‼️🌡 SUPERATO IL LIMITE DI +1,5° PER DODICI MESI DI FILA ‼️🌡
Per la prima volta, la Terra ha superato gli 1,5 gradi di riscaldamento per dodici mesi di fila. Da febbraio 2023 a gennaio 2024, la temperature media globale è stata di 1,52°C più alta rispetto alla media del periodo preindustriale, ovvero quello compreso tra il 1850-1900.
Per capire la gravità della situazione, basta pensare che i sette mesi più caldi degli ultimi centomila anni sono stati proprio gli ultimi sette. Questi dati non implicano che la soglia di +1,5° fissata negli Accordi di Parigi sia stata definitivamente superata: per stabilirlo bisognerebbe che la temperatura annuale infrangesse il limite per più anni consecutivi. Ci siamo però molto vicini.
Questo è l’ennesimo, drammatico segnale di un’emergenza sempre più profonda, davanti alla quale non possiamo più chiudere gli occhi. Dobbiamo contrastare le grandi industrie del capitalismo fossile che continuano a gettare benzina sul fuoco. Dobbiamo costruire comunità locali in grado di far fronte alle conseguenze della crisi climatica e in grado di mettere in pratica collettivamente le soluzioni tecniche e politiche per abbattere le emissioni.
Sono proprio queste le due strategie che abbiamo definito nella nostra ultima assemblea nazionale per le mobilitazioni del 2024. Ci vediamo nelle piazze. Unisciti a noi!
#fridaysforfuture #globalwarning
post in collaborazione con: @fridaysforfuture_torino
Per la prima volta, la Terra ha superato gli 1,5 gradi di riscaldamento per dodici mesi di fila. Da febbraio 2023 a gennaio 2024, la temperature media globale è stata di 1,52°C più alta rispetto alla media del periodo preindustriale, ovvero quello compreso tra il 1850-1900.
Per capire la gravità della situazione, basta pensare che i sette mesi più caldi degli ultimi centomila anni sono stati proprio gli ultimi sette. Questi dati non implicano che la soglia di +1,5° fissata negli Accordi di Parigi sia stata definitivamente superata: per stabilirlo bisognerebbe che la temperatura annuale infrangesse il limite per più anni consecutivi. Ci siamo però molto vicini.
Questo è l’ennesimo, drammatico segnale di un’emergenza sempre più profonda, davanti alla quale non possiamo più chiudere gli occhi. Dobbiamo contrastare le grandi industrie del capitalismo fossile che continuano a gettare benzina sul fuoco. Dobbiamo costruire comunità locali in grado di far fronte alle conseguenze della crisi climatica e in grado di mettere in pratica collettivamente le soluzioni tecniche e politiche per abbattere le emissioni.
Sono proprio queste le due strategie che abbiamo definito nella nostra ultima assemblea nazionale per le mobilitazioni del 2024. Ci vediamo nelle piazze. Unisciti a noi!
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