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🤕 Cosa significa vivere in uno dei paesi più colpiti dalla #CrisiClimatica? E come ci si mobilita per la #GiustiziaClimatica?

🇵🇭 Domenica 6 dicembre alle 11.00 ne parleremo sui nostri canali con l'attivista filippino Jon Bonifacio di YACAP

Save the date!

#MAPA #FightClimateInjustice
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🚀ALLE H.11 INIZIA LA DIRETTA!

Per conoscere i MAPA oggi andiamo in MALI..

Dalle ore 11.00 su fridaysforfutureitalia.it/live parliamo con l'attivista dal Mali Fousseny Traore, gli chiederemo cosa significa vivere in uno dei Paesi più colpiti dalla crisi climatica ed essere attivisti in un paese in cui è difficile anche solo manifestare.

Parleremo di questo e di altro, perchè le voci delle persone dalle zone più colpite dalla crisi climatica vengono fatte tacere troppo spesso.

C'è spazio anche per domande.

#mapa
#climatejustice
#giustiziaclimatica
#Mali
👉Le persone sfollate nel mondo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici rischiano di diventare oltre un miliardo entro il 2050.

⚠️ Nei prossimi 30 anni, se non daremo il via a una cooperazione globale, sarà sempre più difficile accedere al cibo e all’acqua. Di conseguenza aumenteranno i disordini civili, l'instabilità sociale e i conflitti. Gli impatti socio-politici ed economici non riguarderanno più solo i Paesi in via di sviluppo ma anche i Paesi occidentali "dove arriveranno i nuovi flussi migratori”, ha affermato Steve Killelea, fondatore dell’Istituto.

💧Riguardo all'acqua, secondo l’Ecological threat register, oggi nel mondo circa 2,6 miliardi di persone sono sottoposte a “stress idrico”, cioè hanno una limitata possibilità di accedere all’acqua potabile. Diventeranno 5,4 miliardi entro il 2040. Praticamente il doppio.

🚰 Nei prossimi 30 anni saranno soprattutto Libano, Singapore, Iraq e Israele a essere colpiti dalla scarsità di risorse idriche. “Questo provocherà ulteriori tensioni sui territori”, si legge proprio nel rapporto. Negli ultimi dieci anni il numero di conflitti legati all’acqua è già aumentato del 270% in tutto il mondo.

📈 Dall'analisi dell’Institute for Economics and Peace -IEP-, think tank internazionale autore dell’Ecological threat register, sistema di valutazione che analizza quanto e come un Paese sia sottoposto al rischio di disastri naturali.

Bisogna continuare ad informarsi e combattere questo tipo di ingiustizie con tutti i mezzi a nostra disposizione.

📝 Fonti qui

#giustiziaclimatica #climatejustice
#crisiclimatica
#fridaysforfuture
🇪🇺 A dicembre 2020 è stato approvato un nuovo obiettivo comunitario di riduzione delle emissioni, nell'ottica del #GreenNewDeal europeo, e il parlamento ha votato per il taglio del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030.

Può sembrare un traguardo, ma non lo è affatto: l'Europa intende fare da capofila nella lotta alla crisi climatica, ma in questo modo non tiene in considerazione il principio di #GiustiziaClimatica.

‼️ Se davvero l'UE vuole essere all'altezza della sfida deve perseguire un TAGLIO di almeno l'80% delle emissioni al 2030 ed arrivare allo ZERO NETTO entro il 2035.

📝 Per chiedere questo all'UE firma l'iniziativa dei Cittadini Europei👉 qua
LA TRANSIZIONE CHE VOGLIAMO

💪 Ieri siamo sces* in piazza (offline e online) per chiedere al nuovo Governo Draghi di agire immediatamente e radicalmente per contrastare la #CrisiClimatica. A parole il nuovo Presidente del Consiglio ci fa ben sperare: «vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» è quanto ha dichiarato con il suo discorso al Senato.

🙅‍♀️ La scelta della sua squadra di Governo, però, va in tutt'altra direzione. A partire dal ministro Cingolani, messo a capo del nuovo e tanto atteso Ministero per la Transizione Ecologica, il cui passato non lascia intuire particolare esperienza in campo ecologico, né una particolare simpatia per le #rinnovabili, semmai più per il #GasFossile. Non ci rassicura nemmeno Giorgetti - le sue posizioni rasentano il negazionismo - allo Sviluppo Economico, ministero dove vengono prese decisioni che impattano moltissimo sul #clima.

Riusciranno i nostri eroi a non deluderci e a condurre l'Italia verso un futuro a #ZeroEmissioni?

🔥 Noi abbiamo le idee chiare sulla #transizione che vogliamo (e che trovate su https://ritornoalfuturo.org/): una transizione non solo tecnologica, ma che tenga conto dei nostri principi di #GiustiziaClimatica. Una transizione che dia una vera priorità all'ambiente e alle persone, e metta ai margini chi inquina speculando sulla nostro #futuro.

📣 BASTA SOLDI PUBBLICI A FONTI FOSSILI, ARMI E INDUSTRIE INQUINANTI. Unisciti a noi!
IL PERCORSO DI DOMANI 🔥 La #MarciaGlobale per la #GiustiziaClimatica è pronta a prendersi le strade della città!

Dopo il partecipatissimo #StudentStrike di oggi, ci vediamo domani alle ore 15:00 in Largo Cairoli.
Andremo ancora una volta verso il MiCo per far sentire ai potenti della terra la nostra voce.

Siamo la natura che si difende e ribella. Esigiamo una transizione ecologica giusta e radicale!

Facciamo girare 💚🌍💪🎯
Anteprima dal nuovo libro di Amitav Ghosh, il seguito al suo acclamato "La Grande Cecità": "Bruti - riflessioni sul falso mito dei silenti" - disponibile IN ESCLUSIVA sul sito di Fridays For Future Italia!

Una delle voci più profonde sulle implicazioni della giustizia climatica è anche uno dei maggiori scrittori di storie al passo con la nostra epoca. L'autore sarà in Italia per presentare il suo graphic novel "Jungle Nama", con appuntamenti a:

Roma — 15 nov, allo IED e al Piccolo Eliseo
• Venezia — 18 nov al M9
• Torino — 19 nov al Circolo dei Lettori
• Milano — 20 nov al Castello Sforzesco


Interventi di attivistə FFF in programma - venite ad ascoltarci!

#CrisiClimatica
#FridaysForFuture
#AmitavGhosh
#BooksForFuture
#GiustiziaClimatica
#COP27 sei appena finita e già ci manchi... o forse no 😁

Vedremo se le tue resteranno promesse o se finalmente ci daremo una mossa.

#PayUp #giustiziaclimatica #egitto #clima
FESTIVAL DELLA SOSTENIBILITÀ SPONSORIZZATO DA UNICREDIT?
No grazie.

A Napoli si sta tenendo in questi giorni il festival della sostenibilità Asvis ma le figure che partecipano e gli sponsor non sono affatto stati chiari su come si vuole raggiungere la giustizia climatica e sociale.

Il convegno era improntato sulle innovazioni nel sistema agroalimentare, ma contemporaneamente nulla è stato detto dell’impatto dell’industria zootecnica sul consumo di acqua, di suolo e sulle emissioni di metano.

Abbiamo deciso di interrompere il video registrato del ministro Lollobrigida perché ci sembra assurdo che un ministro che parla con un linguaggio denigrante e razzista possa immaginare il sistema alimentare del futuro.

Il compartimento zootecnico, il primo settore agricolo per emissioni di metano, è sempre trattato come una grande casta da proteggere quando invece l’Europa dovrebbe invesitire i fondi delle Politiche Agricole Comuni per indirizzare il compartimentò zootecnico verso un’alimentazione basata sull’utilizzo di vegetali.

Questa indifferenza non è solo distruttiva ma anche divisiva. Solo riconoscendo i privilegi accumulati tramite lo sfruttamento delle risorse e facendone a meno potremo invertire la rotta che il report e gli scienziati dell’IPCC ci urlano di non prendere.

Mobilitiamoci, perché è tutto ancora possibile, ma solo se lo vorremo noi!

#riprendiamociilfuturo
#giustiziaclimatica
#festivaldellasostenibilità

Post collab con : Fridays For Future Napoli