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Abbiamo mandato una lettera a Mario Draghi.

PS: oggi dovrebbe arrivargli sul tavolo giusto in tempo per le consultazioni 😏

#WhateverItTakes
#CrisiClimatica
#FaceTheClimateEmergency
#RitornoAlFuturo
#Draghi
‼️ABBIAMO INCONTRATO IL PREMIER DRAGHI‼️

Ieri le attiviste per il clima Martina Comparelli, Vanessa Nakate e #GretaThunberg hanno incontrato Mario Draghi.

Abbiamo ribadito l'urgenza di stabilire che i $100mld del Green Climate Fund coprano Loss and Damage (le perdite e danni che subiranno a causa degli impatti climatici) per la popolazione mondiale nei paesi del Sud del mondo, che fanno circa il 10% delle emissioni ma soffrono le più grandi conseguenze della crisi climatica già da ora.

🇮🇹L'#Italia deve avere un ruolo di guida e di responsabilità all'interno del G20 per contrastare questa emergenza.

L'uscita mondiale dai combustibili fossili non può più essere rimandata.

Alle nostre richieste, il premier #Draghi si è mostrato concorde. Ora stiamo a vedere se avverrà un deciso passaggio dalle promesse alle proposte.

💥Non c'è più tempo per il bla bla bla. Dobbiamo agire.💥

#PreCop
#Milano
E' stato lo stesso premier #Draghi, durante la cerimonia di apertura della #COP26, a dichiarare che "Sul clima, un singolo Paese non può risolvere da solo il problema".

Eppure il #G20, che porta già alla COP26 la sua ricetta magica per il clima, ha escluso dalle discussioni centinaia di paesi specialmente i più colpiti.

Si è parlato del Green Fund senza specificare in che forma verrà erogato, e non è questione da poco. Perchè se questi 100 miliardi verranno dati come prestiti, contribuiranno ad aumentare ulteriormente il debito dei paesi del Sud Globale, lasciando loro ben poche possibilità di ripresa e autodeterminazione.

E intanto, continuare a scagliarsi contro la #Cina, che per emissioni storiche è sotto a Stati Uniti e Europa, è come guardare il dito e non la Luna.
💥È TUTTO VERO.💥

👉 Proprio ieri, infatti, Draghi ha formalizzato un accordo con il Presidente algerino Tebboune, firmato dagli AD di due tra le maggiori aziende fossili (Descalzi di ENI e Hakkar di Sonatrach), per ottenere 9 miliardi di metri cubi di gas fossile in più all'anno, oltre ai 20 miliardi che già importiamo dall'Algeria annualmente.

Il gas metano non è la soluzione.
La guerra è fossile, la pace è rinnovabile. 🏳‍🌈

Caro #Draghi: se fino a pochi giorni fa era vero che "anche senza gas russo saremmo coperti fino a ottobre", come mai questo retro front? Non sarete mica il governo dei migliori ipocriti? 😏

Fonti:
Il Post
Domani