💥 LE PROPOSTE DI FFF PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA | #RitornoAlFuturo
🔌 Per evitare i danni più gravi della #CrisiClimatica ci restano poco più di 7 anni per azzerare le emissioni. Per farlo, è vitale raggiungere immediatamente la completa #decarbonizzazione del nostro sistema energetico.
🇮🇹 In #Italia solo il 34,3% dell’energia elettrica viene prodotto da fonti rinnovabili*, quando potremmo ricavare almeno ⅔ dell’energia necessaria al nostro paese dal Sole e la quota restante dell’idroelettrico e dall’eolico*
💭 Il problema energetico può essere semplificato riducendo la domanda energetica e migliorando l’efficienza. Nel documento tecnico #RitornoAlFuturo abbiamo raccolto proposte per raggiungere un sistema energetico a #ZeroEmissioni
Alcune delle linee guida:
✅ Raggiungere l’uscita dal carbone come fonte di produzione energetica entro il 2025;
✅ Garantire una riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 7,6% annuo
✅ Eliminare i sussidi pubblici alle fonti di energia fossili e introdurre una tassazione sul carbonio su chi si è arricchito inquinando;
✅ Accelerare la riqualificazione energetica tramite uno schema di #incentivi, coibentare gli edifici pubblici e privati per ridurre drasticamente la domanda energetica rendendo obbligatoria la misura per gli edifici pubblici;
LEGGI TUTTE LE PROPOSTE QUI ⏩ https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/
✍️ FIRMA LA CAMPAGNA E DIFFONDILA AI TUOI CONOSCENTI!
📰 DATI:
• Rapporto BES dell’ISTAT del 2019
• Studio dell’Università di Stanford
🔌 Per evitare i danni più gravi della #CrisiClimatica ci restano poco più di 7 anni per azzerare le emissioni. Per farlo, è vitale raggiungere immediatamente la completa #decarbonizzazione del nostro sistema energetico.
🇮🇹 In #Italia solo il 34,3% dell’energia elettrica viene prodotto da fonti rinnovabili*, quando potremmo ricavare almeno ⅔ dell’energia necessaria al nostro paese dal Sole e la quota restante dell’idroelettrico e dall’eolico*
💭 Il problema energetico può essere semplificato riducendo la domanda energetica e migliorando l’efficienza. Nel documento tecnico #RitornoAlFuturo abbiamo raccolto proposte per raggiungere un sistema energetico a #ZeroEmissioni
Alcune delle linee guida:
✅ Raggiungere l’uscita dal carbone come fonte di produzione energetica entro il 2025;
✅ Garantire una riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 7,6% annuo
✅ Eliminare i sussidi pubblici alle fonti di energia fossili e introdurre una tassazione sul carbonio su chi si è arricchito inquinando;
✅ Accelerare la riqualificazione energetica tramite uno schema di #incentivi, coibentare gli edifici pubblici e privati per ridurre drasticamente la domanda energetica rendendo obbligatoria la misura per gli edifici pubblici;
LEGGI TUTTE LE PROPOSTE QUI ⏩ https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/
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📰 DATI:
• Rapporto BES dell’ISTAT del 2019
• Studio dell’Università di Stanford
LA TRANSIZIONE CHE VOGLIAMO
💪 Ieri siamo sces* in piazza (offline e online) per chiedere al nuovo Governo Draghi di agire immediatamente e radicalmente per contrastare la #CrisiClimatica. A parole il nuovo Presidente del Consiglio ci fa ben sperare: «vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» è quanto ha dichiarato con il suo discorso al Senato.
🙅♀️ La scelta della sua squadra di Governo, però, va in tutt'altra direzione. A partire dal ministro Cingolani, messo a capo del nuovo e tanto atteso Ministero per la Transizione Ecologica, il cui passato non lascia intuire particolare esperienza in campo ecologico, né una particolare simpatia per le #rinnovabili, semmai più per il #GasFossile. Non ci rassicura nemmeno Giorgetti - le sue posizioni rasentano il negazionismo - allo Sviluppo Economico, ministero dove vengono prese decisioni che impattano moltissimo sul #clima.
Riusciranno i nostri eroi a non deluderci e a condurre l'Italia verso un futuro a #ZeroEmissioni?
🔥 Noi abbiamo le idee chiare sulla #transizione che vogliamo (e che trovate su https://ritornoalfuturo.org/): una transizione non solo tecnologica, ma che tenga conto dei nostri principi di #GiustiziaClimatica. Una transizione che dia una vera priorità all'ambiente e alle persone, e metta ai margini chi inquina speculando sulla nostro #futuro.
📣 BASTA SOLDI PUBBLICI A FONTI FOSSILI, ARMI E INDUSTRIE INQUINANTI. Unisciti a noi!
💪 Ieri siamo sces* in piazza (offline e online) per chiedere al nuovo Governo Draghi di agire immediatamente e radicalmente per contrastare la #CrisiClimatica. A parole il nuovo Presidente del Consiglio ci fa ben sperare: «vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» è quanto ha dichiarato con il suo discorso al Senato.
🙅♀️ La scelta della sua squadra di Governo, però, va in tutt'altra direzione. A partire dal ministro Cingolani, messo a capo del nuovo e tanto atteso Ministero per la Transizione Ecologica, il cui passato non lascia intuire particolare esperienza in campo ecologico, né una particolare simpatia per le #rinnovabili, semmai più per il #GasFossile. Non ci rassicura nemmeno Giorgetti - le sue posizioni rasentano il negazionismo - allo Sviluppo Economico, ministero dove vengono prese decisioni che impattano moltissimo sul #clima.
Riusciranno i nostri eroi a non deluderci e a condurre l'Italia verso un futuro a #ZeroEmissioni?
🔥 Noi abbiamo le idee chiare sulla #transizione che vogliamo (e che trovate su https://ritornoalfuturo.org/): una transizione non solo tecnologica, ma che tenga conto dei nostri principi di #GiustiziaClimatica. Una transizione che dia una vera priorità all'ambiente e alle persone, e metta ai margini chi inquina speculando sulla nostro #futuro.
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Ritorno Al Futuro
FridaysForFuture Italia lancia una larghissima campagna a favore di una rinascita verde post-CoVid caratterizzata da investimenti su una transizione ecologica equa e democratica. Non possiamo tornare al passato, perché il passato era il problema: dobbiamo…
Abbiamo partecipato all'audizione della 7a commissione del Senato (Istruzione e Beni culturali) sul tema dell'impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali.
Abbiamo portato un messaggio chiaro ai parlamentari presenti: non c'è arte su un pianeta morto, e l'inazione dei governi ci sta portando proprio verso questo scenario.
La crisi climatica pone grandi rischi per il nostro paesaggio e patrimonio artistico, ma è folle impegnarsi ad evitare questi pericoli se nello stesso tempo non stiamo facendo abbastanza per scongiurare il collasso della civiltà umana. Chi avrà tempo per l'arte e la cultura in un mondo devastato dalla fame, dalla povertà e dalla malattia?
Se vogliamo salvare il nostro patrimonio culturale, dobbiamo #decarbonizzare il nostro paese entro il 2030. Possiamo costruire una transizione veloce, giusta e partecipata verso un mondo a #zeroemissioni, ma non lo stiamo facendo. La politica deve ascoltare la scienza e agire. Altrimenti, verremo trascinati nel baratro, e la nostra cultura sparirà con noi.
👉GUARDA L'INTERVENTO COMPLETO👈
Abbiamo portato un messaggio chiaro ai parlamentari presenti: non c'è arte su un pianeta morto, e l'inazione dei governi ci sta portando proprio verso questo scenario.
La crisi climatica pone grandi rischi per il nostro paesaggio e patrimonio artistico, ma è folle impegnarsi ad evitare questi pericoli se nello stesso tempo non stiamo facendo abbastanza per scongiurare il collasso della civiltà umana. Chi avrà tempo per l'arte e la cultura in un mondo devastato dalla fame, dalla povertà e dalla malattia?
Se vogliamo salvare il nostro patrimonio culturale, dobbiamo #decarbonizzare il nostro paese entro il 2030. Possiamo costruire una transizione veloce, giusta e partecipata verso un mondo a #zeroemissioni, ma non lo stiamo facendo. La politica deve ascoltare la scienza e agire. Altrimenti, verremo trascinati nel baratro, e la nostra cultura sparirà con noi.
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