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🚨 IL PRESIDIO NOTAV DI SAN DIDERO È SOTTO SGOMBERO! 🚨

Nella notte di ieri è iniziato lo #sgombero del presidio a San Didero, per l’inizio dei lavori per il nuovo autoporto, necessario per continuare il progetto del Tav.

L’azione è iniziata nella notte per impedire ai/alle solidali di difendere il presidio dall’imminente cementificazione: la #polizia è arrivata in massa a San Didero iniziando a lanciare lacrimogeni ad altezza uomo per impaurire le e i #notav che però non hanno indietreggiato.

Si tratta dell’ennesimo sopruso nei confronti di un territorio in cui per anni sono stati riversati #veleni e che ora rischia di trasformarsi in una colata di cemento!

Questa grande operazione di polizia avviene proprio in concomitanza dell'udienza di domani, che vedrà al banco degli imputati la storica attivista NOTAV Dana, arrestata per aver manifestato la sua opposizione al tav al #megafono, simbolo di come la libera espressione di dissenso in Val di Susa possa costituire una colpa.

Chiunque possa accorra o alla stazione di Bruzolo e o a Borgone davanti alla gelateria "Penna". Non lasciamo indietro chi resiste.

Ä SARÀ DURA: CONTRO LO SGOMBERO DI S.DIDERO! 🔥

Per aggiornamenti: @notav.info
🔥 L'8 dicembre marciamo insieme per difendere la Valle minacciata da un enorme ecomostro: la Nuova Linea Torino-Lione. 🔥

Ci sono tante aree del nostro paese dove il trasporto pubblico locale è carente e le stazioni ferroviarie vengono dismesse perchè non arrivano i fondi.

🔴 Ma piuttosto che investire per migliorare il TPL lo Stato sta finanziando con miliardi di euro una linea ferroviaria di cui non abbiamo proprio bisogno, che passerebbe attraverso le Alpi a cavallo tra Italia e Francia.

Una nuova linea per il trasporto merci che, però, andrebbe ad affiancare quella già esistente, elettrificata, a doppio binario ed utilizzata solo per il 15% della sua capacità.

Un'opera che causerà l'emissione di 10 milioni di tonnellate di CO2, danni alle falde, rilascio di smarino e polveri, consumo di suolo e l'abbattimento di migliaia di alberi.

Un'opera - imposta sul territorio con la promessa della scomparsa dei camion - che suona ancora più contraddittoria ora che a San Didero è stato aperto un nuovo cantiere per la costruzione di un nuovo autoporto per i tir.

Uno spreco di risorse naturali e finanziarie.

Un'opera bocciata della Corte dei Conti Europea, che ha denunciato la sua incompatibilità con i target climatici.

Un'opera che ha portato a un'incredibile militarizzazione territoriale, denunce e processi, come quello che in questi giorni si sta tenendo proprio a Torino.


📣 Domani, 8 dicembre, sali in Valle e marcia al fianco dei comitati #NoTav. Appuntamento alle 11 a Bussoleno, per marciare assieme verso San Didero!

✊🏻 Siamo la natura che si ribella 🌳
📍17 Giugno,Bardonecchia frontiera

Manifestanti diretti alla manifestazione internazionale in Val Maurienne contro la Nuova Linea Torino-Lione sono stati fermati e bloccati alla frontiera franco-italiana, dopo le perquisizioni gli è stato vietato di andare in Francia. Con gli autobus erano 300 persone, a 50, tra cui attivistə di Fridays For Future, è stato negato l'ingresso in territorio francese, come se fossero criminali.

Nonostante ciò, oltre 5.000 persone si sono radunate per protestare contro il progetto ecocida.Durante il corteo, la polizia ha utilizzato armi pericolose, causando feriti gravi. Malgrado la repressione, i manifestanti hanno dimostrato creatività bloccando temporaneamente l'autostrada e richiedendo un trasferimento delle merci su una linea ferroviaria già esistente.

Dalla dissoluzione dei Soulèvements de la terre, che sarà probabilmente pronunciata dal Consiglio dei Ministri francese questo mercoledì, alla militarizzazione della Val Susa, lo Stato cerca ovunque di impedire i moti popolari, ma non si può sopprimere ciò che cresce ovunque.

La voce è unanime nel chiedere un arresto del consumo di suolo e delle opere ecocidi, per una società basata sulla cura delle persone.
Ma se non ci ascoltano noi continueremo a far rumore!

#fridaysforfuture
#notav