Ora e Sempre RESISTENZA
Con orgoglio pubblichiamo il secondo di 4 contribuiti sulla Resistenza tratti dall'archivio video dell'Ex 51.
Si tratta delle testimonianze di quelli che probabilmente furono il partigiano e la partigiana più noti della Resistenza milanese: Giovanni Pesce, nome di battaglia "Visone", e Nori Brambilla, nome di battaglia "Sandra".
Il primo fu combattente nelle brigate internazionali durante la Guerra di Spagna 1936-39, poi attivo nei GAP di Torino e Milano. È autore, tra le altre opere fondamentali sulla Resistenza, di "Senza Tregua".
La seconda fu gappista attiva a Milano, quindi prigioniera nel lager di Bozen.
Entrambi organizzarono e parteciparono ad alcune delle azioni più leggendarie e rischiose di tutta la lotta di Liberazione.
La Memoria delle loro azioni sia da esempio per chiunque combatte e resiste.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/W-ojv93L9bI
Con orgoglio pubblichiamo il secondo di 4 contribuiti sulla Resistenza tratti dall'archivio video dell'Ex 51.
Si tratta delle testimonianze di quelli che probabilmente furono il partigiano e la partigiana più noti della Resistenza milanese: Giovanni Pesce, nome di battaglia "Visone", e Nori Brambilla, nome di battaglia "Sandra".
Il primo fu combattente nelle brigate internazionali durante la Guerra di Spagna 1936-39, poi attivo nei GAP di Torino e Milano. È autore, tra le altre opere fondamentali sulla Resistenza, di "Senza Tregua".
La seconda fu gappista attiva a Milano, quindi prigioniera nel lager di Bozen.
Entrambi organizzarono e parteciparono ad alcune delle azioni più leggendarie e rischiose di tutta la lotta di Liberazione.
La Memoria delle loro azioni sia da esempio per chiunque combatte e resiste.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/W-ojv93L9bI
YouTube
ORA E SEMPRE RESISTENZA 2 Giovanni e Nori Pesce
La guerra dei GAP nella Milano occupata dai nazifascisti.
Un episodio della guerra di liberazione raccontato da Giovanni e Nori Pesce.
Intervista del 2006 - Archivio Video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51
Un episodio della guerra di liberazione raccontato da Giovanni e Nori Pesce.
Intervista del 2006 - Archivio Video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51
25 aprile 2025
Portiamo un fiore ai/alle partigian3 di Prati
Per il quinto anno consecutivo festeggiamo il 25 Aprile ricordando e rendendo omaggio ai/alle partigian3 resistenti del quartiere Prati, celebrando insieme
l' 80° anniversario dalla Liberazione.
Alle ore 10 passeggiata antifascista nei luoghi emblematici della Resistenza di Prati (partenza da viale delle Milizie angolo viale Angelico), con omaggio finale alla targa ai partigiani di Viale Andrea Doria. La passeggiata sarà accompagnata dai racconti e dagli indovinelli di Arianna Di Stefano per coinvolgere anche i più piccoli in questo importante appuntamento.
A seguire, a Via Pietro Pomponazzi, brindisi resistente, musica, giochi e merenda.
Le Tigri di Mompracem
Portiamo un fiore ai/alle partigian3 di Prati
Per il quinto anno consecutivo festeggiamo il 25 Aprile ricordando e rendendo omaggio ai/alle partigian3 resistenti del quartiere Prati, celebrando insieme
l' 80° anniversario dalla Liberazione.
Alle ore 10 passeggiata antifascista nei luoghi emblematici della Resistenza di Prati (partenza da viale delle Milizie angolo viale Angelico), con omaggio finale alla targa ai partigiani di Viale Andrea Doria. La passeggiata sarà accompagnata dai racconti e dagli indovinelli di Arianna Di Stefano per coinvolgere anche i più piccoli in questo importante appuntamento.
A seguire, a Via Pietro Pomponazzi, brindisi resistente, musica, giochi e merenda.
Le Tigri di Mompracem
Ora e Sempre RESISTENZA
Con orgoglio pubblichiamo il terzo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51
Si tratta della testimonianza di Gianna Radiconcini, staffetta partigiana.
Antifascista già dall’età di 9 anni, a 17 entra nei GAP e si occupa di consegnare pacchi per il movimento di Liberazione, tra cui anche dinamite.
È stata inoltre testimone dell’assassinio di Teresa Gullace ad opera delle SS.
Diventa in seguito militante del Partito d’Azione.
Fino alla morte all’età di 96 anni non ha mai smesso di portare avanti la Memoria della Resistenza.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/lfvaI5X4pok
Con orgoglio pubblichiamo il terzo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51
Si tratta della testimonianza di Gianna Radiconcini, staffetta partigiana.
Antifascista già dall’età di 9 anni, a 17 entra nei GAP e si occupa di consegnare pacchi per il movimento di Liberazione, tra cui anche dinamite.
È stata inoltre testimone dell’assassinio di Teresa Gullace ad opera delle SS.
Diventa in seguito militante del Partito d’Azione.
Fino alla morte all’età di 96 anni non ha mai smesso di portare avanti la Memoria della Resistenza.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/lfvaI5X4pok
Ora e Sempre RESISTENZA
Con orgoglio pubblichiamo il terzo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51
Si tratta della testimonianza di Gianna Radiconcini, staffetta partigiana.
Antifascista già dall’età di 9 anni, a 17 entra nei GAP e si occupa di consegnare pacchi per il movimento di Liberazione, tra cui anche dinamite.
È stata inoltre testimone dell’assassinio di Teresa Gullace ad opera delle SS.
Diventa in seguito militante del Partito d’Azione.
Fino alla morte all’età di 96 anni non ha mai smesso di portare avanti la Memoria della Resistenza.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/lfvaI5X4pok
Con orgoglio pubblichiamo il terzo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51
Si tratta della testimonianza di Gianna Radiconcini, staffetta partigiana.
Antifascista già dall’età di 9 anni, a 17 entra nei GAP e si occupa di consegnare pacchi per il movimento di Liberazione, tra cui anche dinamite.
È stata inoltre testimone dell’assassinio di Teresa Gullace ad opera delle SS.
Diventa in seguito militante del Partito d’Azione.
Fino alla morte all’età di 96 anni non ha mai smesso di portare avanti la Memoria della Resistenza.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/lfvaI5X4pok
YouTube
ORA E SEMPRE RESISTENZA 3 Gianna Radiconcini
La Resistenza delle donne a Roma: la testimonianza di Gianna Radiconcini.
Giovane Partigiana attiva nel quartiere romano di Prati.
Intervista del 2009 - Archivio video dello Spazio Sociale Occupato EX 51
Giovane Partigiana attiva nel quartiere romano di Prati.
Intervista del 2009 - Archivio video dello Spazio Sociale Occupato EX 51
Ora e Sempre RESISTENZA
Con orgoglio pubblichiamo il terzo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51
Si tratta della testimonianza di Gianna Radiconcini, staffetta partigiana.
Antifascista già dall’età di 9 anni, a 17 entra nei GAP e si occupa di consegnare pacchi per il movimento di Liberazione, tra cui anche dinamite.
È stata inoltre testimone dell’assassinio di Teresa Gullace ad opera delle SS.
Diventa in seguito militante del Partito d’Azione.
Fino alla morte all’età di 96 anni non ha mai smesso di portare avanti la Memoria della Resistenza.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/lfvaI5X4pok
Con orgoglio pubblichiamo il terzo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51
Si tratta della testimonianza di Gianna Radiconcini, staffetta partigiana.
Antifascista già dall’età di 9 anni, a 17 entra nei GAP e si occupa di consegnare pacchi per il movimento di Liberazione, tra cui anche dinamite.
È stata inoltre testimone dell’assassinio di Teresa Gullace ad opera delle SS.
Diventa in seguito militante del Partito d’Azione.
Fino alla morte all’età di 96 anni non ha mai smesso di portare avanti la Memoria della Resistenza.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/lfvaI5X4pok
Ora e Sempre RESISTENZA
Con orgoglio pubblichiamo il quarto e ultimo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51.
Si tratta della testimonianza di Claudio Cianca.
Attivo nella lotta contro il fascismo da prima della guerra, mise in atto un'importante azione a Piazza San Pietro per protestare contro il regime fascista.
In conseguenza di ciò fu condannato a 17 anni di carcere speciale, ma fortunatamente ne scontò 10, in quanto fu liberato nel 1943, con la caduta del governo Mussolini.
Dopo l'armistizio si unì alla Resistenza, dirigendo diverse formazioni garibaldine nel Lazio.
Si è spento a 102 anni senza smettere di portare avanti la Memoria della Resistenza.
La sua storia è raccontata nel documentario "43 Cassette. Memorie militanti di un archivio video ritrovato" Un documentario di Giacomo Villa (56-76 minuti)".
Il documentario sarà prossimamente proiettato in diversi quartieri della città; le proiezioni saranno pubblicizzate qui e sugli altri nostri canali di comunicazione.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/KwYKx3ecFK4
Con orgoglio pubblichiamo il quarto e ultimo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51.
Si tratta della testimonianza di Claudio Cianca.
Attivo nella lotta contro il fascismo da prima della guerra, mise in atto un'importante azione a Piazza San Pietro per protestare contro il regime fascista.
In conseguenza di ciò fu condannato a 17 anni di carcere speciale, ma fortunatamente ne scontò 10, in quanto fu liberato nel 1943, con la caduta del governo Mussolini.
Dopo l'armistizio si unì alla Resistenza, dirigendo diverse formazioni garibaldine nel Lazio.
Si è spento a 102 anni senza smettere di portare avanti la Memoria della Resistenza.
La sua storia è raccontata nel documentario "43 Cassette. Memorie militanti di un archivio video ritrovato" Un documentario di Giacomo Villa (56-76 minuti)".
Il documentario sarà prossimamente proiettato in diversi quartieri della città; le proiezioni saranno pubblicizzate qui e sugli altri nostri canali di comunicazione.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/KwYKx3ecFK4
YouTube
ORA E SEMPRE RESISTENZA 4 Claudio Cianca
La guerriglia a roma durante la Resistenza: Claudio Cianca.
Intervista del 2006 - Archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51
Intervista del 2006 - Archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51
Ora e Sempre RESISTENZA
Con orgoglio pubblichiamo il quarto e ultimo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51.
Si tratta della testimonianza di Claudio Cianca.
Attivo nella lotta contro il fascismo da prima della guerra, mise in atto un'importante azione a Piazza San Pietro per protestare contro il regime fascista.
In conseguenza di ciò fu condannato a 17 anni di carcere speciale, ma fortunatamente ne scontò 10, in quanto fu liberato nel 1943, con la caduta del governo Mussolini.
Dopo l'armistizio si unì alla Resistenza, dirigendo diverse formazioni garibaldine nel Lazio.
Si è spento a 102 anni senza smettere di portare avanti la Memoria della Resistenza.
La sua storia è raccontata nel documentario "43 Cassette. Memorie militanti di un archivio video ritrovato" Un documentario di Giacomo Villa (56-76 minuti)".
Il documentario sarà prossimamente proiettato in diversi quartieri della città; le proiezioni saranno pubblicizzate qui.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/KwYKx3ecFK4
Con orgoglio pubblichiamo il quarto e ultimo di 4 contributi sulla Resistenza tratti dall’archivio video dell’EX 51.
Si tratta della testimonianza di Claudio Cianca.
Attivo nella lotta contro il fascismo da prima della guerra, mise in atto un'importante azione a Piazza San Pietro per protestare contro il regime fascista.
In conseguenza di ciò fu condannato a 17 anni di carcere speciale, ma fortunatamente ne scontò 10, in quanto fu liberato nel 1943, con la caduta del governo Mussolini.
Dopo l'armistizio si unì alla Resistenza, dirigendo diverse formazioni garibaldine nel Lazio.
Si è spento a 102 anni senza smettere di portare avanti la Memoria della Resistenza.
La sua storia è raccontata nel documentario "43 Cassette. Memorie militanti di un archivio video ritrovato" Un documentario di Giacomo Villa (56-76 minuti)".
Il documentario sarà prossimamente proiettato in diversi quartieri della città; le proiezioni saranno pubblicizzate qui.
Verso il 25 aprile
https://youtu.be/KwYKx3ecFK4
𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟐 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓
Bella Storia - Narrazioni di Strada
nell'ambito del Festival Nidi di Vespe- La primavera della Resistenza romana (https://fb.me/e/4Bfodq26k)
🍹🔥 Aperitivo - 𝐓𝐚𝐥𝐤 𝐧𝐞𝐥 𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 di 𝐌𝐢𝐬𝐬 𝐖𝐢𝐧𝐞
Via degli Angeli, 34 (Certosa)
dalle 20.30
INGRESSO GRATUITO
••••••••••••••••••••
Presentazione e proiezione del documentario
𝟒𝟑 𝐜𝐚𝐬𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞. 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨
di 𝐆𝐢𝐚𝐜𝐨𝐦𝐨 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚, 56', ITA 2024.
📜𝐒𝐢𝐧𝐨𝐬𝐬𝐢📜
Dopo quasi vent’anni, 43 cassette Mini DV sono state digitalizzate, recuperando l’archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51 di Roma. Un repertorio amatoriale e militante, perlopiù inedito, composto da lotte, da dibattiti e da interviste. Proprio queste ultime sono il cuore del documentario: dall’ex fornaciaro Renato Sagratella, che rievoca il duro lavoro nelle fornaci della Valle dell’Inferno, nome con cui era conosciuto il quartiere romano di Valle Aurelia prima della guerra, a Claudio Cianca, anarchico degli anni ’20-’30, autore dell’attentato contro il regime fascista in Piazza San Pietro del 25 giugno 1933. C’è poi Giovanni Pesce, che ci offre una testimonianza del suo compagno di lotta durante la guerra civile spagnola del ’36-39, il fornaciaro Vittorio Mallozzi. E ancora, Biagio Miccheli, militante comunista, che racconta il grande sciopero generale in seguito all’attentato a Togliatti nel 1948.
A queste voci si intrecciano altre testimonianze di partigiani e militanti, raccolte nelle diverse attività dell’Ex 51.
Un racconto corale di lotte e resistenza, di cui oggi sentiamo sempre più il bisogno.
Bella Storia - Narrazioni di Strada
nell'ambito del Festival Nidi di Vespe- La primavera della Resistenza romana (https://fb.me/e/4Bfodq26k)
🍹🔥 Aperitivo - 𝐓𝐚𝐥𝐤 𝐧𝐞𝐥 𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 di 𝐌𝐢𝐬𝐬 𝐖𝐢𝐧𝐞
Via degli Angeli, 34 (Certosa)
dalle 20.30
INGRESSO GRATUITO
••••••••••••••••••••
Presentazione e proiezione del documentario
𝟒𝟑 𝐜𝐚𝐬𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞. 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨
di 𝐆𝐢𝐚𝐜𝐨𝐦𝐨 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚, 56', ITA 2024.
📜𝐒𝐢𝐧𝐨𝐬𝐬𝐢📜
Dopo quasi vent’anni, 43 cassette Mini DV sono state digitalizzate, recuperando l’archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51 di Roma. Un repertorio amatoriale e militante, perlopiù inedito, composto da lotte, da dibattiti e da interviste. Proprio queste ultime sono il cuore del documentario: dall’ex fornaciaro Renato Sagratella, che rievoca il duro lavoro nelle fornaci della Valle dell’Inferno, nome con cui era conosciuto il quartiere romano di Valle Aurelia prima della guerra, a Claudio Cianca, anarchico degli anni ’20-’30, autore dell’attentato contro il regime fascista in Piazza San Pietro del 25 giugno 1933. C’è poi Giovanni Pesce, che ci offre una testimonianza del suo compagno di lotta durante la guerra civile spagnola del ’36-39, il fornaciaro Vittorio Mallozzi. E ancora, Biagio Miccheli, militante comunista, che racconta il grande sciopero generale in seguito all’attentato a Togliatti nel 1948.
A queste voci si intrecciano altre testimonianze di partigiani e militanti, raccolte nelle diverse attività dell’Ex 51.
Un racconto corale di lotte e resistenza, di cui oggi sentiamo sempre più il bisogno.
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🐝 Festival Nidi di Vespe - La primavera della Resistenza romana 🐝 pt. II
Event in Rome by BellaStoria - Festival - Narrazioni di Strada and 4 others on Monday, April 28 20256 posts in the discussion.
NUOVO CINEFORUM ALL'EX 51!
In vista dei referendum abrogativi dell'8 e 9 giugno, dove i quesiti che si andranno a votare riguarderanno anche i licenziamenti illegittimi e le norme con cui si stipulano contratti di lavoro a termine, proponiamo un ciclo di film a tema precariato che ci consentirà di discutere le cause e le conseguenze della condizione di incertezza economica e sociale scaturita da contratti a tempo determinato, che sempre più spesso caratterizza la vita di noi giovani (e non solo), e che viene incentivata da dieci anni di Jobs Act. Veniteci a trovare a partire dal 28 maggio OGNI MERCOLEDÌ a Valle Aurelia, in via A.Bacciarini 12, con le proiezioni che inizieranno alle 21:30.
E ANDATE A VOTARE!
In vista dei referendum abrogativi dell'8 e 9 giugno, dove i quesiti che si andranno a votare riguarderanno anche i licenziamenti illegittimi e le norme con cui si stipulano contratti di lavoro a termine, proponiamo un ciclo di film a tema precariato che ci consentirà di discutere le cause e le conseguenze della condizione di incertezza economica e sociale scaturita da contratti a tempo determinato, che sempre più spesso caratterizza la vita di noi giovani (e non solo), e che viene incentivata da dieci anni di Jobs Act. Veniteci a trovare a partire dal 28 maggio OGNI MERCOLEDÌ a Valle Aurelia, in via A.Bacciarini 12, con le proiezioni che inizieranno alle 21:30.
E ANDATE A VOTARE!
Proponiamo un incontro cinematografico sulla storia dei Tupamaros — Movimento di Liberazione Nazionale e sulle lotte uruguayane, attraverso il dialogo con il "Comitato Carlos Fonseca" e la Comunità Latina a Roma.
Confronto aperto tra le persone partecipanti e proiezione del film-documentario di Emir Kusturica (del 2018) sulla vita di José "Pepe" Mujica durante gli anni (2010—2015) della sua presidenza dell'Uruguay.
Inoltre verranno proiettati documenti video inediti custoditi nell'"Archivio Storico dei Movimenti"—https://www.armoroma.org/.
Ci ritroviamo insieme per ripercorrere non solo una storia o l'organizzazione di una guerriglia urbana da parte di un manipolo di "utopici rivoluzionari" che hanno cambiato il loro paese... Ci ritroviamo insieme per non smettere di lottare e per comprendere in modo più profondo cosa hanno rappresentato i MLN—Tupamaros nella "liberación nacional" di un territorio dell'America Latina molto peculiare. Territorio circondato da due giganti come Argentina e Brasile ma non per questo laboratorio di esperienze politiche marginali.
Dalla lotta armata organizzata, subendo una violenta repressione, fino all'ingresso nella politica parlamentare e alla conquista del potere governativo.
Il nome del Movimento Tupamaros deriva dalla figura di Túpac Amaru II, soprannome di battaglia assunto dal condottiero José Gabriel Condorcanqui, che nel 1780 guidò la rivolta indígena contro i coloni spagnoli nei territori del Perú.
Nel 1961 Raúl Sendic, attivista del partito socialista uruguayano, coordina nel nord del paese una prima forma di lotta e di aggregazione sindacale a favore dei cañeros, lavoratori e lavoratrici della canna da zucchero che vivevano in costanti condizioni di sfruttamento. Il Movimento vero e proprio (di ispirazione marxista, costituitosi e consolidatosi nel corso dei primi anni '60) è stato estremamente attivo nei due decenni successivi - con azioni di guerriglia urbana concentrate specialmente nella città di Montevideo. Ha vissuto l'apice della sua resistenza nel 1973, anno del Colpo di Stato (avvenuto pochi mesi prima del Golpe operato in Cile). Si parla di "auto-golpe" in Uruguay in quanto il presidente in carica chiuse volontariamente il parlamento affidando il potere a una giunta militare proprio con il fine dichiarato di contrastare l'avanzata dei Tupamaros. La dittatura civile-militare durò sino al 1985.
In questi anni la maggior parte delle figure di punta del Movimento continuarono ad essere perseguitate ed incarcerate (il film La noche de 12 años del 2018 di Álvaro Brechner racconta delle torture e delle condizioni di isolamento subìte da alcune di esse).
Un ruolo fondamentale nel Movimento fu svolto dalle donne combattenti. Prigioniere politiche, l'episodio di evasione carceraria avvenuto nel 1971 a favore della libertà di trentotto detenute - tra cui Edda Fabbri e Lucía Topolansky - rimase una vicenda memorabile di quel periodo repressivo e passò alla storia con il nome di Operación Estrela.
Un'altra pellicola, dal titolo Migas de pan (2016 - diretta da Manane Rodríguez), esplora il trauma e la memoria storica attraverso le testimonianze e la narrazione di una attivista, allora studentessa, arrestata e torturata dal regime.
Il MLN—Tupamaros si sciolse formalmente nel 1989, fondando el "Movimiento de Participación Popular (MPP)" ed integrandosi nella coalizione politica "Frente Amplio": attualmente questa coalizione è al governo in Uruguay, raccogliendo nella sua storia l'eredità delle stesse lotte iniziate sessanta anni fa.
«
Confronto aperto tra le persone partecipanti e proiezione del film-documentario di Emir Kusturica (del 2018) sulla vita di José "Pepe" Mujica durante gli anni (2010—2015) della sua presidenza dell'Uruguay.
Inoltre verranno proiettati documenti video inediti custoditi nell'"Archivio Storico dei Movimenti"—https://www.armoroma.org/.
Ci ritroviamo insieme per ripercorrere non solo una storia o l'organizzazione di una guerriglia urbana da parte di un manipolo di "utopici rivoluzionari" che hanno cambiato il loro paese... Ci ritroviamo insieme per non smettere di lottare e per comprendere in modo più profondo cosa hanno rappresentato i MLN—Tupamaros nella "liberación nacional" di un territorio dell'America Latina molto peculiare. Territorio circondato da due giganti come Argentina e Brasile ma non per questo laboratorio di esperienze politiche marginali.
Dalla lotta armata organizzata, subendo una violenta repressione, fino all'ingresso nella politica parlamentare e alla conquista del potere governativo.
Il nome del Movimento Tupamaros deriva dalla figura di Túpac Amaru II, soprannome di battaglia assunto dal condottiero José Gabriel Condorcanqui, che nel 1780 guidò la rivolta indígena contro i coloni spagnoli nei territori del Perú.
Nel 1961 Raúl Sendic, attivista del partito socialista uruguayano, coordina nel nord del paese una prima forma di lotta e di aggregazione sindacale a favore dei cañeros, lavoratori e lavoratrici della canna da zucchero che vivevano in costanti condizioni di sfruttamento. Il Movimento vero e proprio (di ispirazione marxista, costituitosi e consolidatosi nel corso dei primi anni '60) è stato estremamente attivo nei due decenni successivi - con azioni di guerriglia urbana concentrate specialmente nella città di Montevideo. Ha vissuto l'apice della sua resistenza nel 1973, anno del Colpo di Stato (avvenuto pochi mesi prima del Golpe operato in Cile). Si parla di "auto-golpe" in Uruguay in quanto il presidente in carica chiuse volontariamente il parlamento affidando il potere a una giunta militare proprio con il fine dichiarato di contrastare l'avanzata dei Tupamaros. La dittatura civile-militare durò sino al 1985.
In questi anni la maggior parte delle figure di punta del Movimento continuarono ad essere perseguitate ed incarcerate (il film La noche de 12 años del 2018 di Álvaro Brechner racconta delle torture e delle condizioni di isolamento subìte da alcune di esse).
Un ruolo fondamentale nel Movimento fu svolto dalle donne combattenti. Prigioniere politiche, l'episodio di evasione carceraria avvenuto nel 1971 a favore della libertà di trentotto detenute - tra cui Edda Fabbri e Lucía Topolansky - rimase una vicenda memorabile di quel periodo repressivo e passò alla storia con il nome di Operación Estrela.
Un'altra pellicola, dal titolo Migas de pan (2016 - diretta da Manane Rodríguez), esplora il trauma e la memoria storica attraverso le testimonianze e la narrazione di una attivista, allora studentessa, arrestata e torturata dal regime.
Il MLN—Tupamaros si sciolse formalmente nel 1989, fondando el "Movimiento de Participación Popular (MPP)" ed integrandosi nella coalizione politica "Frente Amplio": attualmente questa coalizione è al governo in Uruguay, raccogliendo nella sua storia l'eredità delle stesse lotte iniziate sessanta anni fa.
«
O bailan todos,
o no baila nadie
»𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ì 𝟐𝟎 𝐆𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟏.𝟏𝟓 - 𝐀𝐫𝐞𝐧𝐚 𝐁𝐚𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐢, 𝐕𝐢𝐚 𝐎𝐫𝐜𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐏𝐢𝐬𝐚𝐧𝐨 (𝐓𝐫𝐮𝐥𝐥𝐨)
🎥 Proiezione del Documentario "43 Cassette" -Memorie militanti di un archivio video ritrovato - (2025) del Regista Giacomo Villa presso l'arena cinema all' aperto dell' ex scuola Baccelli. Un iniziativa curata dal C.S. Ricomincio dal Faro in collaborazione con Baccelli N.E.T.
-ingresso gratuito - punto ristoro.🍿
𝟒𝟑 𝐂𝐀𝐒𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄
𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨
Un film documentario di Giacomo Villa, 56 min, ITA 2025
𝚂𝚒𝚗𝚘𝚜𝚜𝚒
Dopo quasi vent’anni, 43 cassette Mini DV sono state digitalizzate, recuperando l’archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51 di Roma. Un repertorio amatoriale e militante, perlopiù inedito, composto da lotte, da dibattiti e da interviste. Proprio queste ultime sono il cuore del documentario: dall’ex fornaciaro Renato Sagratella, che rievoca il duro lavoro nelle fornaci della Valle dell’Inferno, nome con cui era conosciuto il quartiere romano di Valle Aurelia prima della guerra, a Claudio Cianca, anarchico degli anni ’20-’30, autore dell’attentato contro il regime fascista in Piazza San Pietro del 25 giugno 1933. C’è poi Giovanni Pesce, che ci offre una testimonianza del suo compagno di lotta durante la guerra civile spagnola del ’36-39, il fornaciaro Vittorio Mallozzi. E ancora, Biagio Miccheli, militante comunista, che racconta il grande sciopero generale in seguito all’attentato a Togliatti nel 1948.
A queste voci si intrecciano altre testimonianze di partigiani e militanti, raccolte nelle diverse attività dell’Ex 51.
Un racconto corale di lotte e resistenza, di cui oggi sentiamo sempre più il bisogno.
🎥 Proiezione del Documentario "43 Cassette" -Memorie militanti di un archivio video ritrovato - (2025) del Regista Giacomo Villa presso l'arena cinema all' aperto dell' ex scuola Baccelli. Un iniziativa curata dal C.S. Ricomincio dal Faro in collaborazione con Baccelli N.E.T.
-ingresso gratuito - punto ristoro.🍿
𝟒𝟑 𝐂𝐀𝐒𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄
𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨
Un film documentario di Giacomo Villa, 56 min, ITA 2025
𝚂𝚒𝚗𝚘𝚜𝚜𝚒
Dopo quasi vent’anni, 43 cassette Mini DV sono state digitalizzate, recuperando l’archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51 di Roma. Un repertorio amatoriale e militante, perlopiù inedito, composto da lotte, da dibattiti e da interviste. Proprio queste ultime sono il cuore del documentario: dall’ex fornaciaro Renato Sagratella, che rievoca il duro lavoro nelle fornaci della Valle dell’Inferno, nome con cui era conosciuto il quartiere romano di Valle Aurelia prima della guerra, a Claudio Cianca, anarchico degli anni ’20-’30, autore dell’attentato contro il regime fascista in Piazza San Pietro del 25 giugno 1933. C’è poi Giovanni Pesce, che ci offre una testimonianza del suo compagno di lotta durante la guerra civile spagnola del ’36-39, il fornaciaro Vittorio Mallozzi. E ancora, Biagio Miccheli, militante comunista, che racconta il grande sciopero generale in seguito all’attentato a Togliatti nel 1948.
A queste voci si intrecciano altre testimonianze di partigiani e militanti, raccolte nelle diverse attività dell’Ex 51.
Un racconto corale di lotte e resistenza, di cui oggi sentiamo sempre più il bisogno.
43 CASSETTE Trailer fuori ora! 🔥🔥🔥
Prossima proiezione: Sabato 5 luglio ore 21:00 @ Valle Aurelia
𝟒𝟑 𝐂𝐀𝐒𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄
𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨
Un film documentario di Giacomo Villa, 56 min, ITA 2025
𝚂𝚒𝚗𝚘𝚜𝚜𝚒
Dopo quasi vent’anni, 43 cassette Mini DV sono state digitalizzate, recuperando l’archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51 di Roma. Un repertorio amatoriale e militante, perlopiù inedito, composto da lotte, da dibattiti e da interviste. Proprio queste ultime sono il cuore del documentario: dall’ex fornaciaro Renato Sagratella, che rievoca il duro lavoro nelle fornaci della Valle dell’Inferno, nome con cui era conosciuto il quartiere romano di Valle Aurelia prima della guerra, a Claudio Cianca, anarchico degli anni ’20-’30, autore dell’attentato contro il regime fascista in Piazza San Pietro del 25 giugno 1933. C’è poi Giovanni Pesce, che ci offre una testimonianza del suo compagno di lotta durante la guerra civile spagnola del ’36-39, il fornaciaro Vittorio Mallozzi. E ancora, Biagio Miccheli, militante comunista, che racconta il grande sciopero generale in seguito all’attentato a Togliatti nel 1948.
A queste voci si intrecciano altre testimonianze di partigiani e militanti, raccolte nelle diverse attività dell’Ex 51.
Un racconto corale di lotte e resistenza, di cui oggi sentiamo sempre più il bisogno.
https://www.instagram.com/reel/DLnyvT0sO9v/?igsh=NHE0b2FvMzc0NWJ0
Prossima proiezione: Sabato 5 luglio ore 21:00 @ Valle Aurelia
𝟒𝟑 𝐂𝐀𝐒𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄
𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨
Un film documentario di Giacomo Villa, 56 min, ITA 2025
𝚂𝚒𝚗𝚘𝚜𝚜𝚒
Dopo quasi vent’anni, 43 cassette Mini DV sono state digitalizzate, recuperando l’archivio video dello Spazio Sociale Occupato Ex 51 di Roma. Un repertorio amatoriale e militante, perlopiù inedito, composto da lotte, da dibattiti e da interviste. Proprio queste ultime sono il cuore del documentario: dall’ex fornaciaro Renato Sagratella, che rievoca il duro lavoro nelle fornaci della Valle dell’Inferno, nome con cui era conosciuto il quartiere romano di Valle Aurelia prima della guerra, a Claudio Cianca, anarchico degli anni ’20-’30, autore dell’attentato contro il regime fascista in Piazza San Pietro del 25 giugno 1933. C’è poi Giovanni Pesce, che ci offre una testimonianza del suo compagno di lotta durante la guerra civile spagnola del ’36-39, il fornaciaro Vittorio Mallozzi. E ancora, Biagio Miccheli, militante comunista, che racconta il grande sciopero generale in seguito all’attentato a Togliatti nel 1948.
A queste voci si intrecciano altre testimonianze di partigiani e militanti, raccolte nelle diverse attività dell’Ex 51.
Un racconto corale di lotte e resistenza, di cui oggi sentiamo sempre più il bisogno.
https://www.instagram.com/reel/DLnyvT0sO9v/?igsh=NHE0b2FvMzc0NWJ0