Fridays For Future • Italia
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D: Cosa chiede FFF?⠀

R: FU.TU.RO, ovvero:⠀

1️⃣FUori dal fossile: 0 netto di #emissioni a livello globale nel #2050 (e in Italia nel #2030), per restare entro i +1.5 gradi.⠀

2️⃣TUtti uniti, nessuno escluso: La #transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale secondo il principio della #giustizia #climatica.⠀

3️⃣ROmpiamo il silenzio, diamo voce alla #scienza che ci dice da anni qual è il #problema e quali strumenti servono per risolverlo. Ora spetta alla #politica il compito di #agire.⠀

#FUTURO
#FridaysForFuture
#FFFAQ
D: In che senso FFF si basa sulla Scienza?

R: I governi del mondo, firmando l'#AccordoDiParigi, si sono rimessi all'analisi e alla prognosi scientifica elaborata dall'#IPCC (Pannello intergovernativo sui cambiamenti climatici dell'ONU). FFF si basa sullo stesso schiacciante consenso della comunità scientifica, che da tempo descrive la grave #CrisiClimatica in cui ci troviamo, per fare pressione affinché i #governi e le #istituzioni onorino quegli accordi che già hanno preso, ma che sono sempre troppo a rischio di disattendere.🤝

📚FFF diffonde informazioni scientifiche accuratamente selezionate per accrescere la #consapevolezza di tutt* sulla crisi climatica. Ed esige che la #politica, nel suo esclusivo compito di trovare ed implementare le #soluzioni a questa #emergenza, si unisca ad #ascoltare quanto la Scienza dice e ha dimostrato da decenni.


#UnitiNelNomeDellaScienza
#UniteBehindTheScience
#FridaysForFuture
#FFFAQ
💪 Oltre MEZZO MILIONE di persone sono scese in piazza a #Madrid durante la "Marcia per il Clima"!⠀

🔴 La #COP25 che si sta svolgendo in questi giorni a Madrid è decisiva. I giovani di tutto il mondo chiedono che la #politica smetta di discutere a vuoto e cominci ad agire!⠀

🇪🇸 «No hay planeta B!» gridano le ragazze e i ragazzi spagnoli. Ci uniamo al loro grido di rabbia e di speranza! 🌍

#fridaysforfuture
#climatestrike
📣 LA CRISI CLIMATICA E #FFF IN COPERTINA SU L'ESPRESSO 🔥

🗞 All'interno del settimanale, uscito oggi in edicola, ci sono oltre 30 pagine di approfondimento dedicate alla #crisi #climatica - dalla #Cop25 alla situazione dell'India, dalla foresta amazzonica agli effetti del riscaldamento globale in #Italia, fino alle #letture consigliate per approfondire - il tutto corredato dalle foto di alcuni nostri #attivisti.⠀

💡 L'idea è stata fin da subito quella di raccontare, attraverso le #immagini, chi siamo e quanto impegno dedichiamo a questa lotta, mostrare che #Greta non è sola e che ci sono tantissimi altri ragazzi e ragazze - e non solo - pront* a metterci la faccia, a dedicarsi in prima persona alla lotta contro la crisi climatica. ⠀

Come ha scritto il sociologo Ulrich Beck, citato all'interno del numero, "le «generazioni del rischio globale» non dovranno semplicemente gestire un #cambiamento, ma vivere una metamorfosi la cui potenza è tale da sovvertire non un regime politico, bensì l'idea stessa di #politica e di #società"⠀

ℹ️ I mezzi di informazione hanno una grande #responsabilità nella lotta all'emergenza climatica: farne prendere #coscienza e denunciare l'inazione, perché finché ciò non avverrà sarà più difficile una reale presa di #consapevolezza, e quindi una reale spinta ad agire, da parte di tutti. Per fermare un'emergenza è necessario raccontarla.⠀

🌍 Change is coming, whether you like it or not. 🔥🔥🔥

#fridaysforfuture
#climatestrike
🌍 SCENDIAMO IN PIAZZA PER IL CLIMA! 🌍

Come vediamo lucidamente in questi giorni, la crisi climatica È GIÀ QUI. Gli #incendi stanno aumentando di intensità e durata; lo sanno bene migliaia di cittadini australiani, costretti ad abbandonare le loro case. #Uragani e #alluvioni sono sempre più frequenti, come testimoniano - da ultime - le foto delle città indonesiane sommerse dall'acqua. Le ondate di #calore battono ogni record, sfiorando i 20 GRADI in inverno in NORVEGIA!

🔥 Di fronte a tutto questo, la #politica non muove un dito.
Noi però non resteremo a guardare mentre il nostro FUTURO va in FIAMME! Nelle prossime settimane scenderemo in piazza per sostenere tutte le persone colpite dagli incendi australiani e chiedere che il governo di #ScottMorrison smetta di #tradire l'intera sua nazione, negando la crisi climatica.

🌍 Inoltre il #24Aprile parteciperemo al 5º SCIOPERO GLOBALE per il CLIMA, manifestando in oltre 100 città italiane e coinvolgendo MILIARDI di persone in tutto il mondo, decise a difendere il futuro loro e delle generazioni a venire! Segnatevi la data, non c'è più tempo da perdere!

📣 «We are unstoppable, another world is possible!»

#fridaysforfuture
#climatestrike
#abillionclimateactivists
#savethedate
#April24th
La crisi climatica e ambientale è la diretta conseguenza di un sistema produttivo che sfrutta le risorse naturali, animali, umane.

La ripartenza post coronavirus non dovrà essere un semplice ritorno alla normalità. Le conseguenze della #crisi climatica, già in atto, sfuggiranno al nostro controllo se non la affronteremo tempestivamente, elaborando e condividendo #strategie di breve e lungo termine.

Chiediamo alla #politica italiana di predisporre un piano di programmazione economica che affronti insieme la crisi economica e la crisi climatica.

Una drastica riduzione delle emissioni è necessaria ORA e non sarà possibile ottenerla senza un importante intervento #pubblico.


🌍 La campagna Ritorno Al Futuro, lanciata da Fridays For Future Italia e sottoscritta da scienziat_, espert_ ed associazioni, compie un anno.

Leggi tutte le proposte dal sito https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/

Grazie Francesco Palmiotto per le grafiche!

#ritornoalfuturo
Nonostante la nascita ufficiale di un ministero dedicato, in Italia la #transizione ecologica resta un tema molto sfuggente a un dibattito concreto.

Con “transizione ecologica” si intende la necessità di trasformare il sistema produttivo, muovendosi verso un modello sostenibile per l’ecosistema circostante. Se gli #obiettivi Ue di puntare alla carbon neutralità entro il 2050 sono inferiori rispetto a quelli stabiliti dalla comunità scientifica, che punta al 2030, restano comunque difficili da raggiungere per l’Italia, al quarto posto fra i Paesi europei per quantità di gas a effetto serra immessi nell’atmosfera. I principali settori responsabili dell'80% delle emissioni italiane sono i trasporti (24,4%), il settore residenziale (19,5%), le industrie energetiche (24,0%) e quelle manifatturiere (12,4%).

Ora, il Piano nazionale di ripresa e resilienza permetterà all’Italia di rimettere in moto la propria economia, ma in ambito ambientale il piano presentato dalla #politica dimostra quanto l’impegno non sia ancora sufficiente.

Nell'attuale documento, infatti, l’obiettivo di generazione di #energia da fonti rinnovabili è fermo al 30% entro il 2030, ancora in linea con il precedente Piano energia e clima, mentre gli investimenti restano ridotti, limitati all’agro-voltaico e all’eolico off-shore. In totale, la proposta di aumento della potenza di generazione di energia da rinnovabili si ferma a 4.2 GW in 5 anni, mentre per decarbonizzare più velocemente necessiteremmo di 6 GW annui.

Inoltre, è dato grande spazio al biometano, per sostenere la produzione da allevamenti intensivi, e al fossile, necessario alla filiera dell’idrogeno.
Sebbene ci siano investimenti nel trasporto #pubblico regionale, un’ampia quota dei fondi è destinata all'alta velocità, non prioritaria in un Paese in cui il 50% degli spostamenti avviene entro 50 km.
Analizzando le singole voci, si nota come la composizione dei trasporti sia fondamentale: per esempio, più della metà degli autobus sono previsti a metano.
Infine, i tagli drastici al piano di efficientamento energetico degli edifici e i pochi fondi destinati alla tutela del territorio e dell’acqua pubblica rendono tutti i settori sottofinanziati.

Post in collaborazione con @thevisioncom