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La costruzione della nuova diga foranea di Genova e l’incremento dei traffici porterà un beneficio alla collettività?

Alla conferenza stampa per l’inaugurazione del progetto della nuova diga foranea i commenti sono stati unanimi “la diga è necessaria per il futuro di Genova, dell’Italia e di tutta Europa”.

Alla domanda sulla necessità di ampliare la diga considerando i dati dei traffici degli ultimi anni e le stime su quelli futuri è stato risposto in modo astratto, riassumendo: “Bisogna avere una visione”, ovvero fare un atto di fede perchè tutto ciò porterà allo sviluppo economico del paese.

Ma che visione?

Noi guardiamo a questo progetto dal punto di vista dei cittadini, non dall’occhio dei privati che avranno grossi profitti.
Dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente, tenendo conto che viviamo in mondo con risorse finite e che l’unica soluzione sostenibile per il futuro è tendere ad una localizzazione dell’economia e della produzione.

Le attiviste e attivisti di Genova aggiungono: "consideriamo che non è stata considerata nessuna soluzione per migliorare la vita della cittadinanza, ad esempio risolvendo problemi storici di sicurezza legata ai depositi chimici di Multedo oppure dando un accesso al mare a quartieri come Sampierdarena che in passato aveva."

Per approfondire @fffgenova o 👉🏿 clicca qui 👈🏿
"Ho quattordici anni e sto progettando la mia vita mentre immagino il mio futuro. Sogno di intraprendere la strada della biologa marina ma ho fatto un calcolo: nel 2050 avrò l’età di mia madre, un'età nella quale la propria carriera dovrebbe essere definita e stabile. Ma a quel punto che cosa rimarrebbe del mare?

L'anidride carbonica presente in atmosfera è già oggi a livelli più alti degli ultimi 800.000 anni, e sta ancora crescendo. Leggendo gli studi degli scienziati mi accorgo che la CO2 verrà assorbita dagli oceani, determinerà l’acidificazione dell’acqua e questo danneggerà le strutture di carbonato di calcio che proteggono il fitoplancton e i piccoli organismi marini, interrompendo lo sviluppo di interi ecosistemi.
Le variazioni di temperatura dell'acqua sconvolgeranno le correnti marine provocando danni imprevedibili. La maggior parte delle specie marine andrà incontro all’estinzione e la barriera corallina è già matematicamente del tutto distrutta.

[...]
[...]

Qualche tempo fa sono andata al MUSE di Trento, un museo scientifico molto bello, e ho visto due cose che mi hanno impressionato.
Nella sezione che riguarda la paleontologia viene descritta l'estinzione di massa avvenuta tra Permiano e Triassico, 251 milioni di anni fa, che fu provocata da un aumento della CO2 in atmosfera, non a causa dell'uomo ovviamente, ma per una catena di eventi vulcanici: allora l'acidificazione dei mari produsse un effetto a catena su tutti gli esseri viventi e il 95% della vita sulla terra venne distrutta: per uno strato che corrisponde a 200.000 anni non si trovano più fossili. Questo somiglia tremendamente a quello che sta accadendo, perché nessuno lo dice?
L'altra cosa che mi ha impressionato è stato il discorso di Severn Cullis-Suzuki , una ragazzina di 12 anni che nel 1992 si è rivolta ai potenti riuniti al Vertice della Terra a Rio de Janeiro per metterli in allarme sul rischio che correva il pianeta e sull'urgenza di agire. Perché nessuno l'ha ascoltata allora? Perché minimizzano quanto dice Greta oggi? L'economia è più importante della vita?

La responsabilità è dei potenti. Ma quando parlo di Fridays for Future alle mie amiche sbuffano e mi chiedono se non ho di meglio da fare, mi dicono che non farò la differenza scendendo in piazza.
Vero, ma gli dico che se tutti noi facessimo come loro, oggi a manifestare non ci sarebbe nessuno.
“Piuttosto perché voi non venite?”, chiedo. “Perché alle volte bisogna pensare a sé stessi ed essere egoisti” mi rispondono.
Così mi chiedo chi più di me, più di noi, non sia egoista. Perché in fondo io voglio salvare il mio futuro. Non posso arrendermi.

Le persone non trattano la situazione come un’emergenza perché non ne vedono gli effetti immediati, non si rendono conto che la nostra casa è in fiamme, ma noi chiediamo a tutti di aprire gli occhi e di trattare la crisi come tale e chiediamo ai politici che agiscano immediatamente, permettendo cambiamenti drastici in grado di invertire la rotta e di azzerare le emissioni."

Marta
🎤 Domani 24 febbraio parteciperemo al dibattito organizzato dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua:
"L'insostenibile inadeguatezza del Recovery Plan: critiche e proposte"

Abbiamo già parlato di come il PNRR, nella sua forma attuale, fallisca nell'affrontare la crisi climatica e le problematiche ambientali in generale, e continui a portare avanti un modello di sviluppo fallimentare e obsoleto.

🕵🏼‍♀️ Seguite anche voi l'incontro per ascoltare pareri e proposte portate da associazioni e realtà che chiedono a gran voce un piano per "tornare al futuro", non per ancorarsi al passato.

Si inizia alle ore 18:00! Per maggiori informazioni e per partecipare clicca su questo link 👉🏼 https://fb.me/e/50g56sUgN
Media is too big
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La pandemia non ha cambiato la situazione in Amazzonia, l'ha solo nascosta. La foresta continua ad essere distrutta e bruciata, con il beneplacito del governo brasiliano, e i suoi abitanti che tentano di difenderla vengono uccisi da sicari ingaggiati dalle "mafie della foresta pluviale".

Pubblichiamo la testimonianza di uno dei guardiani della foresta, ucciso nel 2019 mentre faceva il suo lavoro. Tra il 2009 e il 2018 sono stati almeno 363 i difensori della foresta assassinati.

I nostri governi dovrebbero prendere posizione contro i crimini del governo Bolsonaro in Amazzonia, invece spingono affinché sia approvato il trattato commerciale #EUMercosur, che permetterebbe un aumento del commercio di prodotti (in particolare carne e auto) senza garanzie sui diritti dei lavoratori e degli indigeni, con conseguenze disastrose sul clima e sulla biodiversità.

📣 Questo venerdì protesteremo per chiedere che l'accordo venga respinto. Seguici per scoprire come partecipare, o organizza tu una manifestazione!
NUOVO STUDIO: LE ESTINZIONI DEL PASSATO SONO STATE CAUSATE DAI COMBUSTIBILI FOSSILI?

🦖 Circa 252 milioni di anni fa, nel corso di qualche decina di migliaia di anni, il 96% di tutta la vita negli oceani e circa il 70% della vita terrestre scomparvero per sempre. I paleontologi la chiamano #estinzione di massa del Permiano-Triassico.

🌋 La pistola fumante era l'antico vulcanismo nell'attuale Siberia, dove i vulcani vomitarono abbastanza magma e lava da coprire - in circa un milione di anni - una quantità di terra equivalente a un terzo o addirittura la metà della superficie degli Stati Uniti. Ma il vulcanismo da solo non ha causato l'estinzione.

🔥 Secondo ricercatori della Tohoku University di Sendai, in Giappone, la grande estinzione è stata causata in realtà dalla combustione da parte del magma di vasti depositi di petrolio e carbone, che ha rilasciato gas serra come anidride carbonica e metano. La prova è il ritrovamento di una molecola chiamata coronene, una sostanza prodotta solo quando i combustibili #fossili bruciano a temperature estremamente elevate.

🌊 Un altro #studio dimostra che nello stesso periodo c'è stata un'acidificazione degli oceani. Proprio come sta accadendo ora, man mano che il Pianeta si scalda gli #oceani assorbono più anidride carbonica, si acidificano, e gli organismi, primi tra tutti i coralli, si dissolvono.

⚠️ La quantità di carbonio rilasciata nell'atmosfera per anno all'epoca della grande estinzione era 14 volte più bassa di quella che stiamo producendo in questo momento. Le #emissioni prodotte all'epoca sono state complessivamente di più, ma se non cambiamo immediatamente rotta, rischiamo di arrivare presto a quei livelli. E le conseguenze sono incise nelle rocce fossili.

Fonti qui e qui
La scuola per la sfida alla crisi climatica!

Ricordate Non Siamo Eroi, il romanzo di Sara Segantin sulla crisi climatica, di cui abbiamo parlato alcuni giorni fa? Sapevate che è possibile organizzare incontri, percorsi didattici o laboratori nelle scuole?

Se sei un_ insegnante e puoi assegnare il libro da leggere alle tue alunne e ai tuoi alunni, scrivici! Provvederemo noi a metterti in contatto con l'autrice e la casa editrice.
Se sei studentessa o studente, puoi proporre questa idea ai tuoi insegnanti, oppure organizzare un'assemblea a tema e invitarci!

Scriveteci alla nostra mail italia@fridaysforfuture.org per informazioni, proposte o richieste!

Per maggiori dettagli sul libro, potete anche dare uno sguardo qui
#SayNoEUMercosur

📣 Questo venerdì protesta con noi per chiedere che il trattato EU-Mercosur venga respinto. Partecipa domani alle nostre azioni domani!

🔥 L'EU-Mercosur è un trattato commerciale tra l'Europa e alcuni paesi del sud America, tra cui il Brasile. E' un disastro per il clima e la biodiversità: permetterebbe un aumento delle esportazioni di auto dall'Europa, e di carne (!), soia e canna da zucchero dal Sud America, che vengono prodotti bruciando e deforestando la foresta amazzonica.

🧑‍⚖️ Il trattato non contiene nessuna garanzia sulla riduzione delle emissioni, né sui diritti dei lavoratori, e sarebbe di fatto un endorsement alle politiche criminali Bolsonaro, che è attualmente indagato per dalla Corte penale internazionale per crimini contro i diritti degli indigeni e per la sua gestione della pandemia

🇦🇹 🇵🇹 L'Austria ha posto il veto sull'approvazione del trattato, ma il Portogallo - che ha la presidenza semestrale del consiglio dell'UE - sta cercando di "dividere" l'accordo in due parti per aggirare il veto. Dobbiamo alzare la voce per far sì che i nostri rappresentanti si oppongano a questo trucchetto!

📸 Domani scattati una foto con un cartello usando l'hashtag #SayNoEUMercosur, pubblicala sui social e tagga @fridaysforfutureitalia. Se puoi, partecipa alle manifestazioni fisiche che saranno organizzate in alcune città. Alle 14 ci sarà anche una tweetstorm, UNISCITI A NOI!

Stay tuned!
Un'inchiesta destinata a fare storia!

🧑‍⚖️ La settimana scorsa la Procura di Torino ha inviato nove avvisi di garanzia per la mala-gestione dell'inquinamento nella Città di Torino e nella sua area metropolitana. Sono sotto inchiesta per inquinamento ambientale i vertici dell'Amministrazione Comunale e Regionale in carica attualmente o nel corso dell'ultimo decennio.

🌫 L'indagine ha suscitato grande sconcerto sia in città sia nella politica nazionale. La sensazione di un fulmine a ciel sereno però non deve stupire: i dati relativi all'inquinamento a Torino mostrano come ogni anno muoiano in città circa 900 persone, a cui vanno aggiunti gli ingenti danni alla salute a cui sono espost_ migliaia di torinesi da decenni quali lo sviluppo di patologie respiratorie, tumori e l'ingestione di agenti tossici. Non a caso, Torino figura da anni e senza soste fra le aree più inquinate d'Europa.

La sfilata di cordoglio politico bipartisan nei confronti degli ex-Presidenti e Sindaci incriminati risulta dunque a dir poco indecorosa. Non tanto per la situazione in cui versa storicamente la città - e contro cui si continua imperterriti a non agire -, ma per la gravissima mancanza di rispetto verso le persone che oggi non sono più fra noi per delle chiare e precise responsabilità politiche.

📣 Ci auguriamo quindi che la giustizia faccia finalmente il suo corso, e in fretta. Noi, dalla nostra, continueremo a farci sentire per non permettere questi abusi.

Fonte
📻 ALLE 11:30 SAREMO SU RTL NEWS! 📻
Oggi una nostra attivista racconterà chi siamo, perché scioperiamo e i nostri ultimi progetti a Noemi Serracini e Alessandra Lombardi di RTL News!
Ci potete seguire al canale 737 di Sky, sul sito e sull'app di RTL.
In questi giorni moltissimi attivisti e attiviste sono sces_ nelle piazze di tutto il mondo per chiedere a gran voce di chiudere il dannosissimo accordo tra l'UE e i paesi dell'America latina.

Non possiamo più accettare che il commercio internazionale si basi su produzioni che devastano gli ecosistemi e bruciano le foreste, soprattutto quella dell'Amazzonia.

⛔️Noi diciamo #NO al trattato #EUMercosur! Chiedi anche tu alle istituzioni di prendere una decisa posizione in merito: #SayNoEUMercosur

In foto: Torino, Milano, Roma, Bruxelles

#fridaysforfuture #climateactionow #faceclimateemergeny #fightfor1point5
FREDDO ARTICO IN TEXAS

❄️ Negli scorsi giorni il Texas ha affrontato un'ondata di gelo senza precedenti che ha mandato in collasso il sistema energetico, lasciando milioni di americani senza elettricità, riscaldamento o acqua, e portando alla morte di 30 persone

📰 Può sembrare controintuitivo, ma la colpa - anche stavolta - è della crisi climatica e della poca preparazione alle sue conseguenze. Ce ne parla Giovanni Mori su Domani!