+++ BREAKING NEWS! +++
‼️ In questi ultimi mesi, decine di #imprese di tutto il mondo hanno deciso di sfruttare l'attenzione per la Crisi Climatica generata da FFF e dai vari movimenti ecologisti attuando spregiudicate operazioni di #marketing, volte a descrivere le suddette aziende come "campioni di sostenibilità" e "leader nella transizione green". Recentemente però questa pratica - tecnicamente chiamata "#greenwashing" - ha raggiunto livelli VERGOGNOSI.
🌍 È inaccettabile che persino un'impresa che opera da decenni nell'industria #petrolifera, che figura al 30° posto nella classifica MONDIALE dei maggiori #emettitori di CO2, si permetta di farsi pubblicità puntando sul rispetto dell'ambiente. È inaccettabile che una #MULTINAZIONALE dei combustibili fossili continui a scaricare la colpa della crisi climatica sui singoli cittadini, quando il 71% delle emissioni mondiali è attribuibile a sole 100 aziende! Nonostante questo, però, #giornali e riviste sono pieni di annunci pubblicitari di #ENI, in cui viene esaltata la #SOSTENIBILITÀ del suo business!
⚠️ Un business - quello di ENI - che:
❌ ESTRAE 1.9 MILIONI di barili di petrolio al giorno
❌ INVESTE 7 miliardi di euro all'anno nelle fonti fossili
❌ INVESTE meno dell1% del totale nelle rinnovabili
❌ EMETTE 43 MILIONI di tonnellate di CO2 all'anno
📣 Noi non ci stiamo! Domani saremo in piazza in tutta Italia per smascherare il #greenwashing di ENI. Hanno già aderito oltre 20 #città da nord a sud! Vuoi partecipare alla #manifestazione? A breve pubblicheremo la mappa dei presidi, Stay tuned!
#StopGreenwashing #ENIClimateKiller
📝 Fonti:
• Campagna greenwashing ENI:
https://bit.ly/2RDZZmg
• Report Climate Accountability (100 aziende): https://bit.ly/2RiD54Q
• Grafico con ENI al 30° posto: https://climateaccountability.org/pdf/SumRankingTo2017.pdf
‼️ In questi ultimi mesi, decine di #imprese di tutto il mondo hanno deciso di sfruttare l'attenzione per la Crisi Climatica generata da FFF e dai vari movimenti ecologisti attuando spregiudicate operazioni di #marketing, volte a descrivere le suddette aziende come "campioni di sostenibilità" e "leader nella transizione green". Recentemente però questa pratica - tecnicamente chiamata "#greenwashing" - ha raggiunto livelli VERGOGNOSI.
🌍 È inaccettabile che persino un'impresa che opera da decenni nell'industria #petrolifera, che figura al 30° posto nella classifica MONDIALE dei maggiori #emettitori di CO2, si permetta di farsi pubblicità puntando sul rispetto dell'ambiente. È inaccettabile che una #MULTINAZIONALE dei combustibili fossili continui a scaricare la colpa della crisi climatica sui singoli cittadini, quando il 71% delle emissioni mondiali è attribuibile a sole 100 aziende! Nonostante questo, però, #giornali e riviste sono pieni di annunci pubblicitari di #ENI, in cui viene esaltata la #SOSTENIBILITÀ del suo business!
⚠️ Un business - quello di ENI - che:
❌ ESTRAE 1.9 MILIONI di barili di petrolio al giorno
❌ INVESTE 7 miliardi di euro all'anno nelle fonti fossili
❌ INVESTE meno dell1% del totale nelle rinnovabili
❌ EMETTE 43 MILIONI di tonnellate di CO2 all'anno
📣 Noi non ci stiamo! Domani saremo in piazza in tutta Italia per smascherare il #greenwashing di ENI. Hanno già aderito oltre 20 #città da nord a sud! Vuoi partecipare alla #manifestazione? A breve pubblicheremo la mappa dei presidi, Stay tuned!
#StopGreenwashing #ENIClimateKiller
📝 Fonti:
• Campagna greenwashing ENI:
https://bit.ly/2RDZZmg
• Report Climate Accountability (100 aziende): https://bit.ly/2RiD54Q
• Grafico con ENI al 30° posto: https://climateaccountability.org/pdf/SumRankingTo2017.pdf
Eni
Eni: parte la nuova campagna “Eni +1”
🔥 GREENWASHING? NO, GREEN FACTS!⠀
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📣 Questo è ciò che i nostri attivisti hanno chiesto oggi a gran voce, in oltre 25 città!⠀
⠀
❌ Davanti ai comportamenti predatori che #Eni porta avanti ormai da decenni, ai danni di intere popolazioni e dell'unica Terra a disposizione, la nostra protesta è stata ancora una volta forte, consapevole, determinata. Viviamo una situazione di #crisi senza precedenti, che necessita cambiamenti rapidi e radicali a tutti i livelli, a cui ENI pare essere totalmente disinteressata. Tutto ciò non è accettabile!⠀
⠀
🎬 Sulle testate giornalistiche, nelle pubblicità televisive o sopra i cartelloni delle nostre città, siamo inondati di informazioni menzognere e ingannevoli, che vorrebbero presentare l'azienda #petrolifera come leader della "transizione verde": la verità è ben diversa, e oggi le nostre piazze l'hanno raccontata.⠀
⠀
🚨 Perché le #devastazioni causate da ENI (inquinamento, gas flaring, rilascio di sostanze tossiche, migrazioni forzate e sfruttamento dei territori nazionali ed esteri, per citarne solo alcune) non possono - e non devono! - essere cancellate da due pennellate di incoerenza verde in TV!⠀
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🌍 Godiamoci allora le immagini più belle dei nostri presidi odierni!⠀
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#ENIClimateKiller⠀
#StopGreenwashing
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📣 Questo è ciò che i nostri attivisti hanno chiesto oggi a gran voce, in oltre 25 città!⠀
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❌ Davanti ai comportamenti predatori che #Eni porta avanti ormai da decenni, ai danni di intere popolazioni e dell'unica Terra a disposizione, la nostra protesta è stata ancora una volta forte, consapevole, determinata. Viviamo una situazione di #crisi senza precedenti, che necessita cambiamenti rapidi e radicali a tutti i livelli, a cui ENI pare essere totalmente disinteressata. Tutto ciò non è accettabile!⠀
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🎬 Sulle testate giornalistiche, nelle pubblicità televisive o sopra i cartelloni delle nostre città, siamo inondati di informazioni menzognere e ingannevoli, che vorrebbero presentare l'azienda #petrolifera come leader della "transizione verde": la verità è ben diversa, e oggi le nostre piazze l'hanno raccontata.⠀
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🚨 Perché le #devastazioni causate da ENI (inquinamento, gas flaring, rilascio di sostanze tossiche, migrazioni forzate e sfruttamento dei territori nazionali ed esteri, per citarne solo alcune) non possono - e non devono! - essere cancellate da due pennellate di incoerenza verde in TV!⠀
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🌍 Godiamoci allora le immagini più belle dei nostri presidi odierni!⠀
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#ENIClimateKiller⠀
#StopGreenwashing
✅ Oggi gli attivisti di #FridaysForFutureNapoli sono stati al Liceo Umberto I di Napoli per contestare la vergognosa iniziativa di #ENI e della ANP che si è tenuta all'interno del noto liceo napoletano.
🗣 «È inimmaginabile che le ore di 'educazione ambientale' volute dall'ex ministro Fioramonti vengano condotte dagli operatori dell'ottava azienda più inquinante al mondo. #ENI è da sempre un nemico climatico ed ambientale che adesso sta provando a 'dipingersi di verde', ma noi non ci facciamo ingannare» dicono gli attivisti.
📣 Hanno partecipato al presidio anche Luca Saltalamacchia (avvocato ambientalista), Monica Capo (in rappresentanza dei Teachers For Future Campania), Ilenia Iengo (dottoranda in ecologia politica femminista presso l'università autonoma di Barcellona) e Roberto Braibanti (esperto in comunicazione).
🌍 Il #24Aprile torneremo nelle piazze di tutto il pianeta per chiedere ancora una volta giustizia climatica e ambientale, per riprenderci il futuro che decenni di politiche scellerate ci hanno rubato!
Non permetteremo né ad Eni né a nessun'altro inquinatore di entrare nei luoghi della nostra formazione!
Combatti anche tu per il tuo futuro, join us!
#fridaysforfuture
🗣 «È inimmaginabile che le ore di 'educazione ambientale' volute dall'ex ministro Fioramonti vengano condotte dagli operatori dell'ottava azienda più inquinante al mondo. #ENI è da sempre un nemico climatico ed ambientale che adesso sta provando a 'dipingersi di verde', ma noi non ci facciamo ingannare» dicono gli attivisti.
📣 Hanno partecipato al presidio anche Luca Saltalamacchia (avvocato ambientalista), Monica Capo (in rappresentanza dei Teachers For Future Campania), Ilenia Iengo (dottoranda in ecologia politica femminista presso l'università autonoma di Barcellona) e Roberto Braibanti (esperto in comunicazione).
🌍 Il #24Aprile torneremo nelle piazze di tutto il pianeta per chiedere ancora una volta giustizia climatica e ambientale, per riprenderci il futuro che decenni di politiche scellerate ci hanno rubato!
Non permetteremo né ad Eni né a nessun'altro inquinatore di entrare nei luoghi della nostra formazione!
Combatti anche tu per il tuo futuro, join us!
#fridaysforfuture
⚠️ Spesso ci viene ricordato che riconvertire un'azienda - figurarsi un'economia! - per renderla '#sostenibile' è praticamente impossibile. Ma è davvero così? ⠀
⠀
❌ I dati ci dicono di no. Spesso è solo un alibi. Perché quando c'è la volontà, ci si riesce. Persino una #multinazionale come Erg, che dalla sua nascita ha sempre lavorato nel settore dei combustibili fossili, è riuscita a cambiare rotta.⠀
⠀
⌛ ERG nasce nel 1938 con l'obiettivo di occuparsi del "commercio di prodotti derivati dalla lavorazione del #petrolio e del catrame". Continua a svolgere questa attività fino ai primi anni 2000, quando decide di puntare sul mercato emergente delle #rinnovabili.⠀
⠀
💼 Nel 2008 comincia a vendere i suoi #asset nel settore dei combustibili fossili: il valore delle cessioni - nel corso degli anni - arriva a circa 3.3 miliardi di euro. Dal 2017 è un'azienda 100% rinnovabile.⠀
⠀
♻️ Cambiare è quindi possibile: ERG è riuscita a diventare la prima azienda italiana nella produzione di energia #eolica, ma in giro per il mondo i casi simili sono in costante aumento (basta vedere, ad esempio, la danese Ørsted).⠀
⠀
⛔ Purtroppo, sono altrettante le imprese che non hanno alcuna intenzione di fare la loro parte nella lotta alla crisi climatica: in Italia giganteggia il caso di #ENI, la 30ª azienda più inquinante al mondo, che ha in progetto di aprire 140 nuovi pozzi di petrolio entro il 2022!⠀
⠀
🔜 Siamo scesi in piazza negli scorsi mesi per opporci a questi comportamenti criminali, e continueremo in futuro a farlo! Non permetteremo a NESSUNO di lucrare sul nostro futuro. "Il cambiamento sta arrivando, che piaccia o no!"⠀
⠀
#fridaysforfuture⠀
⠀
📌 Fonti:⠀
⠀
• Valori.it⠀
https://valori.it/erg-transizione-fossile-rinnovabili/⠀
⠀
• Lifegate⠀
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/intervista-edoardo-garrone-erg-da-oil-a-rinnovabili⠀
⠀
• Greenreport⠀
http://www.greenreport.it/news/economia-ecologica/big-del-petrolio-numero-1-nelleolico-la-transizione-possibile-anche-italia/
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❌ I dati ci dicono di no. Spesso è solo un alibi. Perché quando c'è la volontà, ci si riesce. Persino una #multinazionale come Erg, che dalla sua nascita ha sempre lavorato nel settore dei combustibili fossili, è riuscita a cambiare rotta.⠀
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⌛ ERG nasce nel 1938 con l'obiettivo di occuparsi del "commercio di prodotti derivati dalla lavorazione del #petrolio e del catrame". Continua a svolgere questa attività fino ai primi anni 2000, quando decide di puntare sul mercato emergente delle #rinnovabili.⠀
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💼 Nel 2008 comincia a vendere i suoi #asset nel settore dei combustibili fossili: il valore delle cessioni - nel corso degli anni - arriva a circa 3.3 miliardi di euro. Dal 2017 è un'azienda 100% rinnovabile.⠀
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♻️ Cambiare è quindi possibile: ERG è riuscita a diventare la prima azienda italiana nella produzione di energia #eolica, ma in giro per il mondo i casi simili sono in costante aumento (basta vedere, ad esempio, la danese Ørsted).⠀
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⛔ Purtroppo, sono altrettante le imprese che non hanno alcuna intenzione di fare la loro parte nella lotta alla crisi climatica: in Italia giganteggia il caso di #ENI, la 30ª azienda più inquinante al mondo, che ha in progetto di aprire 140 nuovi pozzi di petrolio entro il 2022!⠀
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🔜 Siamo scesi in piazza negli scorsi mesi per opporci a questi comportamenti criminali, e continueremo in futuro a farlo! Non permetteremo a NESSUNO di lucrare sul nostro futuro. "Il cambiamento sta arrivando, che piaccia o no!"⠀
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#fridaysforfuture⠀
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📌 Fonti:⠀
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• Valori.it⠀
https://valori.it/erg-transizione-fossile-rinnovabili/⠀
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• Lifegate⠀
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/intervista-edoardo-garrone-erg-da-oil-a-rinnovabili⠀
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• Greenreport⠀
http://www.greenreport.it/news/economia-ecologica/big-del-petrolio-numero-1-nelleolico-la-transizione-possibile-anche-italia/
Media is too big
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Per superare una #crisi è necessario passare attraverso l'educazione e la formazione. Ma questa deve essere #indipendente, #libera da interessi di profitto e paradigmi dannosi per la salute di tutt*.
⚠️ #ENI deve uscire da scuole e università dove, invece, tiene master e insegna la sostenibilità ambientale ai professori, cercando così di ripulirsi un’immagine compromessa dalle devastazioni ambientali, dalla ricerca spietata di #profitto e dalla #corruzione.
Lo #statoitaliano dovrebbe provvedere al finanziamento dell’istruzione invece di sprecare criminosamente soldi in #eni, serve investire in una ricerca che sia realmente indipendente e alternativa a questo sistema
#ciavvelEni #ritornoalfuturo #actnow #peopleoverprofit #howdareyou #fridaysforfuture
⚠️ #ENI deve uscire da scuole e università dove, invece, tiene master e insegna la sostenibilità ambientale ai professori, cercando così di ripulirsi un’immagine compromessa dalle devastazioni ambientali, dalla ricerca spietata di #profitto e dalla #corruzione.
Lo #statoitaliano dovrebbe provvedere al finanziamento dell’istruzione invece di sprecare criminosamente soldi in #eni, serve investire in una ricerca che sia realmente indipendente e alternativa a questo sistema
#ciavvelEni #ritornoalfuturo #actnow #peopleoverprofit #howdareyou #fridaysforfuture
⚠️ Qual è l’ultima trovata di #ENI per continuare a guadagnare a scapito della salute delle persone e dei territori?
🔊 Ce lo dicono le attiviste e gli attivisti di #fridaysforfuture Pisa, Livorno, Carrara, Firenze con il coordinamento Rifiuti Zero e oltre 30 movimenti e associazioni: sabato scorso si sono mobilitati davanti alla raffineria di Stagno per opporsi alla costruzione di un nuovo gassificatore, da parte di Eni e con il lasciapassare della Regione Toscana.
«Stagno sopporta già la presenza di un impianto che produce ogni anno 5.2 megatonnellate di idrocarburi, con le conseguenti emissioni maleodoranti, #cancerogene e #climalteranti.
Vogliamo che nel 2020 nessuno sia ancora sottoposto al #ricatto salute-lavoro.
📣 Ci uniamo all’appello degli attivisti e delle attiviste che denunciano la ricaduta su un intero territorio di una politica energetica e di gestione dei rifiuti miope e devastatrice.
«L’idea di produrre metanolo con le plastiche non va in alcun modo nella direzione di una riduzione dei rifiuti e di una “economia circolare”, come invece proclamano ENI e Regione Toscana usando uno slogan del tutto ingannevole e fuorviante.
⚠️ La Regione Toscana ha dichiarato per prima in Italia l'#emergenzaclimatica. Che mantenga l'impegno preso, investendo piuttosto in un nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti e la bonifica del territorio.
🔥 #ciavvelEni, ma noi siamo l'antidoto!
🔊 Ce lo dicono le attiviste e gli attivisti di #fridaysforfuture Pisa, Livorno, Carrara, Firenze con il coordinamento Rifiuti Zero e oltre 30 movimenti e associazioni: sabato scorso si sono mobilitati davanti alla raffineria di Stagno per opporsi alla costruzione di un nuovo gassificatore, da parte di Eni e con il lasciapassare della Regione Toscana.
«Stagno sopporta già la presenza di un impianto che produce ogni anno 5.2 megatonnellate di idrocarburi, con le conseguenti emissioni maleodoranti, #cancerogene e #climalteranti.
Vogliamo che nel 2020 nessuno sia ancora sottoposto al #ricatto salute-lavoro.
📣 Ci uniamo all’appello degli attivisti e delle attiviste che denunciano la ricaduta su un intero territorio di una politica energetica e di gestione dei rifiuti miope e devastatrice.
«L’idea di produrre metanolo con le plastiche non va in alcun modo nella direzione di una riduzione dei rifiuti e di una “economia circolare”, come invece proclamano ENI e Regione Toscana usando uno slogan del tutto ingannevole e fuorviante.
⚠️ La Regione Toscana ha dichiarato per prima in Italia l'#emergenzaclimatica. Che mantenga l'impegno preso, investendo piuttosto in un nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti e la bonifica del territorio.
🔥 #ciavvelEni, ma noi siamo l'antidoto!
[ ... continua]Conte dice: “Dobbiamo dare una svolta alla società."
E come si fa a dare questa svolta se affidiamo la gestione di questi fondi ad una società (ENI) che non crede minimamente nella transizione visto che - citando i loro piani - punta ad avere l'85% di produzione di #GAS fossile al 2050?
Non solo ha dimostrato di non crederci, ma rischia di danneggiare gli interessi di tutti gli italiani:
- finanziando progetti per la cattura della CO2 (con 12 mld €), sconvenienti dal punto di vista economico e pure clamorosamente meno efficace rispetto alle ormai convenienti rinnovabili (come già altre aziende del fossile han fatto...)
- AUMENTANDO l'estrazione e la produzione di #gas e #petrolio, che al contrario delle rinnovabili dobbiamo importare sempre dall'estero, aumentando così la bolletta di tutti i cittadini
Il conflitto di interessi è grande quanto un giacimento, e non solo per #Descalzi, il manager di #ENI, ma anche per le altre società coinvolte: da #Snam a #Enel.
Il #NextGenerationEU deve avere solo un interesse: quello dei cittadini italiani e delle nuove generazioni, ossia #transizione ecologica ed energetica.
Questa è l'unica via per limitare la #CrisiClimatica e allo stesso tempo creare il TRIPLO dei posti di lavoro rispetto ai #CombustibiliFossili (cit. Stiglitz, premio Nobel per l'economia, Oxford, McKinsey, ...)
Ogni altra direzione danneggerà il nostro #futuro.
Non fate finta di non saperlo, perché se ieri potevate passare per ingenui, oggi si diventa colpevoli.
🗞 fonte
#NonFossilizziamoci #FridaysForFuture #ClimateStrike #RecoveryFund
📣 Diamo inizio alla campagna NO CCS - il futuro non si (S)tocca❗️💥
✋🏼 Numerose realtà ecologiste si uniscono per dichiararsi fermamente contrarie alla proposta di #ENI di rendere #RAVENNA il sito di cattura e stoccaggio di anidride carbonica più grande del mondo.
🌱💸I fondi europei del Next Generation EU non possono finire nelle tasche della più grande multinazionale del fossile partecipata dallo #Stato italiano, è necessario far luce sulle contraddizioni deI progetto #CCS!
📣 Lanciamo un #appello pubblico a tutte le realtà, associazioni, comitati, attivisti, esperti interessati per aderire e partecipare alla costruzione della campagna.
📢 Primo appuntamento venerdì 11 alle 11.30, in via Aldo Moro 52 a Bologna, per il presidio e flash mob davanti alla sede della regione. E il venerdì seguente ci mobiliteremo da tutta Italia!
🚨 NO AL PROGETTO CCS DI ENI! Il futuro non si (S)tocca❗️
Segui le pagine della campagna
• FB: @NOCCS.ilfuturononsiStocca
• IG: @noccs_ilfuturononsisistocca
Per aderire
✋🏼 Numerose realtà ecologiste si uniscono per dichiararsi fermamente contrarie alla proposta di #ENI di rendere #RAVENNA il sito di cattura e stoccaggio di anidride carbonica più grande del mondo.
🌱💸I fondi europei del Next Generation EU non possono finire nelle tasche della più grande multinazionale del fossile partecipata dallo #Stato italiano, è necessario far luce sulle contraddizioni deI progetto #CCS!
📣 Lanciamo un #appello pubblico a tutte le realtà, associazioni, comitati, attivisti, esperti interessati per aderire e partecipare alla costruzione della campagna.
📢 Primo appuntamento venerdì 11 alle 11.30, in via Aldo Moro 52 a Bologna, per il presidio e flash mob davanti alla sede della regione. E il venerdì seguente ci mobiliteremo da tutta Italia!
🚨 NO AL PROGETTO CCS DI ENI! Il futuro non si (S)tocca❗️
Segui le pagine della campagna
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• IG: @noccs_ilfuturononsisistocca
Per aderire
...ora capite perché siamo fottut*?
☠️ Secondo il Climate Action Tracker, la nostra società - per i ritmi che segue oggi - sta andando a infrangersi violentemente contro il muro dei +3°C entro il 2100, che significherebbe CENTINAIA di MILIONI di MORTI, #migrazioni climatiche senza precedenti, aree incompatibili con la vita grandi come dei continenti, eventi meteorologici apocalittici, devastazioni degli #ecosistemi e perdite imponenti della #biodiversità.
😕 Certo, lo scenario potrebbe essere addirittura peggiore se le nazioni non mettessero in campo nessun impegno in favore del #clima (+4/+5°C). Ma le splendide promesse che leggiamo sui giornali o riceviamo dalla politica ci condurrebbero comunque ben lontani dagli obiettivi di +1,5°C suggeriti dalla comunità scientifica, poiché sarebbero sufficienti a tagliare giusto qualche decimo di grado.
🤷♂️ Se anche si rispettassero tutti i #target fissati dalla politica, non si riuscirebbe comunque a restare sotto i +2°C, il rialzo massimo consentito delle #temperature.
😡 È per questa ragione che commentiamo come "positiva ma insufficiente" le proposte politiche giunte finora. Non possono esistere compromessi: o conteniamo le temperature sotto il rialzo di 1,5°C, o siamo fottut*.
❌ Domani in tutta Italia ci mobiliteremo per denunciare un progetto presentato come la soluzione per abbattere le emissioni, e che nasconde la volontà di tenere in vita l'industria fossile con fondi che potrebbero essere utilizzati per una reale riconversione: l'impianto CCS (per la cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica) a Ravenna firmato #Eni.
📢 Cerca le pagine del gruppo locale nella tua città per scoprire cosa ha organizzato oppure partecipa all'azione online scattandoti una foto con il filtro della campagna #ilfuturononsistocca che trovi sulla pagina Instagram @noccs_ilfuturononsistocca 🔥 Per saperne di più guarda il webinar andato in onda ieri sui nostri canali Facebook e YouTube!
📝 Fonti qui
☠️ Secondo il Climate Action Tracker, la nostra società - per i ritmi che segue oggi - sta andando a infrangersi violentemente contro il muro dei +3°C entro il 2100, che significherebbe CENTINAIA di MILIONI di MORTI, #migrazioni climatiche senza precedenti, aree incompatibili con la vita grandi come dei continenti, eventi meteorologici apocalittici, devastazioni degli #ecosistemi e perdite imponenti della #biodiversità.
😕 Certo, lo scenario potrebbe essere addirittura peggiore se le nazioni non mettessero in campo nessun impegno in favore del #clima (+4/+5°C). Ma le splendide promesse che leggiamo sui giornali o riceviamo dalla politica ci condurrebbero comunque ben lontani dagli obiettivi di +1,5°C suggeriti dalla comunità scientifica, poiché sarebbero sufficienti a tagliare giusto qualche decimo di grado.
🤷♂️ Se anche si rispettassero tutti i #target fissati dalla politica, non si riuscirebbe comunque a restare sotto i +2°C, il rialzo massimo consentito delle #temperature.
😡 È per questa ragione che commentiamo come "positiva ma insufficiente" le proposte politiche giunte finora. Non possono esistere compromessi: o conteniamo le temperature sotto il rialzo di 1,5°C, o siamo fottut*.
❌ Domani in tutta Italia ci mobiliteremo per denunciare un progetto presentato come la soluzione per abbattere le emissioni, e che nasconde la volontà di tenere in vita l'industria fossile con fondi che potrebbero essere utilizzati per una reale riconversione: l'impianto CCS (per la cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica) a Ravenna firmato #Eni.
📢 Cerca le pagine del gruppo locale nella tua città per scoprire cosa ha organizzato oppure partecipa all'azione online scattandoti una foto con il filtro della campagna #ilfuturononsistocca che trovi sulla pagina Instagram @noccs_ilfuturononsistocca 🔥 Per saperne di più guarda il webinar andato in onda ieri sui nostri canali Facebook e YouTube!
📝 Fonti qui
📅 OGGI mobilitazioni in tutta Italia contro il progetto CCS di #Eni a Ravenna🔥
👀❗️#CCS sta per "carbon capture and storage" ed indica quei processi in grado di assorbire l'anidride carbonica
🤔 Può sembrare un progetto niente male per riuscire a diminuire la quantità di gas climalteranti in atmosfera... ma non è così! 😡
📝 LEGGI l'appello della nostra campagna per scoprire alcuni dei motivi ‼️
🚫 Non possiamo permettere che i soldi del #NextGenerationEU per la transizione vengano sprecati per finanziare il greenwashing di Eni e tenere in vita la sua attività fossile‼️
📣 Cerca la pagina del gruppo locale di Fridaysforfuture della tua città e scopri cosa ha organizzato per questo venerdì!
📸Puoi partecipare alla mobilitazione anche online, sulla pagina Instagram noccs_ilfuturononsistocca trovi il nuovo super #filtro della campagna 😎 Provalo, scattati una foto, pubblicala e taggaci 💥
🤭 Dicono di voler fare sparire la CO2.... e invece sono i nostri soldi e il nostro futuro che stanno sparendo‼️
🗣UNISCITI ANCHE TU, FAI SENTIRE LA TUA VOCE.
#ilfuturononsistocca #noccs #ciavvelEni
👀❗️#CCS sta per "carbon capture and storage" ed indica quei processi in grado di assorbire l'anidride carbonica
🤔 Può sembrare un progetto niente male per riuscire a diminuire la quantità di gas climalteranti in atmosfera... ma non è così! 😡
📝 LEGGI l'appello della nostra campagna per scoprire alcuni dei motivi ‼️
🚫 Non possiamo permettere che i soldi del #NextGenerationEU per la transizione vengano sprecati per finanziare il greenwashing di Eni e tenere in vita la sua attività fossile‼️
📣 Cerca la pagina del gruppo locale di Fridaysforfuture della tua città e scopri cosa ha organizzato per questo venerdì!
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🗣UNISCITI ANCHE TU, FAI SENTIRE LA TUA VOCE.
#ilfuturononsistocca #noccs #ciavvelEni
PERCHÈ I NOSTRI FONDI DEL #NextGenerationEU FINISCONO DIRETTAMENTE AD #ENI?
Nelle ultime bozze del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) alcuni capitoli sembrano dettati direttamente a macchina da #ENI - come denunciano Legambiente,
Greenpeace e WWF.
Capiamoci, siamo tutti d'accordo nel voler incentivare una transizione ecologica ed energetica, e devono assolutamente farlo anche le aziende del fossile.
Ma TUTTI i fondi devono essere vincolati a una reale #transizione, non tangibile consultando i piani di Eni.
Parliamo, infatti, di un’azienda che, nel 2050, continuerà ancora la sua produzione di petrolio e gas e che prevede di aumentare la produzione di idrocarburi fino al 2025, rallentando di fatto la transizione ecologica.
Nel 2025 ci resteranno solo 2 anni per cercare di limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C!
Il cambiamento deve avvenire OGGI.
Non ci sono buoni e cattivi.
C'è solo chi crede davvero in una transizione, e chi fa finta, anche molto in malafede.
Da che parte vogliamo stare?
📝Fonti:
Domani
Legambiente
Wired
Nelle ultime bozze del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) alcuni capitoli sembrano dettati direttamente a macchina da #ENI - come denunciano Legambiente,
Greenpeace e WWF.
Capiamoci, siamo tutti d'accordo nel voler incentivare una transizione ecologica ed energetica, e devono assolutamente farlo anche le aziende del fossile.
Ma TUTTI i fondi devono essere vincolati a una reale #transizione, non tangibile consultando i piani di Eni.
Parliamo, infatti, di un’azienda che, nel 2050, continuerà ancora la sua produzione di petrolio e gas e che prevede di aumentare la produzione di idrocarburi fino al 2025, rallentando di fatto la transizione ecologica.
Nel 2025 ci resteranno solo 2 anni per cercare di limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C!
Il cambiamento deve avvenire OGGI.
Non ci sono buoni e cattivi.
C'è solo chi crede davvero in una transizione, e chi fa finta, anche molto in malafede.
Da che parte vogliamo stare?
📝Fonti:
Domani
Legambiente
Wired
Ultimamente abbiamo parlato spesso di #CCS sulle nostre pagine, acronimo che indica gli impianti per la Cattura e lo Stoccaggio della CO2.
Come funziona veramente?
🎨 Grazie ai fantastici disegni di @alterales eccolo rappresentato in tutte le sue contraddizioni!
Il CCS si inserisce nella narrativa della lobby del #gas, che sta facendo pressione sulle istituzioni, a partire dall'Unione Europea, per promuovere l'idrogeno come il nuovo vettore per l'energia sostenibile, pur di non dover smantellare i propri impianti o ricevere l'approvazione per la costruzione di nuovi metanodotti, promettendo il trasporto di un 10% di #idrogeno a fronte di un 90% di gas.
📢 La campagna @noccs_ilfuturononsistocca in particolare si concentra sul progetto dell'impianto di Ravenna firmato #Eni, che potrebbe rappresentare un precedente per autorizzare altri progetti in tutto il paese.
È davvero questa la #transizione che vogliamo?
Come funziona veramente?
🎨 Grazie ai fantastici disegni di @alterales eccolo rappresentato in tutte le sue contraddizioni!
Il CCS si inserisce nella narrativa della lobby del #gas, che sta facendo pressione sulle istituzioni, a partire dall'Unione Europea, per promuovere l'idrogeno come il nuovo vettore per l'energia sostenibile, pur di non dover smantellare i propri impianti o ricevere l'approvazione per la costruzione di nuovi metanodotti, promettendo il trasporto di un 10% di #idrogeno a fronte di un 90% di gas.
📢 La campagna @noccs_ilfuturononsistocca in particolare si concentra sul progetto dell'impianto di Ravenna firmato #Eni, che potrebbe rappresentare un precedente per autorizzare altri progetti in tutto il paese.
È davvero questa la #transizione che vogliamo?
Per capire cosa è stato e cosa continua a essere lo sviluppo economico in Italia bisogna andare a #Ravenna.
🍃 Qui tra le acque e i canneti della laguna sorge uno dei poli petrolchimici più grandi del nostro paese costruito negli anni 50 da #Eni.
L’azienda è presente nella zona dalla sua nascita, quando sono stati scoperti grandi giacimenti di #metano. Nonostante gli anni l'azienda è la padrona di questa terra, e come racconta un attivista, a Ravenna “ciò che propone ENI è accettato senza fiatare”.
Negli anni '50, in pieno boom economico, il #metano era considerato una grande alternativa a #petrolio e #carbone, ma dopo 70 anni, migliaia di studi scientifici sulla crisi climatica, eventi estremi e, soprattutto, abbassamento dei costi delle energie #rinnovabili, le istituzioni locali e i sindacati considerano ancora il metano una fonte energetica di transizione, ritardando la decarbonizzazione e scegliendo di dipendere ancora da infrastrutture e aziende che non permettono di rispettare gli #AccordidiParigi.
E, mentre ENI chiede a gran voce fondi pubblici per realizzare il progetto di cattura della #CO2 (il CCS) e la produzione di #idrogeno dal metano, la costruzione di impianti di energia rinnovabile resta impigliata tra le maglie della burocrazia.
🗞 Per approfondire la campagna segui la pagina @noccs_ilfuturononsistocca o segui questo link
Leggi l'articolo su internazionale
🔥 Ci vediamo il 12 Maggio a Ravenna!
🍃 Qui tra le acque e i canneti della laguna sorge uno dei poli petrolchimici più grandi del nostro paese costruito negli anni 50 da #Eni.
L’azienda è presente nella zona dalla sua nascita, quando sono stati scoperti grandi giacimenti di #metano. Nonostante gli anni l'azienda è la padrona di questa terra, e come racconta un attivista, a Ravenna “ciò che propone ENI è accettato senza fiatare”.
Negli anni '50, in pieno boom economico, il #metano era considerato una grande alternativa a #petrolio e #carbone, ma dopo 70 anni, migliaia di studi scientifici sulla crisi climatica, eventi estremi e, soprattutto, abbassamento dei costi delle energie #rinnovabili, le istituzioni locali e i sindacati considerano ancora il metano una fonte energetica di transizione, ritardando la decarbonizzazione e scegliendo di dipendere ancora da infrastrutture e aziende che non permettono di rispettare gli #AccordidiParigi.
E, mentre ENI chiede a gran voce fondi pubblici per realizzare il progetto di cattura della #CO2 (il CCS) e la produzione di #idrogeno dal metano, la costruzione di impianti di energia rinnovabile resta impigliata tra le maglie della burocrazia.
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