Frosinone
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notizie ed eventi da Frosinone e provincia
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Riccardo Mastrangeli in bici sulla ciclabile
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Il bando è finalizzato a: incentivare la mobilità ciclabile e l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile. A riqualificare e garantire la sicurezza di piste ciclabili esistenti. A finanziare progetti relativi all'organizzazione di eventi aggregativo-sportivi ciclistici e di attività cicloturistiche. in pratica?
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Nello specifico si tratta di interventi a beneficio dei Comuni per la riqualificazione e messa in sicurezza di piste ciclabili o percorsi cicloturistici. Oppure per la realizzazione della segnaletica verticale/orizzontale, l'illuminazione, l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'installazione di cordoli di separazione, l'installazione di dispositivi conta accessi sulle ciclovie.
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In estrema sintesi, si tratta di interventi da parte dei Comuni per piste ciclabili inclusive, tracciatura percorsi cicloturistici, eventi di promozione per la bici, inserimento di arredo urbano per bici in luoghi di aggregazione, progetti di "mobilità" per incentivare l'uso della bicicletta. Oppure collegamenti scuola-casa, casa-impianto sportivo, casa-lavoro. Progetti di valorizzazione del territorio attraverso la bicicletta.
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(Foto di copertina © DepositPhotos.com (https://it.depositphotos.com/stock-photography.html)).
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Uscii da dietro ad Ajmone Finestra vicino al teatro di Latina e gli dissi "Senatore se fossimo stati nel '44, saresti morto". Lui, che di difetti ne aveva mille ma era brillantissimo, rispose di getto: "Lidano se fossimo stati nel '44 tu non mi avresti mai sorpreso”. Erano anni di guerra civile, odio vigilante, dittatura contrapposta alla voglia di democrazia.
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Così oggi intorno al 25 aprile di ottant'anni dopo mi sono chiesto ma se io, socialista, avessi incontrato, Franco Fiorito sulle montagne del nord cosa sarebbe accaduto? Oggi io e Franco ci siamo simpatici, anzi godiamo della intelligenza l'uno dell' altro ma…
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Il bambino fascista
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Proviamo ad immaginare... In un inverno freddo, su una strada di montagna, Franco in camicia nera ed io nascondo nella bicicletta quello che serve per far saltare il ponte. Loro, i fascisti, sono tanti, noi ribelli dobbiamo non essere troppi e passare uno alla volta. Debbo passare di lì e rischiarmela tutta, qui o si fa l'Italia o si muore per dirla alla Francesco De Gregori ne Il cuoco di Salò.
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Mi avvicino e sembro un pulcino, il ragazzo fascista è solo un bambino o poco più. Mi chiede i documenti, io gli do quello che ho che pare sia giusto per quel passo. Il ragazzo chiama il comandante, viene Franco, duro e puro. Si avvicina, grosso, grosso anche vicino a me che pur non sono piccolo. Ha una faccia da tosto nel tosto della storia, io ho la faccia dei ribelli che nel ribellarsi fanno la faccia innocente.
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Franco prende il documento e legge… La faccia cambia, si fa strana: "Ma sei di Sezze?”. Io non capisco: che c'entra di dove sono, ci tocca sempre dove andiamo. Lui capisce che non sono liscio, come al contrario farei io. Ma è forte: "Io so' di Anagni”
Io non perdo la battuta, maledetta osteria, "ah stai col Papa".
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Sapersi a vicenda
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Lidano Grassucci
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Franco sente la battuta dentro, stiamo facendo l'Italia chi dalla parte giusta, chi da quella sbagliata, ma… Siamo due ciociari lontano da casa, lui ha l'immagine delle nostre madri vestite di nero, sempre, ma non per passione ma per dolore di un defunto che strappa il cuore dal suo battere e lo fa pietoso.
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Ora lui sa chi sono io, io so chi è lui. Basta un ordine, a me meno per far esplodere tutto. Ci guardiamo, se fosse il 2025, saremmo due amici al bar, ma siamo nel '44, lui fa … Temo l'ordine alla mitraglia, io ho il detonatore, è un attimo.
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Ma lui è nostro, pure io per lui so' nostro. Lui ha torto, lui pensa che io sia nel torto, la sua Italia non è la mia. Che facciamo? Lui da l'ordine: Ci vedemo da nu. Io rispondo di getto: ci vedremo sì.
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Due ragazzi nella Storia
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Dietro quelle madri a cui oggi abbiamo evitato il nostro dolore, il dolore per noi.
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È un attimo, un attimo in cui siamo stati solo due ragazzi che la storia ha portato nella storia. Lui mi fa, ciao Lidano, io ti saluto Franco. Forse moriremo uguale, ma non ci siamo uccisi e questo forse conta .
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Nessun pentimento, per carità, ma… Anche gli orchi hanno occhi di dolore.
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Il Coni regionale cerca di voltare pagina per dare una scossa ai territori dove per qualche anno si è "tirato a campare". E lo fa nominando i nuovi delegati provinciali nel segno "della competenza, dell'esperienza ed anche del rinnovamento", come ha sottolineato il presidente del comitato laziale Alessando Cochi. Così va letta la scelta dell'avvocato anagnino Emanuele De Vita, nuovo responsabile dello sport ciociaro per il quadriennio olimpico 2025-2028. Una scelta forte perché andrà al di là della mera rappresentatività di un'istituzione come il Coni ma andrà ad incidere in profondità nel mondo dello sport provinciale.
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Un dirigente a tutto tondo
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Al centro Giampiero Mauretti, presidente regionale della Fin
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Consigliere della Fin Lazio per 2 mandati di fila, affermato gestore di piscine e legale specializzato in questioni sportive, De Vita è stato nominato per la solida esperienza e l'impegno costante nel mondo dello sport. Si tratta di una figura di riferimento nel panorama sportivo locale. Ha costruito una carriera ricca di successi come atleta, tecnico e culminata nell’esperienza da dirigente sportivo.
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Dal 2020 è una della colonne della "squadra" del presidente della Fin regionale, Giampiero Mauretti, dirigente sportivo di lungo corso, dove ha sempre lavorato per il rafforzamento e la crescita del movimento sportivo regionale.
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Attenzione al territorio
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Accanto ai ruoli prettamente dirigenziali, De Vita può vantare esperienze importanti come docente per la formazione di operatori sportivi e gestore di impianti sportivi. Acquisendo nel corso degli anni una visione a tutto tondo delle necessità e delle sfide quotidiane del mondo sportivo. Impegni che gli hanno consentito di comprendere appieno le esigenze delle associazioni sportive e di sviluppare strategie efficaci per promuovere lo sport su tutto il territorio. Competenze e conoscenze che ora potrà mettere a frutto nel nuovo lavoro al Coni.
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De Vita rappresenterà l'intero mondo dello sport ciociaro (Foto: © Volodymyr Melnyk / Dreamstime.com)

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Avrà la responsabilità di rappresentare il Coni Lazio nella provincia, coordinando le attività delle associazioni sportive dilettantistiche, promuovendo i valori olimpici e incentivando la pratica sportiva. Un ruolo cruciale, politico e non solo, per rafforzare la sinergia tra le realtà sportive locali e il Coni. E per dare un contributo fondamentale alla crescita dello sport in tutta la provincia.
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Il legame sport e territorio
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L'avvocato De Vita non ha nascosto orgoglio ed entusiasmo per la nomina. Si è detto pronto a raccogliere una sfida così importante. “Ringrazio sinceramente il presidente Cochi e tutto il Comitato Regionale del Lazio per la fiducia che mi hanno accordato - ha detto De Vita - È per me un onore e una grande responsabilità poter rappresentare il Coni nella mia provincia. Metterò a disposizione tutta la mia esperienza, maturata in anni di attività sportiva, per sostenere le nostre società, promuovere i valori dello sport e rafforzare sempre di più il legame tra lo sport e il territorio che rappresento".
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Emanuele De Vita
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Il delegato provinciale, inoltre, avrà il compito di coordinare l’attività dei fiduciari locali, promuovendo e attuando iniziative concrete per il perseguimento dei fini istituzionali, in linea con gli indirizzi predisposti dal Comitato Regionale. Potrà proporre al presidente regionale la nomina degli stessi fiduciari, i quali avranno il compito di garantire i rapporti diretti con le società sportive e di collaborare con le amministrazioni locali per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali del Coni.
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Le altre nomine
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Quattro sono “new entry”, mentre Ugo Baldi a Viterbo, prosegue il suo lavoro svolto sinora nel segno della continuità. I nuovi delegati sono Andrea Burlandi a Roma, l’ex campione del salto in lungo Andrew Howe a Rieti, Mauro Di Prospero a Latina e come Emanuele De Vita a Frosinone.
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