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💒 ANCHE LE ISTITUZIONI RELIGIOSE ABBANDONANO I COMBUSTIBILI FOSSILI 🕌

💪🏻 In occasione del quinto anniversario dell'enciclica di Papa Francesco "Laudato Si'", la scorsa settimana, dedicata alla custodia del Creato e promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, si è aperta con una notizia grandiosa: 42 istituzioni religiose di diverse confessioni hanno appena disinvestito dal settore dei combustibili fossili!

🗣 Lo hanno annunciato cattolici, metodisti, anglicani e buddisti in 14 Paesi, in una dichiarazione comune di intenti, dando vita alla prima campagna di disinvestimento dai #FossilFuels sottoscritta da un numero così alto di organizzazioni confessionali nell’ambito della difesa ambientale. L'appello ai governi di tutto il mondo è chiaro: per rialzarci dopo il #Coronavirus dobbiamo puntare ad una ripresa che abbandoni il carbonio e che sia più resiliente, giusta ed equa per tutte e tutti, rispettando gli #AccordiDiParigi.

🐲 Come ha affermato Daniela Finamore, coordinatrice della campagna per il Movimento cattolico globale per il clima (Gccm), "le istituzioni religiose vogliono dimostrare che è questo il momento opportuno per guardare avanti in maniera sostenibile e non tornare alla normalità di quei tipi di investimenti che in realtà hanno danneggiato e continuano a danneggiare la nostra casa comune".

Insomma, sembra chiaro che ormai i combustibili fossili non siano più un'opzione valida. Governi: il tempo sta scadendo. Avete in mano il nostro futuro, dimostrateci di avere buonsenso e scegliete la via della resilienza! Il momento del cambiamento è adesso.

ℹ️ Fonte: Vatican News
🗣 Condividiamo l'appello di Diletta Bellotti, attivista della campagna europea #SaveBeesandFarmers, avente l'obiettivo di raccogliere un milione di firme per sostenere i piccoli agricoltori europei e proteggere la biodiversità.

In questo periodo l'Unione Europea sta approvando la nuova #PAC (Politica Agricola Comune), uno dei più grandi sistemi di sussidi nel mondo che vede impegnato più di 1/3 del bilancio dell'intera Unione Europea. 387 miliardi di euro che continueranno a finanziare allevamenti e agricoltura intensivi e che non ci permetteranno di raggiugere gli obiettivi del #GreenDeal e degli #AccordiDiParigi

💪🏼 La nuova PAC è un disastro per la vita sulla Terra: le piante e gli animali che la abitano e per tutt* noi. Ma non è ancora finita. Possiamo fare in modo che la PAC venga cambiata. É una battaglia che riguarda il #futuro di tutt*, firma la petizione e condividila ➡️ https://www.savebeesandfarmers.eu/deu.

🔥 Solo unit* possiamo fare la differenza e farci ascoltare dalle istituizioni europee!

#WithdrawTheCAP #RitirateLaPAC
Media is too big
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⛽️Che differenza c'è tra produrre energia con le fonti fossili o con le rinnovabili? (oltre alla CO2)

💡Cosa sono le Comunità Energetiche?
Quanto possono davvero contribuire i piccoli impianti alla decarbonizzazione?

☀️Da pochi, enormi impianti a moltissimi piccoli impianti: possiamo diventare prosumer, ossia produrre e auto-consumare energia da fonti rinnovabili anche grazie alle comunità energetiche, per avvicinarsi sempre più agli obiettivi degli #AccordiDiParigi !

⚡️Di questa rivoluzione ce ne parla Giovanni Mori, di @Fridaysforfuturebrescia

#FightFor1point5 #EnergieRinnovabili
🤝 Gli #AccordiDiParigi sono il primo passo verso un'azione globale per combattere la crisi climatica, ma ad oggi solo due nazioni li stanno rispettando, il che è inaccettabile.

Nessun trattato di libero scambio dovrebbe essere firmato con paesi che non seguono un percorso compatibile con gli obiettivi di contenimento del surriscaldamento globale entro +1.5°C, in linea con il #ClimateActionTracker.

⛔️ In questo modo si porrebbe fine anche a pericolosi trattati commerciali, come il #TTIP o quello tra UE e #Mercosur, il quale prevede l'esportazione di inquinanti SUV tedeschi in cambio di carne, la cui produzione causa la deforestazione dell'Amazzonia e lo sfruttamento incontrollato dei territori sudamericani.

📝 Abbiamo bisogno di 1 milione di firme perché l'UE discuta questa legge, sottoscrivi l'ECI e passaparola!
https://eci.fridaysforfuture.org/it/

#firmaperilfuturo #eciforfuture
LEGGE SUL CLIMA EUROPEA: I NEGOZIATI STANNO PER TERMINARE 🌎🔥

Purtroppo, però, le proposte al tavolo non considerano le evidenze dell'IPCC, barano con i numeri, e non rispettano i principi di equità e giustizia alla base degli #AccordidiParigi.

Il #ClimateClock si basa sui dati dell'IPCC e mostra in quanto tempo esauriremo il #CarbonBudget se continueremo con gli attuali livelli di emissioni. Per avere il 66% di probabilità di rimanere entro gli 1.5°C di riscaldamento globale, ci rimangono meno di sette anni prima di esaurirlo.

🇪🇺 Gli Stati Europei però, nel fissare i target climatici, si rifiutano di tenere in considerazione il Carbon Budget e stanno invece proponendo di cambiarne il significato. Secondo loro il Carbon Budget non dovrebbe mostrare quanta "spesa" in termini di #gas serra abbiamo ancora a disposizione (il significato che gli attribuisce la scienza), ma indicare quante #emissioni ci si aspetta che emetteremo in un determinato periodo.

🔴 Così facendo stanno fissando dei target insufficienti!
La neutralità climatica al 2050 non garantirà
#equità e #giustizia.

Come se non bastasse stanno anche barando con i numeri.
Il #target di riduzione delle emissioni nette al 2030 - sia 55% sia 60% - si riferisce ai livelli del 1990, e non a quelli pre-industriali. Questo presuppone che l'UE abbia iniziato a diminuire le emissioni trent'anni fa, quando invece le abbiamo semplicemente #delocalizzate all'estero ed escluso dai numeri ufficiali una buona parte di quelle rimanenti (come l'aviazione e il commercio marittimo).

📌 Una nota positiva è che il #Parlamento ha proposto di istituire un Consiglio sui Cambiamenti Climatici, un organo scientifico indipendente che vagli e consigli sulle #politiche climatiche. Ma anche questo è in fase di negoziazione e alcuni Stati si stanno mettendo di traverso.

Ricordatevi di tutto ciò quando tra qualche giorno, per la #GiornataDellaTerra, vi racconteranno quanto sono green(washing) e ambiziosi i loro piani.

🗞Fonti:
Carbon Budget IPCC

Lettera dei 'pensatori' del concetto del zero-netto

L'UE sta barando con i numeri by Greta&Co

Lettera a Timmermans sul Carbon Budget
Per capire cosa è stato e cosa continua a essere lo sviluppo economico in Italia bisogna andare a #Ravenna.

🍃 Qui tra le acque e i canneti della laguna sorge uno dei poli petrolchimici più grandi del nostro paese costruito negli anni 50 da #Eni.

L’azienda è presente nella zona dalla sua nascita, quando sono stati scoperti grandi giacimenti di #metano. Nonostante gli anni l'azienda è la padrona di questa terra, e come racconta un attivista, a Ravenna “ciò che propone ENI è accettato senza fiatare”.

Negli anni '50, in pieno boom economico, il #metano era considerato una grande alternativa a #petrolio e #carbone, ma dopo 70 anni, migliaia di studi scientifici sulla crisi climatica, eventi estremi e, soprattutto, abbassamento dei costi delle energie #rinnovabili, le istituzioni locali e i sindacati considerano ancora il metano una fonte energetica di transizione, ritardando la decarbonizzazione e scegliendo di dipendere ancora da infrastrutture e aziende che non permettono di rispettare gli #AccordidiParigi.

E, mentre ENI chiede a gran voce fondi pubblici per realizzare il progetto di cattura della #CO2 (il CCS) e la produzione di #idrogeno dal metano, la costruzione di impianti di energia rinnovabile resta impigliata tra le maglie della burocrazia.

🗞 Per approfondire la campagna segui la pagina @noccs_ilfuturononsistocca o segui questo link

Leggi l'articolo su internazionale

🔥 Ci vediamo il 12 Maggio a Ravenna!
Se superiamo +1,5ºC di aumento della temperatura media, le regioni tropicali saranno quasi invivibili.

La temperatura del pianeta è già aumentata di +1,2°C a causa dell’attività umana e, nonostante i governi si siano impegnati, con gli #AccordidiParigi, a tenere l’aumento della temperatura entro +1,5°C, i climatologi temono che questa soglia limite possa venir infranta già entro i prossimi dieci anni.

Ciò avrebbe conseguenze drammatiche per buona parte della popolazione umana. Circa il 40% della popolazione mondiale, infatti, vive attualmente in zone tropicali, ed è previsto che questa percentuale cresca interessando la metà della popolazione mondiale entro il 2050.

Cosa comporterà?
Milioni di persone che si sposteranno in cerca di zone più vivibili.

🗣Unisciti a noi il 24 settembre e fai sentire la tua voce per un mondo vivibile, giusto e sicuro🗣

👉Per approfondire👈