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CASO JORIT, PARLA MATTARELLA

In un contesto istituzionale nel quale agli artisti russi è vietato di esibirsi e le tv russe sono bandite, Mattarella ha l'ardire di dare lezioni su dittature e libertà di espressione.

"L’arte è libertà. Libertà di creare, di pensare, libertà dai condizionamenti. Risiede in questa attitudine il suo potenziale rivoluzionario: e non è un caso che i regimi autoritari guardino con sospetto gli artisti e vigilino su di loro con spasmodica attenzione, spiandoli, censurandoli, persino incarcerandoli. Le dittature cercano di promuovere arte e cultura di Stato, arte e cultura fittizia, di regime, che premia il servilismo dei cantori ufficiali e punisce e reprime gli artisti autentici".

Ricordiamo che per il Festival Mondiale della gioventù, a Sochi sono liberamente accorsi 20 mila ragazzi da 190 Paesi. Anche dall'Italia.
A latere del Forum, un'iniziativa aperta a 300 strett artist, tra cui Jorit, che hanno lavorato per le strade della città.
Tutti a libro paga? Vi piacerebbe.


Fonte Giorgio Bianchi

https://t.me/AASIB

Ancora due ragazzi feriti oggi dall’ennesimo bombardamento ucraino della città di Donezk
Il primo nato nel 2009, il secondo nel 2010

#BastaArmiAllUcraina

Aiutateci a Salvare i Bambini ODV

Ecco la lista delle oltre 30  proiezioni già realizzate in tutta Italia, ma non ci fermiamo!

1-  Roma 22 Ottobre

2-  Reggio Emilia 20 Novembre

3-  Cesena 24 Novembre

4-  Firenze 15 Dicembre

5-  Milazzo 17 Dicembre

6-  Roma 17 Dicembre

7-  Lido di Camaiore (Lucca) 20 Dicembre

8- Ostia (Roma) 21 Gennaio

9- Genova 23 Gennaio

10- Genova 03 Febbraio

11- Torino 10 Febbraio

12- Ostia (Roma) 11 Febbraio

13- Milano 13 Febbraio

14- San Giorgio di Piano (Bologna) 16 Febbraio

15- Segromigno in Monte (Lucca) 16 Febbraio

16- Pradamano (Udine) 17 Febbraio

17- Lamezia Terme 17 Febbraio

18- San Giorgio di Piano (Bologna) 17 Febbraio

19- Pradamano(Udine) 18 Febbraio

20-  Perugia 23 Febbraio

21- Rovato (Brescia) 24 Febbraio

22- Padova 25 Febbraio

23- Foligno 25 Febbraio

24- Modena 25 Febbraio

25 - Decollatura (Catanzaro) 27 Febbraio

26 - Trieste 01 Marzo

27 - Ancona 01 Marzo

28 - Pordenone 02 Marzo

29 - Torino 03 Marzo

30 - Vigliano Biellese 03 Marzo

31 - Novara 07 Marzo

32 - Faenza 09 Marzo

Ma il tour non si ferma, già almeno altre 15 date in programma

Clicca qui per conoscere le date delle prossime proiezioni.

Per rimanere aggiornato sulle prossime proiezioni in Italia del film " Il Testimone" iscriviti ai canali telegram
https://t.me/filmiltestimone
https://t.me/donbassitalia

EDITORIALE MULTIPOLARE

IL PAPA INVITA KIEV AD ARRENDERSI. IL CIRCO MEDIATICO-POLITICO SI LEVERÀ IL COLAPASTA DALLA TESTA?

La notizia-bomba è arrivata ieri in serata e noi l'abbiamo subito pubblicata.

Papa Francesco ha chiesto al burattino yankee che sta facendo massacrare inutilmente il suo popolo di issare bandiera bianca, senza condizioni. Evidentemente il Papa ha conferma della guerra ormai persa per l'Ucraina.

Noi lo sappiamo dal 24 Febbraio 2022, ma meglio tardi che mai. Cosa ne sarà di Bergoglio ora?

Verrà dipinto come un mezzo suonato, vista l'età? Si rimarcheranno i suoi numerosi acciacchi e la salute non così salda? Verrà censurato o addirittura "corretto" prima che l'intervista integrale contenente questo pensiero sull'Ucraina venga mandata in onda dalla radio svizzera il prossimo 20 Marzo?

Il caravanserraglio mediatico-politico, immerso in una infame brodaglia guarrafondaia, cambierà finalmente registro e si toglierà il colapasta dalla testa (quei viscidi imbonitori un elmetto vero non osano neppure vederlo in fotografia)?

Ne dubitiamo. In fondo lo speriamo anche. Perché quando finirà la guerra e tutti dovranno di nuovo fare i conti con la Russia, quei patetici servi atlantisti formicolanti nelle tv, nei giornali, in paramento e al governo dovranno essere spazzati via, come si usa fare contro il nemico.

Perché quelle comparse a pagamento sono i primi nemici dei popoli europei.

STEPPENWOLF

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Multipolare News

Aggiornamento liste
di Marco Travaglio

I cavalieri Gedi di Stampubblica sono sfortunati. A parte i guai giudiziari dei loro editori, avevano appena riesumato le liste di proscrizione di putiniani immaginari, peraltro affidate a manovalanze sempre più basse tipo Cappellini e Iacoboni (la prossima volta toccherà ai girini, poi alle muffe), quand’ecco piovere sui loro capini le parole di papa Francesco. Sulla “guerra fra due irresponsabili” a Gaza. E sull’Ucraina: “Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore. Il più forte è chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca. La parola negoziare è coraggiosa. Non è una resa. Se vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, devi avere il coraggio di negoziare. Sì, hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia il mediatore. Nella guerra in Ucraina ce ne sono tanti. La Turchia, altri… E io sono qui… La guerra è una pazzia… C’è chi dice: è vero, ma dobbiamo difenderci. E poi ti accorgi che hanno la fabbrica degli aerei per bombardare gli altri. Difendersi no: distruggere… C’è sempre qualche situazione geografica o storica che provoca una guerra… Può essere una guerra che sembra giusta per motivi pratici. Ma dietro una guerra c’è l’industria delle armi che significa soldi. Guardiamo la storia, le guerre che abbiamo vissuto: tutte finiscono con l’accordo”. Intanto piove sul bagnato, la Cnn rivela che negli ultimi due anni Putin ha trattato con Usa e Paesi europei tramite Abramovich per uno scambio di prigionieri che aveva al centro proprio il dissidente russo detenuto nell’Artico. Il che rende improbabile che la morte di Navalny sia stata ordinata da Putin (peraltro responsabile della sua inumana detenzione).

Ora non vorremmo essere nei panni delle Sturmtruppen che dovranno aggiornare la lista dei putiniani con il Papa (orrore: ha detto “bandiera bianca”!) e la Cnn (non vale: si era già deciso che Navalny l’ha ammazzato Putin, le notizie vere non devono disturbare le bugie dei buoni!). A riprova del fatto che l’unica propaganda dilagante in Italia e in Occidente è quella atlantista. Dopodiché dovranno compiere un ultimo sforzo e crocifiggere il pacifinto che si nasconde dietro il Papa e ne ispira le mosse con parole tipo queste: “Se un re va in guerra contro un altro re, che cosa fa prima di tutto? Si mette a calcolare se con diecimila soldati può affrontare il nemico che avanza con ventimila, non vi pare? Se vede che non è possibile, allora manda dei messaggeri incontro al nemico; e mentre il nemico si trova ancora lontano gli fa chiedere quali sono le condizioni per la pace. La stessa cosa vale anche per voi: chi non rinunzia a tutto quel che possiede non può essere mio discepolo”. Il putribondo putiniano si chiama Gesù.