Trump con Zelensky e Macron
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Tra questi da registrare la stretta di mano tra Trump e Von der Leyen, un atto che in un mondo normale dovrebbe essere routine e che invece anche questo è stato accolto come straordinario. A testimonianza del decadimento diplomatico degli ultimi tempi.
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Tra le strette di mano, lo registriamo sempre e anche stavolta, quella Trump Macron è stata di nuovo una specie di prova muscolare a chi resiste di più come lunga tradizione tra i due . Con quel tira e molla ondulatorio e sussultorio che li caratterizza sempre, che neanche Sylvester Stallone in Over the top. Tra l’altro è avvenuta nel momento di scambiarsi la pace durante la messa. Singolare.
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Ancora più singolare che nel momento della pace nessuno come testimoniamo i molti video si sia avvicinato a Zelensky per scambiare il segno di pace con la stretta di mano. Forse lo ritengono allergico alla pace. Scherzo.
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Tra questi da registrare la stretta di mano tra Trump e Von der Leyen, un atto che in un mondo normale dovrebbe essere routine e che invece anche questo è stato accolto come straordinario. A testimonianza del decadimento diplomatico degli ultimi tempi.
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Tra le strette di mano, lo registriamo sempre e anche stavolta, quella Trump Macron è stata di nuovo una specie di prova muscolare a chi resiste di più come lunga tradizione tra i due . Con quel tira e molla ondulatorio e sussultorio che li caratterizza sempre, che neanche Sylvester Stallone in Over the top. Tra l’altro è avvenuta nel momento di scambiarsi la pace durante la messa. Singolare.
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Ancora più singolare che nel momento della pace nessuno come testimoniamo i molti video si sia avvicinato a Zelensky per scambiare il segno di pace con la stretta di mano. Forse lo ritengono allergico alla pace. Scherzo.
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(Foto: Andrea Di Biagio © Imagoeconomica)
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Ha concluso la cerimonia il rito della tumulazione del feretro nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, il luogo scelto dal Pontefice per la sua sepoltura. La salma di Papa Francesco, deposta in una bara di legno rivestita in zinco, è stata trasportata in un corteo funebre che da San Pietro ha raggiunto la basilica mariana, dove il feretro è stato collocato in una tomba semplice, situata nella navata laterale, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, nei pressi dell’Altare di San Francesco.
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"Extra omnes…"
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E dal momento in cui Francesco è stato chiuso nel luogo dell’eterno riposo è iniziata una nuova fase: il conclave.
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Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "(chiuso) con la chiave" o "sottochiave" che usualmente indica sia la sala in cui si riuniscono i cardinali della Chiesa cattolica per eleggere un nuovo papa, sia la riunione vera e propria.
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Ha concluso la cerimonia il rito della tumulazione del feretro nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, il luogo scelto dal Pontefice per la sua sepoltura. La salma di Papa Francesco, deposta in una bara di legno rivestita in zinco, è stata trasportata in un corteo funebre che da San Pietro ha raggiunto la basilica mariana, dove il feretro è stato collocato in una tomba semplice, situata nella navata laterale, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, nei pressi dell’Altare di San Francesco.
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Clicco ergo sum, perciò selfo: anche quando muore un Papa discreto
https://www.alessioporcu.it/rubriche/lo-stiletto-di-rita/clicco-ergo-sum-percio-selfo-anche-quando-muore-un-papa-discreto/
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Partire a mezzanotte, percorrere l’autostrada e il raccordo anulare deserti, parcheggiare miracolosamente in via del Crocifisso e arrivare in meno di dieci minuti in coda ad una fila che sa di umanità. Interculturale, con suoni e linguaggi differenti. Nell’attesa di raggiungere il varco per i controlli, ci si interroga sulla provenienza di ognuno.
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Sulle motivazioni che hanno spinto intere famiglie, molti giovani, madri e figli, nonni e nipoti, ad affrontare un viaggio in treno lungo anche sei ore.
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Aneddoti e risate
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Partire a mezzanotte, percorrere l’autostrada e il raccordo anulare deserti, parcheggiare miracolosamente in via del Crocifisso e arrivare in meno di dieci minuti in coda ad una fila che sa di umanità. Interculturale, con suoni e linguaggi differenti. Nell’attesa di raggiungere il varco per i controlli, ci si interroga sulla provenienza di ognuno.
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Sulle motivazioni che hanno spinto intere famiglie, molti giovani, madri e figli, nonni e nipoti, ad affrontare un viaggio in treno lungo anche sei ore.
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Aneddoti e risate
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La folla in attesa dei funerali (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)
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“Sa, la Liguria è davvero molto mal collegata, a meno che non vuoi partire da Milano. Siamo arrivate adesso, inutile aspettare fino a domani mattina all’alba”. Ci sono missionari, suore, coppie di anziani. E diverse comitive in gita scolastica. O almeno, si comportano come tali.
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Sghignazzano, si raccontano aneddoti, ascoltano messaggi vocali ad alto volume, commentano divertiti. Siamo ancora distanti, sarà un modo per ingannare il tempo che manca fino alle transenne che sembrano non arrivare mai. Mentre nel buio la maestosità del Colonnato del Bernini indurrebbe ad un atteggiamento senza dubbio più sobrio e meno rumoroso.
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<!-- wp:paragraph -->
Ma la situazione non migliora. Anzi, tutt’altro. Ci allontaniamo da un gruppo di scalmanati che pensano di fare quattro chiacchiere al bar. E ne troviamo altrettanti. In pratica hanno scelto una movida alternativa.
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Progredire di un metro
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“Sa, la Liguria è davvero molto mal collegata, a meno che non vuoi partire da Milano. Siamo arrivate adesso, inutile aspettare fino a domani mattina all’alba”. Ci sono missionari, suore, coppie di anziani. E diverse comitive in gita scolastica. O almeno, si comportano come tali.
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Sghignazzano, si raccontano aneddoti, ascoltano messaggi vocali ad alto volume, commentano divertiti. Siamo ancora distanti, sarà un modo per ingannare il tempo che manca fino alle transenne che sembrano non arrivare mai. Mentre nel buio la maestosità del Colonnato del Bernini indurrebbe ad un atteggiamento senza dubbio più sobrio e meno rumoroso.
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Progredire di un metro
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La folla in piazza San Pietro durante i funerali di Papa Francesco (Foto: Andrea Di Biagio © Imagoeconomica)
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Contemporaneamente, parte la fronda dei ‘furbi’, pari a quelli che vogliono superare la fila delle vacanze utilizzando la corsia di emergenza. Sorpassano alcuni, poi altri. Alla fine la folla reagisce. E allerta chi è preposto ai controlli. Sarebbe davvero il colmo se, in attesa di rendere omaggio ad un Pontefice pacifista, si scatenasse una guerra per saltare qualche decina di persone educate e rigorosamente in attesa del proprio turno.
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Sembrava di aver visto il peggio, tutto sommato. E invece non è così. Non appena superiamo la Porta, è un fuggi fuggi verso l’accaparramento del posto migliore per mettersi ancora in fila.
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Lo spazio è più ampio, una botta qui e una lì fanno progredire di qualche prezioso metro.
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Le risorse e gli smartphone
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Contemporaneamente, parte la fronda dei ‘furbi’, pari a quelli che vogliono superare la fila delle vacanze utilizzando la corsia di emergenza. Sorpassano alcuni, poi altri. Alla fine la folla reagisce. E allerta chi è preposto ai controlli. Sarebbe davvero il colmo se, in attesa di rendere omaggio ad un Pontefice pacifista, si scatenasse una guerra per saltare qualche decina di persone educate e rigorosamente in attesa del proprio turno.
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Sembrava di aver visto il peggio, tutto sommato. E invece non è così. Non appena superiamo la Porta, è un fuggi fuggi verso l’accaparramento del posto migliore per mettersi ancora in fila.
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Le risorse e gli smartphone
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Foto: Lothar Dieterich / Pixabay
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E’ trascorsa una mezz’ora dopo l’una. Nessuno, a colpo d’occhio, mostra segni di cedimento fisico. E’ tempo di impiegare il massimo delle risorse nella più consolidata delle abitudini. Gli smartphone si levano verso quelle volte dorate, sembra che nessuno resista ad immortalare meraviglie artistiche che tutti ci invidiano nello sconfinato mondo.
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Ma non è così. Non è sete di cultura. Né ansia di documentare il bello. Sono solo le prove generali di avvicinamento al Santo Padre (https://www.alessioporcu.it/rubriche/ce-bisogno-di-parola/la-meravigliosa-eredita-di-papa-francesco/). Si accendono le lucette rosse, partono in simultanea un numero imprecisato di dirette che ritraggono le capocce di chi è davanti. In attesa che si spostino e appaia Francesco.
<!-- /wp:paragraph -->
<!-- wp:paragraph -->
L’età media di chi si sta improvvidamente calando nel ruolo di reporter occasionale con fame da social è un colpo al cuore. Supera ampiamente i 50. E quando gli viene intimato di non registrare né scattare, la delusione prende il sopravvento. Ma come, ho fatto due ore di fila, di notte, e me ne torno a casa senza neanche un’immagine sfocata?
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Da lì, inizia una delirante via di fuga, una ricerca del punto anche più lontano. Da cui prendere un’angolazione imprevista.
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Trofeo assicurato
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Ma non è così. Non è sete di cultura. Né ansia di documentare il bello. Sono solo le prove generali di avvicinamento al Santo Padre (https://www.alessioporcu.it/rubriche/ce-bisogno-di-parola/la-meravigliosa-eredita-di-papa-francesco/). Si accendono le lucette rosse, partono in simultanea un numero imprecisato di dirette che ritraggono le capocce di chi è davanti. In attesa che si spostino e appaia Francesco.
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L’età media di chi si sta improvvidamente calando nel ruolo di reporter occasionale con fame da social è un colpo al cuore. Supera ampiamente i 50. E quando gli viene intimato di non registrare né scattare, la delusione prende il sopravvento. Ma come, ho fatto due ore di fila, di notte, e me ne torno a casa senza neanche un’immagine sfocata?
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Trofeo assicurato
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(Foto © DepositPhotos.com (https://it.depositphotos.com/stock-photography.html))
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Poi, accade il miracolo. Scatta il cambio della guardia per chi vigila giorno e notte sulla salma. Ed è l’apoteosi. Quei colori sgargianti delle divise delle Guardie Svizzere hanno l’effetto di un cocktail adrenalinico. Le videocamere si attivano praticamente da sole.
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Il trofeo è assicurato. Mentre a casa si commenterà che è stato davvero emozionante rendere omaggio ad un Papa umile e coraggioso. Rivoluzionario anche nel linguaggio. E che utilizzava i social media per essere più vicino a tutti nel mondo. In più lingue. Senza aggiungere che forse avrebbe gradito un banale segno della croce ed un eterno riposo (https://www.alessioporcu.it/rubriche/opinioni/i-potenti-a-salutare-il-papa-senza-baldacchino-e-gli-umili-a-dirgli-addio/).
<!-- /wp:paragraph -->
<!-- wp:paragraph -->
Anche se pronunciato allontanandosi frettolosamente per non rallentare la fila. Di altre centinaia di smartphone e di una voce stridula che, pensando di essere divertente, commenta ridendo che quelle guardie “sono pronte ad infilzare chiunque cada per sbaglio nel recinto”.
<!-- /wp:paragraph -->
<!-- wp:paragraph -->
Peccato. E’ la voce di una donna. E questa volta è con la 'd' minuscola.
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Peccato. E’ la voce di una donna. E questa volta è con la 'd' minuscola.
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Il Papa tra san Francesco e sant’Ignazio nella teologia della liberazione
https://www.alessioporcu.it/politica/il-papa-tra-san-francesco-e-santignazio-nella-teologia-della-liberazione/
https://www.alessioporcu.it/politica/il-papa-tra-san-francesco-e-santignazio-nella-teologia-della-liberazione/
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Pulito. Un viaggio pulito da San Pietro fino a Santa Maria Maggiore. In mezzo una Roma che pare, quando muoiono i Papi, farsi da caciarona a silente, da cinica a triste. Qui sono venuti i potenti della terra: impotenti di fronte alla grandezza della Storia, del divino.
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Si chiamava Francesco e basta. Ogni nome ha il suo dolore ma qualcuno, di nome, ha Speranza. Francesco il francescano ha donato il nome al gesuita. L' umiltà che soccorre la sapienza, la regola così umana alla conoscenza così vicina a Dio.
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Allora un nome francescano per un gesuita che pensava la città degli uomini vicino alla città di Dio
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La sapienza dei padri gesuiti
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Pulito. Un viaggio pulito da San Pietro fino a Santa Maria Maggiore. In mezzo una Roma che pare, quando muoiono i Papi, farsi da caciarona a silente, da cinica a triste. Qui sono venuti i potenti della terra: impotenti di fronte alla grandezza della Storia, del divino.
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Si chiamava Francesco e basta. Ogni nome ha il suo dolore ma qualcuno, di nome, ha Speranza. Francesco il francescano ha donato il nome al gesuita. L' umiltà che soccorre la sapienza, la regola così umana alla conoscenza così vicina a Dio.
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La sapienza dei padri gesuiti
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