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🌍 Sciopero per il clima N.121 #FightFor1point5

🕯 5 anni fa i leader mondiali hanno approvato l'accordo di Parigi e hanno promesso di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C.
Questo obiettivo non è negoziabile, e non sta venendo rispettato!

Sempre più persone stanno firmando una promessa, lanciata da Fridays for Future: fare tutto il possibile per lottare per limitare il riscaldamento a +1,5 gradi C - quando già ora ci avviciniamo a +1.2.

Finora le misure economiche post-Covid italiane sono state tra le peggiori in Europa dal punto di vista climatico. Non possiamo sostenere progetti del passato, senza benefici sul territorio, ma vanno ridotte subito le nostre emissioni salvaguardando i posti di lavoro.

In tante città italiane siamo in piazza - in sicurezza e rispettando le norme Covid19 - per ricordare gli impegni presi a Parigi 5 anni fa, e mai rispettati.

E non ci fermeremo finchè non lo saranno.

Firmate la promessa QUI (https://fridaysforfuture.org/fightfor1point5/promise/) e condividetela sui vostri social con l’hashtag #FightFor1Point5


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📸 Ogni Venerdì partecipa alle azioni in piazza, o scattati una foto con un cartello e l'hashtag #scioperoperilclima e pubblicala sui social!
Venerdì prossimo pubblicheremo quella che ci colpirà di più!

⚡️Foto della settimana: Nandini Dixit
📣🌍 Oggi in molte piazze di Italia e del mondo!

🕯5 anni fa i leader mondiali hanno approvato l'accordo di Parigi e hanno promesso di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C.
Questo obiettivo non è negoziabile, e non sta venendo rispettato!

💪 Non ci fermeremo finché non sarà rispettato, garantendoci un futuro.

#FightFor1point5
📑Secondo il rapporto annuale del Climate Action Tracker, un gruppo di ricerca indipendente che dal 2009 segue i progressi dei 196 paesi che hanno firmato gli Accordi di Parigi, siamo ancora ai primi passi del processo di transizione necessario. Come sappiamo nessun paese del G20 è nemmeno vicino al primo obiettivo di tale accordo: mantenere l’aumento delle temperature sotto +1,5°C.

Ma quali sono gli Stati che sono in linea con il #ParisAgreement?

🇲🇦MAROCCO: la cui strategia energetica nazionale prevede di convertire il 42% della sua produzione di elettricità alle fonti rinnovabili entro il 2020, e il 52% entro il 2030. Già oggi è al 35%, grazie a progetti come il Noor Ouarzazate, il più grande impianto solare al mondo, che genera abbastanza elettricità per alimentare due città delle dimensioni di Marrakech.

🇬🇲GAMBIA: Il Gambia's Nationally Determined Contribution (NDC) mira a ridurre le emissioni del 2,4% entro il 2025 e, a condizione del sostegno finanziario internazionale, mira ad una riduzione del 55% entro il 2025. Come? Tramite l'utilizzo di tecnologie per l’energia sostenibile! Da qui al 2025 il Gambia produrrà in totale 170MW di energia sfruttando il sole!

Invece, a seguire, quei paesi che quanto meno rientrano in quella che il CAT definisce: politica di compatibilità per +2,0°C.

🇮🇳INDIA: che ha stabilito l’obiettivo di generare il 40% della sua potenza attraverso le energie rinnovabili entro il 2030. Visti i progressi potrebbe raggiungere l’obiettivo con anticipo.

🇨🇷COSTA RICA: che punta ad una produzione di elettricità rinnovabile al 100% entro il 2021. Nel 2018 ha generato il 98% della sua elettricità da fonti rinnovabili, principalmente energia idroelettrica, per il quarto anno consecutivo.

🤦‍♂️L'UE si piazza al 5° posto, quando per avanzamento tecnologico e disponibilità economiche dovrebbe ampiamente stare in testa. Questo perché la crisi climatica non sta venendo trattata ancora come tale!! I nostri politici si devono staccare dai vecchi paradigmi e abbandonare gli interessi ai soldi neri del petrolio.

📢Al nostro futuro serve una immediata presa di responsabilità. #ActNow!

💪Informati sulla Crisi Climatica e unisciti a noi per fare pressione, leggi di più sul nostro sito www.fridaysforfutureitalia.it

#FightFor1Point5
#FridaysforfutureItalia

📝Fonti

CTA: https://climateactiontracker.org/
Marocco: https://climateactiontracker.org/countries/morocco/
Gambia: https://climateactiontracker.org/countries/gambia/
India: https://climateactiontracker.org/countries/india/
Costa Rica: https://climateactiontracker.org/countries/costa-rica/
ONDATE DI CALORE.... OCEANICHE!

♨️ Avete presente le ondate di calore che sempre più spesso viviamo nelle nostre città, e che già oggi causano moltissime morti, soprattutto tra i più anziani?
Ebbene, così come sulla terraferma, anche nell'oceano si verifica lo stesso fenomeno - e la causa della sua frequenza anomala è sempre la stessa: la crisi climatica!

🌊 Si parla di ondate di calore marine quando le temperature dell'acqua aumentano in maniera estrema per almeno 5 giorni consecutivi.

Acque più calde rafforzano, per esempio, gli uragani e le tempeste - che già sono resi più frequenti dalla crisi climatica.

Questi eventi improvvisi possono avere effetti devastanti anche sull'ecosistema marino: dallo spostamento di grandi gruppi di pesci verso altre zone dell'oceano, al collasso delle foreste di laminarie, allo sbiancamento dei coralli, fino ad eventi di mortalità di massa degli uccelli marini.

🌡 E come ci si potrebbe aspettare, anche le ondate di calore marine sono sempre più frequenti, e si stima che se il surriscaldamento globale continuerà ai ritmi attuali, presto i periodi di riscaldamento estremo arriveranno a durare quasi per tutto l'anno, con conseguenze catastrofiche.

🛡 Gli oceani ci hanno protetto finora, assorbendo calore e CO2. Ma ora sono al limite della loro capacità, e fenomeni come l'innalzamento, il riscaldamento e l'acidificazione si ripercuoteranno con violenza su di noi.

Non abbiamo alternativa: dobbiamo fermare questo disastro prima che sia troppo tardi!

📝 Fonte qui

#FightFor1Point5
#fridaysforfutureitalia
#crisiclimatica
🎆 CAPODANNO COL BOTTO 🎆

🛢 La produzione energetica mondiale dipende dalle fonti fossili per più dell'80%, per il 33% dal #petrolio, che è causa di inquinamento e miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno.

Il petrolio è all'origine di molti prodotti: carburante, plastica, asfalto, cosmetici, inchiostri, cera, fertilizzanti... alcuni sono molto utili, ma a questo ritmo ce lo ritroviamo ovunque. E allora? Beviamocelo anche! 🥂

No, non per davvero!

☕️ Prepara del tè o caffè (o una bevanda scura) in un bicchiere

A mezzanotte brindiamo all'anno nuovo con il "petrolio"!

‼️ Posta una foto o un video del #brindisi sui social, scrivendo "Nel 2021 che vorrei..." e il tuo più grande desiderio contro la crisi climatica.

Tagga 3 amic* invitandol* a fare lo stesso, non dimenticarti di taggare Fridays for Future Italia e il tuo gruppo locale.

🍾 Brindiamo al nuovo #anno, finalmente abbiamo risolto la crisi climatica e il petrolio è solo un brutto ricordo!

Ah.... non lo è?

#MerryCrisis #HappyNewFear #OilChallenge #Capodanno2020 #FightFor1Point5 #NonFossilizziamoci
🇺🇸 Il futuro presidente degli Stati Uniti ha annunciato la squadra che dovrebbe occuparsi di clima e politiche ambientali nei prossimi quattro anni di presidenza. Ha dichiarato che “non c’è tempo da perdere” e la sua amministrazione farà il possibile per implementare piani di riduzione delle emissioni promuovendo allo stesso tempo il rilancio dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro.

● Una delle figure di spicco del team sarà Gina McCarthy, che è stata a capo dell’EPA (Environmental Protection Agency) durante il secondo mandato di Obama.

● L’Agenzia di protezione ambientale sarà ora presieduta da Michael Regan, ex segretario del dipartimento per la qualità ambientale della North Carolina.

Deb Haaland, rappresentante del New Mexico al Congresso, ricoprirà il ruolo di segretario dell’Interno, che si occupa – tra le altre cose – di risorse naturali, parchi nazionali, patrimoni forestali e riserve.

● L’avvocata specializzata in diritto ambientale Brenda Mallory, presiederà invece il Consiglio di qualità ambientale (Council on Environmental Quality).

● L’attuale segretario aggiunto di New York per l’ambiente e l’energia, Ali Zaidi, sarà il vicesegretario nazionale per il clima (deputy national climate adviser).

● Infine, John Kerry (ex segretario di Stato), sarà l’inviato speciale negli appuntamenti di carattere internazionale riguardanti l’ambito climatico.

‼️ Le loro scelte avranno un impatto incredibile sul clima e sull'impegno del resto del mondo, considerata l'importanza politica ed economica degli USA. Ma c’è il rischio che la crisi climatica venga inquadrata dall’amministrazione Biden solo come una questione di sicurezza nazionale, e non come una grande crisi globale, che per essere risolta ha bisogno della cooperazione di tutti i paesi e - soprattutto - di un cambiamento profondo nel sistema che l'ha provocata.

📣 Non possiamo abbassare la guardia: le premesse sono incoraggianti, ma non ci fermeremo finché non saremo certi che la crisi climatica non verrà risolta attraverso l'unica possibile via - quella della giustizia climatica.

#fightfor1point5
#fridaysforfuture

📝 fonti:
https://www.nytimes.com/2020/12/19/climate/biden-climate-team.html
https://www.ilpost.it/2020/12/20/joe-biden-nomine-clima/
🌍 Sciopero per il clima N.125 #FightFor1point5

👥 Da oltre 50 anni i potenti del mondo si riuniscono e discutono e ridiscutono dell'importanza di agire per fermare il surriscaldamento globale. Sono stati siglati accordi mondiali, come il famoso #ProtocolloDiKyoto e quello che sembrava davvero risolutivo: l'#AccordoDiParigi, dove i leader mondiali hanno promesso di mantenere l'aumento della temperatura media terrestre a 1.5 °C.

Purtroppo fino ad ora ogni promessa è stata disattesa e la concentrazione di CO2 in atmosfera continua ad aumentare, con il suo ultimo record raggiunto lo scorso maggio.

Non abbiamo più tempo da perdere!

Rimane a noi di attivarci per pretendere dalle istituzioni - a tutti i livelli - un'azione rapida e concreta per azzerare ORA le emissioni di CO2.

🌱 Abbiamo sottoscritto una promessa e noi la manterremo: fare tutto il possibile per limitare il riscaldamento a 1.5 °C (già ora ci avviciniamo a +1.2 °C) 👉🏼 la trovi qui

📸 Ogni Venerdì partecipa alle azioni in piazza, o scattati una foto con un cartello e l'hashtag #scioperoperilclima e pubblicala sui social!
Venerdì prossimo pubblicheremo quella che ci colpirà di più!

⚡️ Foto della settimana: "Bla Bla Act Now - Firenze" di Meo
"NON TOCCATE IL PERMAFROST O SO' GUAI" (cit. comunità scientifica)

Nel 2016, 22 persone si sono ammalate di antrace a causa di una carcassa di renna malata che si è scongelata dopo 75 anni.

Il permafrost è un freezer di ghiaccio, terra, rocce, virus e carbonio... Lasciamolo lì! Invece a causa del surriscaldamento globale si sta squagliando: si aprono crateri, crollano scogliere e ghiacciai, fuoriesce il metano intrappolato in bolle al suo interno, e tutto ciò alimenta la crisi climatica.

Gli scienziati hanno avvisato che non possono prevedere gli effetti che avrà la sua degradazione (ma le premesse sono poco rassicuranti 💩). Ciò che li preoccupa molto è che essa innesca un “feedback loop”, una sorta di circolo vizioso che si autoalimenta: più CO2 e metano vengono rilasciati nell’atmosfera a causa della fusione del ghiaccio, più l’atmosfera si riscalda. Più l’atmosfera si riscalda, più il ghiaccio fonde. E così da capo.

Quindi. Azzeriamo le emissioni di CO2, basta sussidi ai combustibili fossili, ascoltiamo la scienza (e la coscienza) e affrontiamo l'emergenza climatica ORA.

Fonte: articolo di Stella Levantesi
#FightFor1point5
#RitornoAlFuturo
#NonFossilizziamoci

Credits: @alterales

Per approfondire:
Sito del CNR
In questi giorni moltissimi attivisti e attiviste sono sces_ nelle piazze di tutto il mondo per chiedere a gran voce di chiudere il dannosissimo accordo tra l'UE e i paesi dell'America latina.

Non possiamo più accettare che il commercio internazionale si basi su produzioni che devastano gli ecosistemi e bruciano le foreste, soprattutto quella dell'Amazzonia.

⛔️Noi diciamo #NO al trattato #EUMercosur! Chiedi anche tu alle istituzioni di prendere una decisa posizione in merito: #SayNoEUMercosur

In foto: Torino, Milano, Roma, Bruxelles

#fridaysforfuture #climateactionow #faceclimateemergeny #fightfor1point5
🗣 Rinnovabili Endgame - la top 10 dei casi più assurdi di energie rinnovabili bloccate in Italia

Abbiamo bisogno di installare nuova potenza rinnovabile per sostituire al più presto le fonti fossili in Italia. Eppure, negli ultimi anni le aste per le rinnovabili vanno deserte, l'installazione di nuovi impianti è incredibilmente lenta.

Dalle 17 alle 18, un'ora per capire alcuni dei casi più assurdi bloccati, e cosa fare.

👉🏽Segui la diretta sulla nostra pagina Facebook oggi, giovedì 24 giugno h.17 (o su questa piattaforma)

📣 Partecipano: Katiuscia Eroe, resp. energia Legambiente ; Giovanni Mori, portavoce nazionale FFF; Lorenzo Mancini, Legambiente Emilia Romagna; Andrea Turco, giornalista ambientale
Vanessa Rosano, Legambiente Sicilia (da confermare); Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente



#FightFor1point5
#NoMoreEmptyPromises
#BastaFalsePromesse