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🌍 IL DESTINO CLIMATICO DELL'AFRICA, VISTO DAL MOZAMBICO 🌍


🇲🇿 Il Mozambico è il settimo paese più povero del mondo. Uscito dalla schiavitù latifondista sotto i colonizzatori portoghesi, dopo una lunga guerra civile, il paese ha visto la distribuzione dei terreni e oggi ciascuno campa di quello che coltiva.

💧 Ma ora incombe un altro problema, imprevisto, pauroso: il ritardo sempre maggiore delle piogge, combinato alla loro intensità sempre crescente, quando finalmente arrivano, ha visto l'instaurarsi di un ciclo di lunghe carestie seguite da devastanti cicloni, e ciò che non viene seccato dalle prime, viene marcito dai secondi.

🌪 Nel 2019 di cicloni ne sono arrivati due, uno dopo l’altro: il primo, Idai, a marzo ha fatto centinaia di morti e sommerso migliaia di villaggi, con 700 mila ettari di campi con raccolti da buttare; un solo mese dopo ecco il secondo, Kenneth, a finire il lavoro di devastazione.

🔥 Quei tetti in lamiera, essenziali nella difesa dalle piogge torrenziali, appena riprende la stagione di caldo trasformano le capanne in prigioni a cinquanta gradi, e quel poco di coltivazioni sopravvissute alle intemperie anomale (ma che ormai ritornano inesorabili) rimane alla mercé delle voraci locuste, favorite dalla troppa umidità dei terreni, e che i contadini combattono avvelenando la terra con enormi quantità di pesticidi (quando hanno abbastanza soldi per procurarseli).

🚨 Di questo “day after” climatico ricorrente i contadini sono tutti consapevoli: dicono che tutto è iniziato a cambiare nei primi anni Novanta - proprio mentre stava finendo la guerra che aveva contato un milione di morti - ma pochissimi sanno a cosa è dovuto. Ecco il paradosso: il “riscaldamento globale” è vissuto maggiormente sulla pelle di chi non vi ha contribuito per nulla, e di fatto ne ignora del tutto la causa: «estamos nas mãos de Deus» dicono i più anziani, siamo nelle mani del Signore.

Ma in verità quelle "mani", quel "signore", sono ben altro da quello che immaginano, e il Mozambico ne vedrà ben presto i duri colpi in diretta, sulle proprie coste: poco al largo di Pemba, centro provinciale dal mare corallino, costellato di isole tropicali, è stato trovato nel 2013 un colossale giacimento di gas naturale, secondo solo a quello del Qatar. I giganti del settore, ENI in primis, non si sono fatti attendere: sono pronti ad accompagnare il Mozambico fin dentro la fase più buia del suo paradossale destino climatico...

🗞Leggi il reportage QUI: http://espresso.repubblica.it/internazionale/2020/01/02/news/africa-locuste-inverno-1.342364
(di Alessandro Gilioli, foto di Alessandro Grassani)

👉🏻 Ulteriore approfondimento: Stato di giustizia climatica in Mozambico https://www.thenation.com/article/archive/mozambique-idai-climate-debt/

👉🏻 Segui l'attivista climatica di Maputo: Dipti Bhatnagar

#AfricanLivesMatter
#ClimateJustice
#ClimateEmergency
++LE LOCUSTE IN AFRICA? NON PROVATE A TIRARE IN CAUSA LA BIBBIA!++

🗣In questi giorni sui media sono comparse le prime notizie dell'ennesima conseguenza della #CrisiClimatica che sta affiggendo il continente africano da un anno a questa parte. Ai fenomeni di siccità e inondazioni si aggiunge un'invasione di #locuste di proporzioni epocali, che in #Etiopia e #Somalia non si vedeva da 25 anni e in #Kenya persino dagli anni '50.

🌪Ma questo flagello non arriva per mano del Signore! Come spiegano i climatologi Guleid Artan e Abubakr Salih Babiker dell'osservatorio climatico ICPAC di Nairobi, insieme ai responsabili locali della FAO e dell’IGAD (Ente di Sviluppo del Corno d'Africa), la piaga delle locuste è il più recente sintomo della #siccità estrema seguita da una #piovosità mai vista da quarant’anni. Il collegamento tra questa combinazione talmente anomala ed estrema e la crisi climatica è ormai conclamato.

📈Come documentato dal sito Locust Watch, l'invasione ha avuto origine nelle zone desertiche dello #Yemen per poi diffondersi a sud, coinvolgendo per prime Etiopia e Somalia, due paesi già duramente colpiti dalle #inondazioni: qui le locuste hanno distrutto oltre 70 mila ettari di coltivazioni. Con lo sfollamento in atto in Somalia - si parla di quasi un milione di persone che dalle campagne cercano rifugio a Mogadiscio - e l'aumento dei prezzi degli alimenti seguito alla distruzione dei raccolti, si preannuncia una stagione tragica. Stiamo di fatto assistendo a impatti climatici che si sommano uno sull’altro, una tragica escalation in diretta della realtà dell'#EmergenzaClimatica.

🌏E non è solo il Kenya a temere che questi miliardi di locuste si avventino sui suoi raccolti destinati a uomini e bestiame. La stessa piaga degli sciami originati nel deserto arabo del Rub' al-Khali è arrivata a colpire massicciamente le coltivazioni anche il #Pakistan e l'#India. Un’ulteriore dimostrazione che la crisi climatica non conosce #frontiere...

🌾Fino all’inizio della nuova stagione secca, verso giugno, gli sciami di locuste imperverseranno di regione in regione spinti dai venti (anch'essi rafforzati dallo squilibrio climatico causato dall'estremo dipolo dell'#IOD di quest'anno) provocando danni incalcolabili. Ed ecco quindi che la crisi climatica, attraverso i suoi molteplici #vettori - acqua, aria, popoli, e ora anche gli insetti - a partire da una minima differenza di temperatura dell’oceano, arriva a decimare intere #popolazioni già soggette a una cronica mancanza di sicurezza alimentare per l’impossibilita di potersi sviluppare in modo sostenibile.

Questo non è che un esempio concreto di come le nostre #emissioni insostenibili abbiano conseguenze prima di tutto, e in modo più devastante, su coloro che non ne hanno mai tratto beneficio alcuno.

📚Per saperne di più:
(in Italiano)
- Locuste Kenya https://bit.ly/2uFyssB https://bit.ly/2OiQ84D
- Inondazioni Somalia https://bit.ly/36xKt0F
- immagini Kenya https://bit.ly/2t1FebP

(in Inglese)
- Locust Watch https://bit.ly/3aKholX
- ICPAC Nairobi https://bit.ly/2RwEhSi
- Somaliland Siccità https://cnn.it/3aQJbRG
- Somalia Sfollamento https://bit.ly/2uGNwWX
- Corno d'Africa Rischio Alimentare https://bit.ly/36t7OQX
- Locuste e Crisi Climatica https://bit.ly/30VWU58
- Locuste nel Corno d'Africa https://bit.ly/2vtOAOF
- immagini Kenya https://bit.ly/38Nd8jX

💚Segui l’attivista climatica keniana Elizabeth Wathuti aka Liz Mazingira: https://www.facebook.com/lizmazingira/ https://twitter.com/lizwathuti

#AfricanLivesMatter
#ClimateJustice
#ClimateEmergency
#FridaysForFuture
🗣 TALKS FOR FUTURE #2
Webinar FFF con scienziati, autori e attivisti, nonché altri esperti internazionali di alto livello.

🌍 Il secondo webinar si terrà oggi, venerdì 3 aprile, alle ore 12:00 italiane.

🎙 Gli ospiti di questa settimana sono Dr. Emma Naluyima, veterinaria e allevatrice/agricoltrice sostenibile, Mark Lynas, autore e saggista scientifico, e George Monbiot, autore ed attivista per l'ambiente. Il webinar sarà moderato da Greta Thunberg insieme ad altre attiviste del clima.

🔜 Seguitelo in diretta (in lingua Inglese) sul canale YouTube di FFF: https://www.youtube.com/channel/UChb23_19GTIWDF7-zXNrT3g
Speriamo di vedervi tutti lì!

@DrNaluyima
@mark_lynas
@GeorgeMonbiot

#TalksForFuture #FridaysForFuture #ClimateJustice #Webinar #DrEmmaNaluyima #GeorgeMonbiot #MarkLynas #GretaThunberg #DigitalStrike
🗣 #TALKSFORFUTURE #3
*Webinar FFF con scienziate, autori e attiviste, nonché esperte internazionali di alto livello.*

🌍 Il terzo webinar si terrà oggi, venerdì 10 aprile, alle 13:00 italiane.

🎙 Gli ospiti di questa settimana sono Jerwin Gallego Baure, scienziato del mare filippino, e Carlos Manuel, attivista per il clima da Palau. Il webinar sarà moderato da attivist* FFF.

🔜 Seguitelo in diretta (in lingua Inglese) sul canale YouTube di FFF, oppure nella diretta streaming su Twitter

Speriamo di vedervi tutti lì!

#TalksForFuture #FridaysForFuture #ClimateJustice #Webinar #JerwinGallegoBaure #CarlosMaure #TheSeaIsRisingSoAreWe #DigitalStrike #ClimateStrikeOnline
🗣 #TALKSFORFUTURE #4
*Webinar FFF con scienziati, autrici e attiviste, nonché esperti internazionali di alto livello.*

🌍 Il quarto webinar - pregregistrato ai fini di traduzione - verrà trasmesso venerdì 17 aprile, alle 13:00 italiane.

🎙 Gli ospiti di questa settimana sono Sonia Guajajara, attivista per la giustizia indigena, climatica e politica in Brasile, e Hindou Oumarou Ibrahim, attivista nomade dalla regione del lago Chad, esperta in strategie indigene di adattamento e mitigazione della crisi climatica. Il webinar sarà moderato da attivist* FFF.

Per porre le vostre domande alle ospiti, scrivete nei comments qui: https://www.instagram.com/p/B-7TkP4H2ji/

🔜 Seguitelo in diretta (in lingua Inglese) sul canale YouTube di FFF, https://t.co/fItQtYxdXQ, oppure nella diretta streaming su Twitter https://twitter.com/Fridays4future

Speriamo di vedervi tutti lì!

#TalksForFuture #FridaysForFuture #ClimateJustice #Webinar #SoniaGuajajara #HindouOumarouIbrahim #DigitalStrike #ClimateStrikeOnline
🗣 #TALKSFORFUTURE #5
*Webinar FFF con scienziati, autrici e attiviste, nonché esperte internazionali di alto livello.*

🌍 Il quinto webinar si è tenuto venerdì 1 maggio, alle 15:00 italiane.

🎙 Gli ospiti di questa settimana ci aiutano a mettere a fuoco la "transizione giusta" a misura di lavoratori e lavoratrici! 🍃
Sono Sinan Eden (@sinaneden), responsabile della campagna portoghese Empregos Clima (@empregosclima), e Hannah Martin (@HannahMartinNow), co-direttrice esecutiva di Green New Deal UK (@GreenNewDealUK). Il webinar sarà moderato da attivist* FFF.

🔜 Ascoltatelo (in lingua Inglese) sul canale YouTube di FFF, https://www.youtube.com/watch?v=nYXdzJNoqVA, oppure nella diretta streaming su Twitter https://twitter.com/Fridays4future

Buon Ascolto!

#TalksForFuture #FridaysForFuture #ClimateJustice #Webinar #SinanEden #HannahMartin #DigitalStrike #ClimateStrikeOnline
🌊 INONDAZIONI E LOCUSTE - QUANDO LA CRISI CLIMATICA ARRIVA DALL'OCEANO🦗

🦠 La pandemia da #coronavirus si sta espandendo nel continente Africano e trova le popolazioni già in ginocchio a causa di impatti climatici per noi inimmaginabili: nel Corno d'Africa stanno imperversando #alluvioni torrenziali di intensità epocale e un'invasione di #locuste di proporzioni mai viste sta mettendo a repentaglio la #SicurezzaAlimentare di centinaia di migliaia di persone.

Siamo abituati a pensare che questi fenomeni meteorologici estremi e queste piaghe esotiche siano "caratteristiche" di quei lontani continenti, o frutto di un loro avverso destino geografico.

😮 La verità, quasi paradossale, è invece un'altra: le devastanti inondazioni e l'inedita invasione di locuste che il Corno d'Africa sta subendo in questi mesi hanno un'#origine precisa, e comune: sono entrambe conseguenze dirette di uno stesso fenomeno climatico che si è prodotto... in un #oceano.

📊 Comprendere che impatti micidiali per centinaia di migliaia di vite hanno, già oggi, un'origine climatica, nel nostro stesso emisfero, è un modo per rendersi conto che l'emergenza climatica è qui, è già nelle nostre vite.

👨‍🦰 Le popolazioni vulnerabili che ora diventano #vittime, o sfollate, in cerca di cibo e rifugio, sono le vittime dirette di #ecosistemi stravolti. E sappiamo chi è stato a stravolgerli. Mettervi fine richiederà una risposta epocale, a quello stesso livello globale che in questi mesi è emerso così prepotentemente.

👉 La risposta riguarda tutti. Perché abbiamo tutt* il diritto a un #Futuro.

📑 Leggete l'articolo qui https://www.fridaysforfutureitalia.it/inondazioni-e-locuste

foto: @shangarey_foto
#ClimateJustice
#FightEveryCrisis
#AfricanLivesMatter
#FridaysForFuture
BREAKING NEWS

🌪 IL PRIMO CICLONE DEL 2020 È IL PIÙ VIOLENTO DA 20 ANNI

La stagione ciclonica del 2019 era stata più intensa di quella già eccezionale del 2018, con l'imperversare nell'Oceano Indiano di OTTO cicloni, il doppio della media stagionale, di cui due "Extremely severe" e uno, Kyarr, addirittura di categoria "Super", categoria che non si registrava dal 2007.

🌪 La stagione ciclonica del 2020 è cominciata in anticipo, e con violenza inaudita, con un nuovo "Super Cyclonic Storm" battezzato #Amphan. Secondo le segnalazioni del @JTWC (Joint Typhoon Warning Center) la sua intensità è cresciuta in modo esplosivo: da categoria 1 a 4 in sole sei ore, raggiungendo una potenza che non si vedeva dal 1999.

🌊 Raffiche di vento di 240 km/h e onde alte 5 metri: l'impatto con le coste del #Bangladesh è avvenuto ieri e si prevedono danni enormi.
In Bangladesh sono state evacuate preventivamente più di 2 milioni di persone (tra cui la vulnerabilissima popolazione dei rifugiati Rohingya del Myanmar) e oltre 430 mila in #India.

😡 Non accettiamo che ciò che ora toccherà ai paesi attorno al Golfo del Bengala diventi una "nuova normalità" - perché la vecchia "normalità" era già una #crisi, causata dall'inazione di fronte ad impatti sempre più devastanti.
Sappiamo chi ha rubato il nostro #futuro. Ma non lasceremo più passare in silenzio questo furto.
Come il ciclone, la nostra #protesta si intensificherà esplosivamente.

🔥 Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no!

ℹ️ Fonti e approfondimenti:

Il superciclone Amphan sferza India e Bangladesh. Evacuazione record (e surreale) di 2,6 milioni di persone
Amphan e la stretta relazione tra super-cicloni e cambiamenti climatici
2020 North Indian Ocean cyclone season
Rohingya senza pace. Dopo il Covid, il superciclone Amphan

#ClimateJustice
#FridaysForFuture
#LikeACycloneWeStorm
🆘 SALVIAMO MANAUS - SOS AMAZZONIA!🌳

🚨L'anno scorso abbiamo marciato per le strade del mondo, segnalando l'emergenza climatica, denunciando un mondo in fiamme, dal Brasile alla Siberia, all'Australia.

🔴Abbiamo ascoltato le promesse di un mondo migliore e di una società sostenibile. Ma oggi la stessa Amazzonia sta tremando davanti all'arrivo di un altro tipo di focolaio.

🦠A Manaus è arrivata la pandemia. Capitale e cuore della foresta amazzonica, la città si trova in una zona remota, il suo sistema sanitario è crollato, e la curva dei casi di Covid-19 cresce inesorabile, oltre 100 morti al giorno.

🚑Le popolazioni indigene nel cuore della foresta amazzonica lanciano un appello e supplicano i paesi sviluppati, i cui sistemi sanitari hanno già potuto recuperare, di avere pietà, e aiutarli ad evitare la morte in massa della popolazione amazzonica. Occorono donazioni, attrezzature mediche, persone qualificate, volontari e attenzione.

Proprio in questi stessi giorni, la deforestazione in Amazzonia ha ripreso a un ritmo mai visto prima. Come tutti sanno, l'emergenza climatica è la più grande sfida della nostra generazione. Rischia di diventare la strada di non ritorno, verso l'estinzione della società in tutti i paesi, in tutti i continenti.

🔁Una morìa tra le comunità tradizionali in prima linea nella custodia e nella difesa della Foresta Amazzonica sarà una perdita con conseguenze globali.

🔜Più che mai, salviamo Manaus, salviamo l'Amazzonia: SOS Amazônia!

🆘Per donazioni:

- il fondo d'emergenza istituito dal COICA è l’Amazon Emergency Fund

- il fondo Covid-19 di AIKAX per la comunità Kuikuro

- anche MSF è attivo localmente

#SOSAmazônia
#FridayForFuture
#ClimateJustice
#TreatEveryCrisis
🌍 Dal Sudan al Mali: le guerre climatiche si stanno scatenando nel #Sahel 🌍

💥 Le violenze scoppiate in #Darfur dall’inizio degli anni 2000 hanno causato la morte di 300.000 persone, un vero e proprio genocidio (dati dall'#ONU). Queste violenze hanno rivelato la presenza di un conflitto più ampio che sta diventando sempre più urgente ben oltre i confini del Sudan: un conflitto transnazionale tra comunità di #pastori nomadi, che cercano spazio per i pascoli, e agricoltori legati alla terra.

☀️ Secondo molti analisti, il conflitto è riconducibile al noto fenomeno della #desertificazione, cioè l’invasione del deserto nello spazio sempre più ristretto usato dai pastori. Essi sono costretti ad entrare in conflitto con gli agricoltori per avere le risorse per vivere. In Africa Occidentale e nel Sahel non esistono meccanismi che possano proteggere le persone, sia i pastori che gli agricoltori, dagli effetti sempre più devastanti della siccità.

🚫 Molti di questi stessi conflitti, benché radicati in tensioni e competizioni presenti da molto tempo, sono stati letti dall'Occidente solo come questioni di "sicurezza" politica o militare. E queste ostilità di lunga data, causate dallo scarseggiare delle risorse, vengono militarizzate sia dai gruppi armati che dai governi, e oltrepassano i confini.

👥 Ma questa narrazione sul conflitto, incentrata solo sulla "sicurezza", spesso ritrae i pastori come aggressori. Ma anche se vengono incolpati per i soprusi, anche loro sono vittime di insicurezza sociale ed economica: quando le violenze impediscono ai pastori di raggiungere i luoghi adatti per il pascolo, i governi non riservano loro alcun tipo di garanzia, nonostante questo settore costituisca il 40% dell’economia agricola del Sahel.

♻️ Ancora una volta, una sola verità vale su ogni continente: non vi sarà risposta all'altezza della crisi climatica se questa non sarà improntata alla giustizia climatica. Nei conflitti, perdiamo tutti. Il diritto al #FUTURO o sarà comune a tutti, o non ci sarà!

#AfricaDay #AfricanLivesMatter
#FridaysForFuture #ClimateJustice

Fonte "Dal Sudan al Mali, come le guerre climatiche si stanno scatenando nel Sahel" di Kaamil Ahmed, traduzione di Eleonora Diamanti@MeltingPot
(immagine L. Tato / AFP)
🔥 Come si legano la lotta per la #GiustiziaClimatica e la lotta per la #GiustiziaDiGenere?

📹 Scoprilo insieme a noi nel #Webinar4Future in onda domani alle 21.00 sui canali YouTube di FFF Italia!

🔊 Ne parliamo con:

Angela Balzano, docente all'Università di Bologna del master GEMMA in Women and Law. Dal 2016 è coordinatrice del modulo scienze del master universitario in Studi e politiche di genere organizzato dall’Università Roma Tre

Federica Giardini, docente di Filosofia politica all'Università Roma Tre. Ha lavorato sulla relazione corporea tra filosofia e psicoanalisi, sulle genealogie femministe a partire dal pensiero della differenza e sui beni comuni; così come tratta di intersezione dell’economia politica e delle politiche della natura.

Miriam Tola, docente alla John Cabot University di Roma e alla Northeastern University di Boston. La sua ricerca intreccia studi femministi, postcoloniali, ecologia politica e cultura visual.

🌏 Domani è venerdì e saremo anche in piazza! Unisciti al gruppo di #FridaysForFuture più vicino, contattali per sapere cosa hanno in programma 👉🏼 https://fffutu.re/mappa
Niente vicino a te? Inizia tu a manifestare davanti al comune, o partecipa al #DigitalStrike: scattati una foto, postala sui social con gli hashtag:
#ClimateStrikeOnline
#DigitalStrike
#GiustiziaClimatica
#GiustiziaDiGenere
#ClimateJustice

💥 A domani!
++ BULLISMO E CYBERBULLISMO VERSO LE ATTIVISTE E GLI ATTIVISTI ++

Non è la prima volta e non sarà l'ultima: una ragazza è stata colpita da odio e insulti online.
Vogliamo dire a lei, come a tutte le attiviste e gli attivisti che sono vittime di bullismo online e di odio, che il movimento vi è vicino.

E' impensabile e ingiusto che ragazze e ragazzi vengano presi di mira perchè stanno lottando per la #GiustiziaClimatica e per evitare il collasso climatico. Perché si fanno carico di una lotta in cui sono fin troppo assenti gli adulti, e lo stanno facendo anche per chi, davanti alla crisi climatica, volta la testa dall'altra parte!

Avendo a cuore ognuno ed ognuna degli attivisti, da poco tempo abbiamo inziato un percorso con Psycologists for Future, un gruppo di psicologi che si è unito alla lotta alla #CrisiClimatica, mettendo in campo anche le proprie conoscenze.
Non siamo soli!

#StopCyberbullismo
#ClimateJustice
#FridaysForFuture
🎶Dobbiamo raccogliere i pezzi⠀
Rimetterli insieme⠀
Sta a noi se vogliamo rendere il mondo un posto migliore🎶

...⠀

Unitevi a noi il #25settembre per la Giornata Globale di Azione per il clima!⠀
In Italia molte città organizzeranno delle azioni.⠀

📣 Il #9ottobre scendi in piazza per lo Sciopero nazionale per il Clima!⠀

Sei emozionato? Noi sì!
🗺 Non dimenticate di registrare le vostre azioni online e offline sulla mappa mondiale http://fridaysforfuture.org/register e sulla mappa italiana 🇮🇹 -> QUI

#longforgottenroad #pickupthepieces #globalclimateaction2020
#fridaysforfuture #extinctionrebellion #ecoactionfamilies #schoolstrike4climate #ecocidelaw #stopecocide #tellthetruth #climateemergency #fightclimateinjustice #wewanttolive #climatejustice #climateanthem #musicdeclaresemergency
📣 Manca sempre meno al 9 ottobre! Sarà un #ClimateStrike diverso dal solito, ma la nostra consapevolezza e rabbia sono sempre più grandi.

🔥 Le foreste stanno bruciando

🧊 I ghiacciai sulle montagne si stanno fondendo

💧 L'acqua dei fiumi diventa sempre più scarsa

☀️ Intere regioni del nostro paese sono a rischio desertificazione

👨‍👩‍👧‍👧 Milioni di persone devono abbandonare la loro casa

🌎 Non possiamo più chiudere gli occhi: fai sentire la tua voce contro le ingiustizie climatiche il #9ottobre IN TUTTA ITALIA! C'è in gioco il nostro futuro!

#climatestrike
#climatejustice
#fridaysforfuture
⚠️- SETTE giorni al CLIMATE STRIKE Italiano⚠️

👉🏼 Invitate i vostri amici e conoscenti!!

💪🏻 Ci vediamo nelle strade! - Rispettando le norme anti Covid! 😷


#fridaysforfuture #fridaysforfutureitalia #climatejustice #climatemergency #climatecrisis #globalwarming #climatestrike
- SEI giorni al CLIMATE STRIKE Italiano ⌛️

🔥 Le persone al potere parlano e fanno promesse, le persone muoiono a causa delle alluvioni e bombe d'acqua sempre più forti, perdono il lavoro per la siccità o per i profitti di pochi.

💪🏿 Ci vediamo nelle strade il #9ottobre! - Rispettando le norme anti Covid! 😷
Contatta il gruppo di fridays for future della tua città per sapere cosa verrà organizzato!

#fridaysforfuture #fridaysforfutureitalia #climatejustice #climatemergency #climatecrisis #climatestrike
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🚀ALLE H.11 INIZIA LA DIRETTA!

Per conoscere i MAPA oggi andiamo in MALI..

Dalle ore 11.00 su fridaysforfutureitalia.it/live parliamo con l'attivista dal Mali Fousseny Traore, gli chiederemo cosa significa vivere in uno dei Paesi più colpiti dalla crisi climatica ed essere attivisti in un paese in cui è difficile anche solo manifestare.

Parleremo di questo e di altro, perchè le voci delle persone dalle zone più colpite dalla crisi climatica vengono fatte tacere troppo spesso.

C'è spazio anche per domande.

#mapa
#climatejustice
#giustiziaclimatica
#Mali
👉Le persone sfollate nel mondo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici rischiano di diventare oltre un miliardo entro il 2050.

⚠️ Nei prossimi 30 anni, se non daremo il via a una cooperazione globale, sarà sempre più difficile accedere al cibo e all’acqua. Di conseguenza aumenteranno i disordini civili, l'instabilità sociale e i conflitti. Gli impatti socio-politici ed economici non riguarderanno più solo i Paesi in via di sviluppo ma anche i Paesi occidentali "dove arriveranno i nuovi flussi migratori”, ha affermato Steve Killelea, fondatore dell’Istituto.

💧Riguardo all'acqua, secondo l’Ecological threat register, oggi nel mondo circa 2,6 miliardi di persone sono sottoposte a “stress idrico”, cioè hanno una limitata possibilità di accedere all’acqua potabile. Diventeranno 5,4 miliardi entro il 2040. Praticamente il doppio.

🚰 Nei prossimi 30 anni saranno soprattutto Libano, Singapore, Iraq e Israele a essere colpiti dalla scarsità di risorse idriche. “Questo provocherà ulteriori tensioni sui territori”, si legge proprio nel rapporto. Negli ultimi dieci anni il numero di conflitti legati all’acqua è già aumentato del 270% in tutto il mondo.

📈 Dall'analisi dell’Institute for Economics and Peace -IEP-, think tank internazionale autore dell’Ecological threat register, sistema di valutazione che analizza quanto e come un Paese sia sottoposto al rischio di disastri naturali.

Bisogna continuare ad informarsi e combattere questo tipo di ingiustizie con tutti i mezzi a nostra disposizione.

📝 Fonti qui

#giustiziaclimatica #climatejustice
#crisiclimatica
#fridaysforfuture
Il nucleare è la soluzione?
Non esiste UNA sola soluzione alla crisi climatica, ma essendo questa una crisi sistemica e profonda ha bisogno di tante soluzioni, non solamente di tipo tecnologico o energetico.

🧠Parlando di energia, è probabile avere idee diverse: non significa che alcune siano giuste e altre no. Va tenuto conto dei valori e priorità che hanno portato alla conclusione, ascoltare e capire le ragioni dell’altro sono passi per instaurare un clima sereno e poter proporre le proprie ragioni.

🧐Non stiamo analizzando una certa tecnologia etichettandola come “bella” o “brutta” ma vi proponiamo un ragionamento condiviso che porta a conclusioni ponderate.

⚠️Ovviamente un post non potrà mai essere completo ed esaustivo. È impossibile. Per approfondire vi invitiamo a:
- Leggere l'articolo sotto;
- Unirvi alle nostre call Sali a Bordo dove capita anche di confrontarsi su alcuni temi.

⌛️In ambito energetico, uno dei fattori più importanti (ma ovviamente non l’unico) per Fridays For Future è il TEMPO.
Se si vogliono scongiurare ulteriori crisi umanitarie e sofferenze su larga scala occorre tagliare una grossa fetta di emissioni nel minor tempo possibile, e dovremmo farlo anche in maniera “equa”.

Come, dove, quando e perché viene utilizzata una certa tecnologia dipende anche dalle condizioni politiche, sociali, territoriali di un determinato luogo. Sono fattori che influiscono sulla strategia di contrasto alla crisi climatica. In questo post, troverete la nostra risposta e non un giudizio sul nucleare.

👉🏽 Quello che chiediamo è di agire nel modo più rapido possibile per abbattere le emissioni climalteranti in un’ottica di Giustizia Climatica: mettere da parte un sistema interamente basato sul profitto, a discapito di diritti umani, futuro, ambiente e risorse con gli strumenti che già oggi sono disponibili.

Per approfondire clicca qua

#nuclear #energianucleare #fridaysforfuture #climatejustice #crisiclimatica