Giorgia Meloni incontra ed il Presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
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Sembra lo spot di una Grande Occasione, non il recap di un funerale che ha commosso il mondo. Ma ad ogni cosa c’è la soluzione, ed eccoti servite slavine di titoli in cui la figura di Bergoglio, povero papa inascoltato in vita, adesso avrebbe “ispirato” un ritorno di raziocinio.
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Una renaissance di etica, un afflato di pace esattamente dove prima la pace o non la voleva nessuno o la si dettava a condizioni strozzine. Mezzi sorrisetti smosciati e contenuti spersi nell’austerità del dresscode nero, capelli raccolti, iperattività istituzionale e passetti scattanti, questo il format della Meloni. E sull’altro lato quella doppia seduta tra il Tamarro in Chief ed l tignoso capo di Kiev, poi la stretta di mano con Emmanuel Macron, le sguinzagliate della von der Leyen che pareva una signorina Rottemeier ossigenata ed alla via così.
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E’ davvero sufficiente?
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Sembra lo spot di una Grande Occasione, non il recap di un funerale che ha commosso il mondo. Ma ad ogni cosa c’è la soluzione, ed eccoti servite slavine di titoli in cui la figura di Bergoglio, povero papa inascoltato in vita, adesso avrebbe “ispirato” un ritorno di raziocinio.
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Una renaissance di etica, un afflato di pace esattamente dove prima la pace o non la voleva nessuno o la si dettava a condizioni strozzine. Mezzi sorrisetti smosciati e contenuti spersi nell’austerità del dresscode nero, capelli raccolti, iperattività istituzionale e passetti scattanti, questo il format della Meloni. E sull’altro lato quella doppia seduta tra il Tamarro in Chief ed l tignoso capo di Kiev, poi la stretta di mano con Emmanuel Macron, le sguinzagliate della von der Leyen che pareva una signorina Rottemeier ossigenata ed alla via così.
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(Foto: Andrea Di Biagio © Imagoeconomica)
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Tutto qui? Basta davvero tutto questo, l’ecumenicità mediatica di un funerale che ha raccolto tutti i potenti, per proclamare che quei potenti hanno avviato a trovare la quadra? Ed è giusto invocare lo spirito di un papa amante della pace (https://www.alessioporcu.it/rubriche/opinioni/i-potenti-a-salutare-il-papa-senza-baldacchino-e-gli-umili-a-dirgli-addio/)per dire, in elegia ma non certo in realismo, che quello spirito si è infuso nei crani di capoccioni che fino al 21 aprile si sarebbero bombardati a napalm in tinello a vicenda?
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E confondere il commento su un fatto al dirigismo nell’averlo incentivato è giusto o è solo paccottiglia ruffiana? “Meloni - che incrocia brevemente Trump sotto il colonnato di San Pietro, a margine dei funerali, insieme alla first lady Melania - saluta con favore il ritrovato dialogo tra i due leader, affidando al sito di Repubblica un messaggio fiducioso".
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Questo: "Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del 'Papa della pace' ha un significato enorme". Certo, simbolico magari, ma la ciccia, quella poi arriverà?
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L'onere della sintesi
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Tutto qui? Basta davvero tutto questo, l’ecumenicità mediatica di un funerale che ha raccolto tutti i potenti, per proclamare che quei potenti hanno avviato a trovare la quadra? Ed è giusto invocare lo spirito di un papa amante della pace (https://www.alessioporcu.it/rubriche/opinioni/i-potenti-a-salutare-il-papa-senza-baldacchino-e-gli-umili-a-dirgli-addio/)per dire, in elegia ma non certo in realismo, che quello spirito si è infuso nei crani di capoccioni che fino al 21 aprile si sarebbero bombardati a napalm in tinello a vicenda?
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E confondere il commento su un fatto al dirigismo nell’averlo incentivato è giusto o è solo paccottiglia ruffiana? “Meloni - che incrocia brevemente Trump sotto il colonnato di San Pietro, a margine dei funerali, insieme alla first lady Melania - saluta con favore il ritrovato dialogo tra i due leader, affidando al sito di Repubblica un messaggio fiducioso".
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Questo: "Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del 'Papa della pace' ha un significato enorme". Certo, simbolico magari, ma la ciccia, quella poi arriverà?
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L'onere della sintesi
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Trump con Zelensky e Macron
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Palazzo Chigi non ha dubbi: “Durante il vis-à-vis, come riferito da una nota della presidenza del Consiglio”, viene ribadito un concetto. Questo: "Il sostegno agli sforzi del presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".
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Meglio allora le truppe di manovra di FdI, che hanno dato menzione di una morte senza attaccarci l’elegia ipocrita di tutto quello che il mondo da quella morte si aspettava. Invece di adoperarsi icon legiferati prima che quella morte arrivasse. La morte di un papa più usato che rimpianto.
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Palazzo Chigi non ha dubbi: “Durante il vis-à-vis, come riferito da una nota della presidenza del Consiglio”, viene ribadito un concetto. Questo: "Il sostegno agli sforzi del presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".
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Meglio allora le truppe di manovra di FdI, che hanno dato menzione di una morte senza attaccarci l’elegia ipocrita di tutto quello che il mondo da quella morte si aspettava. Invece di adoperarsi icon legiferati prima che quella morte arrivasse. La morte di un papa più usato che rimpianto.
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Pontinia – Precipita col deltaplano, trovato senza vita il pilota
https://www.teleuniverso.it/pontinia-precipita-col-deltaplano-disperso-il-pilota/
è stato ritrovato tra la boscaglia il corpo senza vita del pilota del deltaplano caduto in mattinata tra Pontinia e
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è stato ritrovato tra la boscaglia il corpo senza vita del pilota del deltaplano caduto in mattinata tra Pontinia e
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Sabaudia – Sorpresi a rubare un’auto, arrestati un 30enne ed un 39enne dai carabinieri
https://www.teleuniverso.it/sabaudia-sorpresi-a-rubare-unauto-arrestati-un-30enne-ed-un-39enne-dai-carabinieri/
Sabaudia (LT): I Carabinieri arrestano due uomini per furto ag-gravato in concorso Nel corso del pomeriggio di ieri, i Carabinieri
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Sabaudia (LT): I Carabinieri arrestano due uomini per furto ag-gravato in concorso Nel corso del pomeriggio di ieri, i Carabinieri
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Bohinen, il “vichingo” del Frosinone all’arrembaggio della salvezza
https://www.alessioporcu.it/sport/bohinen-il-vichingo-del-frosinone-allarrembaggio-della-salvezza/
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"Anche le briciole sono pane", recita un famoso proverbio norvegese. Ed è un po' la filosofia di Emil Bohinen che gioca con grande costanza, non spreca un pallone ed alcuni sa trasformarli in gemme preziose come ha fatto venerdì contro lo Spezia. Firmando una doppietta che ha regalato al Frosinone 1 punto pesante e poteva valere pure la vittoria.
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Il centrocampista norvegese si sta rivelando uno dei pilastri e pure bomber della squadra di Paolo Bianco. Tra i protagonisti principali della rincorsa-salvezza dei giallazzurri che si sono arrampicati dal penultimo al 13° posto e sono vicini al traguardo. Bohinen ha letteralmente cambiato faccia al centrocampo del Frosinone che per metà campionato ha sofferto e probabilmente è stato uno dei motivi della crisi.
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Rinforzo decisivo
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"Anche le briciole sono pane", recita un famoso proverbio norvegese. Ed è un po' la filosofia di Emil Bohinen che gioca con grande costanza, non spreca un pallone ed alcuni sa trasformarli in gemme preziose come ha fatto venerdì contro lo Spezia. Firmando una doppietta che ha regalato al Frosinone 1 punto pesante e poteva valere pure la vittoria.
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Il centrocampista norvegese si sta rivelando uno dei pilastri e pure bomber della squadra di Paolo Bianco. Tra i protagonisti principali della rincorsa-salvezza dei giallazzurri che si sono arrampicati dal penultimo al 13° posto e sono vicini al traguardo. Bohinen ha letteralmente cambiato faccia al centrocampo del Frosinone che per metà campionato ha sofferto e probabilmente è stato uno dei motivi della crisi.
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Rinforzo decisivo
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Paolo Bianco
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Bohinen, classe 1999, è arrivato al Frosinone nell'ultimo giorno del mercato invernale. In prestito dal Genoa dove ha trovato pochissimo spazio (4 presenze tra Serie A e Coppa Italia) nella prima parte della stagione. "Ho scelto Frosinone perché è un club ambizioso ed importante come ha dimostrato in questi anni", ha sottolineato il giorno della presentazione allo "Stirpe". Il "vichingo", nato a Derby in Inghilterra, si è preso subito le chiavi del centrocampo giallazzurro diventando una colonna e contribuendo non poco alla crescita della squadra. "Sono contento di quest'esperienza sia per il lavoro giornaliero con il mister che per i compagni davvvero eccezionali. Siamo una squadra molto forte", ha detto Emil.
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Bohinen, classe 1999, è arrivato al Frosinone nell'ultimo giorno del mercato invernale. In prestito dal Genoa dove ha trovato pochissimo spazio (4 presenze tra Serie A e Coppa Italia) nella prima parte della stagione. "Ho scelto Frosinone perché è un club ambizioso ed importante come ha dimostrato in questi anni", ha sottolineato il giorno della presentazione allo "Stirpe". Il "vichingo", nato a Derby in Inghilterra, si è preso subito le chiavi del centrocampo giallazzurro diventando una colonna e contribuendo non poco alla crescita della squadra. "Sono contento di quest'esperienza sia per il lavoro giornaliero con il mister che per i compagni davvvero eccezionali. Siamo una squadra molto forte", ha detto Emil.
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Guido Angelozzi
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Un play moderno che ha dimostrato grande visione di gioco, forza fisica ed una preziosa capacità di coniugare le due fasi. E sabato contro lo Spezia ha finalmente rivelato le sue doti realizzative (colpo di testa e splendido tiro da fuori area, primi gol italiani). Anche col cambio del tecnico (da Greco a Bianco) e di modulo (dal 3-5-2 al 4-3-3) è rimasto centrale, un elemento chiave. Per lui 8 partite sempre da titolare. Ha saltato solo 2 partite a causa di un infortunio alla spalla: con senso di responsabilità e spirito di corpo ha scelto di stringere i denti e non di operarsi per non lasciare la squadra in una fase a dir poco delicata. Insomma un innesto importante e decisivo da parte del direttore Guido Angelozzi che lo ha voluto fortemente.
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Buon sangue non mente
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Emil Bohinen è figlio d'arte. Il papà Lars è stato un ottimo centrocampista che si è affermato in Inghilterra dal 1993 al 2001 nelle file del Nottigham Forrest, del Blackburn con Alan Shaerer e del Derby (dove è nato Emil). Bohinen senior è stato nazionale norvegese e salì agli onori della cronaca rifiutando la convocazione per un'amichevole con la Francia in segno di protesta contro i test nucleari dei transalpini nel Pacifico. Oggi a 55 anni allena lo Jerv, club di prima divisione norvegese.
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Un play moderno che ha dimostrato grande visione di gioco, forza fisica ed una preziosa capacità di coniugare le due fasi. E sabato contro lo Spezia ha finalmente rivelato le sue doti realizzative (colpo di testa e splendido tiro da fuori area, primi gol italiani). Anche col cambio del tecnico (da Greco a Bianco) e di modulo (dal 3-5-2 al 4-3-3) è rimasto centrale, un elemento chiave. Per lui 8 partite sempre da titolare. Ha saltato solo 2 partite a causa di un infortunio alla spalla: con senso di responsabilità e spirito di corpo ha scelto di stringere i denti e non di operarsi per non lasciare la squadra in una fase a dir poco delicata. Insomma un innesto importante e decisivo da parte del direttore Guido Angelozzi che lo ha voluto fortemente.
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Buon sangue non mente
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Emil Bohinen è figlio d'arte. Il papà Lars è stato un ottimo centrocampista che si è affermato in Inghilterra dal 1993 al 2001 nelle file del Nottigham Forrest, del Blackburn con Alan Shaerer e del Derby (dove è nato Emil). Bohinen senior è stato nazionale norvegese e salì agli onori della cronaca rifiutando la convocazione per un'amichevole con la Francia in segno di protesta contro i test nucleari dei transalpini nel Pacifico. Oggi a 55 anni allena lo Jerv, club di prima divisione norvegese.
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Bohinen con Vural e Marchizza
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Lars ha trasmesso la passione per il calcio al figlio che ha iniziato nelle giovanili dello Stabaek, formazione fondata nel 1912 a Baerum, città nella Norvegia del sud. In patria 4 stagioni nella massima serie, le nazionali giovanili. Poi nel 2021 il passaggio al Cska Mosca. In Russia non sfonda ma poco male. La svolta arriva comunque nel gennaio del 2022 grazie a Walter Sabatini, formidabile talent scout che lo porta in Italia alla Salernitana. Due campionati e mezzo in Serie A, 2 storiche salvezze. Poi il trasferimento al Genoa e a febbraio scorso l'approdo al Frosinone dove sta scrivendo un'altra bella pagina della sua carriera.
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Elemento chiave
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Lars ha trasmesso la passione per il calcio al figlio che ha iniziato nelle giovanili dello Stabaek, formazione fondata nel 1912 a Baerum, città nella Norvegia del sud. In patria 4 stagioni nella massima serie, le nazionali giovanili. Poi nel 2021 il passaggio al Cska Mosca. In Russia non sfonda ma poco male. La svolta arriva comunque nel gennaio del 2022 grazie a Walter Sabatini, formidabile talent scout che lo porta in Italia alla Salernitana. Due campionati e mezzo in Serie A, 2 storiche salvezze. Poi il trasferimento al Genoa e a febbraio scorso l'approdo al Frosinone dove sta scrivendo un'altra bella pagina della sua carriera.
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Elemento chiave
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Bohinen festeggiato dai compagni (Foto © Mario Salati)
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A 4 turni dalla fine e con la salvezza ancora da timbrare, Bohinen sarà sempre più uomo-decisivo per Bianco. Ma il "vichingo" fa professione di umiltà. Non si sente la "stella" della squadra come ha confessato venerdì in sala stampa dopo la gara con lo Spezia. "Il mio unico obiettivo è aiutare la squadra, abbiamo ancora quattro partite molto importanti e dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo. Dedico i gol al Frosinone", si è schermito il centrocampista.
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E' chiaro che Bianco confida molto nelle qualità del norvegese che finora gli ha garantito equilibrio, senso tattico, agonismo e giocate di qualità. Già a Pisa in una sfida infuocata il suo apporto potrebbe risultare decisivo.
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A 4 turni dalla fine e con la salvezza ancora da timbrare, Bohinen sarà sempre più uomo-decisivo per Bianco. Ma il "vichingo" fa professione di umiltà. Non si sente la "stella" della squadra come ha confessato venerdì in sala stampa dopo la gara con lo Spezia. "Il mio unico obiettivo è aiutare la squadra, abbiamo ancora quattro partite molto importanti e dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo. Dedico i gol al Frosinone", si è schermito il centrocampista.
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E' chiaro che Bianco confida molto nelle qualità del norvegese che finora gli ha garantito equilibrio, senso tattico, agonismo e giocate di qualità. Già a Pisa in una sfida infuocata il suo apporto potrebbe risultare decisivo.
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Le Prime Pagine dei giornali di lunedì 28 aprile 2025
https://www.alessioporcu.it/rassegna-stampa/le-prime-pagine-dei-giornali-di-lunedi-28-aprile-2025/
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