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Ma Facebook non intende intervenire, in quanto si definisce solo un tramite nel suo servizio di vendita, mettendosi a disposizione delle autorità locali.

🪓 Le autorità locali sono le stesse che, sotto il governo Bolsonaro, hanno dimostrato di essere più vicine alle attività di #disboscamento, piuttosto che alla difesa dell'#Amazzonia.

🤔 È possibile ripensare il modello con cui sono concepiti attualmente i #social network, non più dipendenti dal solo profitto?

👉 Leggi tutto l'articolo

📢 Segui il progetto dedicato alla sostenibilità digitale: @openforfuture
🚨 IL PRESIDIO NOTAV DI SAN DIDERO È SOTTO SGOMBERO! 🚨

Nella notte di ieri è iniziato lo #sgombero del presidio a San Didero, per l’inizio dei lavori per il nuovo autoporto, necessario per continuare il progetto del Tav.

L’azione è iniziata nella notte per impedire ai/alle solidali di difendere il presidio dall’imminente cementificazione: la #polizia è arrivata in massa a San Didero iniziando a lanciare lacrimogeni ad altezza uomo per impaurire le e i #notav che però non hanno indietreggiato.

Si tratta dell’ennesimo sopruso nei confronti di un territorio in cui per anni sono stati riversati #veleni e che ora rischia di trasformarsi in una colata di cemento!

Questa grande operazione di polizia avviene proprio in concomitanza dell'udienza di domani, che vedrà al banco degli imputati la storica attivista NOTAV Dana, arrestata per aver manifestato la sua opposizione al tav al #megafono, simbolo di come la libera espressione di dissenso in Val di Susa possa costituire una colpa.

Chiunque possa accorra o alla stazione di Bruzolo e o a Borgone davanti alla gelateria "Penna". Non lasciamo indietro chi resiste.

Ä SARÀ DURA: CONTRO LO SGOMBERO DI S.DIDERO! 🔥

Per aggiornamenti: @notav.info
Crisi climatica? Vuol dire MEGA crisi economica!

🥊 La BCE ha definito il primo #stress test esteso a tutti i settori dell’economia per assistere le autorità e le istituzioni finanziarie nel valutare l’impatto dei rischi climatici su imprese e #banche nell’arco dei prossimi trent’anni.

I primi risultati? NON AGIRE ORA = DISASTRO ECONOMICO.

In assenza di nuove politiche climatiche, i #costi per le imprese causati da fenomeni naturali estremi aumenterebbero notevolmente.

I risultati evidenziano anche i benefici di interventi tempestivi: i costi a breve termine dell’adeguamento alle politiche di contrasto alla #crisiclimatica sono infatti molto inferiori ai costi che le imprese dovrebbero sostenere se tali politiche non venissero implementate, a causa di un aumento delle calamità naturali nel medio-lungo periodo.

👛 La crisi climatica rappresenta quindi una fonte di rischio sistemico importante, in particolare per le banche che hanno portafogli concentrati in alcuni settori economici e aree geografiche. Questi risultati evidenziano la cruciale e urgente necessità di una transizione a un’economia più #verde, non solo per conseguire gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, ma anche per limitare gli sconvolgimenti delle nostre economie, imprese e fonti di sostentamento nel lungo periodo.

Cosa aspettiamo ad agire IMMEDIATAMENTE?

📝 Fonti: https://www.ecb.europa.eu/press/blog/date/2021/html/ecb.blog210318~3bbc68ffc5.en.html
✊🏽 ACTIVISM WORKS

Dopo due anni dai primi presidi e dalla dichiarazione di emergenza climatica, il Comune di Chieri inizia la sua campagna per informare la cittadinanza che siamo in piena CRISI CLIMATICA!

👉🏼 https://www.comune.chieri.to.it/ambiente/come-fai-a-nonvederlo

📣 È una promessa che vediamo concretizzata dopo molta pressione e insistenza, e che chiediamo di replicare a TUTTI I COMUNI D'ITALIA.

Ma NON BASTA, servono azioni immediate e concrete.

📚 Però solo conoscendo una crisi è possibile affrontarla, e scoprire che non c'è giustizia climatica senza giustizia sociale, che non esiste una crescita infinita su un pianeta con risorse limitate, e che per porre fine a una crisi epocale che viene pagata dalle comunità più vulnerabili c'è bisogno di un cambio di sistema.

Continuiamo a lottare perché la crisi climatica venga trattata come una crisi, dai comuni, dalle città, dalle regioni, dal governo italiano e dall'Unione Europea.

🌳 L'attivismo funziona e ha bisogno del contributo di tutt_!
ATTENZIONE ⚠️ c'è stato un qui pro quo, il ministro Cingolani ha confuso "#Transizione Ecologica" con "#Trivellazione Ecologica"... che nemmeno esiste.

🚨 #Ministro, è ancora in tempo per correggere l'errore e tornare sulla retta V.I.A.!

Credit: @alterales
A Gela si conta un bambino con malformazioni ogni 166 abitanti.

Queste sono cifre approssimative, poiché non c'è mai stato un monitoraggio costante in questa città.

L'unica ricerca vera e propria sull’inquinamento si è fermata all’ingresso della grande raffineria dell'Eni, che dagli anni '60 ha portato lavoro ma anche fumi e mercurio.

Secondo un primo studio condotto dal professore Bianca insieme a Fabrizio Bianchi, responsabile dell’unità di ricerca epidemiologica del Cnr di Pisa, a Gela sono nati 222 bambini con malformazioni tra il 2003 e il 2008, ai quali si aggiungono altri 203 casi congeniti dal 2010 al 2015.

In questo territorio emergono eccessi statisticamente significativi per le anomalie dei genitali, urinarie e totali. Per le anomalie cardiovascolari e degli arti l’eccesso è significativo nel confronto con il dato italiano.

Fridays For Future si unisce alla disperazione di queste famiglie e di questa terra.
Chiediamo a gran voce giustizia sociale e giustizia climatica.

🗞Fonte
💥 Oggi in piazza davanti al Ministero delle economie e finanze abbiamo chiesto al Governo Draghi un #WhateverItTakes per il clima, insieme a GP Italia e XR Italia.

A fine aprile l'Italia dovrà presentare all'Europa la bozza del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza: le bozze del governo precedente non ci apparivano minimante sufficienti, ma le misure proposte dal governo attuale non ci appaiono proprio! Vista la segretezza con la quale si sta scrivendo la bozza definitiva, che non è ancora stata resa pubblica.

Abbiamo bisogno di un #RecoveryPlan per la Transizione Ecologica, per tutelare le persone prima che le grandi aziende.

@palazzochigi non possiamo più rimandare!

Il momento delle scelte è questo: basta fondi pubblici ai combustibili fossili, agli allevamenti intensivi, alle grandi opere e alle aziende inquinanti.

Dobbiamo investire nelle energie rinnovabili, nell'agricoltura ecologica e in un trasporto pubblico capillare ed efficiente.

La nostra campagna Ritorno Al Futuro raccoglie tutte le nostre proposte per la transizione, leggete qui! 👉🏼 https://ritornoalfuturo.org/

Leggi il comunicato stampa di Greenpeace Italia 👉🏼 https://www.greenpeace.org/italy/comunicato-stampa/13477/pnrr-greenpeace-al-governo-draghi-whatever-it-takes-per-il-pianeta/