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UNA DELLE SPECIE PIÙ ANTICHE DEL PIANETA NON SOPRAVVIVERÀ ALLA CRISI CLIMATICA

🌿 L'iconica specie #primordiale Welwitschia mirabilis/bainesii, che vive in una ristretta zona del deserto del Namib, non sopravviverà a questo #clima stravolto. Lo rivela uno studio di Terrestrial ecosystems, guidato dal ricercatore Pierluigi Bombi del CNR.

🦕 Considerata uno dei rari "fossili viventi", e già protagonista del progetto artistico-scientifico di Rachel Sussman, The Oldest Living Things in the World, questo singolare albero appartenente alle gimnosperme, una proto-conifera, sembrava una delle specie più adatte a reggere le condizioni estreme dell'arido deserto della Namibia, come confermato da Bombi: "La welwitschia è presente nell'area dell'attuale deserto del Namib da milioni di anni. Ci sono fossili di piante estremamente simili all'odierna welwitschia risalenti all'epoca dei dinosauri, quando Africa e Sud America erano ancora unite e il clima non era desertico. Quindi, ha resistito a sconvolgimenti incredibili che l'hanno portata a sopravvivere in uno dei deserti più estremi del mondo. Oggi i cambiamenti climatici stanno minacciando questa specie tanto da determinare un alto rischio di estinzione di alcune popolazioni."

👉 Ovvero: l'incombente #CrisiClimatica antropogenica, senza urgentissime misure per azzerare immediatamente le emissioni di CO2, spazzerà via anche questa specie, una tra le più #longeve del pianeta.

La sesta #estinzione di massa sta avanzando a causa di un modo sbagliato di stare al mondo. Le scoperte della #scienza ci indicano chiaramente quanto sia insostenibile questa rotta. Quanti altri danni al nostro ecosistema devono ancora avvenire, prima che si agisca con l’urgenza che sappiamo ormai essere indispensabile?

(credit immagine: R. Sussman @_sussman_)

#SestaEstinzioneDiMassa #FridaysForFuture #UniteBehindTheScience

🗞 Fonti:
- preprint dei risultati della ricerca
- preprint della classificazione ad altissimo rischio di estinzione della specie
- ENG sugli esiti della ricerca
- il progetto: The Oldest Living Things in the World
- Welwitschia mirabilis, Wikipedia
NUOVO STUDIO: LE ESTINZIONI DEL PASSATO SONO STATE CAUSATE DAI COMBUSTIBILI FOSSILI?

🦖 Circa 252 milioni di anni fa, nel corso di qualche decina di migliaia di anni, il 96% di tutta la vita negli oceani e circa il 70% della vita terrestre scomparvero per sempre. I paleontologi la chiamano #estinzione di massa del Permiano-Triassico.

🌋 La pistola fumante era l'antico vulcanismo nell'attuale Siberia, dove i vulcani vomitarono abbastanza magma e lava da coprire - in circa un milione di anni - una quantità di terra equivalente a un terzo o addirittura la metà della superficie degli Stati Uniti. Ma il vulcanismo da solo non ha causato l'estinzione.

🔥 Secondo ricercatori della Tohoku University di Sendai, in Giappone, la grande estinzione è stata causata in realtà dalla combustione da parte del magma di vasti depositi di petrolio e carbone, che ha rilasciato gas serra come anidride carbonica e metano. La prova è il ritrovamento di una molecola chiamata coronene, una sostanza prodotta solo quando i combustibili #fossili bruciano a temperature estremamente elevate.

🌊 Un altro #studio dimostra che nello stesso periodo c'è stata un'acidificazione degli oceani. Proprio come sta accadendo ora, man mano che il Pianeta si scalda gli #oceani assorbono più anidride carbonica, si acidificano, e gli organismi, primi tra tutti i coralli, si dissolvono.

⚠️ La quantità di carbonio rilasciata nell'atmosfera per anno all'epoca della grande estinzione era 14 volte più bassa di quella che stiamo producendo in questo momento. Le #emissioni prodotte all'epoca sono state complessivamente di più, ma se non cambiamo immediatamente rotta, rischiamo di arrivare presto a quei livelli. E le conseguenze sono incise nelle rocce fossili.

Fonti qui e qui