nuovi posti di lavoro promessi).

Nella Silicon Valley, 🔥Google scende in campo e mette sul piatto 1 miliardo di dollari in 10 anni per realizzare 20.000 nuove unità abitative 🏗:

👉 15.000 di queste arriveranno dalla conversione degli attuali uffici di Google in condomini (controvalore di circa 700 milioni di dollari);

👉 5.000 nuove unità 🏘 saranno supportate da 250 milioni di dollari di incentivi che Google verserà ad altre imprese di costruzione;

👉 50 milioni di dollari saranno donati ad associazioni no-profit che aiutano i senzatetto a trovare una casa.

La crescita esponenziale di alcuni mercati, implica un aumento della responsabilità sociale delle aziende coinvolte. Il caso della Silicon Valley è lampante.

Una riflessione va fatta anche in tema di affitti brevi, dove da Bologna a Berlino l'incremento di questo mercato sta influenzando i valori immobiliari e cambiando il tessuto sociale.

La politica sta provando ad arginare il disagio dei residenti con nuove norme. Forse anche i big player del settore dovrebbero manifestare più responsabilità sociale e mettere sul piatto strumenti di compensazione.

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Il mercato immobiliare del lusso ha le sue regole. E critica Zillow.

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Concierge Auction 👈, con sedi a New York ed Austin 🇺🇸, vende immobili di lusso attraverso l'asta online. Collaborativa con gli agenti immobiliari, che pubblica anche sul proprio sito web, ha un protocollo di presentazione dell'immobile, di tracciamento delle offerte ed un bacino di investitori internazionali (ne dichiara 70.000) eccezionali. E promette la vendita anche in 60 giorni 🔥

Concierge Auction spara a zero contro i portali immobiliari tradizionali, primo della lista ZILLOW. Per la casa d'aste, rendere pubblici dati come:

👉 il totale dei giorni della proprietà sul mercato
👉 ogni riduzione di prezzo effettuata
👉 ogni volta che la proprietà è stata eliminata dal portale e poi ricaricata

indebolisce la possibilità di vendita del bene e la difesa del suo prezzo.

Concierge Auction propone una strategia alternativa partendo dal presupposto che il prezzo dell'immobile di lusso ha poca influenza sulla domanda, mentre le riduzioni di prezzo effettuate hanno dimostrato di indebolire il valore della proprietà, inducendo gli acquirenti ad attendere ulteriori ribassi.

Le aste proposte sono a tempo, nel giro di pochissimi giorni vengono raccolte le offerte, quindi l'acquirente sa che non può perdere tempo. Inutile dirti che le presentazioni sono mozzafiato. Qui puoi vedere il video realizzato per 👉 Villa Angelina di Lucca 👈, andata all'asta a fine maggio, con un'attesa di incasso di 28 milioni di dollari 🔥

Il luxury real estate è un mercato che non conosce le crisi dei mercati tradizionali. Forbes ci racconta che nel 2018 i super paperoni erano 2.208, con un patrimonio complessivo che superava i 9.000 miliardi di dollari (+18% rispetto al 2017).

Inoltre, secondo Christies Real Estate, nel report Luxury Defined 2018, le vendite complessive di immobili di lusso a livello mondiale sono aumentate dell’11% nel 2017, i più alti livelli di crescita registrati dal 2014. Le case con un valore superiore al milione di dollari, trovano un nuovo proprietario mediamente in 190 giorni, rispetto ai 254 del 2014.

Hai mai 👉 pensato di specializzarti 👈 in questo segmento di mercato? 😉

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Sui modelli agenziali digitali e ibridi, 👉 ho già scritto un articolo nel mio blog 👈, poi ripreso anche dalla testata online REquadro e oggetto di replica da parte di Homepal (se la sono presa perché ho criticato la fragilità del modello economico e la comunicazione che punta sul prezzo basso del servizio).

Il contendere sta nel fatto che ritengo la digitalizzazione un elemento fondamentale per l’agenzia immobiliare, mentre vedo forti criticità nel modello economico adottato dalle agenzie digitali e ibride, non in grado, al momento, di sviluppare numeri industriali capaci di reggere la politica del “vendi gratis con noi” o con “poche centinaia di euro”.

Il riferimento del settore si chiama PurpleBricks del quale ti ho già parlato 👉 sempre qui 👈, come pure della 👉 sua recente crisi 👈.

La novità di questi ultimi giorni, è che la società abbandonerà le attività negli USA 🇺🇸, dopo aver già chiuso il mercato australiano, nonostante gli ingenti investimenti di decine di milioni di dollari ed il cambio di politica provvigionale.

Nel corso dei mesi, a seconda dei mercati, hanno dovuto alzare le commissioni e cambiare le modalità di pagamento. Nonostante i vari cambi di strategia, i mercati non hanno risposto come previsto. E questo ha generato un crollo delle azioni (-75%) il cambio ai vertici dell’azienda e, suppongo, poco apprezzamento 😕 da parte dell’investitore principale, l’editore digitale tedesco Axel Springer. Oltre ad una perdita di 43 milioni di dollari solo lo scorso anno.

La digitalizzazione avrà un grande impatto nella tua agenzia immobiliare, ma non sostituirà il tuo valore professionale.
Ripensa ai tuoi processi commerciali, innova le modalità operative e di comunicazione, concentrati sull’esperienza del cliente, analizza sempre i numeri e valorizza economicamente ogni singola transazione.

Sei pronto a essere "il cambiamento"? 🤔

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QUANTO VALE IL CONTESTO IN CUI VIVI?
Adoro le soluzioni pratiche, quelle che con 3 click di mouse mi risolvono il problema.

Sono stato coinvolto in un programma europeo di mentoring a supporto delle startup innovative.

Le persone con le quali sto lavorando in questi giorni, hanno realizzato #colouree, una piattaforma di analisi contestuale che permette di assegnare un rating agli spazi costruiti in qualunque parte del mondo, per:

🔥 capirne la qualità di vita
🔥 pianificare lo sviluppo di business e di iniziative legate al tempo libero.

Grazie ad una mole di dati sempre aggiornati e a complessi processi di machine learning, Colouree sta già lavorando con la pubblica amministrazione e a progetti di respiro europeo.

Le implicazioni per l'immobiliare sono di grande impatto a livello:
👉 informativo (per l'utente che accede al web, è importante conoscere la zona in cui andrà a vivere)
👉 di valutazione (la qualità del contesto influenza il valore della singola unità immobiliare)
👉 di analisi predittiva, sull'appetibilità futura di aree e fabbricati oggetto di interesse da parte di sviluppatori e investitori.

Colouree, è a Genova ed è guidata dall'architetto Nicola Pisani. Lavorare con loro sul posizionamento e sulle opportunità di valorizzazione economica, è un'esperienza davvero stimolante!

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Di banca Illimity e del suo fondatore Corrado Passera 👉 ti ho già parlato qui 👈.
L'interesse di questa banca digitale verso l'immobiliare è emerso con chiarezza con l'acquisizione del 70% di IT Auction (vendita di beni e immobili con asta online) per 10,5 milioni di euro, operazione che porta le masse gestite dalla banca (tra crediti immobiliari e beni) ad un valore di 3,4 miliardi di euro.

A luglio, Illimity ha supportato lo sviluppo di DoveVivo con un finanziamento di 22,5 milioni di Euro iniziando un percorso che permetta alla startup di crescere a livello nazionale e internazionale.

DoveVivo è la prima co-living company in Italia che gestisce un portafoglio di circa 1.200 abitazioni in 6 città, offrendo stanze in affitto chiavi in mano (comprese le utenze). La community di DoveVivo si compone di oltre 4.800 inquilini tra studenti e lavoratori che hanno scelto questa modalità abitativa nel trasferimento in una nuova città.

Banca Illimity pare avere le idee chiare sulle caratteristiche dell'immobiliare che le interessa:
👉 tecnologie digitali;
👉 servizi innovativi;
👉 modelli scalabili a vocazione internazionale.

Di fintech si parla in continuazione e le banche tradizionali accusano il colpo parlando di esuberi e ristrutturazioni.
Illimity rappresenta l'evoluzione del concetto di banca? Soprattutto, come potrà supportare ancora l'immobiliare?

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All'iBuyer (investitore immobiliare industriale) non basta più garantire al proprietario di casa una vendita rapida e sicura. Ora corteggia anche i nuovi acquirenti, che sono la chiave per chiudere il percorso di valorizzazione immobiliare. E fare utili.

Come? L'americana 🇺🇸 Opendoor, colosso del settore valutata 4 miliardi dollari, ha appena acquistato OS National, società che negli USA si occupa di tutta la parte documentale legata ai titoli di proprietà nelle transazioni. Questa acquisizione ottimizzerà burocrazia e adempimenti legali.

Inoltre, col lancio di Opendoor Home Loans, la società entra direttamente nel mercato dei mutui immobiliari consentendo la prequalifica finanziaria attraverso la propria App ed istruendo le pratiche in pochi giorni.

Anche il diretto concorrente Zillow con Zillow Home Loans, fa leva sul credito immobiliare per arrivare a proporre soluzioni All-In-One nella compravendita.

L'iBuyer è diventato un protagonista del mercato immobiliare, che ha saputo creare ottime sinergie con gli agenti immobiliari. L'Italia 🇮🇹 non è da meno con la giovane startup CASAVO guidata da Giorgio Tinacci. Entrerà anche lei nel mercato dei mutui? E se si, come?


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Anche per il franchising immobiliare è tempo di cambiamento. Le reti hanno la responsabilità e l'opportunità di diversificare l'offerta di servizio portando vantaggi concreti, a km zero, per l'agente immobiliare ed il cliente. Diversamente, il mercato continuerà ad essere inespressivo e poco dinamico in visione e attività. Peggio ancora, aspetteremo che sia qualcun altro a tracciare il futuro.

La notizia arriva dal blog Inman 🇺🇸 e racconta che, dopo Redfin Concierge e Compass Concierge, anche il noto franchising Keller Williams sta testando in Georgia, Texas e California il proprio servizio per il miglioramento delle case in vendita al fine di velocizzare i tempi di collocamento e massimizzare il prezzo ottenuto.

Se il programma seguirà quello dei concorrenti, gli agenti KW definiranno di volta in volta il protocollo da attuare:

👉 pulizia profonda
👉 pittura
👉 home staging
👉 decluttering
👉 architettura del paesaggio
👉 altri lavori di ristrutturazione estetica

Il costo di tali interventi saranno sostenuti da KW e rimborsati alla vendita (tranne una piccola quota che verrà addebitata immediatamente).

Keller Williams affianca il servizio di concierge all'opzione iBuyer (!) interna, dove il cliente che ha fretta di vendere potrà valersi di un'offerta di acquisto istantanea.

L'obiettivo di queste implementazioni di servizio che richiedono competenze e capitali, vogliono supportare l'agente immobiliare affiliato in modo concreto, dare ai clienti il miglior servizio possibile e favorire relazioni profonde tra affiliati, clienti e rete di fornitori.

Tutto questo è un grande stimolo per il franchising immobiliare italiano 🇮🇹 che non è mai riuscito a coinvolgere più del 10-12% degli agenti immobiliari in attività.
I trend internazionali saranno di stimolo al cambiamento?

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Tecnologie e modelli scalabili per una visione globale.

Tra le molte attività che l'americana 👉 NAR 🇺🇸 porta avanti per i propri associati e per la categoria dei servizi #immobiliari, c'è anche l'acceleratore tecnologico
👉 NAR REACH.

Il settore immobiliare globale diventa sempre più importante e REACH uscirà dagli USA per approdare in Australia con l'obiettivo di "individuare ed aiutare nello sviluppo le tecnologie più promettenti per l'immobiliare facendone casi di successo globali".

REACH è stato lanciato per la prima volta nel 2013 e fa parte del fondo di investimento 👉 Second Century Ventures 👈 della NAR.

Guardare al mercato globale è il trend del momento:
👉 Redfin e Zillow si stanno espandendo anche in Canada;
👉 Keller Williams ha annunciato la sua espansione in Marocco;
👉 Sotheby's International Realty ha aperto un ufficio in Qatar;
👉 Engel & Völkers ha annunciato i piani per approdare negli USA.

Il futuro del settore dipende dall'adozione di nuove tecnologie e metodologie, dall'adozione di sistemi scalabili a livello globale.
Il focus è sempre quello di garantire un'esperienza eccezionale nella compravendita immobiliare.

In Italia 🇮🇹 serve più dinamicità da parte della filiera immobiliare, maggiore interesse e finanziamenti verso le startup innovative dedicate al settore, ed un senso di comunità tra gli operatori (di ogni dimensione) verso la costruzione di sinergie.

👉 Ecco l'approfondimento su REACH in inglese 👈

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Affitti casa a breve termine? Con la startup USA 🇺🇸 Oliver Space i mobili puoi noleggiarli.

6,8 milioni dollari 💰 è l'ammontare di un investimento a favore di Oliver Space fatto da Mayfield Fund, Julia & Kevin Hartz (co-fondatori di Eventbrite), Eric Wu, (CEO dell'iBuyer Opendoor) e da altri investitori tra i quali alcuni dirigenti di Uber.

❗️Oliver Space è una startup con base a San Francisco, fondata da Chan Park, 32 anni, ex capo dell'espansione e direttore generale di Uber Asia. Il suo business è quello di noleggiare gli arredi di case destinate all'affitto breve.

Proprietari di case e affittuari possono noleggiare gli articoli che selezionano con un costo mensile. In sostanza, addio a traslochi e fine settimana passati all'IKEA 😜.

In una società sempre più mobile, con contratti a tempo e spostamenti continui, Oliver Space capita a proposito. É possibile noleggiare l'arredo e gli accessori per un periodo fino a 24 mesi. E se ti affezioni a quel divano o a quella lampada? Puoi acquistarla al prezzo di listino meno il canone già pagato. Tutto chiaro e trasparente sin dalla prima visita al 👉 sito web 👈

E tu cosa ne pensi? Ti farebbe comodo un servizio così?

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Il mercato immobiiare è in mano agli acquirenti? 👉 no-fee 👈 inizia a coccolarli.

Se la tendenza del mercato fa "zig" proponendo lo 0% di commissioni al venditore, come la totalità dei nuovi mediatori digitali, no-fee fa "zag" proponendo un approccio inedito che fa leva sulla consulenza di parte.

No-Fee, infatti, elimina l'unico ostacolo che demotiva l'acquirente dal valersi dell'opera dell'intermediario, il pagamento della commissione.

L'assunto è semplice: l'acquirente non decide quasi mai a quale agente immobiliare affidarsi. Il mediatore è accessorio rispetto all'immobile che si intende acquistare.

In questo caso, il valore dell'attività mediatoria è più difficile da far percepire e quindi il buyer si ritrova a subire, in un certo senso, un intermediario che non ha scelto.

Diverso è l'approccio col venditore di casa, che sceglie il proprio agente immobiliare. In questo caso far percepire il valore della mediazione è più facile, perchè nasce da un bisogno. No-Fee punta a valorizzare economicamente questo rapporto con commissioni più ricche a carico del venditore e con un servizio di consulenza di qualità ed esclusivo.

Non c'è da scandalizzarsi, in Francia è normale che le provvigioni, anche del 6-8% siano a carico di chi vende casa, come pure nei mercati anglosassoni.

No-Fee è un'altra spinta verso il distacco dal concetto di "terzietà del mediatore", forse anacronistico rispetto alla modernità dei mercati.

I maligni sostengono che l'agente immobiliare è un'altra parte in causa nella compravendita, che tutela i propri interessi, tutt'altro che imparziale.

Ogni pensiero è lecito in questa fase di costante cambiamento, dove il concetto stesso di mediazione è messo in discussione e dove il futuro, a mio parere, sarà più di consulenza che di "vendita".

No-Fee è un'iniziativa di agenti immobiliari abilitati, con una grande esperienza nel settore e nata su iniziativa di Massimiliano Russo, già noto come Property Finder e tra i fondatori di DESIDERARE, il primo network di property finder made in Italy 🇮🇹

Dai un'occhiata al sito web 👉 no-fee 👈 per farti un'idea e se vuoi conoscere di persona Massimiliano Russo, unisciti alla platea di 👉 #SINERGIE2019 👈 in programma il prossimo 22 novembre, a Milano.

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