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⚠️ TEMPESTA CIARA: PRIMA VITTIMA ANCHE IN ITALIA ⚠️

🆘 Dopo aver colpito duramente Regno Unito, Germania e Francia, la tempesta #Ciara ha raggiunto anche l'#Italia, con #venti che sulle Alpi hanno raggiunto i 200 km/h e con la prima vittima in provincia di #Sondrio.
"È una tempesta molto diversa dal solito - riporta @La Stampa - quella che ha messo a soqquadro mezza Italia: niente freddo e niente temporali ma raffiche potentissime, capaci di mandare in tilt città, campagne, zone industriali, porti e aeroporti. Traffico impazzito, rischi e brividi per gli automobilisti in viaggio sulle autostrade e tanti quartieri senza elettricità per ore."

🕵️‍♂️ Ma che relazione c'è con la #CrisiClimatica?

📌 Kate Sambrook, climatologa dell'Università di Leeds, ha affermato che, sebbene sia difficile correlare questo tipo di fenomeno ai cambiamenti climatici, dalla ricerca effettuata sulla tempesta #Desmond nel 2016 emerge che le tempeste risentono degli stravolgimenti climatici causati dall’uomo, e la loro probabilità e intensità aumenta a causa di temperature più elevate e maggiore umidità dell'atmosfera.

📌 Dai modelli previsionali realizzati dal Met Office nel 2017 sul Regno Unito emerge che, se le temperature globali aumentassero di oltre 1,5 gradi - come è previsto dall'andamento attuale delle #emissioni, le conseguenze di questo tipo di tempeste potrebbero provocare il 50% in più di danni.

📌 Luke Pollard, ministro ombra dell'ambiente nel Regno Unito, ha esortato il suo governo a finanziare con urgenza misure per prevenire le inondazioni e proteggere chi abita nelle aree più vulnerabili.

🔥 Siamo d'accordo con Luke Pollard, ma mettere in sicurezza città e case non basterà: la tempesta Ciara ha letteralmente inghiottito le protezioni costruite (e costate decine di milioni di sterline) nella Calder Valley dopo l'alluvione del 2015. Con fenomeni meteo sempre più violenti non ci saranno infrastrutture che reggano, è necessario agire ora per garantire che l'aumento delle temperature medie globali rimanga dentro 1,5°C e possiamo riuscirci solo smettendo di bruciare #CombustibiliFossili, ma DOBBIAMO FARLO ADESSO!

Fonti:
https://inews.co.uk/news/environment/storm-ciara-climate-change-effects-uk-weather-rain-temperature-1396513

https://www.theguardian.com/uk-news/2020/feb/09/storm-ciara-hurricane-force-winds-batter-uk-transport

https://www.lastampa.it/cronaca/2020/02/12/news/la-maledizione-di-ciara-vento-a-200-chilometri-e-blackout-nel-nord-italia-1.38457007
⭕️CORONAVIRUS ED EMISSIONI: LA QUARANTENA CI INSEGNERÀ?⭕️

🔐I paesi si fermano: industrie bloccate, voli cancellati... A prima vista pare che la #crisi sanitaria, costringendo gli esseri umani a fermarsi, stia anche consentendo alla Terra di respirare. Ma siamo sicuri che sia così? Purtroppo, la realtà è ben diversa.

📉Le #emissioni di CO2 sono direttamente connesse alle attività produttive umane e ai trasporti. In Cina si è verificato un calo del 25% delle emissioni di CO2 nel periodo febbraio-marzo 2020, rispetto allo stesso arco di tempo nel 2019. Il rallentamento drastico, improvviso e globalizzato porterà però, oltre ad una riduzione delle emissioni, anche ad una crisi #finanziaria e un crollo del PIL globale. Nel peggiore degli scenari presi in esame dall’Ocse, nel 2020 il PIL potrebbe scendere dal 3 all’1,5%, generando anche una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 dell’1,2% rispetto al 2019.

⚙️Gli effetti a lungo termine si prospettano, purtroppo, decisamente negativi: se quando la #pandemia sarà finita si dovesse tornare al #businessasusual rilanciando le economie degli Stati con nuove attività ad alto impatto ambientale, qualsiasi miglioramento visto in questa fase sarebbe cancellato.

Come afferma Fatih Birol, direttore dell'AIE: "Non c'è nulla da festeggiare in un probabile declino delle emissioni causato dalla crisi economica, perché in assenza delle giuste #politiche e misure strutturali questo declino non sarà #sostenibile."

📍Siamo nel pieno di un'emergenza, quella sanitaria. Ben presto gli Stati saranno messi in ginocchio dalla crisi economica. E intanto l' #emergenzaclimatica continuerà ad avanzare. Ci troviamo però di fronte ad una grande, imprevista #opportunità: il mondo si è fermato, ma è evidente che non stesse andando nella giusta direzione. È proprio questo, più che mai, il momento per imboccare la strada verso un futuro sostenibile. Quando il #Covid19 sarà solo un brutto ricordo i politici avranno di fronte due possibilità: tornare ad ignorare l'emergenza climatica come prima, oppure eliminare ora ogni sovvenzione ai #combustibilifossili e avviare la vera #transizione trasformativa, una volta per tutte.

📌 Fonti:
• Wired
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2020/03/13/coronavirus-energia/
• Internazionale
https://www.internazionale.it/opinione/gabriele-crescente/2020/03/19/coronavirus-clima
• Guardian
https://www.theguardian.com/environment/2020/mar/12/coronovirus-poses-threat-to-climate-action-says-watchdog
++CRISI CLIMATICA ED EPIDEMIE: LA NOSTRA SALUTE DIPENDE DAGLI ECOSISTEMI++

📆 8 anni fa, 2012: il divulgatore scientifico e autore David Quammen nel suo libro Spillover scrive che la futura grande #pandemia sarebbe stata causata da un virus trasmesso da un #AnimaleSelvatico, verosimilmente un pipistrello, e sarebbe venuto a contatto con l’uomo in #Cina.

Era una profezia⁉️ No, era solo il risultato di molte ricerche ⤵️

🦠 Nel mondo, 6 malattie infettive umane su 10 ci sono state trasmesse da altre specie, le altre 4 su 10 invece derivano da #virus o agenti patogeni che si sono evoluti con noi umani.

💉 Queste ultime, che portiamo solo noi umani, possiamo sconfiggerle, come è avvenuto per il vaiolo.
Per eliminare tutte quelle patologie trasmesse da altre specie, invece, restano solo due alternative nei loro confronti: o curarli tutti, oppure estinguerne l'intera specie. Ovviamente sono entrambe opzioni improponibili. Quindi COSA FARE?

🙈 Negli ecosistemi terrestri si trovano milioni di specie viventi, e molte specie animali sono portatrici di forme di virus uniche.
L'emergere di tre nuovi #coronavirus in meno di vent’anni è un fenomeno fortemente legato ai cambiamenti degli #ecosistemi: se l’ambiente viene stravolto, il virus si trova di fronte a ospiti nuovi.

🔥 Così, quando interferiamo con i diversi ecosistemi, quando abbattiamo alberi e #deforestiamo, scaviamo pozzi e miniere, viviamo in #metropoli sempre più affollate, catturiamo animali, li uccidiamo o li catturiamo vivi per venderli in un mercato, disturbiamo questi ecosistemi e rischiamo di scatenare nuovi virus.

🛩 Poi, volando intorno al pianeta, trasportando cibo e altri materiali, li possiamo portare dappertutto, rendendo un'#epidemia una #pandemia.

🌎 Il modo in cui viviamo su questo pianeta ha delle conseguenze, e alcune prendono la forma di una pandemia da #Coronavirus.

👉 E una cosa è certa: dobbiamo smettere di bruciare i #CombustibiliFossili, di devastare gli ecosistemi e azzerare la #biodiversità, o eventi così si ripeteranno. Dobbiamo imparare a convivere con le altre specie di questo pianeta, e a rispettare loro, oltre che la vita umana.
E dobbiamo farlo adesso. Che sia la prima cosa che questa pandemia ci possa aver insegnato: nessuno ha il diritto di scatenare la natura contro noi stessi.

📸 Foto di Karine Aigner

📖 Fonti:
David Quammen intervistato da Stella Levantesi --> https://fffutu.re/GsAtpO
Greenpeace Italia --> https://fffutu.re/RwiqaE
🌊 LA DEOSSIGENAZIONE DEGLI OCEANI 🌊

🐚 Vi siete mai chiesti che impatto abbia la CO2 sui mari?

I più gravi sono 3: l'acidificazione, il surriscaldamento e la deossigenazione, e sono strettamente collegati.

L'@IUCN (Unione mondiale per la conservazione della natura) in un rapporto di settembre spiega cos'è la DEOSSIGENAZIONE ⤵️

🦈 Il poco ossigeno presente negli #oceani è necessario a sostenere la #biodiversità e, quindi, ai benefici che traiamo da questa.

🌎 Oggi circa 700 regioni in tutto il mondo hanno concentrazioni di ossigeno troppo basse, mentre erano solo 45 negli anni ’60.

🔍 Le principali CAUSE della deossigenazione sono l’aumento del deflusso dei #nutrienti dalla terraferma, l’#inquinamento delle acque di scarico e l'aumento dell'azoto derivato dalla combustione di #CombustibiliFossili, unita agli effetti diffusi del riscaldamento degli oceani.

🎣 Gli EFFETTI, che già subiamo, sono la minor #salute e #produttività degli ecosistemi marini: vengono favorite le specie che hanno bisogno di meno ossigeno, come microbi e meduse, a scapito delle altre, tra cui i #pesci.
Essi però sono, grazie a pesca e acquacoltura, la principale fonte di nutrimento di 1 PERSONA SU 10 nel mondo (FAO).

👉 Anche questa volta, però, sappiamo cosa FARE: dobbiamo AZZERARE le nostre emissioni di CO2, dobbiamo evitare che gli oceani diventino troppo ricchi di anidride carbonica e dobbiamo proteggere quelle parti degli ecosistemi che sono ancora intatte.

Per frenare la perdita di ossigeno nell'oceano insieme agli altri disastrosi impatti dei cambiamenti climatici, i leader mondiali devono impegnarsi a un immediato e taglio alle emissioni Ha sottolineato la direttrice generale dell’Iucn, @GrethelAguilar.

🗣 I leader mondiali hanno continuato a ignorare il problema.
Ma non possiamo più permetterlo.
Dobbiamo continuare a dire le cose come stanno e a pretendere le azioni necessarie per risolvere questa crisi, per evitarne le conseguenze disastrose.

👉 E questo momento è cruciale: chiediamo ai #politici di ogni livello di affrontare con coraggio la #CrisiClimatica, avviando un piano di ripresa economica attraverso la riconversione ecologica.
Le proposte? scoprile su #RitornoAlFuturo
https://ritornoalfuturo.org/ e diffondile ai tuoi amici e conoscenti!


http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/la-deossigenazione-degli-oceani-minaccia-la-vita-marina-e-la-pesca-video/
🔙 Uscendo dalla #pandemia, possiamo agire in modo efficace contro la #CrisiClimatica, in questo momento cruciale di recupero economico europeo.

🌱 Chiediamo una politica climatica che non lasci spazio ai finanziamenti dei #CombustibiliFossili. Vogliamo che lo sviluppo della nostra società sia sostenibile e non sia a spese di chi è in difficoltà o delle giovani generazioni. Vogliamo vivere in un mondo libero dalla #paura della catastrofe climatica e pieno di sogni per il #futuro.

🇪🇺 I rappresentanti di tutti i paesi europei devono prendere decisioni concrete, che ci tengano lontani da un'altra crisi. Il @ConsiglioEuropeo, che pianificherà il bilancio dell'UE e i fondi per la ripresa, ha ora la possibilità di farlo.

🎯 Come comunità europea, dobbiamo puntare a ridurre le emissioni dell'almeno 80% (rispetto al 1990) entro il 2030 - come richiesto nell'Iniziativa dei Cittadini Europei.
I leader dell'Unione Europea devono tenere conto di questo obiettivo nelle decisioni di #bilancio. Queste scelte determineranno il nostro futuro, e soprattutto se ci sarà un #futuro.

💥 In #Europa come in #Italia chiediamo un #RitornoAlFuturo: azioni politiche ed economiche che affrontino la crisi climatica quanto quella economica, ecco le proposte scritte insieme a scienziati ed esperte 👉 https://ritornoalfuturo.org/

🇵🇱 Domani @FFFPoland manifesterà davanti alla centrale a carbone di Belchatow per questo motivo! Non possiamo tornare allo stesso sistema che ci ha condotto a queste crisi!

#ChooseWellEU
"ECObonus AUTO" è un ossimoro di per sé. Una presa in giro.

😱 Il primo weekend di agosto si è chiuso con una corsa all'ecobonus auto: tutti i 50 milioni stanziati dal governo per l'acquisto di automobili nuove, anche quelle a motore termico ( alimentate a #CombustibiliFossili) sono stati esauriti. E il governo ha rifinanziato gli incentivi con 500 MILIONI.

➡️ Di questi, solo 90 milioni sono destinati alle colonnine per la ricarica delle auto elettriche, mentre 410 sono destinati all'acquisto di auto di tutti i tipi, che continueranno per anni ad aumentare le emissioni del nostro paese.

🥺 Così il governo, per fare un piacere alla potente industria automobilistica, in realtà sta rendendo il peggior servizio possibile all'economia e alla popolazione italiana: gli investimenti nei settori fossili creano molti meno posti di lavoro rispetto a quelli "verdi", e in questo modo una reale transizione ecologica - e la salvezza dal #CollassoClimatico - diventa di giorno in giorno più improbabile.

🤔 Perché, invece di finanziare l'industria delle auto, il governo non ha speso gli ingenti fondi a disposizione per potenziare il trasporto pubblico ed elettrico, la bici, le piste ciclabili e l'intermodalità? Non esiste un altro modo per salvare il futuro e l'economia.
A giugno abbiamo scritto, insieme a esperti dei settori molte proposte per ripartire con una giusta transizione ecologica
Avete chiesto le #proposte dopo le #proteste, come mai non le ascoltate?

📣 La conoscenza scientifica ha guidato molte delle scelte politiche durante la Pandemia. E ora che la catastrofe climatica è alle porte, pensate di poter ignorare la #scienza?
Continueremo a protestare ogni venerdì, finché non avrete #agito!


🗞 Fonti:
ansa
🤝 SOLIDARIETÀ A CHI LOTTA PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA! 🤝

⚠️ Questa mattina le forze dell’ordine hanno perquisito il Centro Sociale Rivolta, sede che ha ospitato il #ClimateCamp dello scorso settembre, durante il quale attiviste e attivisti provenienti da tutta Europa hanno effettuato un’azione alla bioraffineria Eni di Marghera.⠀

Come confermano gli stessi atti della perquisizione, l'intervento è stato effettuato in risposta all'iniziativa contro Eni. Come a ribadire che la reputazione dell'azienda, controllata dallo stato italiano, non si può mettere in discussione. Ma la reputazione della multinazionale è già compromessa: Eni è al 30° posto nella classifica mondiale dei maggiori emettitori di CO2 ed è responsabile di devastazioni ambientali e sociali in tutto il mondo.⠀

👥 Esprimiamo solidarietà al Centro Sociale Rivolta e a tutte le attiviste e gli attivisti coinvolti e ribadiamo che noi non ci fermeremo. La lotta per contrastare la #CrisiClimatica e i suoi responsabili non si fa intimorire da reazioni spropositate di questo tipo.⠀

💪🏼 Invitiamo tutte e tutti ad attivarsi lasciando un cartello o uno striscione all’Eni Store più vicino per denunciare quanto accaduto stamattina e per smascherare ancora una volta il #greenwashing della multinazionale che, mentre paventa ingenti investimenti green, continua con il suo #BusinessAsUsual basato sui #CombustibiliFossili confermandosi un #NemicoDelClima e delle persone.⠀

📣 #ciavvelENI, ma noi siamo l’antidoto.⠀

#PeoplePower
#PowerToThePeople
#StopFossilFuels
#UnitedForClimateJustice
📆 OGGI i membri della commissione affari economici e della commissione per i bilanci del Parlamento Europeo voteranno per decidere se le #IndustrieInquinanti (come quelle dei #CombustibiliFossili, ma non solo) potranno aver accesso ai finanziamenti del #RecoveryFund.

💰Questi fondi dovrebbero essere utilizzati per aiutarci ad uscire dalle diverse crisi che l'Europa sta affrontando in questo periodo (pandemia globale, crisi socio-economica, eventi estremi sempre più frequenti causati dai cambiamenti climatici) e per realizzare una vera #TransizioneEcologica, orientata al benessere delle persone e dell'ambiente.

🔴PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE QUESTA VOTAZIONE?🔴

🇪🇺La Commissione per l’ambiente del Parlamento Ue ha approvato una risoluzione sul Recovery Fund che esclude le fonti fossili dai prossimi finanziamenti europei per la ripresa economica. Per quanto riguarda gli obiettivi al 2030, è stato votato un taglio delle emissioni del 60% in confronto ai livelli del 1990, e inoltre si prevede di eliminare del tutto i sussidi diretti-indiretti ai combustibili fossili entro il 2025.

Sarebbe un controsenso ammettere le fonti energetiche fossili ai finanziamenti del Recovery Fund, ma c'è molta incertezza. Infatti, diversi Stati membri finora sono stati poco propensi ad accettare questo principio.

🇮🇹E l'Italia? Fra i grandi favoriti per ricevere i finanziamenti c'è anche l'ENI, la multinazionale più inquinante d'Italia, che ha chiesto 12 miliardi di euro per la realizzazione di un impianto al largo di Ravenna per la produzione di idrogeno da fonte fossili e per lo stoccaggio di CO2 in ex giacimenti di gas.

🚆In lista ci sarebbe anche il Ministero dei Trasporti che richiedono svariati miliardi per il completamento o la creazione di autostrade.

📣 Facciamoci sentire! Non possiamo accettare che ancora volta vengano finanziate industrie inquinanti e distruttive: le aziende fossili non devono accedere al Recovery Fund!

👉🏼 Immagine: @fridaysforfuturebergamo

ℹ️ Per approfondire:
QualEnergia
Domani
[ ... continua]

Conte dice: “Dobbiamo dare una svolta alla società."

E come si fa a dare questa svolta se affidiamo la gestione di questi fondi ad una società (ENI) che non crede minimamente nella transizione visto che - citando i loro piani - punta ad avere l'85% di produzione di #GAS fossile al 2050?

Non solo ha dimostrato di non crederci, ma rischia di danneggiare gli interessi di tutti gli italiani:
- finanziando progetti per la cattura della CO2 (con 12 mld €), sconvenienti dal punto di vista economico e pure clamorosamente meno efficace rispetto alle ormai convenienti rinnovabili (come già altre aziende del fossile han fatto...)
- AUMENTANDO l'estrazione e la produzione di #gas e #petrolio, che al contrario delle rinnovabili dobbiamo importare sempre dall'estero, aumentando così la bolletta di tutti i cittadini

Il conflitto di interessi è grande quanto un giacimento, e non solo per #Descalzi, il manager di #ENI, ma anche per le altre società coinvolte: da #Snam a #Enel.

Il #NextGenerationEU deve avere solo un interesse: quello dei cittadini italiani e delle nuove generazioni, ossia #transizione ecologica ed energetica.

Questa è l'unica via per limitare la #CrisiClimatica e allo stesso tempo creare il TRIPLO dei posti di lavoro rispetto ai #CombustibiliFossili (cit. Stiglitz, premio Nobel per l'economia, Oxford, McKinsey, ...)

Ogni altra direzione danneggerà il nostro #futuro.
Non fate finta di non saperlo, perché se ieri potevate passare per ingenui, oggi si diventa colpevoli.

🗞 fonte
#NonFossilizziamoci #FridaysForFuture #ClimateStrike #RecoveryFund
Giovedì 1 aprile è stata la giornata mondiale di ribellione contro la finanza fossile, organizzata da Extinction Rebellion.

☠️ Il sistema finanziario globale e i fondi assicurativi continuano a investire massicciamente in società e progetti legati ai #CombustibiliFossili, contribuendo ad aumentare la quantità di gas climalteranti immessi in atmosfera.

Il declino del settore, dovuto al costo ormai inferiore dell'energia rinnovabile, rappresenta una seria minaccia alla stabilità finanziaria mondiale.

📈 Mentre il finanziamento del carbone si sta lentamente riducendo, crescono gli investimenti nell’industria del petrolio e del #gas.

Nell’ultimo anno, sono aumentati del 34% gli investimenti nella ricerca ed estrazione nell’Artico e del 134% nella ricerca ed estrazione di #petrolio e gas offshore.

🔎 Tra gli istituti italiani maggiormente coinvolti, spiccano sicuramente Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Come sottolinea Re:common, Intesa ha una policy molto debole sul settore del carbone e dell'oil&gas, e non ha pubblicato i dati relativi alle emissioni connesse ai propri investimenti.

Unicredit ha annunciato la data della sua uscita dal settore del carbone ma continua ad investire su petrolio e #gas.

🌪 La catastrofe climatica ed ecologica, e quella economica e sociale che ne seguirebbe, incombono sul nostro futuro. Chi persiste in questo tipo di investimenti sta giocando con le vite e la salute di milioni di persone.

👁 Aprire gli occhi sulla verità della crisi è doloroso, ma è solo inizio del processo per risvegliare la coscienza combattiva di tutt_ noi.

NOI VOGLIAMO VIVERE!
Sii parte del cambiamento necessario.
Unisciti al movimento.

Fonti
Ci sono certe cose che è meglio che rimangano sottoterra.

#25aprile #liberazione #combustibilifossili
PERQUISIZIONI AI DANNI DI 3 ATTIVISTI DI FRIDAYS FOR FUTURE DA PARTE DI GAZPROM


Alle 6:30 di stamattina tre attivisti di Fridays For Future Milano sono stati perquisiti nelle proprie abitazioni da 18 carabinieri - 6 ognuno - a seguito di un mandato di perquisizione.
Sono state perquisite le loro case, sequestrati telefonini e abiti, ed è stato chiesto di spogliarsi e fare flessioni.

La richiesta di perquisizione è arrivata da #Gazprom, la multinazionale del gas russa, che accusa gli attivisti di aver oscurato le telecamere di sorveglianza con l'accensione di un fumogeno e aver imbrattato di vernice l'esterno della sede di un rivenditore milanese della compagnia, durante la partecipazione a un'azione organizzata da collettivi studenteschi in data 19 marzo.

Il movimento globale #FridaysForFuture, nell'esprimere il proprio supporto agli attivisti coinvolti, evidenzia l'intento intimidatorio delle operazioni.
La ricerca di prove tramite perquisizione avviene attraverso un dispiegamento delle forze dell'ordine sovradimensionato rispetto alla pericolosità degli attivisti nonché a distanza di due mesi dall'azione, oltre che due giorni dopo l'accordo siglato da #Eni e Gazprom per l'acquisto in rubli del gas russo.

L'accaduto fa riflettere ancora una volta su sulle difficoltà con cui il nostro Paese accoglie le istanze dei movimenti ambientalisti, che con le loro contestazioni danno luce al potenziale ecocida delle politiche energetiche attuali basate sui #combustibilifossili, tanto più evidenti in clima di guerra, contestazioni puntualmente silenziate e all'occorrenza represse dietro la spinta delle stesse aziende del fossile.

Come denunciato durante l'azione, Gazprom é la terza compagnia per emissioni di gas climalteranti al mondo, e la principale beneficiaria dell’importazione europea di gas e petrolio russo. I rapporti commerciali con il nostro paese non si sono interrotti neppure con la guerra: l'Europa ha continuato ad acquistare combustibili fossili da Gazprom, finanziando direttamente la guerra in #Ucraina e le aggressioni militari russe.


Le intimidazioni ricevute non scoraggeranno il movimento per il clima, che in risposta chiede al Governo di interrompere i rapporti commerciali con Gazprom per l'acquisto di gas russo, un potente climalterante che minaccia non solo gli equilibri geopolitici, ma anche climatici di tutto il mondo.

Chiediamo il sostegno di chiunque abbia a cuore la pace e il futuro del nostro pianeta.

Invitiamo tutti e tutte a condividere il nostro comunicato e a una conferenza stampa alla sede di Gazprom a Milano sabato 21 Maggio alle ore 15 in solidarietà agli attivisti colpiti e per denunciare gli accordi commerciali tra il nostro Paese e la multinazionale russa.