Frosinone
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notizie ed eventi da Frosinone e provincia
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Laura Vicano
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Frosinone entra a pieno titolo nel gruppo dei Comuni capoluogo italiani a più elevata maturità digitale. Non è un riconoscimento simbolico, ma il risultato concreto certificato dall’indagine condotta da FPA, società del gruppo Digital360, su 110 capoluoghi italiani. Un dato che parla chiaro: la città sta cambiando volto e il merito è anche – e soprattutto – di chi ha lavorato dietro le quinte per renderlo possibile. Tra questi, l’assessore all’innovazione tecnologica Laura Vicano.
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Scelta personalmente dal sindaco Riccardo Mastrangeli per guidare un assessorato strategico, Vicano ha portato avanti il suo incarico con metodo, determinazione ed un profilo operativo sempre sobrio ma concreto. Il suo primo anno alla guida del settore innovazione ha già prodotto risultati tangibili: il nuovo sito internet del Comune, l’attivazione dell’identità digitale, i facilitatori digitali per supportare i cittadini meno avvezzi alla tecnologia (anziani in primis), l’introduzione del sistema eliminacode, l’aggiornamento della videosorveglianza in collaborazione con la polizia locale e l’illuminazione LED degli attraversamenti pedonali.
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Idee oltre i numeri
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Il progetto, approvato nell'ultimo consiglio comunale di Anagni, di un parcheggio da realizzare in viale Giacomo Matteotti, all'interno dello spazio del Convitto Regina Margherita, diventa il punto di partenza per una doppia polemica.
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La prima è quella, fisiologica, tra maggioranza ed opposizione. E con il consigliere Luca Santovincenzo di LiberAnagni che pone dubbi sull’impatto del progetto sull'ambiente circostante, guadagnandosi, dopo quella del sindaco in Consiglio, la replica a muso duro del consigliere di Forza Italia Donatello Cardinali.
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Costantino Santovincenzo
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L'altra, meno fisiologica, in quanto tutta interna alla sinistra. Ma in effetti non così sorprendente, è tra il leader di LiberAnagni e Costantino Santovincenzo, segretario cittadino di Sinistra Italiana. Con quest’ultimo che, analizzando la vicenda, trae spunto dall'atteggiamento del consigliere di opposizione per attribuirgli un certo grado di ingenuità politica. Un andare oltre i toni, secondo Costantino Santovincenzo, legato anche alla recente affermazione del centrosinistra politico a Ceccano. (Leggi qui: La lezione di Ceccano per il centrosinistra di Frosinone ed Anagni (https://www.alessioporcu.it/politica/la-lezione-di-ceccano-per-il-centrosinistra-di-frosinone-ed-anagni/)).
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Sinistra italiana ed il "mood Querqui"
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Un successo che dimostrerebbe che la stessa cosa si può fare anche ad Anagni. Cosa che renderebbe oggettivamente meno importante chi punta ad accreditarsi, da civico, come unica alternativa progressista in città. E forse, è la conclusione del segretario di Sinistra Italiana, è proprio questa consapevolezza a rendere ancora più aspri i toni del consigliere di LiberAnagni.
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Palazzo da Iseo
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Breve replay per i non informati: negli ultimi giorni ha tenuto banco in città la polemica legata al progetto per la realizzazione di un parcheggio nei pressi di viale Matteotti, da creare negli spazi del convitto Regina Margherita. Un impianto che consentirebbe di guadagnare in zona circa 50 posti auto. Che, oggettivamente, renderebbero meno importante il problema del parcheggio. Un progetto che, però, ha subito scatenato polemiche vibranti. Legate al fatto che, nella sua versione originale, si profilava il taglio di alcuni degli alberi secolari che si trovano nella zona.
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Impatto ambientale?
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Una polemica che è arrivata anche nel Consiglio comunale di lunedì scorso; durante il quale la maggioranza aveva ribadito che il progetto definitivo non comporterà il taglio degli alberi. E che, utilizzando prevalentemente gli spazi già cementati della zona, avrà un impatto non così consistente sull'ambiente circostante.
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Sembrava finita lì; e invece, dopo le polemiche del consiglio, il consigliere di LiberAnagni ha ritenuto opportuno tornare sull'argomento. Ricordando che lo scorso 24 aprile la Giunta aveva approvato il progetto fattibilità tecnico economica per un parcheggio in Viale Matteotti. In cui si prevedevano 55 posti auto, di cui ben 21 al posto di un intero filare di platani.
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Luca Santovincenzo
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Tanto da indurre il consigliere di minoranza a parlare di una “devastazione di una parte del viale alberato”. Il fatto che poi, ha chiarito Luca Santovincenzo, la maggioranza in consiglio abbia fatto marcia indietro non cambia le cose. “Un politico dovrebbe sapere che ogni atto votato ha un peso. E dovrebbe saper riconoscere quando ha commesso un errore”.
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Toni molto forti
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Toni forti. A cui ha replicato il consigliere di maggioranza Donatello Cardinali, esponente di Forza Italia. Che ha sottolineato che il “progetto di fattibilità tecnico-economica rappresenta la prima fase progettuale, finalizzata a valutare la sostenibilità e l'opportunità dell'intervento, anche attraverso alternative progettuali".
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"Solo successivamente si procede alle fasi progettuali successive, fino a giungere al progetto esecutivo, che è quello che verrà effettivamente realizzato”. Un modo elegante per dire che Luca Santovincenzo ha sparato giudizi su un progetto superato. Cardinali ha inoltre smentito categoricamente l'intenzione di un “taglio indiscriminato” degli alberi.
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Parlando solo di "interventi mirati di riqualificazione e messa in sicurezza." Suggerendo a tutti (ma soprattutto al consigliere di opposizione) di evitare una polemica “pretestuosa”, legata solo al “tentativo di coprire imprecisioni e affermazioni smentite dai documenti”. Fin qui la polemica tecnica.
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Fra tecnica e politica
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Panorama di Anagni
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Che diventa politica nel momento in cui entra in gioco, come detto, Costantino Santovincenzo, segretario di Sinistra italiana. Per chiarire il contesto è necessario ricordare che da tempo i rapporti tra l'area che fa riferimento a Luca Santovincenzo ed il centro-sinistra partitico ad Anagni sono piuttosto tesi. Santovincenzo (Luca) non ha mai fatto mistero della volontà di accreditarsi come referente unico dell’opposizione in città.
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Generando perplessità (per non dire altro) nelle strutture partitiche tradizionali della città dei papi. Questo ha dato, negli ultimi mesi, la stura a tutta una serie di attacchi e risposte da una parte e dall'altra.
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Di cui questa è soltanto, almeno per adesso, l'ultima puntata. Santovincenzo (Costantino) infatti ha sottolineato l'ingenuità politica del consigliere Santovincenzo (Luca) che è caduto in una “trappola politico-mediatica” preparata dalla maggioranza, facendosi “mettere alle corde” dal Sindaco.
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Non sarebbe un caso isolato
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Clicca per ascoltare
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Non è solo una firma, non è solo una convenzione. Quella siglata nell’aula consiliare del Comune di Frosinone tra dieci sindaci della provincia è una scelta politica chiara, coraggiosa e rara: mettere da parte i piccoli egoismi locali per costruire una visione collettiva.
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Nasce così l’Area Vasta e con lei una nuova stagione amministrativa che guarda al futuro con uno sguardo finalmente più largo del proprio campanile.
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Foto: Geneviève Engel © EU Press Service
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Per anni ci siamo raccontati che il vero freno allo sviluppo del nostro territorio ciociaro era la frammentazione. Ogni Comune pensava per sé, ogni sindaco combatteva per il suo piccolo orto elettorale. E intanto, i fondi europei passavano accanto, le opportunità venivano intercettate da altri territori più organizzati e la provincia di Frosinone restava ferma, spesso ai margini. Ora, invece, i sindaci hanno fatto quello che troppo a lungo sembrava impossibile: hanno fatto squadra.
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Non è retorica. È realtà. Alatri, Arnara, Ferentino, Morolo, Patrica, Pofi, Supino, Torrice, Veroli e naturalmente Frosinone – capofila dell’iniziativa – hanno scelto di condividere funzioni, strategie e risorse, costruendo una rete amministrativa in grado di affrontare le sfide europee e internazionali con strumenti adeguati. E lo hanno fatto non per omologarsi, ma per rafforzare le singole identità dentro un progetto comune.
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È la politica che cambia passo. È l’amministrazione che torna ad avere visione. Ed è la dimostrazione che la vera leadership non è gridare più forte, ma unire più persone. In questo senso, i sindaci che hanno firmato l’accordo per l’Area Vasta meritano un riconoscimento trasversale: hanno mostrato lungimiranza, senso istituzionale ed una responsabilità non scontata verso le generazioni future.
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Certo, il difficile viene ora. Servirà coerenza, continuità, capacità tecnica e politica per far funzionare questo modello. Ma l’atto fondativo è stato compiuto, e non è cosa da poco. E se questa è la direzione, allora vale la pena seguirli. Perché oltre il campanile c’è l’Europa. E forse, anche un po’ di futuro.
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Senza Ricevuta di Ritorno.
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