Quando leggiamo il rapporto speciale dell'IPCC - Riscaldamento globale di 1,5°C e il rapporto Production Gap dell'UNEP (United Nations Environment Programme) insieme a quello che hanno effettivamente sottoscritto i nostri leader negli Accordi di Parigi, è evidente che la crisi climatica ed ecologica non può essere risolta mantenendo intatto il nostro attuale sistema. Persino un bambino si può rendere conto che le politiche attuali non sono in linea con la migliore scienza oggi disponibile.
🛑Dobbiamo porre fine alla devastazione, allo sfruttamento e alla distruzione continua di sistemi che ci garantiscono la sopravvivenza e dobbiamo muoverci verso la completa decarbonizzazione dell'economia che metta al centro il benessere delle persone, la democrazia e il mondo naturale.
🧠 Per avere una possibilità di restare sotto gli 1,5°C di riscaldamento, le nostre emissioni devono iniziare nell'immediato a ridursi rapidamente fino ad azzerarsi e poi scendere sotto lo zero. È un dato di fatto. E dal momento che non disponiamo di tutte le soluzioni tecniche per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo usare quelle che abbiamo a disposizione oggi. Ciò significa anche smettere di fare certe cose. E questo è un altro dato di fatto. Eppure è un fatto che la maggioranza delle persone rifiuta di accettare. Il solo pensiero di essere in una crisi per la quale non possiamo comprare, costruire o investire in una soluzione sembra causarci una sorta di corto circuito mentale collettivo.
👀Questo mix di ignoranza, rifiuto e incoscienza è il vero cuore del problema.
Possiamo fare, come ora, tutte le riunioni e le conferenze sul clima che vogliamo. Non porteranno a nessun cambiamento necessario, perché la volontà di agire e il livello di consapevolezza richiesti non si vedono ancora. L'unico modo di procedere è che la società umana inizi a trattare questa crisi come una crisi.
🤲Il futuro è ancora nelle nostre mani. Ma il tempo ci sta rapidamente scivolando tra le dita. Possiamo ancora evitare le conseguenze peggiori. Ma per farlo dobbiamo affrontare l'emergenza climatica e cambiare i nostri modi. E questa è la scomoda verità dalla quale non possiamo fuggire.
#EUFaceTheClimateEmergency
#EUActNow
ℹ️ Fonti e approfondimenti:
- Guardian
- Oltre 80 gigatonnellate emesse in questi 2 anni di inazione
- Europa e Regno Unito responsabili del 22% di emissioni (e chi sta emettendo di più)
- Lettera e campagna "Face the Climate Emergency - Richieste ai leader europei e mondiali"
- Dichiarazione di Emergenza Climatica del Parlamento Europeo
- Rapporto speciale IPCC - Riscaldamento globale di 1,5°C
- Rapporto UNEP Production Gap
- Accordi di Parigi
🛑Dobbiamo porre fine alla devastazione, allo sfruttamento e alla distruzione continua di sistemi che ci garantiscono la sopravvivenza e dobbiamo muoverci verso la completa decarbonizzazione dell'economia che metta al centro il benessere delle persone, la democrazia e il mondo naturale.
🧠 Per avere una possibilità di restare sotto gli 1,5°C di riscaldamento, le nostre emissioni devono iniziare nell'immediato a ridursi rapidamente fino ad azzerarsi e poi scendere sotto lo zero. È un dato di fatto. E dal momento che non disponiamo di tutte le soluzioni tecniche per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo usare quelle che abbiamo a disposizione oggi. Ciò significa anche smettere di fare certe cose. E questo è un altro dato di fatto. Eppure è un fatto che la maggioranza delle persone rifiuta di accettare. Il solo pensiero di essere in una crisi per la quale non possiamo comprare, costruire o investire in una soluzione sembra causarci una sorta di corto circuito mentale collettivo.
👀Questo mix di ignoranza, rifiuto e incoscienza è il vero cuore del problema.
Possiamo fare, come ora, tutte le riunioni e le conferenze sul clima che vogliamo. Non porteranno a nessun cambiamento necessario, perché la volontà di agire e il livello di consapevolezza richiesti non si vedono ancora. L'unico modo di procedere è che la società umana inizi a trattare questa crisi come una crisi.
🤲Il futuro è ancora nelle nostre mani. Ma il tempo ci sta rapidamente scivolando tra le dita. Possiamo ancora evitare le conseguenze peggiori. Ma per farlo dobbiamo affrontare l'emergenza climatica e cambiare i nostri modi. E questa è la scomoda verità dalla quale non possiamo fuggire.
#EUFaceTheClimateEmergency
#EUActNow
ℹ️ Fonti e approfondimenti:
- Guardian
- Oltre 80 gigatonnellate emesse in questi 2 anni di inazione
- Europa e Regno Unito responsabili del 22% di emissioni (e chi sta emettendo di più)
- Lettera e campagna "Face the Climate Emergency - Richieste ai leader europei e mondiali"
- Dichiarazione di Emergenza Climatica del Parlamento Europeo
- Rapporto speciale IPCC - Riscaldamento globale di 1,5°C
- Rapporto UNEP Production Gap
- Accordi di Parigi
the Guardian
Greta Thunberg: After two years of school strikes, the world is still in a state of climate crisis denial
We can have as many meetings as we like, but the will to change is nowhere in sight, says climate activist Greta Thunberg, and others
L'UE STA BARANDO CON I NUMERI E CI STA RUBANDO IL FUTURO!
Mercoledì 7 ottobre, il parlamento europeo ha votato, inaspettatamente, per alzare dal 40 al 60% l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 e, come riportano le testate internazionali, “con questo voto il parlamento europeo dimostra di saper dare ascolto alla scienza e al movimento Fridays For Future.”
Ma piuttosto che fermarci a godere del merito che ci viene attribuito, sentiamo la necessità di portare l’attenzione sulla contabilità "creativa" che scatta quando si tratta di decisioni sulle emissioni di CO2!
A noi questo giochetto non sfugge e, visto che sono migliaia le vite che già oggi subiscono gli impatti della crisi climatica, per il futuro di tutte e tutti, con questo articolo (a firma di Greta Thunberg e altre attiviste europee per il clima) vi aiutiamo a vederci più chiaro.
Costringiamo ogni rappresentante politico a considerare i "veri" numeri del clima, e a intraprendere le azioni necessarie e urgenti che la salvaguardia impongono. Non. c’è. più. tempo!
LEGGI QUI: https://fridaysforfutureitalia.it/ue-sta-barando-con-i-numeri/
#contabilitàcreativa
#ascoltatelascienza
#ditelaverità
#agiteora
#EUfacetheclimateemergency
#parlamentoeuropeo
Mercoledì 7 ottobre, il parlamento europeo ha votato, inaspettatamente, per alzare dal 40 al 60% l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 e, come riportano le testate internazionali, “con questo voto il parlamento europeo dimostra di saper dare ascolto alla scienza e al movimento Fridays For Future.”
Ma piuttosto che fermarci a godere del merito che ci viene attribuito, sentiamo la necessità di portare l’attenzione sulla contabilità "creativa" che scatta quando si tratta di decisioni sulle emissioni di CO2!
A noi questo giochetto non sfugge e, visto che sono migliaia le vite che già oggi subiscono gli impatti della crisi climatica, per il futuro di tutte e tutti, con questo articolo (a firma di Greta Thunberg e altre attiviste europee per il clima) vi aiutiamo a vederci più chiaro.
Costringiamo ogni rappresentante politico a considerare i "veri" numeri del clima, e a intraprendere le azioni necessarie e urgenti che la salvaguardia impongono. Non. c’è. più. tempo!
LEGGI QUI: https://fridaysforfutureitalia.it/ue-sta-barando-con-i-numeri/
#contabilitàcreativa
#ascoltatelascienza
#ditelaverità
#agiteora
#EUfacetheclimateemergency
#parlamentoeuropeo
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